Altro compito dello Stato è quello di rendere impossibile la povertà, garantendo a tutti i
cittadini lavoro e benessere. In conclusione Fichte propone uno statalismo socialistico,
( «Stato commerciale chiuso») perché basato su un regolamento sociale della vita pubblica; e
autarchico, perché autosufficiente sul piano economico. Non implica il comunismo: il diritto
alla proprietà nasce dal diritto al lavoro. Lo Stato deve sorvegliare la produzione e la
distribuzione del benessere e non deve avere contatti con l’esterno, perché problemi
commerciali ed economici possono portare guerre.
Nei Discorsi alla ragione tedesca, Fichte esalta il primato spirituale e culturale della
Germania, alla quale attribuisce la missione di diffondere la libertà e la ragione per il bene di
tutta l’umanità.