Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
«Un partito è qualsiasi gruppo politico identificato da un’etichetta ufficiale che si presenta alle
elezioni, ed è capace di collocare attraverso elezioni (libere o no) candidati alle cariche pubbliche»
Sartori, 1976
Definire il partito
• Natura associazionistica: è un gruppo formalmente organizzato basato
su forme volontarie di partecipazione
• La sfera dell’agire è quella della potenza (definita da Weber come ‘la
possibilità che un uomo o una pluralità di uomini possiede di imporre
il proprio volere in un agire di comunità anche contro la resistenza di
altri soggetti partecipi a questo agire’)
• Influenzano le decisioni mediante la partecipazione elettorale, la loro
strategia è quella di occupare le cariche elettive (Downs 1957)
Funzioni dei partiti
- formulazione di proposte programmatiche
6
Rokkan e la prospettiva genetica
(1970)
Rokkan individua 4 fratture (cleavages) nella società, che hanno dato origine a
organizzazioni politiche, che rappresentano quelle problematiche e i gruppi
sociali da essi interessati.
7
In seguito, la Rivoluzione industriale crea le condizioni per la formazione di
altre 2 potenziali fratture:
8
Duverger e la prospettiva strutturale
(1951)
Duverger studia il fenomeno della nascita dei partiti analizzando i
rapporti fra le organizzazioni protopartitiche, il parlamento e il
suffragio.
10
Le trasformazioni dei partiti: oltre il partito
di massa?
Invece di una tendenza irreversibile verso la trasformazione di tutti i partiti in
organizzazioni burocratiche di massa, Otto Kirchheimer (1966) ha
sottolineato la loro trasformazione in PARTITI PIGLIATUTTI (catch-all
parties), le cui caratteristiche principali sono:
11
Per altri studiosi (Katz e Mair, 1995), i partiti si stanno sempre più
trasformando in PARTITI DI CARTELLO (cartel parties), il cui
obiettivo è quello di limitare la concorrenza attraverso collusioni
nel mercato politico che si estrinsecano in particolare nello
sfruttamento delle risorse statali.
12
Sartori e i sistemi di partito
(1976)
Secondo Sartori, per comprendere e classificare i sistemi di
partito è necessario descriverne il FORMATO
e la MECCANICA
13
Per definire il formato e la meccanica dei sistemi di
partito, Sartori indica 3 criteri:
A partito predominante
SISTEMI Bipartitici Alternanza
COMPETITIV
Multipartitici limitati Pluralismo moderato
I
Multipartitici estremi Pluralismo estremo
Atomizzati
15
Sartori distingue, in via preliminare, tra:
18
IL MODELLO DI SARTORI
DISTANZA IDEOLOGICA
PICCOL GRAND
A E
BASSA
Competizione
FRAMMENTAZIONE PARTITICA centripeta
Bipartitisimo
Multipartitisimo
moderato
Competizione
centrifuga
ALTA
Multipartitisimo Multipartitisimo
segmentato polarizzato
19
Le trasformazioni dei sistemi di partito
Per Maurice Duverger, le forme di evoluzione dei sistemi di partito possono essere indicate
attraverso 4 tipi generali:
3. il PREDOMINIO, laddove esiste un partito che sta avanti a tutti e per un certo periodo
di tempo si distanzia nettamente dai suoi rivali;
4. il SINISTRISMO, uno slittamento, lento ma regolare, del sistema dei partiti verso
sinistra.
20