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DAL MEDIOEVO ALL’ETÁ MODERNA

(XV sec.)
• Invenzione della STAMPA a caratteri
mobili con Johannes GUTENBERG (prima
Bibbia stampata nel 1454).
• Uso massiccio della polvere da sparo e
nuove ARMI DA FUOCO
• UMANESIMO e RINASCIMENTO:
riscoperta dell’arte e della letteratura
antiche, studio FILOLOGICO dei testi (es.:
scoperta dell’inautenticità della
Donazione di Costantino), interesse per il
corpo umano e la natura e invenzione
della PROSPETTIVA in pittura
• Grandi SCOPERTE GEOGRAFICHE
IL MONDO NEL XV sec.
Alla fine del XV sec. la popolazione mondiale raggiunge i
500 milioni di abitanti, per la maggior parte in Asia.
Almeno sino a quest’epoca il livello tecnologico dell’Asia
(specialmente della Cina) è superiore a quello degli
europei.
In Asia:
• IMPERO CINESE (stato centralizzato, dinastia dei Ming)
• IMPERO GIAPPONESE
• IMPERO MOGHUL in INDIA (Stato non centralizzato,
poteri ai singoli rajah)
• IMPERO PERSIANO
• IMPERO TURCO OTTOMANO
In Africa: regni nel Mali, Nigeria, Etiopia, Congo,
Zimbabwe ecc;
In America: imperi degli Aztechi (Messico) e degli Inca
(Perù)
I COMMERCI CON L’ORIENTE
• Gli europei (specialmente i mercanti
veneziani e genovesi) commerciano con
l’Estremo Oriente asiatico attraverso la
mediazione degli arabi (VIA DELLA SETA).
• Traggono dall’Asia SPEZIE (pepe, noce
moscata, cannella, chiodi di garofano
ecc. fondamentali anche per la
conservazione dei cibi), SETA e PIETRE
PREZIOSE.
• Gli ARABI scambiano con gli europei
l’ORO che traggono dall’Africa
subsahariana
I VENEZIANI IN CINA
• Il mercante veneziano MARCO
POLO alla fine del XIII sec.
compie dei viaggi in Cina
(chiamata CATAI) per provare ad
instaurare un commercio diretto
con quel paese.
I VIAGGI DEI CINESI
• Viaggi dell’ammiraglio cinese
ZHENG HE nel XV sec., che però
si interrompono, per volere
dell’imperatore cinese su
pressione dei grandi funzionari,
timorosi di un eccessivo potere
dei mercanti.
COSA SPINGE GLI EUROPEI A NUOVI
VIAGGI?
• Conquista turca di Bisanzio (1453) ed
espansione dell’impero turco ottomano rende
più difficili i commerci con l’Oriente.
• Desiderio delle nuove monarchie nazionali
affacciate sull’Oceano Atlantico di controllare i
lucrosi commerci con l’Oriente a scapito di
veneziani e genovesi oltre che degli arabi (che
fanno da intermediari tra gli europei e l’India e
la Cina)
• Desiderio di impadronirsi di nuove miniere di
oro e argento (specie nell’Africa sub-sahariana),
data la carenza di metalli preziosi per il
progressivo esaurirsi delle miniere europee.
• Cultura del Rinascimento che esalta le
potenzialità dell’uomo.
INNOVAZIONI TECNICHE
• CARAVELLA: veloce, sfrutta bene i
venti (uso di due alberi con vele
quadrate e un terzo albero cn
vela triangolare), adatta alla
navigazione anche in fondali
bassi.
• ASTROLABIO, QUADRANTE,
SESTANTE: strumenti per
individuare le rotte verificando
l’esatta posizione delle stelle
sull’orizzonte.
LE CONOSCENZE GEOGRAFICHE
DELL’EPOCA
• Sfericità della terra
• Terra abitata (= ECUMENE)
soltanto nella fascia temperata
boreale e solo una parte della
fascia tropicale
• Inabitabilità dell’emisfero australe
• No altro continente oltre ad
Europa, Asia e Africa.
• Incertezza sulla misura della
circonferenza terrestre.
OLTRE LE «COLONNE D’ERCOLE»?
• Tentativo dei fratelli genovesi Ugolino e Vadino Vivaldi nel
1291: partono da Gibilterra per solcare l’Atlantico nella
speranza di arrivare in India ma non fanno mai ritorno.
• Gli europei sono in massima parte convinti della sfericità
della terra ma temono che sia impossibile navigare oltre
lo stretto di Gibilterra («le colonne d’Ercole»)
nell’Atlantico.
• Dante immagina (Inferno, Canto XXVI) che Ulisse abbia compiuto il suo ultimo
viaggio oltre le Colonne d’Ercole:
«[…] apparve una montagna, bruna
per la distanza, e parvemi alta tanto
quanto veduta non avea alcuna.

Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,


ché de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.

Tre volte il fé girar con tutte l’acque;


a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com’altrui piacque,

infin che ’l mar fu sovra noi richiuso».


I VIAGGI DEI PORTOGHESI
• Scoperta di AZZORRE, MADERA, CANARIE
durante il regno di Enrico il Navigatore (prima
metà XV sec.).
• Esplorazione delle COSTE OCCIDENTALI
dell’AFRICA, sfruttando gli alisei (=venti
costanti, prodotti dalla rotazione della terra):
fondazione di empori sulla costa per il
commercio di oro, avorio e schiavi e lo
sfruttamento di piantagioni di canna da
zucchero.
• BARTOLOMEU DIAS arriva fino al Capo di
Buona Speranza (attuale Sudafrica) nel 1487.
• VASCO DE GAMA compie il periplo dell’Africa
e arriva sino a Calicut, in India (1497).
PORTOGHESI IN ASIA E AFRICA
• Gli indiani inizialmente non si
mostrano particolarmente
interessati alle merci europee e gli
arabi vedono i portoghesi come
pericolosi concorrenti nel
commercio.
• Ma i portoghesi sconfiggono gli arabi
e fondano empori commerciali in
India (Goa, Diu) e Cina (Macao) oltre
che nelle coste africane e obbligano i
sovrani locali a commerciare con
loro.
CRISTOFORO COLOMBO
(1451-1506)
• Navigatore genovese, vissuto a lungo nelle Canarie, propone
di riprendere il progetto dei fratelli Vivaldi: «buscar el
Levante por el Ponente».
• Segue le carte del geografo Paolo Toscanelli: uno dei
massimi cartografi dell’epoca, che aveva però supposto una
circonferenza dell’Equatore assai più piccola di quella reale e
quindi una distanza tra la Spagna e Cipango (Giappone) di
meno di 5mila Km, anziché dei 20mila reali.
• Intuizione giusta: meglio navigare partendo dalle Canarie
(anziché dalle Azzorre) sfruttando gli alisei (venti favorevoli
verso ovest).
- Propone il progetto prima al re del Portogallo Giovanni II
(che rifiuta), poi a Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona
che decidono di finanziare la spedizione, dopo aver sconfitto
gli Arabi togliendo loro il regno di Granada (1492). Colombo
riceve dai reali il titolo di «ammiraglio del mare Oceano» e
viceré delle terre scoperte oltre che la promessa di una parte
delle ricchezze scoperte. La spedizione viene finanziata, oltre
che dai reali, anche da banchieri genovesi e fiorentini.
IL PRIMO VIAGGIO DI COLOMBO
• Partenza dal porto di Palos il 3 agosto
1492 con tre caravelle (Niña, Pinta, Santa
Maria)
• Toccano terra il 12 ottobre 1492 (isola di
Guahanì, oggi nelle Bahamas,
ribattezzata da Colombo San Salvador).
• Colombo esplora le coste orientali di
Cuba e l’isola di Hispaniola (oggi Haiti)
immaginando di trovarsi in alcune isole
vicino alle Indie, ma non comprende di
aver scoperto per caso un nuovo
continente. Per questo battezza gli
abitanti delle isole scoperte indios.
GLI ALTRI VIAGGI DI COLOMBO
• 2° VIAGGIO con 17 navi e 1200
uomini: esplorazione delle Antille
(1493)
• 3° VIAGGIO con 8 navi: esplorazione
dell’isola di Trinidad e delle foci
dell’Orinoco (Venezuela) nel 1498.
• Arresto di Colombo dopo alcune rivolte nell’isola
di Hispaniola (1500).
• 4° VIAGGIO con 4 navi: esplorazione
delle coste orientali di Panama,
Honduras e Nicaragua (1502).
ALTRI VIAGGI
• PEDRO ALVARES CABRAL (che si sarebbe dovuto recare in
India) arriva in Brasile (1500)
• Viaggi di AMERIGO VESPUCCI tra Caraibi e Brasile: si
rende conto di trovarsi di fronte ad un Mondus Novus
(1503). Il geografo tedesco Martin Waldeesmüller
battezza il nuovo continente TERRA AMERICI (= Terra di
Amerigo) in suo onore (1507).
• VASCO NUÑEZ DE BALBOA esplora Panama e scopre che
dall’altra parte vi è un oceano inesplorato (1513).
• Anche inglesi e francesi finanziano delle spedizioni: i
primi quella di GIOVANNI e SEBASTIANO CABOTO i
secondi quella di GIOVANNI DA VERRAZZANO e JACQUES
CARTIER entrambi diretti verso l’America del Nord
(Caboto arriva alla baia di Hudson, Cartier al fiume S.
Lorenzo)
• FERDINANDO MAGELLANO compie per primo la
circumnavigazione del globo (settembre 1519-settembre
1522) passando per Capo Horn (Sudamerica), l’Oceano
Pacifico, le Filippine, le Molucche (=Indonesia), l’Oceano
Indiano e l’Atlantico.
DIVISIONE DELLE NUOVE TERRE
SCOPERTE
• TRATTATO DI TORDESILLAS
(1494): alla presenza del papa
Alessandro VI Borgia, spagnoli e
portoghesi si dividono i nuovi
possedimenti tracciando una
riga (= raya) sulle nuove carte.
• Inglesi, francesi e olandesi, però,
non sono disposti ad essere
estromessi dalla conquista del
“Nuovo Mondo”…
CIVILTA’ PRECOLOMBIANE:
AZTECHI
CIVILTA’ PRECOLOMBIANE:
MAYA
CIVILTA’ PRECOLOMBIANE:
INCA
I CONQUISTADORES E GLI INDIOS
(inizio XVI sec.)
• Molti conquistadores spagnoli sono HIDALGOS (= piccola
nobiltà senza possedimenti in patria).
• In breve tempo conquistano, con la forza delle armi da fuoco e
dei cavalli, i grandi imperi azteco e inca. Istituiscono il
vicereame della Nuova Spagna (Messico e America centrale) e
il vicereame del Perù.
• Viene instaurato una sorta di sistema feudale basato
sull’ENCOMIENDA (=affidamento): il territorio viene suddiviso
tra gli encomenderos che potevano sfruttarlo, insieme agli
indios che vi vivono e che devono pagare dei tributi agli
encomenderos e sono obbligati a lavorare per loro senza
retribuzione.
• Gli indios vengono sottoposti ad una cristianizzazione spesso
forzata.
• Per limitarne lo sfruttamento, gli indios vengono posti nel 1512
alle dirette dipendenze della corona spagnola (Leggi di Burgos),
ma si tratta di disposizioni che hanno scarsa efficacia.
I CONQUISTADORES E GLI INDIOS
• GENOCIDIO degli indios: alcuni muoiono per lo sfruttamento
intensivo cui erano sottoposti (specie quelli che lavorano nelle
miniere d’argento e d’oro), altri in seguito alle repressioni delle
rivolte, moltissimi per le malattie infettive “importate” dagli
Europei, contro le quali non hanno sviluppato le difese
immunitarie (vaiolo, morbillo, colera, ma anche influenza).
• Inizialmente gli indios non vengono neppure considerati veri
uomini. Per l’umanista Juan Gines de Sepulveda ad es. si tratta
di homuncoli (= sottouomini). In loro difesa si schierano però
alcuni missionari di vari come il frate domenicano Bartolomé
de Las Casas che fondano alcune MISSIONI («reducciones»),
sorta di piccole città autonome in cui gli indios non sono
sottoposti allo sfruttamento tipico dell’encomienda.
• Dopo l’emanazione di leggi che limitavano il ricorso alla
manodopera indigena (1542) e per compensare la diminuzione
dei lavoratori indios, i colonizzatori europei iniziano ad
importare SCHIAVI DALL’AFRICA.
IL «COMMERCIO TRIANGOLARE»
• Gli schiavi africani (acquisiti
direttamente dagli europei o comprati
dagli arabi o da altri africani) vengono
trasferiti a forza nelle navi e usati nelle
piantagioni o nelle miniere («TRATTA
DEGLI SCHIAVI»): 1 milione e mezzo di
schiavi importati nel XVII sec. e 6 milioni
nel XVIII sec.
• Le nuove coltivazioni (zucchero di canna,
tabacco, cotone ecc.) e le miniere di oro
e di argento garantiscono agli Europei
l’afflusso di enormi ricchezze
(“COMMERCIO TRIANGOLARE”).
IL «COMMERCIO TRIANGOLARE»
POSSEDIMENTI EUROPEI NELLE
AMERICHE
• SPAGNA: Messico, Florida, Cuba,
America centrale e meridionale
• PORTOGALLO: Brasile
• INGLESI: parte del Canada, coste
dell’America settentrionale
• FRANCESI: parte del Canada
(Québec), Louisiana, Haiti, parte
delle isole Antille, Guyana.
• OLANDESI: parte delle Antille,
Suriname.
POSSEDIMENTI EUROPEI IN ASIA E
AFRICA
• PORTOGHESI: empori commerciali
in Angola e Mozambico, oltre che
in India e a Macao (Cina)
• SPAGNOLI: Filippine
• OLANDESI (dal XVII sec.): colonia
del Capo (Sudafrica), Ceylon e
Indonesia
• INGLESI e FRANCESI (dal XVIII
sec.): empori in India

I grandi imperi asiatici (Impero Turco


ottomani, persiano, indiano, cinese e
giapponese) restano indipendenti ma
rivestono un ruolo sempre più
marginale nell’economia mondiale.
TRASFORMAZIONI ECONOMICHE IN
EUROPA
(XVI-XVII sec.)
• Le colonie sono obbligate a commerciare con la
madrepatria (MONOPOLIO DEL COMMERCIO).
• Nascono le grandi COMPAGNIE COMMERCIALI
(Compagnia delle Indie ecc.): società private
protette dallo Stato che concede loro il privilegio
del commercio esclusivo di un prodotto oppure il
controllo di tutte le transazioni commerciali di
una certa area.
• Scoperta di nuove miniere d’oro e d’argento in
America specie dal 1545  Aumento quantità di
moneta circolante  Aumento dei prezzi (in una
contesto dove, dopo il decremento seguito alle
ondate di peste, la popolazione torna a crescere)
 Aumento disuguaglianze sociali.
L’ASCESA ECONOMICA
DELL’EUROPA
NORDOCCIDENTALE
Earlier and later divergences. Note: GDP per person in thousands of
1990 international dollars.
Sources: Modeled on “A great leap, for some,” graphic in “China has
been poorer than Europe longer than the Party thinks,” The
Economist, 15 June 2017, which is based on an early draft of Stephen
Broadberry, Hanhui Guan, and David Daokui Li, “China, Europe and
the Great Divergence: A Study in Historical National Accounting,
980–1850,” Journal of Economic History, 78, no. 4 [2018]: 1–46.)
LO «SCAMBIO COLOMBIANO»
A LIVELLO ALIMENTARE
PRODOTTI NELLE AMERICHE e originari delle
Prodotti provenienti dalle Americhe e Americhe (tabacco), dell’Africa (caffè, banana) e
TRAPIANTATI IN EUROPA dall’Asia (canna da zucchero)
CORSARI E PIRATI
• Inglesi e olandesi si scontrano
spesso con spagnoli e portoghesi
per il controllo delle rotte
commerciali, a volte anche
autorizzando i corsari ad assaltare
le navi nemiche («GUERRE DI
CORSA»).
• I corsari si differenziano quindi
dai pirati perché, a differenza di
questi ultimi, agiscono in genere
per conto di uno Stato.
DUE MODI DI UTILIZZARE LA RICCHEZZA
• SPAGNA • INGHILTERRA, PAESI BASSI, FRANCIA
- Controllo diretto del commercio con le colonie - Ricchezze reinvestite in modernizzazione
- Espulsione di ebrei e musulmani non disposti a dell’agricoltura, nelle manifatture, in nuove
convertirsi al cattolicesimo dopo la fine della attività commerciali
Reconquista nel 1492 (e anche di quelli - Compagnie commerciali
convertitisi al cattolicesimo – ma sospettati di - Nascono le prime BORSE (Anversa, Londra,
continuare a praticare la vecchia religione - Amsterdam) per:
all’inizio del XVII sec.) causa d’impoverimento
1) Stabilire il prezzo all’ingrosso delle merci
- Grande afflusso di oro e argento dalle Americhe
2) Stipulare polizze assicurative sui viaggi
- Scarse attività manifatturiere  Importazione d’oltremare
di beni dall’estero
3) Stabilire le quotazioni dei titoli (o azioni) delle
- Spese mantenimento impero e importazione società commerciali, oltre che delle
beni  Indebitamento (tre volte in bancarotta obbligazioni dei privati e, successivamente,
nella 2a metà del XVI sec) anche dei titoli di Stato.
IL CAPITALE
• Per CAPITALE (dal latino caput =
testa, parte principale di un
patrimonio) s’intende una
qualsiasi forma di ricchezza
(terreno, fabbricato, bene,
denaro, azioni) che non viene
subito consumata o tesaurizzata
ma viene continuamente
reinvestita al fine di produrre un
profitto.
L’ «ECONOMIA-MONDO»
• Il nuovo sistema comincia ad assumere una conformazione globale: le diverse attività economiche in varie (anche se
non ancora tutte) le parti del mondo sono collegate tra loro (lo storico statunitense Immanuel Wallerstein introduce
il concetto di «ECONOMIA-MONDO»).

• Si intersecano almeno tre diverse forme di organizzazione del lavoro, collegate tra loro all’interno di un sistema
globale di scambi:
- SCHIAVITÚ o LAVORO COATTO nelle Americhe («periferia del sistema») dove si producono molte materie prime
(metalli preziosi e poi anche prodotti agricoli)
- SERVITÚ DELLA GLEBA e altre forme di RAPPORTI DI LAVORO TIPICI DEL FEUDALESIMO nell’Europa orientale e
meridionale («semiperiferia») che forniscono derrate agricole (es. grano)
- LAVORO SALARIATO nell’Europa nordoccidentale («centro») che si arricchisce sfruttando il lavoro e le risorse
naturali di quelli delle periferie e delle semiperiferie: l’agricoltura si specializza, l’allevamento acquisisce più
importanza (recinzione degli open fields), la produzione cresce, le ricchezze vengono investite in attività
manifatturiere, proto-industriali.
Ciò è funzionale all’espansione di un meccanismo economico per cui una qualsiasi forma di ricchezza (terreno,
fabbricato, bene, denaro, azioni ecc.) viene reinvestita continuamente al fine di produrre un profitto, diventando così
un CAPITALE (dal latino caput = testa, nel senso anche di «parte principale»): sono questi gli albori del CAPITALISMO.

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