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Materiale didattico
PROGRAMMA DEL CORSO
Corso
Corso di
di economia
economia aziendale
aziendale
PARTE
PARTE II
PARTE
PARTE II
PARTE
PARTE II
II
PARTE
PARTE III
III
Le performance economico-finanziarie
Riferimenti
Riferimenti bibliografici
bibliografici
Caramiello C., L’azienda (alcune brevi riflessioni introduttive), Milano, Giuffrè, 1993.
L’Economia studia i problemi economici, problemi che nascono, cioè, a causa dello
sfruttamento di risorse limitate.
limitate
Bisogni illimitati
UOMINI
+
Risorse limitate
Bisogni illimitati
Problemi economici:
+
Risorse limitate
Risorse illimitate
Problemi non economici:
o
Problemi economici
SCIENZA ECONOMICA
ad identificare
le vie più convenienti
per il soddisfacimento
dei bisogni umani
1. Cosa produrre
2. Come produrre
3. Per chi produrre
ECONOMIA
1. Produzione fisica
nel tempo
2. Tasformazione
nello spazio
AZIENDA
… tesa all’economicità
AZIENDA
CAPITALE LAVORO
AZIENDE DI PRODUZIONE
IMPRESE
ENTI
ASSOCIAZIONI FONDAZIONI POLITICO-SOCIALI
(PUBBLICA AMM.NE)
SOGGETTI ECONOMICI
Flussi
Reali Monetari
Beni/servizi
Prezzo
FAMIGLIE
IMPRESE
Salari e stipendi
Lavoro
Utili/Interessi
Capitali
Beni/servizi
Prezzo
PUBBLICA
IMPRESE
AMM.NE
Tasse/imposte
Servizi
Utili/Interessi
Capitali
Lavoro
Salari e stipendi
PUBBLICA
FAMIGLIE
AMM.NE
Tasse/imposte
Servizi
Interessi
Capitali
IMPRESE
Parametri principali:
1. Volume d’affari
2. Investimenti
3. Numero di addetti
IMPRESE
GRUPPI RETI
DISTRETTI INDUSTRIALI
IMPRESE
VITA AZIENDALE
IMPRESE
Responsabilità illimitata
del soggetto economico
& giuridico
Società di persone Società di capitali
LE SOCIETA’ DI PERSONE
LE SOCIETA’ DI CAPITALI
LE SOCIETA’ IN ACCOMANDITA
S.A.S. S.A.P.A.
SOCIETA’ DI PERSONE
SOCIETA’ DI CAPITALI
Qualsiasi attività
SOCIETA’ DI PERSONE
SOCIETA’ DI CAPITALI
SOCIETA’ DI PERSONE
Nessuna indicazione
SOCIETA’ DI CAPITALI
SOCIETA’ DI PERSONE
SOCIETA’ DI CAPITALI
IL CAPITALISMO ITALIANO
IL CAPITALISMO ANGLOSASSONE
IL CAPITALISMO RENANO
AZIENDA STAKEHOLDERS
FUNZIONAMENTO
dell’informativa aziendale
CONCORRENZIALE
DEL MERCATO
CORPORATE
GOVERNANCE
CORPORATE
GOVERNANCE
MERCATO
BANCHE
Insider Outsider
Zoccolo Public
system system
duro company
MODELLI
MARKET ORIENTED
public company
elevato frazionamento della proprietà
separazione tra proprietà e soggetto economico
relazioni di tipo one-tier tra gli organi sociali
MODELLI
MARKET ORIENTED
Fondi pensione
nomina
Audit Committee
MODELLO
RENANO
MODELLO
RENANO
GOVERNO
nomina
Banche
Comitato di Sorveglianza
Aufsichtsrat
Lavoratori
nomina
Consiglio di amministrazione
Fonte: G. Fiori, R. Tiscini, Corporate
Vorstand governance, regolamentazione contabile e
trasparenza dell’informativa aziendale
MODELLO
FRANCESE
MODELLO ITALIANO
MODELLO ITALIANO
ORGANI PRINCIPALI
LE DISPOSIZIONI DEL TESTO UNICO SULLA FINANZA (D.lgs. 58-1998, Legge Draghi)
modello tradizionale;
modello dualistico;
modello monistico
Il sistema ordinario è strutturato come quello già previsto dal Codice Civile:
l’assemblea nomina l’organo amministrativo e il Collegio sindacale.
MODELLO DUALISTICO
MODELLO DUALISTICO
MODELLO MONISTICO
DUALISTICO
ORIZZONTALE
CDA
MONISTICO
Text ASSEMBLEA
DEI SOCI
DUALISTICO
VERTICALE CONSIGLIO DI
Text SORVEGLIANZA
CONSIGLIO DI
Fonte: G. Fiori, R. Tiscini, Corporate
governance, regolamentazione contabile e GESTIONE
trasparenza dell’informativa aziendale
SISTEMA TRADIZIONALE
Consiglio di Assemblea Collegio Assemblea dei Revisore Assemblea dei
amm. ne o sindacale soci contabile, soc. soci
amm.unico di revisione,
collegio
sindacale
formato da
revisori
SISTEMA DUALISTICO
Consiglio di Consiglio di Consiglio di Assemblea dei Revisore Assemblea dei
gestione sorveglianza sorveglianza soci contabile o soc. soci
di revisori
dell’informativa aziendale
SISTEMA MONISTICO
Consiglio Assemblea dei Comitato per il Consiglio di Revisore Assemblea dei
di amm. ne soci controllo della amministrazion contabile o soc. soci
gestione e di revisori
Controllo
Collegio sindacale
sull’amministrazione
Controllo operativo-
Internal Auditing
Risk management
Valutazione organi di
Comitato per il
controllo interno e
Controllo Interno
proposte soc. di revisione
Controllo di affidabilità
Società di rating
finanziaria
VITA AZIENDALE
ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE
ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE
STRUTTURE SISTEMI
ORGANIZZATIVE OPERATIVI
ASSETTI
ORGANIZZATIVI
Progettazione della
struttura organizzativa
STRUTTURE
ORGANIZZATIVE
GERARCHIA
CRITERI DI DIVISIONE
DEL LAVORO
PER TIPOLOGIA
PER OUTPUT
DI OPERAZIONE
A produzione B A B
produzione
A vendita B A B
vendita
STRUTTURA ELEMENTARE
Direzione Generale
STRUTTURE COMPLESSE
STRUTTURA FUNZIONALE
Direzione Generale
STRUTTURA DIVISIONALE
Direzione Generale
STRUTTURA MATRICIALE
Direzione Generale
Un. Op.
Prodotto A
Prodotto B
Prodotto C
DIMENSIONI AZIENDALI;
TIPOLOGIA DEI PRODOTTI;
LIVELLO DI TECNOLOGIA;
ECONOMIE DI SCALA;
DIFFERENZIAZIONE;
DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO;
INTERDIPENDENZA DELLE FUNZIONI;
ECONOMIE DI SPECIALIZZAZIONE
ECONOMIE DI SCALA
All’aumentare delle quantità prodotte si riduce il costo medio sostenuto a seguito
della ripartizione del costo complessivo per un maggior numero di prodotti.
ECONOMIE DI SPECIALIZZAZIONE
Le attività routinarie permettono l’acquisizione di competenze e conoscenze
specialistiche che migliorano l’efficienza globale della produzione.
STRUTTURA MATRICIALE
Duplice livello di specializzazione;
corrispondenza tra la specializzazione ed il livello direttivo (duplice livello direzionale);
adattabilità ad ambienti instabili;
corresponsabilità nel raggiungimento degli obiettivi (necessità di coordinamento).
VANTAGGI SVANTAGGI
STRATEGIA
STRATEGIA
Variabili fondamentali:
Ambiente esterno
STRATEGIA AZIENDALE
MINACCIA DI
NUOVI ENTRANTI
MINACCIA DI
PRODOTTI SOSTITUTIVI
Si basa sull’analisi dei comportamenti degli operatori economici già presenti ed attivi nel
mercato di riferimento, ed in particolare:
sulle politiche di pricing (c.d. guerra dei prezzi);
sulla differenziazione del prodotto.
In un mercato con poche imprese e con un prodotto molto differenziato il fornitore ha, nei
rapporti con queste imprese, maggior potere contrattuale.
Queste imprese, infatti, possono rivolgersi quasi esclusivamente e in via continuativa agli stessi
fornitori che, dunque, assumono un maggior potere in relazione alle modalità/tempi e
caratteristiche delle forniture.
Nel caso in cui, ad esempio, il cliente acquisti grandi volumi di prodotto in relazione al giro di
affari globale del venditore, il cliente stesso ha un crescente potere contrattuale.
Lo stesso fenomeno avviene in casi di prodotti standardizzati o di mercati con un alto livello di
informazione, in quanto il cliente può essere “tentato” da altre aziende che vendono prodotti
simili a condizioni migliori.
BARRIERE
ALL’ENTRATA
Tipologie fondamentali:
BARRIERE
ALL’USCITA
STRATEGIA
Decisioni alla base della Influenza sulle forze Coordinamento interno alle
strategia del gruppo competitive e posizionamento Strategic Business Unit (SBU)
nel sistema competitivo
STRATEGIE
DI CORPORATE
Determinazione dell’entità delle estensione delle linee Presenza in settori non correlati
attività correlate per la di prodotti;
produzione di un output ampliamento della
gamma offerta Accordi e
Crescita interna
Joint Venture
A monte A valle
correlato conglomerale
STRATEGIE
DI BUSINESS
DIFFEREN-
COSTO
ZIAZIONE
Vantaggio perseguito
costo Differenziazione
LEADERSHIP LEADERSHIP
ampio
DI DI
raggio d’azione
COSTO DIFFERENZIAZIONE
Ampiezza
FOCALIZZAZIONE FOCALIZZAZIONE
ristretto
COSTO DIFFERENZIAZIONE
La leadership di costo
FATTORI CRITICI:
fonti di approvvigionamento privilegiate;
economie di scala
tecnologie innovative
La differenziazione
FATTORI CRITICI:
qualità;
servizi accessori;
immagine
La focalizzazione
VANTAGGI
favorisce la specializzazione
favorisce l’esperienza
riduce la pressione competitiva
RISCHI
FUNZIONI AZIENDALI
si classificano in
ORIENTAMENTO DELL’IMPRESA
ORIENTAMENTO DELL’IMPRESA
Al marketing
SI SVILUPPANO ATTIVITA’
COMBINAZIONE OTTIMALE
DI 4 LEVE PER IL
SODDISFACIMENTO DEI
BISOGNI DELLA
CLIENTELA
DISTRIBUZIONE
PREZZO
PRODOTTO
PREZZO
COMUNICAZIONE
DISTRIBUZIONE
CANALE
m
ato FINANZIAMENTO er
ca
c
er to
m
ACQUISIZIONE DEI
VENDITA
FATTORI PRODUTTIVI
TRASFORMAZIONE
INFORMAZIONI
SULLA GESTIONE
Amministratori
Stakeholders
Management
soci
banche
risparmiatori
erario
clienti/fornitori
…
Informazione Informazione
interna esterna
volontaria,
regolata dalla legge
non regolata dalla legge
continua periodica
consuntiva/preventiva consuntiva
CAPITALE
CAPITALE
FINANZIAMENTO
Interno Esterno
(titolare o soci)
(banche o altri finanziatori)
FINANZIAMENTO
FINANZIAMENTO
DEBITI FINANZIARI
Soggetti erogatori:
IMPIEGHI FONTI
Liquidità 300.000 Capitale
200.000
sociale
Debiti
100.000
v/banche
300.000 300.000
FATTORI PRODUTTIVI
FATTORI PRODUTTIVI
Fabbricati Materie
Automezzi Personale
Partecipazioni Servizi
R&D e Pubblicità R&D e Pubblicità
(in alcuni casi) (in alcuni casi)
… …
IMMOBILIZZAZIONI
Tecniche Finanziarie
materiali immateriali
IMMOBILIZZAZIONI
Tecniche Finanziarie
MANUTENZIONE
Ordinaria Straordinaria
IMPIEGHI FONTI
La tavola
precedente: Liquidità 300.000 Capitale sociale 200.000
Si modifica
IMPIEGHI FONTI
così: Capitale
Liquidità 150.000 200.000
sociale
Macchinari 150.000 Debiti
100.000
Materie prime 100.000 v/banche
Debiti
100.000
v/fornitori
400.000 400.000
Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 122
La vendita. Rappresentazione
L’azienda ottiene con la vendita dei propri prodotti, ricavi per € 250.000 (€
180.000 in contanti ed il resto a dilazione).
650.000 650.000
Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 123
Il bilancio
ATTIVITÀ PASSIVITÀ
Rimanenze
COSTI RICAVI
COSTI RICAVI
ECONOMICO
CONTO
IL PATRIMONIO
NETTO
Capitale sociale
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Riserve statutarie
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre Riserve distintamente indicate
Utili (perdite) portati a nuovo
Utile (perdita) dell’esercizio
S.P. C.E.
Depositi
bancari
+50.000 Capitale
sociale
Crediti v/soci
per versam. +100.000
ancora dovuti
+20.000
Immobili
+30.000
S.P. C.E.
I DEBITI FINANZIARI
(CAPITALE DI CREDITO)
I DEBITI COMMERCIALI
(DI DILAZIONE)
IMMOBILIZZAZIONI
I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Costi di impianto e di ampliamento
Costi di ricerca e sviluppo
Costi di pubblicità
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione
delle opere dell’ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Avviamento
Altre immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni in corso
Acconti per immobilizzazioni immateriali
IMMOBILIZZAZIONI
II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altre immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni in corso
Acconti per immobilizzazioni materiali
IMMOBILIZZAZIONI
SPESE CORRENTI
Interessi passivi
Minusvalenze su titoli e partecipazioni
Sopravvenienze e insussistenze
Minusvalenze
RICAVI
I RICAVI
Interessi attivi
Dividendi
Plusvalenze su titoli e partecipazioni
Altri proventi finanziari
Sopravvenienze e insussistenze
Plusvalenze
FINANZIAMENTO
Debiti finanziari
RATE
RIMBORSO Stabilito contrattualmente
DIRITTI Creditori
RATA
… Q capitale Q interessi
Somma pagata
Somma presa in prestito
Depositi bancari
+1.000 Debiti v/banche
+1000
S.P. C.E.
+1000 910