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Sul piano esistenziale, lo sforzo del vivente umano per realizzare il percorso
di individuazione/socializzazione del sé e di ‘espansione personalitaria’
esperisce ogni tentativo per individuare la propria vocazione ideale, in un
cammino di autoriflessione sulle proprie capacità espressive e comunicative
costantemente sollecitato dalle alterità sociali e istituzionali, in cui si esprime
il processo sempre da compiersi di ‘diventare persone’
‘Storia degli effetti’ ed eccedenza di
senso nell’idea di ‘persona’
Il concetto di ‘persona’ è il punto di arrivo di un complesso e stratificato
retaggio culturale secolare, anzi millenario, in cui confluiscono gli esiti di
non pochi saperi e attività delle società occidentali: da quello artistico-
letterario a quello retorico-giuridico a quello teologico e filosofico, vantando
non pochi meriti nei confronti di altri concetti-chiave della sapienza
occidentale, come quelli di soggettività o di individuo o essere umano, che
hanno connotazioni o troppo astratte dal punto di vista filosofico o tecnico-
giuridico o troppo concrete dal punto di vista biologico o antropologico
Lo stesso lemma ‘diritti dell’uomo’ – pur utilizzato in Carte e Dichiarazioni
costituzionali e internazionali – è stato criticato per il suo astratto e generico
universalismo, laddove quello di ‘diritti fondamentali della persona’,
utilizzato soprattutto da teorici del diritto e costituzionalisti, appare dotato di
maggiore efficacia e concretezza
Proprio per il suo retaggio storico e la ‘catena degli effetti’ che vanta alle
sue spalle, fatta di intersezioni di saperi e sedimentazioni concettuali, ha
poco senso parlare dell’idea di ‘persona’ dal punto di vista di un sapere
particolare, senza cogliere gli innesti e i tratti comuni o singolari che ciascun
sapere ha depositato nella semantica concettuale e nella simbolica
espressiva del termine
Le tensioni relazionali e valorative
messe in gioco nell’idea di ‘persona’
La duttilità del termine esprime meglio di altri le ineludibili tensioni relazionali e
valorative (ad un tempo infrasoggettive e intersoggettive) non risolte dell’umano, che
rinviano ad altrettanti luoghi dell’eccedenza inesauribile e indisponibile del processo di
‘espansione personalitaria’ caratterizzante lo sforzo esistenziale del vivente umano :
Dimensione simbolico-culturale:
apertura al mondo, donazione di senso (valorazione)
e gratuità come ‘riconoscenza’
L’idea di persona ha un che di impenetrabile nella sua origine, una “trascendenza non
posseduta” (J. Hersch) e perciò indisponibile e inviolabile, che ne attualizza la dignità:
l’inesauribile eccedenza delle tensioni innescate dalla ‘duplicazione’ rappresentata
dall’immagine del soggetto ch’essa oggettiva nel processo di
individualizzazione/socializzazione (il suo “farsi persona”) attraverso la valorazione del
suo legame con il mondo e la sua eccentrica vitalità
Ogni essere vivente sulla terra ha in sé inscritta la memoria della propria origine; il
vivente umano serba in sé l’eco delle voci, di tutte le voci dell’essere del mondo; nel
suo farsi persona, egli è in grado di riconoscerle, ascoltarle, prenderne cura e trovare
così la propria.