Corso di
Fisiologia Generale III
Metabolismo
Metabolismo corporeo
corporeo
Metabolismo: l’insieme di tutti i processi chimici (e fisici)
che intervengono:
1. nella produzione di energia (a partire da substrati
endogeni ed esogeni) e nella sua utilizzazione
2. nella sintesi e nella degradazione delle componenti
tissutali funzionali e strutturali
3. nell’eliminazione dei prodotti terminali
Una delle principali funzioni del sistema endocrino
consiste nel regolare la velocitá e nel determinare
la direzione di molte reazioni cruciali del
metabolismo.
Metabolismo
Catabolismo
Reazioni di demolizione,
esoergonico, da molecole
complesse a semplici
Di trasporto
Meccanico
Chimico
Reazioni di sintesi Produzione di calore
Depositi di substrati Regolazione della temperatura
Costruzione di tessuti Reazioni chimiche inefficaci
Creazioni di molecole
funzionali ed essenziali
Lavoro meccanico
Contrazione muscolare
Movimenti cellulari,
Carboidrati organuli e appendici
Apporto = Spesa
Grassi energetica
energetico
Proteine
Trasporto di membrana
Detossificazione e degradazione Minerali
Formazione di urea Anioni e cationi
Coniugazione Aminoacidi
Ossidazione Generazione e
Riduzione conduzione di segnali
Elettrici
Chimici
Meccanici
Ripartizione della spesa energetica
Metabolismo =
metabolismo basale (MB) + metabolismo energetico
2500
Attività
Dispendio energetico (kcal/die)
15-30%
2000 fisica
TID* 7-13%
1500
1000
MB 60-75%
500
Crescita e sviluppo
Metabolismo idro-elettrolitico
Funzione riproduttiva
Gli ormoni sono rilasciati nel torrente sanguigno e
il loro effetto è controbilanciare l’azione delle
alterazioni ambientali che ne hanno indotto il
rilascio: si intende in questo senso un’azione di
omeostasi.
Definizione di ormone
Huxley (1930)
sostanze che trasferiscono
informazioni alle cellule bersaglio
Oggi
Sostanza chimica prodotta
dall’organismo che controlla e regola
l’attività di certe cellule ed organi
Gli ormoni possono anche essere in grado di agire su
cellule molto vicine alle cellule secernenti. A questo
proposito esistono diversi tipi di secrezione e controllo:
Funzione autocrina: il segnale ormonale agisce sulla
stessa cellula da cui è prodotto. Un esempio è dato da
molti neurotrasmettitori che agiscono a livello del loro
terminale assonico in modo da modulare un’esocitosi
dipendente dalla attività del neurone stesso.
Funzione paracrina: il segnale ormonale è trasportato a
cellule vicine attraverso il liquido interstiziale. Questo si
osserva ad esempio nelle cellule che secernono prolattina
a livello adenoipofisario
Funzione endocrina: trasporto dell’ormone per via
ematica a distanza. Ne vedremo diversi.
Funzione neurocrina: il segnale ormonale origina in un
neurone, viene trasportato lungo l’assone e da questo
liberato nel sangue (secrezione neuroipofisaria).
Regolazione
Regolazione della
della secrezione
secrezione ormonale
ormonale
Quando è percepita una necessità biologica il sistema
endocrino invia un segnale ad una cellula bersaglio la cui
azione risponde alla richiesta biologica. Le caratteristiche
principali del sistema di risposta sono:
• percezione dello stimolo
• sintesi e secrezione dell’ormone
• degradazione dell’ormone
Controllo dell’attività endocrina
Gli effetti fisiologici di un ormone dipendono in buona misura
dalla sua concentrazione nel sangue e nel fluido extracellulare.
Quasi inevitabilmente quando la concentrazione ematica
diviene troppo elevata o troppo bassa ne derivano situazioni
patologiche e quindi è necessario un fine controllo su questo
parametro.
La concentrazione di un ormone dipende da tre parametri:
- velocità di produzione
- velocità di distribuzione
- rate di degradazione e eliminazione
Ricordiamo alcuni punti fondamentali.
Tutti i processi fisiologici e pato-fisiologici sono
influenzati dal sistema endocrino: non esistono
tessuti o tipi cellulari che in qualche modo e con un
diverso grado non siano influenzati dal sistema
endocrino.
Tutti i grandi effetti fisiologici sono mediati dall’azione
multipla di ormoni che agiscono in concerto: la
crescita, ad esempio, è influenzata dall’ormone della
crescita, dagli ormoni tiroidei, da glucocorticoidi e
altri ormoni
Sono noti molti ormoni, ma si pensa che ne esistano
diversi altri
Sistema
Sistema endocrino vs sistema
endocrino vs sistema nervoso
nervoso
Principali sistemi di comunicazione
Polipetidi
Polipetidi Catecolamine
Catecolamine O.
O.steroidei
steroidei O.
O.tiroidei
tiroidei
Recettori
Recettori Recettori
Recettori
all’interno
all’internodel
del all’interno
all’interno
citoplasma
citoplasma della
della
Recettori
Recettorisulla
sullasuperficie
superficie cromatina
cromatina
della
dellamembrana
membranaplasmatica
plasmatica
IIIIMESSAGGERO
MESSAGGERO
cAMP
cAMP DAG
DAG IP3
IP3 Ca2+
Ca2+
Gli ormoni proteici derivano da meccanismi di sintesi
proteica identici a quelli di altre proteine. In genere
l’ormone viene assemblato sotto forma di pre-proormone
Quando questa molecola è trasferita al reticolo
endoplasmico si stacca un peptide all’estremità N-
terminale determinando la formazione del proormone. A
livello del Golgi questa molecola subisce ulteriori
trasformazioni (scissione, aggiunta di unità glicidiche,
assemblaggio di varie unità etc) ed è impacchettato nei
granuli secretori sotto forma di ormone finale.
In altri casi l’ormone è protetto da sequenze che vengono poi
eliminate per clevage proteolitico.
La secrezione avviene per esocitosi di vescicole
impacchettate e può essere di due tipi:
• Secrezione regolata: le vescicole sono rilasciate in
bursts quando la cellula è stimolata . Questo permette
di rilasciare grandi quantità di ormone in un breve
periodo di tempo
• Secrezione costitutiva: la cellula non immagazzina
l’ormone, ma lo secerne appena lo ha prodotto.
Trascrizione, recisione degli introni,
Nucleo rielaborazione degli esoni, mRNA
protezione
IPOTALAMO - STIMOLI
CRH
NEUROIPOFISI
+
ADENOIPOFISI
-
OSSITOCINA
ACTH
RECETTORE CERVICALE
SURRENE
CORTISOLO
Un’importante conseguenza del controllo a feed-back sulla
concentrazione di ormone unitamente al fatto che gli
ormoni hanno un’emivita piuttosto breve, è che la maggior
parte di ormoni è secreta in pulsi.
Specifiche
TBG T4 , T 3
Non specifiche
Ghiandola Recettore
Ormone libero
endocrina dell’ormone
Degradazione
dell’ormone Effetti
biologici
La degradazione degli ormoni proteici avviene
attraverso processi che includono proteolisi ad opera
di endopeptidasi. Gli ormoni di natura steroidea sono
degradati a livello epatico (ossidazione ed
esterificazione, riduzione, idrossilazione)
Infine gli ormoni e i loro metaboliti possono essere
coniugati con molecole idrosolubili e quindi escreti
nella bile e nelle urine.
e.
e. Risposte
Risposte ed
ed effetti
effetti
Fattori di crescita
LH, FSH, TSH,
oppioidi Angiotensina II (EGF, PDGF,
hCG
FGF)
ACTH
Importante
ricordare che
esiste una
notevole
amplificazione
del segnale
Asse ipotalamo-ipofisario
L’ipotalamo è il principale trasduttore di informazioni nervose in
segnali endocrini. Nell’ipotalamo ci sono i principali centri
regolatori dei meccanismi fondamentali dell’omeostasi e delle
risposte organizzate per specifiche funzioni. Regolazione di:
Bioritmi
Metabolismo basale
Sintesi proteiche e accrescimento
Assunzione degli alimenti
Bilancio idrico e assunzione di acqua
Situazioni di emergenza
Catabolismo proteico
Attività riproduttiva
Anatomia funzionale
Anatomia funzionale didi
ipotalamo ed
ipotalamo ed ipofisi
ipofisi
L’ipotalamo è una regione del cervello che controlla un
numero immenso di funzioni corporee. È localizzato nella
regione mediana della base del cervello ed incapsula la
porzione ventrale del terzo ventricolo. È delimitato
anteriormente dal chiasma ottico e posteriormente dai corpi
mammillari.
L’ipofisi è un organo tondeggiante delle dimensioni di un
grosso fagiolo, localizzata subito sotto all’ipotalamo in una
depressione alla base del cranio che prende il nome di
sella turcica.
ipotalamo
ipofisi
Le cellule neurosecretorie dell’ipotalamo sono neuroni
modificati che rilasciano ormoni nel sangue. Hanno la
stessa struttura base dei neuroni ed i loro corpi
cellulari, insieme a quelli degli altri neuroni,
clusterizzano a formare nuclei ipotalamici. Ciascun
nucleo controlla una funzione differente e regola un
differente ormone.
Risposte dell’ipotalamo
risposte
risposte
neurovegetative
endocrine
(SNA)
risposte comportamentali
(sistema limbico e corteccia cerebrale)
Per quanto riguarda le risposte endocrine abbiamo:
controllo nervoso diretto e quindi controllo sull’attività di
ghiandole endocrine:
i. innervazione eccitosecretrice o inibitrice di una
ghiandola (es:. stimolo colinergico per il rilascio
di adrenalina e noradrenalina dalla midollare del
surrene)
ii. liberazione in circolo di ormoni prodotti
nell’encefalo
ormoni che regolano l’attività dell’adenoipfisi:
Autoregolazione a feedback sull’attività delle cellule
ipotalamiche esercitata dai prodotti della secrezione
(feedback a circuito lungo, breve e brevissimo).
Ad esempio:.
T3 e T4 inibiscono TRH
T3 e T4 inibiscono TSH
TSH inibisce TRH
ormoni neuroipofisari
L’ipofisi (o ghiandola pituitaria) comprende un lobo
anteriore detto adenoipofisi e un lobo posteriore detto
neuroipofisi di diversa derivazione embrionale. La parte
posteriore deriva dal neuroectoderma cerebrale, mentre la
parte anteriore deriva dall’ectoderma che forma il tetto della
cavità buccale. La neuroipofisi comprende neuroni che
rilasciano due ormoni (funzione neurocrina) che sono
trasportati dal sangue agli organi bersaglio. La parte
anteriore comprende diversi tipi cellulari che secernono
diversi ormoni (funzione endocrina). Esiste anche una
funzione paracrina di regolazione fra i diversi tipi cellulari.
L’ipofisi è localizzata in una cavità dell’osso
sfenoide detta sella turcica. L’ipotalamo è
connesso all’ipofisi da un peduncolo detto
infundibolo.
L’ipofisi posteriore è formata dall’eminenza mediana
ipotalamica, dal peduncolo infundibolare e dal processo
infundibolare e comprende i terminali di neuroni ipotalamici
(cellule neurosecretorie magnocellulari). È riccamente
vascolarizzata e riceve irrorazione dall’arteria ipofisaria
inferiore. Da qui sono rilasciati due ormoni peptidici di 9 aa
ciascuno:
Ormone antidiuretico (ADH) o vasopressina: stimola la
ritenzione di acqua dal rene
Ossitocina: stimola la contrazione del muscolo liscio della
ghiandola mammaria e dell’utero
Cellule neurosecretorie
magnocellulari
ACTH: detto
corticotropina o
ormone
corticotropo
↑ LH
GnRH Gonadotropine
↑ FSH
Prolattina
PRH (PRF) ↑ PRL
↓ GH
GHRIH Ormone della crescita
↓ TSH
Sintesi proteica
Sintesi di RNA
Assunzione di glucosio
Assunzione di glucosio
Gluconeogenesi
Somatomedine
CONDROCITI DELL’OSSO VARI ORGANI E TESSUTI
Sintesi di RNA
Sintesi proteica
Sintesi di DNA
Proliferazione cellulare
Numero e dimensione
Aumentata crescita lineare delle cellule