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TRAUMI
Fra i più comuni sono inclusi distorsioni, stiramenti, lussazioni, contusioni, lesioni
muscolari o al ginocchio, rottura del tendine d’Achille e dolori alla tibia o al collo, e
non mancano nemmeno casi di traumi alla colonna vertebrale.
Il problema può essere acuto (come una distorsione della caviglia) o cronico
(quando si pratica uno sport da molto tempo). A seconda dei casi il rimedio più
adatto può variare.
CONTUSIONE DISTORSIONE
La contusione, più comunemente chiamata “botta” o Si parla di distorsione alla caviglia quando questa
“livido”, è una lesione più o meno superficiale, articolazione si piega in maniera eccessiva,
provocata da un evento traumatico, come per esempio: oltrepassando cioè l’ampiezza fisiologica dei movimenti.
una caduta, l’urto di uno spigolo, una superficie dura o Questa problematica può verificarsi in seguito a un
di un oggetto contundente, che, pur non causando una trauma distorsivo acuto, se provocato da un urto o un
ferita, comporta la compressione e lo schiacciamento colpo improvviso, o cronico, dovuto a sovraccarichi
dei tessuti molli sottostanti. La probabilità di sviluppare notevoli e per periodi prolungati.
una contusione in seguito a un trauma è più accentuata
soprattutto nelle zone del corpo in cui l’osso è più
superficiale e meno protetto da parti molli, come per È una lesione che interessa in particolare muscoli,
esempio la tibia, il ginocchio o l’arcata sopraccigliare, legamenti e tendini e che di fatto comporta la perdita
andando a interessare principalmente i vasi sanguigni e momentanea e incompleta dei rapporti articolari tra le
linfatici, con conseguente emorragia per stravaso di due estremità dell’osso, a differenza della lussazione, che
sangue e comparsa dell’ematoma, ossia la raccolta è invece caratterizzata dallo spostamento persistente dei
localizzata di sangue fuoriuscito dal sistema circolatorio due capi articolari.
EMATOMA CONTRAZIONE MUSCOLARE
Lo stiramento muscolare, detto in termini medici anche “elongazione”, è una lesione muscolare di lieve o media entità che
comporta l’allungamento eccessivo di uno o più muscoli provocando generalmente anche la comparsa di ematoma per la
rottura dei vasi capillari. In una scala di gravità può essere considerato al secondo posto, ovvero tra la più lieve contrattura e il
più severo strappo muscolare. Nel primo caso (contrattura muscolare) infatti si ha solo un aumento involontario e persistente
del tono muscolare, nel secondo invece (strappo muscolare) abbiamo la completa rottura delle fibre muscolari coinvolte,
situazione che può tuttavia presentarsi anche con gli stiramenti più gravi, vale a dire quelli di terzo grado.
I muscoli maggiormente soggetti a stiramento muscolare sono quelli di:
Schiena (zona lombare e sacrale in particolar modo)
Petto
Addome (muscoli addominali)
Collo- spalle
Coscia-polpaccio
Come anticipato, a seconda del numero di fibre muscolari coinvolte e dell’entità dell’allungamento si andrà a parlare, in
ordine crescente di gravità, di stiramento di grado 1, 2 o 3
CAPACITÀ