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FATTORI FISIOLOGICI

DELL’ESERCZIO AEROBICO

Carla Braida
PARAMETRI RESPIRATORI
MUSCOLI RESPIRATORI
FUNZIONE RESPIRATORIA DURANTE
L’ESERCIZIO
ESERCIZIO

CONSUMO DI O2 (VO2 )
PRODUZIONE DI CO2 (VCO2 )

VENTILAZIONE POLMONARE
VE= VC (Vol. Corrente ) x FR (Freq. Resp.)
VALORI VENTILAZIONE POLMONARE
(VE) A RIPOSO

VOLUME CORRENTE (VC) ≈ 500 ml


FREQUENZA RESPIRATORIA (FR) ≈ 12/15 atti/min

VENTILAZIONE POLMONARE (VE) =


500 (VC) x 12/15(FR) = 6/7,5 l/ min
VALORI VENTILAZIONE POLMONARE (VE)
DURANTE L’ESERCIZIO

VC: può raggiungere anche 2 – 2,5 l/min


FR: mediamente 35-45 atti/min, ma nell’atleta può
raggiungere 60 atti/min
VE: mediamente 100 – 120 l/min; nell’atleta può
superare i 180 l/min
VENTILAZIONE DURANTE L’ESERCIZIO
MODERATO
Durante sforzi fisici di bassa intensità il volume corrente contribuisce
più della frequenza respiratoria ad incrementare la ventilazione
polmonare.
Con l’aumentare dello sforzo anche la frequenza respiratoria
incrementa.
VENTILAZIONE DURANTE L’ESERCIZIO
SUBMASSIMALE E MASSIMALE
• Durante l’attività submassimale la ventilazione aumenta sia in
frequenza sia in profondità, all’inizio in modo immediato e rapido,
poi continua a crescere ad un ritmo minore, per rimanere costante
fino al termine dell’esercizio.
• Quando l'intensità cresce ulteriormente e si avvicina al massimale,
la ventilazione aumenta più del consumo di ossigeno, fino
all’insorgere della fatica .
• Terminato l’esercizio subentra il recupero : la ventilazione torna ai
valori di riposo, con una rapida caduta iniziale, cui segue una lenta
diminuzione.
VENTILAZIONE DURANTE L’ESERCIZIO
SUBMASSIMALE E MASSIMALE
MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO
VO2max
• ll consumo di ossigeno , durante l’esercizio, aumenta con l'intensità del
lavoro fino ad un massimo valore, detto VO2 max, cioè il massimo
.
volume di ossigeno che l’organismo è in grado di estrarre, trasportare e
utilizzare nell’unità di tempo per la contrazione muscolare durante
l’esercizio massimale.

• Geneticamente determinato il VO2max può essere migliorato di circa il


10/25%, con picchi del 45% nei fondisti.

• I valori medi normali dipendono dal sesso e dall’età e sono, per i maschi
adulti in buona salute, attorno ai 44 ml/kg/min e per le femmine adulte
attorno ai 35 ml/Kg/min , in atleti agonisti di alto livello praticanti
discipline di resistenza, attorno ai 75-80ml/Kg/min.
VALORI VO2MAX
FEMMINE

Età Molto scarso Scarso Medio Buono Ottimo Eccellente

13-19 <23.6 23.6 - 28.9 29.0 - 32.9 33.0 - 36.9 37.0 - 41.0 >41.0

30-39 <21.0 21.0 - 24.4 24.5 - 28.9 29.0 - 32.8 32.9 - 36.9 >36.9

50-59 <17.5 17.5 - 20.1 20.2 - 24.4 24.5 - 30.2 30.3 - 31.4 >31.4

MASCHI

Età Molto scarso Scarso Medio Buono Ottimo Eccellente

13-19 <33.0 33.0 - 36.4 36.5 - 42.4 42.5 - 46.4 46.5 - 52.4 >52.4

30-39 <30.2 30.2 - 33.5 33.6 - 38.9 39.0 - 43.7 43.8 - 48.0 >48.0

50-59 <20.5 20.5 - 26.0 26.1 - 32.2 32.3 - 36.4 36.5 - 44.2 >44.
FORMULA VO2max
VO2 max = FC x Gs x (Δa-v)
Massimo consumo di ossigeno = Frequenza cardiaca x Gittata sistolica x differenza artero-venosa di ossigeno
• La frequenza cardiaca (FC) rappresenta il numero di battiti del cuore in
un minuto.
• La gittata sistolica (GS) esprime il volume di sangue (in ml) che esce dal
ventricolo sinistro del cuore ad ogni contrazione (sistole). Tale valore
aumenta soprattutto nel periodo iniziale dell'allenamento poi si stabilizza.
• La differenza artero-venosa di ossigeno (Δa-v)  Rappresenta la quantità di
ossigeno che le cellule riescono ad estrarre dal circolo sanguigno durante
il passaggio del sangue nei capillari. Tale parametro è fortemente
influenzato sia dalla genetica sia dall’allenamento. Gioca un ruolo
importante dato che un suo miglioramento porta ad una distribuzione del
sangue più efficiente andando ad irrorare in maggior parte solo i tessuti
che stanno compiendo il lavoro e diminuendo il flusso di sangue arterioso
nei tessuti inattivi.
CORRELAZIONE TRA VO2max E FCmax
Il VO2max può essere misurato direttamente mediante l'impiego di sofisticate e
costose attrezzature, oppure attraverso metodiche
Indirette -utilizzate anche sulle macchine cardiofitness- che  sfruttano la
correlazione tra il VO2max e la FC max (massima frequenza cardiaca)

Correlazione tra VO2 e FC

%VO2max %FCmax Substrato energetico principalmente Finalità dell'allenamento


utilizzato
35 50   lipidi meccanismo aerobico

48 60   lipidi meccanismo aerobico


60 70   glucidi lipidi   potenza aerobica

73 80   glucidi   massima potenza aerobica

86 90   glucidi potenza anaerobica lattacida

100 100  creatinfosfato potenza anaerobica alattacida


LAVORO AEROBICO E MECCANISMI
ENERGETICI: STADY STATE
A seguito della lentezza dei meccanismi energetici aerobici la fase di avvio di
un lavoro aerobico è sostenuta dall’energia fornita dai più rapidi meccanismi
anaerobici cioè ATP-CP (creatinfosfato) e glicolisi anaerobica.

Dopo da 2/4 minuti


i meccanismi aerobici si adeguano
alla richiesta energetica
e inizia lo stato d’equilibrio:
l’atleta consuma ossigeno
In modo costante
(stato stazionario).
DAL MECCANISMO AEROBICO AL
MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO
Con l’ulteriore aumento dell’intensità del lavoro aumenta anche il consumo
d’ossigeno.
Ad un certo punto il meccanismo aerobico non è più in grado di fornire tutta
l’energia richiesta e inizia l’accumulo di acido lattico: si raggiunge la
SOGLIA ANAEROBICA, ovvero quel valore di intensità di lavoro oltre al quale la
produzione di acido lattico diventa limitante, eccedendo la capacità di
smaltimento da parte dell'organismo.
Questo è il punto di rottura del meccanismo aerobico che lascia il posto a quello
anaerobico lattacido.
Il consumo d’ossigeno dell’atleta aumenta ulteriormente fino al raggiungimento
del suo massimo valore (massima potenza aerobica): l’atleta di alto livello è in
grado di prolungare lo sforzo in condizioni di VO2max per circa 7′ con elevate
concentrazioni di lattato nel sangue (5 - 8 mmol).
SOGLIA AEROBICA E ANAEROBICA
Frequenza cardiaca di soglia anaerobica (SAN)
Rappresenta il massimo livello d’intensità di un
sforzo che può essere mantenuto senza
provocare l'accumulo di lattato. Rappresenta la
linea di demarcazione tra un esercizio moderato
e uno intenso. Coincide, approssimativamente
con il 55% del VO2max. In atleti di alto livello tale
valore può invece raggiungere l'85% del massimo
consumo di ossigeno E’ una stima della capacità
di sostenere un esercizio prolungato; oltre questo
livello l’acido lattico e la CO2 crescono
rapidamente .
Frequenza cardiaca di soglia aerobica (SA)
Indica l’intensità minima di innesco del
metabolismo anaerobico con mantenimento di
valori minimi di lattato nel sangue non limitanti.
Può essere definito come il minimo stimolo
allenante, sotto il quale è possibile non produrre
risultati.
POTENZA AEROBICA: SINTESI
• Aumentare la propria funzionalità cardiorespiratoria significa riuscire ad
eseguire esercizi fisici con maggiore facilità e minor dispendio energetico.
• Poiché siamo in grado di utilizzare solo una parte dell’ossigeno che
introduciamo con la respirazione, questo adattamento è dovuto alla maggiore
efficienza con cui il corpo estrae l'ossigeno dal sangue e lo trasporta ai muscoli
in attività, dove viene utilizzato per soddisfare le richieste energetiche cellulari,
sia durante la prestazione che nella fase di recupero.
• Il vero fattore limitante della performance atletica è dunque la quantità di
ossigeno che il nostro organismo riesce ad estrarre dall'aria e ad utilizzare per i
processi metabolici. Questo parametro, insieme a quelli respiratori, aumenta
molto nel passaggio da sedentarietà a vita attiva, poi tende a stabilizzarsi.
• Negli atleti di alto livello il valore del VO2Max non subisce più variazioni
significative . Quello che varia ulteriormente con l’allenamento è la capacità
di mantenere un’alta percentuale del VO2max per periodi prolungati
• In ogni caso il miglioramento del VO2max è specifico ( no transfer tra nuoto e
corsa), in gran parte perchè i miglioramenti della capacità aerobica avvengono
a livello locale.
EPOC: EXTRA CONSUMO DI OSSIGENO
POST ESERCIZIO
• Alla fine di un esercizio fisico le attività metaboliche non ritornano
immediatamente al loro livello di riposo, ma necessitano di un tempo più o
meno lungo, secondo l'intensità e la durata dell’esercizio.
• Questo richiede un extra consumo di ossigeno post allenamento (EPOC
acronimo di Excess Postexercise Oxygen Consumption), per la ricostituzione delle
riserve energetiche e per il ripristino delle condizioni del pre-esercizio
(riossigenazione del sangue, diminuzione della temperatura corporea, recupero
della normale ventilazione e frequenza cardiaca).
Calcolo degli indici di efficienza
aerobica
Si calcolano con:

•Metodo diretto
Ergospirometria
Valuta il consumo di O2 e di
acido lattico alle diverse FC

•Metodo indiretto: formule convenzionali


• Frequenza cardiaca massima (FCmax) =
numero massimo di pulsazioni del cuore per minuto.
Si ottiene con rilevazioni della FC durante lo svolgimento
dei test da sforzo massimali o con stime teoriche.

FORMULA DI. COOPER


FC max = 220-età del soggetto

Più completa è la formula di Karavonen che tiene conto della


diversa FC a riposo
Calcolo indici con metodo indiretto
Rilevazioni in soggetto di 18 anni
•SAN (Soglia Anaerobica) soggetto allenato = FC max x 0,935
SAN = (220-18)*0,935=202*0,935=189bpm

•SAN ( Soglia anaerobica) soggetto non allenato


Convenzionalmente si calcola il 70% della FCmax
Esempio: SAN = (220-18)*70/100=141bpm

•SA ( Soglia Aerobica)


Convenzionalmente si calcola il 60% della FC max.
Esempio: SA = FCmax *60/100 202*60/100= 121bpm
Intensità del lavoro aerobico

TEST DI COOPER VO2max


TABELLA TEST DI COOPER
FONTI
http://www.aegsporting.com/index.php?option=com_content&task=view&id=244&Itemid=67
https://www.my-personaltrainer.it/VO2MAX.htm
forrestgroupminerva.it/blog/1107-ottimizza-l-allenamento-di-resistenza.html
https://www.projectinvictus.it/allenamento-aerobico/https://www.my-
personaltrainer.it/fisiologia/polmone-atleta.html
http://www-3.unipv.it/scienzemotorie/wp-content/uploads/2016/11/Materiale_2_sem.pdf

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