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Analisi sociale e urbana

Scrivere con un approccio di carattere scientifico

Anno Accademico 2020-2021


Prof.ssa Giuliana Costa
“Mentre la scienza procede per ipotesi e osservazioni empiriche, il
pubblico procede per narrazioni legittimate dalla verosimiglianza”
L’articolo scientifico
“Imparare a scrivere un articolo scientifico fa parte del
tirocinio di ogni ricercatore. Fin dall’Ottocento, la redazione di
un lavoro segue infatti regole ben precise, pensate apposta
per comunicare dati e argomentazioni nel modo più rapido
ed efficace. Nella sua forma canonica, con la successione
costante di parti, dall’abstract alla bibliografia, l’articolo
scientifico è studiato in modo tale che la comunicazione
risulti il più possibile priva di ambiguità: il linguaggio è
impersonale e privo di narrazione, la sintassi semplificata, la
semantica rigida, il linguaggio specializzatissimo, la concisione
estrema, e mancano divagazioni e figure retoriche”.
Approcci diversi
• Articolo breve su web
• Report
• Articoli scientifici
• Libri o capitoli di libri
Il vostro lavoro
• È improntato alla scrittura scientifica e quindi
deve rispettare alcuni criteri di base
• Ma è un esercizio di cui vogliamo vedere le
fasi, come procedete
• Formale ma riflessivo
• Dovrebbe avere anche una dimensione
comunicativa
Attenzione a
• Linguaggio
• Forma: la distinzione tra il testo principale e le note
• Espressione della soggettività
• Uso delle fonti: CITARE TUTTO QUELLO CHE NON E’ FARINA DEL
VOSTRO SACCO
-documentare il proprio lavoro: i riferimenti a lavori altrui, di qualunque
natura essi siano, comprese le immagini
-distinguere le voci del testo: la differenza tra discorso diretto e
indiretto
-vietata e del tutto bandita la tecnica del copia e incolla a meno che le
riportiate tra «» e segnaliate la fonte (con autore, anno, pag.)
- Anche citare da citazioni
Titolo della ricerca e sottotitoli + struttura del lavoro

• Il titolo e i sottotitoli devono essere “parlanti”


• Una giusta consecuzione dei temi (si può sempre
cambiare idea) anche rispettando delle consegne
precise: le scelte vanno spiegate
• Richiami interni al lavoro sono utili
• Mantenere la struttura che vi abbiamo dato ma
potete anche aggiungere qualcosa
• No ai sotto-sotto paragrafi, diventa uno
spezzatino
Indice e abstract
• Gli articoli scientifici sono dotati di un abstract, un breve testo
in cui si riassumono: il tema dello scritto/ le domande di
ricerca, le tecniche di ricerca utilizzate, i risultati
• Idealmente l’abstract serve ad orientare chi deve scegliere se
leggere o meno lo scritto o parti dello scritto
• Circa 1500 battute massimo
• L’indice è proprio di scritti più lunghi di un articolo, deve essere
fatto dunque per il vostro lavoro
• Coerenza tra indice e scritto
• Spesso l’indice è compilato per ultimo in modo da accogliere i
cambiamenti nel vostro scritto
introduzione al tema e alle domande di ricerca + metodologia

• L’introduzione non è un riassunto!


• Può però fungere da guida alla lettura
• Negli articoli scientifici si suole mostrare che si conosce la letteratura
di riferimento (da cui tutti noi partiamo, la scienza procede per passi)
• Ci potrebbe essere un paragrafo destinato alla collocazione del tema
entro la bibliografia esistente
• Lo stesso vale per la spiegazione del come si è giunti alle
proposizioni/ risultato della ricerca
• Le domande di ricerca devono essere ben formulate, in modo chiaro
• Spiegare e motivare la scelta di specifiche tecniche di ricerca
• Fornire i NUMERI del fenomeno/processi/questioni
Il contesto territoriale di riferimento

• “Identificare il contesto territoriale di


riferimento per il vostro studio, mostrarlo con
delle mappe e giustificare i confini prescelti”
• descrizione
• Perché quello?
• L’uso delle mappe deve essere contestualizzato
• Uso frugale ma proficuo di mappe e foto
ricordando che non parlano da sè
La storia del luogo

• Va ricostruita avendo a mente un orizzonte di


lungo periodo
• Ricerca di documenti storici (archivi storici, archivi
privati)
• Ricerca di foto (foto di foto, di manifesti, calendari)
• Libri o pubblicazioni
• Materiale di carattere istituzionale
il contesto di politiche e gli attori rilevanti di riferimento

• Il contesto di politiche va riscostruito attraverso l’analisi della


stampa, la consultazione di libri, la consultazione di siti web, le
interviste che farete agi interlocutori privilegiati
• “fare una breve scheda per ognuno degli attori principali che
avete “seguito”, osservato, intervistato, specificando se si tratta di
attori pubblici, privati, del volontariato, dell’associazionismo
locale”: sì ma solo se rilevante davvero!
• Attenzione a non cadere in grandi BIAS nella scelta dei vostri
interlocutori: non solo rappresentanti di una parte, di coalizioni di
interessi omogenei
• Ringraziare sempre i propri interlocutori nel vostro
scritto/elaborato
Le risorse e gli attori

• Mappatura iniziale
• Ricostruire le reti esistenti e la loro evoluzione
nel tempo
• Collegamenti
• Linee del tempo
gli spazi osservati e le pratiche sociali

• Non scordate di spiegare che tecniche di


osservazione adottate
• E quali lenti/ concetti usate (l’osservazione
non è mai neutra)
• L’importanza della cultura materiale
• Le pratiche sono proprie di individui o gruppi
di individui (in questo sta la dimensione
sociale???)
Interpretazioni critiche e conclusioni

• Nelle conclusione si riprendono tutti gli elementi del vostro lavoro


benchè in maniera concisa: domande di ricerca, metodi utilizzati, risultati
• si tirano le fila in modo da essere interpretativi che è proprio il valore
aggiunto del lavoro del ricercatore
• Attenzione alle sole descrizioni ma buone descrizioni nel corso del lavoro
sono importanti
• La dimensione critica significa che ci mettete del vostro e che magari
falsificate una teoria/ una proposizione precedentemente espressa da
altri ricercatori
• È importante evidenziare le questioni ancora aperte
• È importante evidenziare ciò che non ha funzionato poiché dagli
“inciampi” si impara
Le note
• I testi professionali e scientifici possono essere corredati da
note, testi generalmente brevi che accompagnano e
commentano il testo principale.
• Che cosa va o potrebbe andare in nota: approfondimenti, casi
specifici
• Si dovrebbe però poter seguire l’intera argomentazione dello
scritto senza leggere le note
• Possono essere collocate
- in calce (cioè in fondo alla pagina) - alla fine di ogni capitolo
- alla fine del testo
• Rimandi a testi di approfondimento
• Le note sono ordinate da una numerazione progressiva che le
collega al testo da commentare
«Sottolineature» di senso e significato nel
testo
• Uso del corsivo per termini stranieri (incluse le
locuzioni latine) se non sono entrate nel
linguaggio comune
• Uso del neretto (con molta parsimonia)
• Uso di box nel testo per approfondimenti
tematici: un caso studio o la specificazione di
termini o ancora discussione di un concetto
Torniamo all’inizio del corso quando
affrontammo l’importanza di fare ricerca
bibliografica
«Siamo come nani sulle spalle dei giganti così che
possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non
certo per l’altezza del nostro corpo, ma perché
siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei
giganti» (Bernardo di Chartres, XII Sec.)

frase poi ripresa a Isaac Newton e erroneamente


attribuitagli
Bibliografia
• La bibliografia in un lavoro professionale e scientifico
ha lo scopo di informare il lettore degli studi che
hanno costituito la premessa delle ricerche.
• Si devono indicare solo i lavori realmente letti
(anche parzialmente), altrimenti potremmo ricevere
delle critiche per aver interpretato male le fonti.
• Comporre una bibliografia è in primo luogo un
esercizio di onestà intellettuale e di professionalita*.
INTERTEXTUAL CITATIONS SYSTEM
(daAnnalisa Angelilli - Loretta Manzato BALI - Scienze del Linguaggio)

• La sua peculiarità sta nel riportare tra parentesi tonde nel corpo del testo i
riferimenti ritenuti essenziali nelle citazioni, consentendo di non interrompere
mai la lettura. I riferimenti completi vengono riportati nella bibliografia finale.
• E’ lo stile maggiormente usato nell’ambito delle scienze sociali.
• Vantaggi: mette immediatamente in evidenza la citazione dei testi consultati e
evita l’interruzione della lettura. Consente una maggiore utilizzazione dello
spazio delle pagine.
• Svantaggi: questo stile è sconsigliato quando la maggior parte delle fonti a cui
si fa riferimento è priva del nome dell’autore/i e della data (es. testi anonimi,
materiale illustrato, siti internet generici...)

• Una questione a parte: traduzione della viva voce di autori, da interviste ecc.
Va segnalata una sola volta in nota. Per esempio, «gli stralci di testi in inglese
sono stati tradotti dall’autore».
Esempio
Le ipotesi di Pierson (2001) secondo cui i welfare state
sarebbero istituzioni sostanzialmente rigide perché
soggette a meccani- smi inerziali che le rendono
difficilmente adattabili alle modifiche del contesto
socioeconomico e demografico sono state in parte
contestate alla luce della prova empirica (Bonoli e
Natali, 2012)
+
Ma se si citano frasi o parole significative, si usano le “
e si inserisce per esempio (Bono 2015, pag. 20)
esempio1
• Cattacin S. e Zimmer A., Urban Governance and Social innovations, in T.
Brandsen, S. Cattacin, A. Evers e A. Zimmer, a cura di, Social Innovations in the
Urban Context, Springer, Cham, 2016.
• Codini E. e D'Odorico M., Accoglienza dei richiedenti asilo tra straordinarietà
e ordinarietà, in ISMU, a cura di, Ventiduesimo Rapporto sulle Migrazioni
2016, Franco Angeli, Milano, 2016.
• Codini E., Gli aspetti normativi, in ISMU, a cura di, Ventiduesimo Rapporto
sulle Migrazioni 2016, Franco Angeli, Milano, 2016.
• Martini C.M., Perché il sale non perda il sapore: discorsi, interviste, lettere e
omelie, EDB, Bologna, 2002.
• Annalisa C., Il decreto immigrazione Minniti-Orlando è legge, in
http://www.internazionale.it, 2017, accesso 20 aprile 2017.
• Catone S., a cura di, Nessun Paese è un’isola. Immigrazione e accoglienza:
come fare le cose bene, Imprimatur, Reggio Emilia, 2016.
Esempio 2
Ascoli U. (a cura di), 2011, Il welfare in Italia, Il Mulino, Bologna.

Ascoli U., 2012, Comment on Anton Hemerijck/1. Retrenchment Policies and the deficit of Social
Europe, «Sociologica», n. 1.

Barbier J-C., 2012, Comment on Anton Hemerijck/2. Social Investment, a Problematic Concept with an
Ambiguous Past, «Sociologica», n. 1.

Beckfield J., 2012, Comment on Anton Hemerijck/3. More Europe, Not Less: Reersing the Long Slow
Decline of the European Social Model, «Sociologica», n. 1.

Berghman J., Fouarge D. e Govaerts K., 1998, Social Protection as a Productive Factor, Collecting
Evidence of Trends and Cases in the EU. Report at the Demand of the Commission of the EU – DG V,
European Institute of Social Security, Lovanio.

Bonoli G., 2005, The Politics of the New Social Policies. Providing Coverage against New Social Risks in
Mature Welfare States, «Policy & Politics», vol. 33 (3), pp. 431-449.
Riferimenti bibliografici
• I testi che contengono concetti/contenuti che
hanno ispirato il lavoro ma che non vengono
necessariamente citati
• Consiglio in generale: o bibliografia o riferimenti
bibliografici
• Nel vostro lavoro compilate una bibliografia
però! + sitografia
• Per gli articoli su internet riportare il link e non il
sito generale
Una riflessione sull’uso delle immagini

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