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LA FIGURA

DELL’INFERMIERE IN
UTI

Corso di Laurea in
Infermieristica
Prof.ssa La Camera
 Tutti i pazienti critici ricoverati in Unità di Terapia Intensiva
(UTI) dovrebbero ricevere un’assistenza infermieristica
intensiva specializzata.

 Gli infermieri in UTI forniscono:


Monitoraggio continuo ed attento dei pazienti e dei macchinari
 Analisi e sintesi dinamica di dati complessi
 Previsione delle complicanze
 Processo decisionale, esecuzione e valutazione degli interventi
per ridurre al minimo gli effetti avversi
 Miglioramento della rapidità e della qualità del recupero
 Sostegno al paziente terminale
 Queste attività devono essere eseguite nella consapevolezza
degli elementi umani essenziali dell’assistenza; fondamentale
è la “presenza”: essere a contatto dei pazienti sia
psicologicamente sia fisicamente.

 Sia l’assistenza di base (pulizia personale, protezione


dell’integrità dei tessuti, prevenzione delle infezioni) sia altre
necessità chiave (fisioterapia toracica, mobilizzazione,
alimentazione) sono condotte e supervisionate dagli infermieri
della Terapia Intensiva.
 L’assistenza infermieristica intensiva è un settore estremamente complesso
il quale presuppone la gestione di tutte le funzioni e disfunzioni del
paziente critico.

 In situazioni acute, l’infermiere potrebbe trovare utile la valutazione per


gradi degli aspetti fisiologici fondamentali A - B – C - D – E:
 Vie respiratorie (Airway), stabilizzazione e mantenimento della pervietà
delle vie aeree con l’uso di dispositivi artificiali, rimozione delle secrezioni
polmonari
 Respirazione (Breathing), adeguatezza dell’ossigenazione e della
ventilazione
 Circolazione (Circulation), perfusione di cervello, cuore, polmoni, reni,
stomaco ed altri organi, controllo del sanguinamento, ematologia
 Compromissione (Disability), stato di coscienza e fattori che lo
influenzano, neurologia sistemica e localizzata
Esposizione (Exposure), esame obiettivo, elettroliti e biochimica,
funzionalità renale, ferite
Una UTI può essere estremamente stressante, richiedendo
significativi sforzi cognitivi, affettivi e psicomotori.

La psicologia occupazionale suggerisce che dare allo staff


l’opportunità di modificare l’ambiente lavorativo tende a
ridurre lo stress ed aumentare la motivazione, un esempio
potrebbe essere la possibilità di scelta dei turni, in modo che
gli infermieri possono deliberatamente scegliere di lavorare
con pazienti particolari su base regolare per promuovere la
continuità ed il coordinamento dell’assistenza. Ciò può anche
avere effetti positivi reali sui pazienti e sulle famiglie.
Sviluppare il pensiero critico e le capacità decisionali degli
infermieri è un punto importante per lavorare efficientemente;
a tale scopo è auspicabile istituire sistemi che permettano tale
tipo di formazione, salvaguardando i pazienti.
Ecco un esempio di alcune apparecchiature di
una “unità posto letto”:
1. Respiratore:
aiuta i polmoni
a respirare e
ossigena il sangue
in caso di problemi
respiratori
2. Pompe infusionali:
permettono la
somministrazione
continua di liquidi,
alimenti, farmaci
3. Monitor:
è uno schermo sul
quale si visualizzano sotto forma di onde e
numeri le funzioni principali del
paziente e che permette di intervenire
rapidamente se qualcosa non va
4. Apparecchio per emofiltrazione:
permette di eseguire una dialisi continua in caso
di problemi ai reni.
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RICOVERI IN
U.T.I.

Apparato Cardiovascolare
− Arresto cardiaco
− Shock cardiogeno
− Infarto miocardico acuto complicato da shock cardiogeno
− Insufficienza cardiaca acuta con insuff respiratoria e/o
necessita di supporto emodinamico
Apparato Respiratorio
− Insuff respiratoria acuta che richiede supporto ventilatorio
− Embolia polmonare con instabilita emodinamica
− Insuff respiratoria con imminente necessita di intubazione
Disordini Neurologici
− Traumi cranici severi (GCS<9)
− Emorragia subaracnoidea con alterazione dello stato mentale
e/o insuff respiratoria
− Vasospasmo con deficit neurologici
− Emorragia intracranica con rischio di erniazione
− Morte cerebrale o pazienti con probabilita di imminente morte
cerebrale possibili donatori d’organo
− Meningiti con stato mentale alterato o compromissione
respiratoria
− Patologie del SNC o neuromuscolari con deterioramento
neurologico o compromissione respiratoria
− Stato di male epilettico
− Coma: tossico, metabolico, anossico
Intossicazione da Farmaco o ingestione di tossici
:
− con instabilita emodinamica
− convulsioni successive alla ingestione con alterazione dello
stato mentale che determina insufficiente protezione delle vie
aeree
Patologie Endocrine
− Chetoacidosi diabetica complicata da instabilita emodinamica, alterazioni
dello stato di coscienza, insufficienza respiratoria o severa acidosi
− Tireotossicosi o coma mixedematoso con instabilita emodinamica
− Iperglicemia iperosmolare con coma e/o instabilita emodinamica
− Altri problemi endocrini come l’insufficienza surrenalica acuta con
instabilita emodinamica
− Ipercalcemia severa con alterazione dello stato di coscienza, richiesta di
monitoraggio emodinamico
− Ipo-ipernatriemia con epilessia, alterato stato mentale
− Ipo-ipermagnesiemia con compromissione emodinamica o aritmie
minacciose
− Ipo-iperkaliemie con aritmie e debolezza muscolare
− Ipofosfatemia con debolezza muscolare
Patologie del sistema gastrointestinale
− Sanguinamento gastroenterico potenzialmente pericoloso per
la vita continuo e/o con condizioni patologiche associate
(shock emorragico)
− Insufficienza epatica fulminante
− Pancreatici severe
− Perforazione esofagea con o senza mediastinite
 Assistenza postoperatoria di pazienti che richiedono
monitoraggio emodinamico o supporto ventilatorio
 Shock Settico con instabilita emodinamica
 Politraumatizzati gravi richiedono supporto respiratorio o
emodinamico o monitoraggio intensivo
 Ustionati che richiedono un supporto emodinamico e/o
ventilatorio fino al trasferimento presso un centro ustioni
 Pazienti affetti da danni ambientali: folgorati, assiderati, heat
stroke, annegati
 Situazioni che richiedono alto livello di assistenza
infermieristica
CONDIZIONI CLINCHE CHE IDENTIFICANO
L’ADEFUATEZZA DEL RICOVERO IN UTI

SEGNI VITALI
− Aritmia cardiaca minacciosa (Arresto cardiaco, Bradicardia
estrema <40btt/min Fibrillazione ventricolare etc.)
− Pressione arteriosa Sistolica <80mmHg o PA Media <60mmHg
che non risponde al rimpiazzo volemico
− Frequenza respiratoria >35 o<9 atti respiratori/min
ESAMI DI LABORATORIO
− Na+ <110 mEq/L o >170mEq/L
− PaO2<50mmHg o Sat art <90%
− pH<7.1 o >7.7
− glicemia >800mg/dL
− Calcemia >15mg/dl
− Livelli tossici di farmaci o altre sostanze chimiche in un
paziente emodinamicamente instabile o con compromissione
neurologica
NUOVI RISCONTRI RADIOLOGICI,
ECOGRAFICI O TAC DI:
− Emorragia cerebrale, contusione o ESA con alterazioni dello
stato mentale o segni neurologici focali
− Rottura di visceri, vescica, fegato, varici esofagee o utero con
instabilita emodinamica
− Dissezione aortica
REPERTI ECG DI:
− Blocco cardiaco completo con instabilita emodinamica
− Tachicardia ventricolare sostenuta e/ o fibrillazione
ventricolare
− IMA con aritmia complessa, instabilita emodinamica o
insufficienza cardiaca congestizia
SEGNI CLINICI:
− Comparsa di anisocoria in un paziente incosciente
− Ostruzione delle vie aeree
− Coma
− Stato di male epilettico che richieda protezione delle vie aeree
− Tamponamento cardiaco
L’ingresso in U.T.I. può essere:
 Accesso urgente
 Accesso programmato
 Ricoveri programmati post-operatori
CRITERI DI
DIMISSIONE/TRASFERIMENTO
 Parametri emodinamici stabili
 Stato respiratorio stabile (Paz estubato con emogasanalisi
arteriosa stabile)
 Minime richieste di O2 che non accedano le linee guida di cura
dei normali reparti di degenza
 Non sono più necessari supporto ionotropo
endovenoso,vasodilatatori, e farmaci antiaritmici
 Le aritmie cardiache sono controllate
 L’apparecchiatura di monitoraggio della pressione intracranica
è stata rimossa
 Stabilità neurologica con controllo delle crisi convulsive
 Rimozione di tutti i cateteri per il monitoraggio emodinamico
 I paz ventilati meccanicamente in modo cronico di cui la malattia
critica è regredita o risolta e sono per il resto stabili,possono essere
inviati a designate unità di cura non intensiva che routinariamente
trattano i paz ventilati cronicamente o a casa
 Emodialisi o dialisi peritoneale di routine con risoluzione della malattia
critica che non supera le linee guida di cura generale del paziente
 Pazienti con stabili vie aeree artificiali (tracheostomie) che non
necessitano di eccessive aspirazioni
 Il team sanitario e la famiglia del paziente stabiliscono che non c’è
beneficio a tenere il paziente in rianimazione o che il prosieguo del
trattamento è futile del punto di vista medico

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