I
COMUNI
Nell’Italia centro-settentrionale le città conquistarono importanti
autonomie e diedero vita a nuove forme di autogoverno, i
Comuni. Il fenomeno interessò molti paesi europei ma ebbe
particolare rilevanza nell’Italia centro-settentrionale, non soggetta
a una forte autorità centrale.
Lo scontro con l’imperatore Federico I di Svevia fu inevitabile e
si risolse con la vittoria dei Comuni.
I Comuni
Le autonomie - battevano moneta;
avevano un - riscuotevano le tasse;
carattere - avevano eserciti propri;
- stipulavano trattati.
prevalentemente
economico
Praticavano attività
proprie degli Stati sovrani GIUS. LATERZA & FIGLI, ROMA-BARI
GOVERNARSI DA SÉ. I COMUNI
Il potere oltre le mura della città
Inizialmente
Maestro padrone
dell’azienda
Coloro che
esercitavano il
GOVERNARSI DA SÉ. I COMUNI
scopo
medesimo
prevalentemente
operai di molta mestiere erano Arti
Soci esperienza, che economico
associati nelle
partecipavano agli
utili
Unificazione dei prezzi e
delle caratteristiche
tecniche dei prodotti
giovani e ragazzi non funzioni
Apprendisti retribuiti che imparavano assistenziali
il mestiere
Buoni guadagni per
- Mutuo soccorso fra gli
gli associati
aderenti;
Salariati presenti - Sostegno per i membri
Sottoposti nei laboratori più e per le loro famiglie, in
grandi caso di malattia o di
incidente GIUS. LATERZA & FIGLI, ROMA-BARI
I Comuni italiani e l’Impero
• XI – prima metà XII secolo. La debolezza e conflittualità interna dell’Impero germanico
diede modo alle realtà comunali di affermarsi nello spazio geografico che formalmente
costituiva il Regnum Italiae (soggetto all’autorità imperiale).
• 1138 Salita al trono degli Hohenstaufen, duchi di Svevia.
Federico I di Svevia, detto Barbarossa, rivendicò le “regalìe” (i diritti pubblici spettanti al
GOVERNARSI DA SÉ. I COMUNI
temeva
l’accresciuta
potenza di
Federico
Barbarossa.
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