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IL FENNEC

La volpe del deserto


. Il fennec (Vulpes zerda) è una piccola volpe dall'aspetto
buffo presente in Nordafrica, tranne nelle zone costiere.
Si pensa che il termine fennec derivi dalla parola araba  fanak,
che significa “volpe” mentre "zerda" in lingua greca vuol dire
“asciutto”, in riferimento all'habitat arido in cui vive questo
mammifero. Le popolazioni più grandi abitano nel Sahara
centrale
Spiccano la lunga coda (tra 18 e 30
cm, ben il 60% della lunghezza
dell'intero corpo) e le gigantesche
orecchie lunghe 15 cm, che sono la
sua caratteristica distintiva.
Rispetto al cranio risultano
spropositate e sono indispensabili
per aiutare l'animale a dissipare il
calore nonché per localizzare le
prede in movimento sotto la sabbia.
Altri adattamenti al torrido clima
del Sahara sono la pelliccia
bianca e le zampe fittamente
ricoperte di pelo per proteggere i
cuscinetti dall'infuocata
sabbia del deserto.
I Fennec sono
animali altamente
sociali e stringono delle
relazioni di coppia che
durano tutta la vita. La
famiglia è composta da un
massimo di 10 individui:
la coppia è monogama e i
figli grandi aiutano i
genitori ad allevare la
prole.
Gli adulti difendono
attivamente il loro
territorio dopo averlo
delimitato con urina ed
escrementi, e
possono reagire con
aggressività se i
piccoli sono in
pericolo.
Si riproducono solo una volta l'anno
e la nidiata è composta solitamente
di 2-4 cuccioli, che alla nascita sono
ciechi e indifesi e pesano appena 50
grammi. Per un mesetto non escono
mai dalla tana e fino ai tre mesi
continuano a succhiare il latte
materno, protetti sia dalla madre sia
dal padre, che partecipa attivamente
all'allevamento della prole portando
il cibo alla famiglia e controllando
che i piccoli non si facciano male
giocando.
Raggiungono la piena indipendenza
a circa 6 mesi di età e mediamente i
fennec in natura vivono circa 10
anni
La natura socievole dei fennec si esprime anche attraverso le frequenti
vocalizzazioni. Sia gli adulti sia i cuccioli chiacchierano, piagnucolano,
ringhiano ed emettono a ripetizione brevi e rumorosi urli.

Sono agili saltatori in grado di balzare a un metro di distanza in un attimo per


catturare una preda, tipicamente piccoli roditori, lucertole, uccelli e insetti. Sono
cacciatori notturni e onnivori, che si accontentano di quello che trovano
scavando nella sabbia e nascondono il cibo in vista di possibile tempi di magra.
Abitualmente si nutrono anche di frutta, foglie e radici da cui ricavano il 100%
dell'idratazione.
Molto attivi di notte, durante il giorno si ritirano nelle loro tane per dormire al
riparo dal caldo sole del deserto.
Le tane scavate sono formate da
una vasta rete di tunnel e spesso
prevedono diversi ingressi da
cui i fennec possono fuggire in
caso di pericolo.
Normalmente le tane vengono
scavate sotto i cespugli cosicché
le radici delle piante funzionino
come supporto per le pareti dei
tunnel. In alcuni casi, diverse
famiglie di fennec condividono
lo stesso ricovero sotterraneo,
pur conducendo vite separate.
 
Per percepire il mondo esterno, i fennec
utilizzano principalmente l'udito e l'olfatto,
due sensi molto sviluppati in questi animali.
Le enormi orecchie sono in grado di filtrare il
suono attraverso uno spessore di diversi
centimetri di sabbia e possono distinguere il
piagnucolio dei propri figli da quello di altre
cucciolate.
Anche la vista è acutissima grazie alla
presenza di una retina
riflettente chiamato tapetum per permettere
all'animale un'affidabile visione notturna.
Sebbene i fennec non arrechino alcun
danno alle popolazioni umane, sono
perseguitati da cacciatori e bracconieri che
ne stanno drammaticamente riducendo gli
habitat con la conseguente diminuzione del
numero di individui.
Per questo è vivamente sconsigliato adottare
un fennec come animale domestico, sebbene
in Italia sia consentito per legge tenerli in casa

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