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PSICOSOMATICA

La società considera la malattia come


un imprevisto fastidioso,
un’intrusione nella nostra vita ben
programmata e proiettata verso
l’immortalità presunta.

Al contrario la malattia rappresenta


qualcosa di unico: è una forma di
squilibrio che porta l’uomo nel disagio
e nella necessità di cambiare alcune
sue condizioni esistenziali e, se vuole,
tornare alla salute.
PSICOSOMATICA
Ogni parte del corpo ha una funzione
specifica che si integra in modo
complementare con la globalità del
nostro sistema corpo-mente.

Se si impara a coniugare il sintomo col


suo significato profondo e con la
correlazione all’organo colpito, si hanno
maggiori possibilità di arrivare alla
causa prima del malessere.
PSICOSOMATICA
Il termine psicosomatico viene
storicamente associato a una serie di
malattie somatiche, nella cui eziologia
e patogenesi è stata dimostrata una
significativa presenza di fattori
mentali (esperienze emozionali
stressanti, fattori di personalità) e
condizioni conflittuali di ordine
psicologico.
PSICOSOMATICA
L’esperienza emozionale è un fatto psichico
e psicosomatico. Se le emozioni vengono
abortite esse possono esprimersi solo
attraverso il mutamento di un qualche
parametro corporeo e non giungono a livello
della coscienza.

L’incidenza delle malattie psicosomatiche


aumenta nei periodi di mutamento, poiché
ogni cambiamento esteriore rimette in
discussione l’equilibrio acquisito ed esige un
adattamento personale che pone l’individuo di
fronte all’evento della perdita.
ISTERIA
L’origine del termine si deve a Ippocrate
che, 2400 anni fa, mise in relazione la
sintomatologia isterica con le funzioni
sessuali.

Si creò la metafora dell’”utero vagante


per il corpo” che, nel tempo, portò a
suggerire un rapporto causale
praticamente esclusivo tra femminilità in
genere e disturbo di ordine isterico.
ISTERIA
Accanto al meccanismo della conversione,
si trova l’altro derivato nosologico del
concetto di isteria: il meccanismo di
somatizzazione.

Esso è la tendenza a recepire, formulare


concetti, ad esprimere e a comunicare
sentimenti e sensazioni, stati mentali e
sofferenze emotive personali in termini di
disturbi corporei e sintomi medici.
Qual è dunque la differenza tra
conversione e somatizzazione?
Nella conversione le fantasie profonde minacciose vengono
neutralizzate con la trasformazione in espressione corporea;
in questo modo l’Io si libera dal conflitto, ma viene caricato di
una memoria simbolica somatica. Al contrario, l’azione
simbolica non può essere veicolata attraverso gli organi
interni, coinvolti nei processi di somatizzazione, perché questi
ultimi non hanno un’adeguata rappresentazione mentale
cosciente, e di conseguenza non possono esprimere emozioni
coscienti.
L’area somatica in cui si verifica il disturbo distingue quindi la
conversione dalla somatizzazione, dal momento che esistono
organi che possono veicolare le emozioni attraverso un loro
linguaggio, come gli organi di senso, e altri che non possono
che esprimere le conseguenze fisiologiche della tensione
emozionale.
PSICOSOMATICA
Sifneos
Ha descritto un processo mentale definito come
alessitimia (mancanza di parole per le emozioni). Il
termine comprende:
-spiccata difficoltà del soggetto di identificare ed
esprimere verbalmente i propri sentimenti;
- ridotta capacità di creare fantasie e di rievocare
le esperienze oniriche;
- mancanza di introspezione e l’eccessiva
preoccupazione per dettagli riguardanti i propri
sintomi corporei;
- spiccata tendenza ad agire impulsivamente e ad
assumere posizioni rigide;
- relazioni interpersonali limitate e povere di
contenuti.
PSICOSOMATICA
LIFE EVENTS

 Morte di un familiare stretto


 Grave malattia o incidente
 Matrimonio e/o gravidanza e/o aborto
 Problemi di salute di un familiare
 Problemi sessuali
 Morte di un amico
 Cambiamenti significativi nelle
condizioni di abitazione
PSICOSOMATICA
LIFE EVENTS

 Lievi violazioni della legge


 Dimissioni, licenziamento
 Pensione
 Cambiamenti della situazione economica
 Esami importanti da sostenere
 Vacanze, cambiamenti nelle abitudini
voluttuarie
 Notevole successo personale
 Partenza di un figlio da casa
 Cambiamento delle abitudini alimentari
PSICOSOMATICA
ASPETTI FISIOLOGICI E
PSICOFISIOLOGICI

Da un punto di vista fisiologico la


sindrome di adattamento è
condizionata dall’equilibrio fra
l’ACTH e i glucocorticoidi da un lato
e l’ormone somatotropo e i
mineralcorticoidi dall’altro.
PSICOSOMATICA

Va prendendo forma un’immagine della


malattia (e della salute) tale per cui agenti
diversi sembrano esercitare un ruolo a
livelli differenti.

Nelle malattie psicosomatiche maggiori la


partecipazione di un certo numero di
fattori è necessaria perché la malattia si
manifesti.
PSICOSOMATICA
Quando pensiamo il cervello produce molecole, dette
neuropeptidi, che servono alle cellule per
comunicare fra loro.

Il sistema immunitario è costituito da cellule


chiamate monociti che possiedono recettori per i
neuropeptidi. Questo comporta che il nostro
sistema immunitario “intercetta” i nostri pensieri.

Inoltre numerosi organi come il fegato, i reni,


l’intestino possiedono recettori per i neuropeptidi.

Tutto il nostro corpo è “un corpo pensante”.


MALATTIE PSICOSOMATICHE MAGGIORI

• Acne • Aritmie
• Dolore sacroiliaco • Enterite regionale
• Nausea • Orticaria
• Allergie • Artrite reumatoide
• Edema • Herpes
angioneurotico • Pilorospasmo
• Neurodermatiti • Asma
• Angina pectoris • Ipertensione
• Emicrania essenziale
• Obesità • Pruritus ani
• Cardiospasmo
MALATTIE PSICOSOMATICHE MAGGIORI

• Iperinsulinismo • Malattie coronariche


• Pruritus vaginale Ulcera
• Cefalea gastroduodenale
muscolotensiva • Colite mucosa
• Ipertiroidismo • Malattie autoimmuni
• Sindrome da dolore • Verruche
cronico • Colon irritabile
• Colite ulcerosa • Malattie cutanee
• Ipoglicemia • Vomito
• Tachicardia • Diabete mellito
• Colite spastica • Mestruazioni dolorose
LA MALATTIA MODIFICA LA VITA SOCIALE
LA CONDIZIONE SOCIALE INFLUENZA LA
DEL SOGGETTO SALUTE

I MUTAMENTI AVVENUTI NELL’AMBIENTE, LA “PERDITA D’OGGETTO” E


LE CONSEGUENZE INFRAPSICHICHE SVOLGONO UN RUOLO
ESSENZIALE NELLO SCATENAMENTO DELLE MALATTIE.

SE IL SOGGETTO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO DI RINUNCIA


(SINDROME DELLA RINUNCIA-ABBANDONO)

CADUTA DELLE DIFESE IMMUNITARIE


DISTURBI SOMATOFORMI
La caratteristica comune è la presenza di
sintomi fisici che fanno pensare a una
condizione medica generale, ma che non sono
giustificati da questa, dagli effetti diretti di
una sostanza o da un altro disturbo mentale.

I sintomi non sono intenzionali, non sono


determinati da nessuna condizione medica
generale e causano un significativo disagio o
menomazione nel funzionamento sociale e
lavorativo.
DISTURBI SOMATOFORMI
1) Disturbo di somatizzazione
2) Disturbo somatoforme indifferenziato
3) Disturbo di conversione
4) Disturbo algico
5) Ipocondria
6) Disturbo di dismorfismo corporeo
7) Disturbi somatoformi non altrimenti
specificati
DISTURBI SOMATOFORMI
Disturbo di somatizzazione
Una storia di molteplici lamentele fisiche, cominciata
prima dei 30 anni, che si manifestano lungo un
periodo di numerosi anni, e che coducono alla ricerca
di un trattamento o portano a significative
menomazioni nel funzionamento sociale, lavorativo o
in altre aree importanti.
Devono essere presenti:
• 4 sintomi dolorosi;
• 2 sintomi gastrointestinali;
• 1 sintomo sessuale;
• 1 sintomo pseudo-neurologico
Disturbo somatoforme
indifferenziato
Una o più lamentele fisiche (stanchezza,
perdita di appetito, problemi gastro-
intestinali o urinari), della durata di almeno
6 mesi.
I sintomi non possono essere spiegati da
una condizione medica generale o con gli
effetti di una sostanza.
Quando vi è collegata una condizione
medica generale, le lamentele fisiche o la
menomazione sociale conseguenti sono
sproporzionate, rispetto l’entità della
malattia.
DISTURBO DI CONVERSIONE
Uno o più sintomi o deficit riguardanti funzioni motorie
volontarie o sensitive, che suggeriscono una condizione
neurologica o medica generale.
Sintomi e deficit motori:
• alterazioni della coordinazione e dell’equilibrio;
• paralisi o astenia localizzate;
• tremori;
• afonia;
• difficoltà a deglutire o sensazione di nodo alla gola (bolo
isterico);
• ritenzione urinaria.
Sintomi e deficit sensitivi:
• perdita della sensibilità tattile o dolorifica;
• diplopia, cecità, sordità, allucinazioni (pseudo).
Disturbo di conversione (meccanismo che consente la trasposizione di un conflitto
psichico in sintomi somatici, motori o sensori, espressione di una comunicazione non
verbale, con significati simbolici e funzioni manipolative): le caratteristiche essenziali
sono sintomi o deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie o sensitive, che
suggeriscono una condizione neurologica o un’altra condizione medica generale. Il disturbo
di conversione non viene ovviamente diagnosticato se i sintomi o deficit sono
compiutamente spiegabili con una condizione neurologica o medica generale d’altro tipo,
con gli effetti diretti di una sostanza, o con una esperienza o comportamento
culturalmente determinati. I sintomi di conversione riguardano il funzionamento motorio
volontario o sensitivo e per questo motivo vengono definiti pseudo-neurologici. I sintomi e
deficit motori comprendono alterazioni della coordinazione e dell’equilibrio, paralisi o
astenia localizzate, tremori, afonia, difficoltà di deglutire o sensazione di nodo alla gola
(bolo isterico) e ritenzione urinaria. I sintomi o deficit sensitivi comprendono perdita della
sensibilità tattile o dolorifica, diplopia, cecità, sordità e allucinazioni. I sintomi possono
comprendere anche attacchi epilettiformi o convulsioni. L’esordio è generalmente acuto
ma può manifestarsi anche una sintomatologia gradualmente ingravescente. I sintomi di
conversione sono tipicamente di breve durata; è comune la recidiva.
DISTURBO ALGICO
Il dolore in uno o più distretti anatomici
rappresenta l’elemento principale del
quadro clinico e causa malessere
clinicamente significativo o menomazione
del funzionamento sociale o lavorativo.
Viene più frequentemente lamentato:
• dolore pelvico cronico;
• dolore lombare;
• dolore temporomandibolare;
• cefalea;
• dolori post-chirurgici o post-traumatici.
Disturbo algico: la caratteristica essenziale è la presenza di dolore, che è la
componente predominante del quadro clinico; causa significativo disagio e
menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre importanti aree.
Il dolore non è intenzionalmente prodotto o simulato come nei disturbi fittizi o
nella simulazione (APA, 2001). In generale, il paziente affetto da disturbo
algico, ricalca le caratteristiche del paziente con disturbo di somatizzazione.
Differenza sostanziale è l’oggetto della lamentela somatica, che è
strettamente limitata al dolore (senza variazioni nell’arco della giornata) e non
a sintomi e segni più o meno a esso correlati. Le lamentele più frequenti
riguardano dolori pelvici cronici, dolori lombari, temporomandibolari, cefalea
(in assenza di tensione muscolare o meccanismo patogenetico vascolare), dolori
postchirurgici o dopo incidenti traumatici (per approfondimento: il lavoro di G.
Scarso et al. “Psicologia del disturbo algico somatoforme”, in “Il complesso di
inferiorità della psicoterapia”, atti del congresso SIPI, Torino, 1998)
IPOCONDRIA
La preoccupazione legata alla paura di avere,
oppure alla convinzione di avere, una malattia
grave, basate sulla erronea interpretazione
di sintomi somatici da parte del soggetto. La
preoccupazione persiste nonostante la
valutazione e la rassicurazione medica
appropriate.
La preoccupazione può riguardare:
• funzioni corporee (battito cardiaco,
traspirazione);
• alterazioni fisiche di lieve entità;
• sensazioni fisiche vaghe o ambigue (cuore
affaticato, vene doloranti).
DISTURBO DA DISMORFISMO
CORPOREO

Preoccupazione per un supposto difetto


nell’aspetto fisico. Se è presente una
piccola anomalia, l’importanza che la
persona le da è di gran lunga eccessiva.
La preoccupazione causa disagio
clinicamente significativo oppure
menomazione del funzionamento sociale
o lavorativo.

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