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La “Sharing economy” e gli SDGs

La sostenibilità economica, ambientale e sociale

Cecilia Honorati
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile-SDGs

Non si può parlare di sostenibilità senza fare riferimento agli obiettivi di sviluppo
sostenibile| SDGs declinati nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo
Sostenibile adottata nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Si tratta di un programma d’azione volto a contribuire allo sviluppo globale, a
promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente attraverso i 17 obiettivi
di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169
sotto-obiettivi.
Gli OSS hanno validità universale, vale a dire che tutti i Paesi devono fornire un
contributo per raggiungere gli obiettivi in base alle loro capacità; ma soprattutto
essi sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello
Sviluppo Sostenibile:
1. la dimensione economica
2. La dimensione sociale
3. la dimensione ambientale.

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Gli SDGs in sintesi

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Prospettive di sostenibilità dell’Edc

• L’economia collaborativa è un concetto che è in perfetta armonia con le principali


tendenze dell’inizio del 21° secolo ovvero con i cambiamenti demografici, con la
crescente preoccupazione per le questioni socio-ambientali, con la valorizzazione di
abitudini e stili di vita più sostenibili e con il totalizzante accesso al mondo virtuale.
• Nella maggior parte dei paesi la diffusione di internet, della banda larga, del c.d.
Internet of Things (Iot) e la connessa evoluzione degli apparati normativi sul tema,
sono tra i principali fattori di diffusione delle pratiche di condivisione.
• Ma secondo alcuni la correlazione tra condivisione e sostenibilità è un elemento
ancora più determinante nello spiegare come questo nuovo e dirompente modello
economico si stia affermando nello scenario mondiale.
• Infatti, le persone che decidono di adottare pratiche di condivisione considerano le
loro scelte come “le migliori per l’ambiente” oltre che quelle più convenienti: in
tempi di scarsità, condividere le risorse significa collaborare per stili di vita più
sostenibili e vantaggiosi.
• Secondo alcuni, infatti, non solo “l’economia della condivisione ha un grande
potenziale per offrire benefici ecologici attraverso stili di vita più sostenibili” ma
“l’uso sostenibile delle risorse è uno dei benefici della condivisione dell’economia
proprio perché fa uso di modi fondamentalmente diversi di creare e catturare il
valore”.

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Un modello in evoluzione

A fronte di questo nuovo e complesso modello economico finalizzato a


garantire la sostenibilità, vi sono ad oggi numerose domande a cui si
sta cercando di dare risposta, quali ad esempio:
1. In che modo la sharing economy può promuovere lo sviluppo
sostenibile economico, sociale e ambientale?
2. In che modo può influenzare il comportamento dei consumatori
verso un consumo sostenibile/collaborativo?
3. Quali sono i fattori di sostenibilità che influenzano le persone
nell'offrire servizi di sharing economy?
4. Qual è il ruolo della tecnologia nel guidare lo sviluppo della sharing
economy verso la sostenibilità?

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Le «conseguenze ambientali»

Si sostiene che le piattaforme di Edc sono utilizzate per promuovere un mercato sostenibile che
“ottimizza le conseguenze ambientali, sociali ed economiche del consumo per soddisfare i bisogni
delle generazioni attuali e future”. Questo modello economico, infatti, può incidere su più fronti:
A livello ambientale:
1. può incrementare l’efficienza nell’impiego di risorse già scarse rimuovendo le cause di spreco
attraverso la ridistribuzione, la circolazione e la massimizzazione dell’utilizzo degli articoli.
Esempi:
 oggi il modello basato sulla proprietà individuale può portare a notevoli quantità in eccesso; circa
l’80% dei nostri beni viene utilizzato non più di una volta al mese e il riutilizzo di articoli già
acquistati porterebbe a significativi benefici ambientali.
 l’Edc contribuisce a ridurre non solo la domanda di nuovi beni e infrastrutture ma anche il bisogno
di proprietà, distruggendo l’etichetta “consumatore” quale connotazione assorbente per l’uomo
prototipo delle democrazie occidentali .
2. può portare a significativi benefici ambientali sotto forma di riduzione delle emissioni
climalteranti e della produzione di rifiuti. Esempi:
 Per il settore dei trasporti, la sharing economy consente di ridurre le emissioni di Co2 e gli impatti
sull’inquinamento atmosferico locale, sul rumore, sulla congestione del traffico, ecc.
 Nel caso degli alloggi in proprietà private (attraverso AirBnb e iniziative simili), vi possono essere
minori impieghi di acqua, minore produzione di rifiuti e di emissioni di Co2 perché queste soluzioni
sono molto più basiche rispetto all’eventuale alternativa ovvero gli hotel: i servizi di alloggio
tradizionali spesso hanno strutture più energivore come bar, ristoranti, piscine ecc..

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Le «consueguenze economiche»

A livello economico:
• crescita economica (secondo un rapporto di PwC l’Edc ha generato 15 miliardi di
dollari di entrate a livello globale nel 2015, destinanti ad aumentare fino a 335
miliardi di dollari entro il 2025; in Cina, secondo dati ufficiali, la sharing economy
ha generato 500 miliardi di dollari di transazioni tra più di 600 milioni di utenti nel
2017);
• impiego di beni o capitali sottoutilizzati;
• stabilità finanziaria e tassi di inflazione bassi e stabili;
• accesso a beni e servizi meno costosi della proprietà (con conseguente aumento del
potere d'acquisto per i consumatori e reddito extra per i fornitori);

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Le «conseguenze sociali»

A livello sociale:
• equità e giustizia sociale (distribuzione più equa delle risorse naturali, dei beni e dei
servizi e prezzi inferiori per i consumatori con conseguente riduzione delle
diseguaglianze);
• Integrazione sociale, attenzione per la dimensione locale e prodotti più personalizzati
e su misura per gli utenti;
• investimenti in innovazione (es. innovazioni nel settore sociale e pubblico:
 Cohealo: una piattaforma in USA che facilita la condivisione di attrezzature mediche tra
le strutture;
 Partnership tra San Francisco e BayShare: un gruppo di sostegno finanziato da imprese
dell’Ecd per fornire servizi in situazioni di crisi – es. disastro naturale - in tutta la città
come alloggio, condivisione di cibo o trasporto;
 Spacehive e Eppela: sono piattaforme di crowdfunding civico basate su donazioni o
debiti che raccolgono fondi per progetti urbani);
• aumento dell’occupazione e opzioni di impiego flessibili per i lavoratori (diritti del
lavoro);
• equità sanitaria e responsabilità sociale (Es. l'ingresso di UberX in California ha
portato a un calo delle vittime di incidenti stradali legati all’alcol).
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Gli «Effetti di rimbalzo» dell’Edc

Tuttavia, le argomentazioni illustrate si concentrano sulle conseguenze o impatti “di


primo ordine” di alcune iniziative, ma non tengono conto dei cosiddetti “effetti di
rimbalzo” dell’Edc. Inoltre, è particolarmente complesso valutarne gli impatti socio
economici e ambientali. Ad esempio:
• se il prezzo di un bene o di un servizio viene ridotto a causa di iniziative di Edc, le
persone tendono a volerne di più. Nel caso del car sharing, alcune famiglie avranno
un accesso più economico e più facile alle auto e quindi guideranno più di quanto
non farebbero altrimenti, aumentando così le emissioni. Questo è l’effetto prezzo
(rimbalzo attraverso il prezzo).
• alcune delle spese risparmiate dal prezzo ridotto saranno probabilmente utilizzate
per acquistare altri beni e servizi, questo è l’effetto reddito (rimbalzo attraverso il
reddito o effetto di rimbalzo indiretto).
• le famiglie che risparmiano denaro non avendo la propria auto potrebbero
utilizzare (in parte) il denaro risparmiato, ad esempio, per volare in vacanza
all’estero, contribuendo all’aumento delle emissioni di Co2.
• allo stesso modo, l’accesso ad alloggi più economici in case private potrebbe
implicare che le persone viaggiano di più, con conseguente aumento delle
emissioni.

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I «fattori» della sostenibilità dell’Edc

Per queste motivazioni, l’impatto di sostenibilità dell’Edc dipende fortemente da


molteplici fattori, tra cui:
a) il tipo di modello di business collaborativo studiato (ad esempio il ridesharing
sembra avere un impatto ambientale minore rispetto al car sharing, e l’affitto di
stanze è più vantaggioso per l’ambiente rispetto all’affitto di interi appartamenti);
b) il tipo di transazione “tradizionale” a cui viene confrontato (ad esempio vi è una
grande differenza se un appartamento in collaborazione è paragonato a un hotel
economico o a un hotel di lusso di fascia alta);
c) il tasso di utilizzo degli asset fisici e degli asset generalmente più moderni ed
efficienti dal punto di vista energetico e delle risorse utilizzati;
d) gli effetti di rimbalzo;
e) le modalità con le quali le famiglie spendono il reddito o i risparmi extra derivanti
dalla condivisione dei prodotti.
.

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La tecnologia: quale garante di sostenibilità
dell’Edc?
. La "novità" fondamentale dell’EdC è lo scambio mediato abilitato dalle TIC.
La tecnologia, infatti, consente di:
- Migliorare l'accesso alle informazioni (es. utilizzo dei dati delle
piattaforme);
- Facilitare l'intermediazione tra fornitori e utenti e l’accesso a nuovi mercati
(es. tecnologie come la blockchain permettono interazioni peer-to-peer
senza un intermediario);
- Favorire la geolocalizzazione;
- Agevolare i pagamenti
- Facilitare la reputazione o il sistema di revisione
- Ridurre i costi di transazione

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Prime conclusioni

• In sintesi la Sharing economy è uno strumento potenziale di raggiungimento


degli SDGs ma molto dipende da regolamentazione, politiche governative, incentivi
e comportamenti dei consumatori.
• Tutti questi fattori concorrono insieme a determinare il grado di sostenibilità dei
servizi delle piattaforme.
• Oltre a questo bisogna considerare le profonde differenze determinate dalla varietà
di tipologie di Edc.
• Infine, bisogna tenere presente la difficoltà dei sistemi di valutazione della
sostenibilità, per due ragioni:

1) perché si tratta di un modello economico in continua evoluzione, è un processo


totalmente dinamico;
2) perchè – come vedremo – non sono ancora stati elaborati sufficienti strumenti e
indicatori comuni idonei.

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«La sharing economy ha il potenziale per cambiare le
economie globali e locali
verso la sostenibilità»

Cohen & Kietzmann (2014)

GRAZIE!

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