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Introdotta con il Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) è
un’imposta proporzionale con carattere reale, che costituisce un tributo proprio delle Regioni
Il suo presupposto oggettivo è rappresentato dall’esercizio abituale e organizzato di un’attività diretta alla produzione o
allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.
L’attività esercitata dalle società e dagli enti soggetti a IRES costituisce in ogni caso presupposto dell’imposta.
Non sono soggetti a IRAP i lavoratori che esercitano in modo individuale una professione.
Come si calcola
La base imponibile dell’IRAP è rappresentata dal valore della produzione netta, una particolare
figura di valore aggiunto, derivante dall’attività svolta nel territorio della Regione.
Se l’attività è esercitata in più Regioni, il valore della produzione netta si considera ottenuto in ciascuna di esse in
misura proporzionale all’ammontare delle retribuzioni corrisposte al personale addetto, in modo continuativo, a
stabilimenti, cantieri, uffici, ecc., operanti per almeno tre mesi nel territorio delle stesse.
La base imponibile IRAP si determina con modalità diverse a seconda dei soggetti passivi.
Per le società di capitali, escluse quelle che esercitano un’attività bancaria, finanziaria o assicurativa, la base imponibile è
data dalla differenza tra l’importo del Valore della produzione e quello dei Costi della produzione
(Differenza A – B), risultante dal Conto economico di cui all’art. 2425 del Codice Civile, con le esclusioni e le deduzioni
previste dalla legge.
Costi non deducibili ai fini IRAP
■ i costi del personale (voce B.9), ad eccezione di alcuni che sono ammessi in deduzione; i principali sono:
– i contributi INAIL;
– l’intero costo del personale relativo ai dipendenti a tempo indeterminato;
– le spese per gli apprendisti e i disabili nonché le spese per il personale addetto alle attività di ricerca;
■ i compensi per le collaborazioni coordinate e continuative e quelli per prestazioni di lavoro assimilate al
lavoro dipendente, inclusi i compensi agli amministratori non professionisti;
■ gli interessi passivi compresi nei canoni di leasing, desunti dal contratto;
■ le svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante (voce B.10.d) e le perdite su crediti;
■ gli accantonamenti per rischi (voce B.12) e gli altri accantonamenti (voce B.13).
Sono inoltre previste alcune deduzioni dalla base imponibile, fra cui una deduzione forfettaria, di importo
variabile per classi di base imponibile, che spetta ai soggetti il cui imponibile IRAP non superi l’importo di
euro 180.999,91.
Tuttavia, le società di persone e le imprese individuali in contabilità ordinaria possono scegliere di determinare
la base imponibile con le stesse regole delle società di capitali.
Anche le formalità relative ai versamenti dell’imposta e dei relativi acconti sono analoghe a quelle già
viste per l’IRPEF e per l’IRES:
■ 40% su IMPOSTA ANNO PRECEDENTE entro il 30 giugno;
■ 60% su IMPOSTA ANNO PRECEDENTE entro il 30 novembre;
■ saldo alla stessa data del primo acconto, ovvero il 30 GIUGNO dell’anno successivo.
LO SCHEMA IN PRATICA
CONTO ECONOMICO PROSPETTO IRAP
A) Valore della produzione A) Valore della produzione
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.975.000 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.975.000
2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di
2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
lavorazione,
semilavorati e finiti (incremento) 658.000 semilavorati e finiti (incremento) 658.000
5) Altri ricavi e proventi 80.000 5) Altri ricavi e proventi 80.000
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) 592.615 Valore della produzione netta 780.215,00