MONITORAGGIO DELLA
FUNZIONALITA’
CARDIOVASCOLARE
Il sistema cardiovascolare è
sicuramente il più diretto indicatore
delle condizioni del paziente.
Per un monitoraggio di routine della
funzione cardiocircolatoria bisogna
eseguire ripetuti controlli di:
Pressione arteriosa (PA)
Elettrocardiogramma (ECG)
Per quanto riguarda la pressione arteriosa
è importante sottolineare il concetto di
controllo e monitorizzazione.
E’ noto che un controllo anche se
ravvicinato della PA non evita la
possibilità di ipotensioni, che possono
passare inosservate se ci si base di
misurazioni ripetute nel tempo.
Oggi sul mercato ci sono diversi tipi
di monitors per la misurazione
incruente della PA con possibilità di
memorizzazione e di riduzione al
minimo degli intervalli di tempo,
dotati di sistemi di allarme per i
valori di massima e minima.
Un aiuto veramente utile per mantenere
l’equilibrio fisiologico fra il volume
ematico e le capacità cardio-vascolari è
rappresentato dalla pressione venosa;
parametro:
facilmente rilevabile al letto del paziente
Ripetitibilità
La PVC non è un buon dato per
valutare il volume ematico, ma è un
indicatore utilissimo della capacità
cardiaca di accettare od espellere
il sangue di ritorno venoso.
Poiché, nonostante il 70% del volume
totale del sangue sia contenuto nel
distretto venoso tale volume può
aumentare anche di molto senza che
si verificano sensibili mutamenti
pressori, e questo per la grande
distensibilità delle pareti venose.
Molti fattori possono inoltre influenzare
la PVC quali la tosse, la distensione
addominale o il pneumotorace.