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SITEMA FINANZIARIO INDUSTRIALE: genera specifiche tipologie di investimento in ragione dei contesti

geografici e temporali. Si crearono due distinte zone in funzione della loro capacità di produrre beni e servizi e
in conseguenza della loro diversa capacità di produrre opportunità di risparmio e investimenti >> queste aree
vengono definite come centro e periferia (non sono statiche ma mutano in base alle diverse condizioni e
opportunità)

Le aree definite «centro» sono rappresentate dai paesi produttori di beni manifatturieri>> hanno un deficit
verso i paesi produttori di materie prime e un credito verso l’Inghilterra (fornisce i capitali)  Inghilterra a sua
volta ha un debito verso i paesi produttori di materie prime dove ha finanziato le reti dei trasporti

GUERRA modifica questi contesti >> paesi importatori si orientano a un maggiore uso nazionale delle risorse;
operano con saldi commerciali in disavanzo (con gli Stati Uniti); operano in deficit (indebitandosi); blocco delle
forniture ai paesi dell’America Latina e dell’Asia

Situazione di disagio sul mercato internazionale ha


ripercussioni sul mercato interno >> genera un nuovo
sistema finanziario: SISTEMA FINANZIARIO NAZIONALE
SISTEMA FINANZIARIO NAZIONALE: caratterizzato da costrizioni economiche e
sistemi di regole che valgono solo per i residenti in una data nazione.

PROBLEMA: assenza di un contesto istituzionale capace di avere forza costrittiva


a livello internazionale >> viene creato con lo scopo di riordinare le componenti
del mercato internazionale non più in relazione alla produzione e gli
investimenti, ma in relazione al mercato reale delle valute

Anni 20 del XX sec.: al centro di questo nuovo


ordinamento c’è la sterlina che assume il
ruolo di riserva internazionale di valore
1919: RIPRISTINO DI SISTEMA FINANZIARIO INTERNAZIONALE: due modelli:

Pieno utilizzo di risorse interne> capacità Stabilità dei prezzi con ripristino della
produttiva di industrie nazionali, piena convertibilità oro al valore del 1913 > limitare
occupazione, diritti acquisiti con sviluppo danno patrimoniale generato da inflazione
economico bellica; equilibrio del mercato internazionale e
TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA politiche deflative nel mercato interno
PRODUZIONE TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Modalità produttiva: variazione dei tassi di Modalità patrimoniale: riproposizione del gold
interesse e dei livelli di produzione incidono standard prebellico: ricostruzione di sistema di
su tassi di cambio solo attraverso la loro scambio internazionale regolato da standard
influenza sulla domanda di moneta: volume internazionale (prezzo dell’oro): necessità di
delle transazioni definisce il prezzo relativo garantire stabilità su mercato interno e stabilità
della moneta mercato estero > organizzato da City di Londra
J. P. MORGAN: banca di famiglia che si trasforma
in entità gestita in collaborazione tra famiglia e
struttura societaria >> corporation manageriale
Decennio ‘70 del XIX sec.: J. P. guidava la Morgan da New
York come multinazionale bancaria che manteneva una
sede a Londra guidata dal padre Junius (= collaborazione
poco gradita con Rothschild e haute finance londinese

Decise di dare priorità a sede americana >> nazione di


frontiera, ricca di associazioni e consorzi di affari, mercato
tendenzialmente monopolistico

USA: terreno fertile per la speculazione industriale che non


interessava le banche inglesi = concentrate sulla
speculazione finanziaria con prestiti ai governi
Vantaggi di New York come centro finanziario internazionale:
• Paese importatore di capitali (rimase tale fino al 1914)
• Crescita del PIL (1914= a quello complessivo di Inghilterra,
Francia e Germania)

1870-1914: Stati Uniti erano strettamente legati a centri finanziari


europei (in primis Londra):
• La City finanziava il commercio estero statunitense
• USA principale destinazione degli investimenti oltremare
europei

New York: centro finanziario nazionale di una nazione con un


forte dinamismo industriale 
USA paese delle imprese di grandissime dimensioni (ferrovie e
giganti industriali scaturiti da fusioni)
J. P. MORGAN e IL CAPITALISMO
AMERICANO
1860-1900: grande espansione dell’economia americana (ferrovie)
Investimenti di J. P. Morgan:
• 1892: General Electric Company >> leader del nuovo settore industriale
dell’elettricità
• 1900-1902: International Mercantile Maritime Company (IMM) >> cartello navale
(costruzione del Titanic)
• 1901: U.S. Steel >> raccoglieva una quindicina di consorzi integrati per la
produzione di acciaio (il più grande consorzio industriale che si servì inizialmente
degli impianti di Carniege in Pennsylvania)
J. P. MORGAN & CO.
Fa parte delle cosiddette investment banks >> votate al finanziamento della grande industria attraverso emissioni
di titoli al pubblico; raccolta di capitali con partecipazioni nelle banche londinesi; utilizzo di depositi di altri istituti
bancari e assicurazioni presenti sulla piazza newyorchese

Investment banks: presenti in diverse fasi di vita di un’impresa:

• Offerta pubblica di acquisto al momento della creazione

• Sostenere la crescita concedendo aumenti di capitale

• Intervenire in momenti di crisi aziendale guidando i processi di ristrutturazione finanziaria

• Dirigere operazioni di acquisizione e fusione fornendo i capitali necessari

Banchiere: non era solo consulente finanziario ma sedeva nel consiglio di amministrazione e partecipava della
gestione dell’impresa (J.P. Morgan ne è un esempio)
J.P. MORGAN e IL
FINANZIAMENTO DI
GUERRA
1900: guerra anglo-boera >> prime
emissioni di titoli esteri su New York
Emissione fu un successo e pubblico
americano sottoscrisse anche i successivi
quattro prestiti >> MA suscitava
preoccupazione presso la city di Londra
LA CRISI DEL 1907 e LA NASCITA DEL
FEDERAL RESERVE SYSTEM
FEDERAL RESERVE SYSTEM: introduce anche negli Stati Uniti un sistema di banche
centrali dando maggiore solidità alla finanza americana: sia rispetto alla dipendenza
della City di Londra per quanto riguarda il commercio estero; sia dalla dipendenza
di una sola grande banca (es. J.P. Morgan)
I FATTI: 1907: crisi statunitense >> fallito tentativo di banche di acquisire il controllo
del mercato del rame >> SOLUZIONE: intervento di J.P. Morgan che raccolse 25
milioni di dollari per ristabilire i depositi delle banche newyorchesi e scongiurare il
crollo della borsa MA crisi si trasforma in crisi internazionale>>
Perché? Contrazione del mercato monetario newyorchese avvenne al culmine della
richiesta di credito da parte degli esportatori di cereali, la cui domanda poteva
essere soddisfatta acquistando oro da Londra  Londra era restia a lasciare
defluire riserve di oro (gold standard); intervenne Banca di Francia.
FINANZA ESTERA

1° PROVVEDIMENTO: chiusura delle piazze finanziarie e delle banche tra 1914 e 1916

GB: 1914: prestiti a paesi stranieri furono proibiti > intervento dello Stato: sconto di tutte le
tratte accettate dalle banche prima dell’agosto 1914 e prestito a banche che non potevano
onorare gli effetti alla scadenza

USA: unico paese che non dovette indebitarsi con l’estero: passò da DEBITORE NETTO a
CREDITORE NETTO

NOVITA’: sistema di prestiti fu svincolato da istituti di credito privati e affidati ai governi


ISTITUTI DI CREDITO PRIVATI E WALL STREET

JP Morgan: si dedicò a due attività finanziarie:


1. Gestione delle emissioni di prestito ai governi
stranieri (ruolo di intermediazione)
2. Agente statunitense per governi inglese e
francese per acquisto di munizioni

Garantì prestiti a paesi alleati (Francia e Gran


Bretagna) mentre il sentimento antitedesco si
espresse anche attraverso un blocco dei prestiti agli
imperi centrali che dovettero ricorrere al
finanziamento attraverso espropri nei paesi
conquistati
CONCLUSIONI
Politica economica

Riorganizzazione del mercato


Scambi internazionale attraverso un
GUERRA MONDIALE commerciali vincolo di finanza pubblica che si
rifletteva sul mercato reale delle
valute
Finanza interna ed
estera
New York emerge come nuovo
centro di finanza
internazionale >> sul mercato
dei titoli il dollaro comincia a
essere accettato al pari della Tentativi di stabilizzazione valutarie che mostra come la priorità
sterlina e il volume delle dei governi divennero i prezzi nei mercati interni (l’oro non era
emissioni dei prestiti esteri più unico referente)
aumenta >> USA nuova
potenza mondiale

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