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I mestieri più difficili in assoluto

sono in ordine il genitore,


l'insegnante, lo psicologo.
(Sigmund Freud)
Professione Insegnante
Si colloca nella categoria delle professioni d'aiuto e si
caratterizza per le numerose fonti di stress e a forte
rischio burnout

Burnout (sindrome di esaurimento emotivo,di


depersonalizzazione e derealizzazione , che può
manifestarsi in tutte le professioni con implicazioni
relazionali molto accentuate)
Professione Insegnante
L'INSEGNANTE è impegnato quotidianamente
nel compito di cura degli alunni favorendone la
crescita non solo cognitiva ma anche
affettiva
INSEGNARE E':

Gestire la classe

Motivare gli alunni ad apprendere

Cercare di soddisfare i loro bisogni
Gli allievi oggi sono

meno disposti ad assecondare le direttive


impartite
più difficili da condurre
più insicuri sul piano personale
più instabili sul piano emotivo
la loro componente motivazionale è sempre più
difficile da suscitare
La gestione della classe
Per gestire efficacemente la classe l'insegnante deve:

Conoscere i propri studenti

Essere in grado di offrire loro una motivazione

Proporre le attività in modo attraente

Indicare la strada per il successo scolastico

Fornire un numero non eccessivo di regole ma che
risultino chiare, necessarie e funzionali
La gestione della classe
L'insegnante deve conoscere tutti i fattori
presenti nella classe per poterli gestire
efficacemente:

Conoscenze e vissuti diversi

Comportamenti

Stili di apprendimento

Demotivazione

Scoraggiamento

Insuccesso
La gestione della classe

La gestione della classe implica tutto ciò che

l'insegnante deve fare per programmare il

coinvolgimento dell'allievo nelle attività di

classe e stabilire un produttivo clima di

lavoro
La gestione della classe

Un buon clima si instaura quando il rapporto insegnante-

studente si fonda su Franchezza,Considerazione,

Interdipendenza e Rispetto delle reciproche necessità

(in modo che le necessità dell'uno non siano rispettate

a spese dell'altro)
Clima della classe

La percezione che insegnanti e studenti hanno


del loro stare dentro la classe.

Tale percezione influenza la motivazione,


l'impegno e l'insieme di atteggiamenti,
comportamenti e relazioni che si instaurano
nel contesto classe
Clima della classe

Le emozioni che gli insegnanti provano e


manifestano a scuola possono favorire o
inibire il processo di apprendimento

Le emozioni degli insegnanti influenzano il clima


della classe
Clima della classe

Gli insegnanti che hanno difficoltà di base nel

riconoscere
regolare

le loro emozioni possono influenzare


negativamente il clima della classe
Clima della classe

La consapevolezza delle proprie emozioni

La comprensione delle emozioni altrui

Il controllo emotivo

sono fondamentali abilità professionali dei


docenti
Clima della classe
Un clima positivo si sviluppa quando:

gli insegnanti si pongono come mediatori-


facilitatori di apprendimenti nella classe intesa
come ambiente sociale di crescita

e quando si pongono in un atteggiamento


autorevole in cui esprimono interesse per lo
studente come persona
Clima della classe

L'Insegnante influenza la qualità delle

RELAZIONI con il proprio stile

educativo
Stili educativi

OSTILE (vede gli alunni come antagonisti)

NON ASSERTIVO (ha paura di non farcela)

ASSERTIVO (le comunicazioni sono chiare,


permette agli alunni di esprimere le proprie
potenzialità)
Stili educativi

Uno stile permissivo o autoritario (non


assertivo) non tiene conto dell'individualità e
dei bisogni degli allievi e struttura una
relazione senza empatia e senza capacità di
contenimento dell'ansia degli allievi; le
differenze di profitto non sono modificabili
attraverso l'azione didattica.
Stili educativi
Giudizio negativo sul docente non assertivo:

Il docente permissivo o autoritario viene vissuto


come figura che impone o incapace di
contenimento con conseguenti reazioni di
attacco al docente e/o distacco emozionale;

il “noi” della classe viene usato come barriera


difensiva
Stili educativi
Le linee di uno stile assertivo prevedono

il respiro

il contatto oculare (dolcezza dello sguardo)

la prossimità fisica (avvicinamento fisico, non
si può far lezione dietro una cattedra)

il portamento (deve essere fiero)

le espressioni facciali (sorriso,dolcezza che
si evince dalla mimica facciale)
Stili educativi

Le modalità di accoglienza, nell'ambito di uno

stile assertivo, stabiliscono una RELAZIONE e

definiscono nel tempo il modo in cui l'allievo

può sentirsi accettato o cercare accettazione


Stili educativi

L'Accoglienza implica:

definire il proprio sistema di regole

lavorare per l'integrazione e la comunicazione

sviluppare significati condivisi

favorire le opportunità di dialogo e di relazione
Lo stile assertivo
L'Insegnante assertivo:
legge e decodifica le dinamiche all'interno del gruppo
classe
facilita l'attenzione e la partecipazione dei ragazzi alla
vita scolastica
è attento all'individualità e ai bisogni di ciascun allievo
utilizza messaggi in prima persona per comunicare
è autentico
utilizza l'ascolto attivo
è consapevole delle barriere della comunicazione e dei
messaggi di rifiuto
Lo stile assertivo
L'insegnante assertivo influenza la qualità delle
relazioni in quanto


è rispettoso della dignità delle persone

non è mai autoritario

offre il proprio rammarico

presenta le alternative auspicate

offre assistenza individualizzata
Autenticità

L'insegnante assertivo è autentico, vale a dire


si mette in gioco nella relazione con gli
studenti e rinuncia al modello idealizzato del
“perfetto insegnante” per essere ciò che è
veramente, con emozioni, sentimenti, paure,
fragilità proprie di una persona normale
La comunicazione

I messaggi IO

mi sento frustrato se sono interrotto così spesso”


comunicano quello che l'insegnante sta provando e
mostrano allo studente gli effetti concreti del suo
comportamento e come questi interferiscono con
l'attività dell'insegnante

riducono le difese di tutti i tipi di studenti (essi si
difendono quando sono aggrediti o emarginati)
La comunicazione

I messaggi in seconda persona comunicano una


valutazione negativa dello studente e biasimano il
suo comportamento

“tu sei maleducato”

benché scaturiscano dal sentimento che l'insegnante


sta provando
Messaggi direttivi

Comunicano allo studente come modificare il suo
comportamento

Contengono messaggi nascosti: “io sono il capo,
l'autorità”; “cambi perché te lo dico io”

Gli studenti si oppongono a questi messaggi

Un cambiamento positivo del comportamento sarà
accompagnato da un cambiamento negativo
nell'atteggiamento(lo studente prova risentimento nei
confronti dell'imposizione dell'insegnante)

Gli studenti si adoperano per annullare i tentativi
dell'insegnante di imporre le proprie soluzioni.
Messaggi Direttivi
Ordinare, comandare, esigere
Avvisare, minacciare
Fare la predica, rimproverare
Redarguire, fare argomentazioni logiche
Consigliare, dare soluzioni
Sembrano il modo più rapido ed efficace adottato dagli
insegnanti per ottenere un cambiamento nel
comportamento dei propri studenti, ma molto spesso
non funziona
Messaggi Direttivi

“adesso stai seduto” (comandare, ordinare,esigere)

“se non righi dritto, vedi quello che ti succede”
(minacciare,avvisare)

“dovresti essere abbastanza intelligente da capire
che questo non si fa” (fare la predica, rimproverare)

“gli esercizi non li finisci se stai lì senza far niente”
(redarguire, fare argomentazioni logiche)

“se fossi in te mi metterei subito a lavorare”
(consigliare, dare soluzioni)
Messaggi repressivi
Giudicare,disapprovare, biasimare
Definire,stereotipare, mettere in ridicolo
Interpretare, analizzare, diagnosticare
Apprezzare, concordare, fare valutazioni
Rassicurare,confortare
Indagare, contestare, mettere in dubbio
Sono messaggi che colpevolizzano lo studente, lo
attaccano e possono accentuare il suo senso di
inadeguatezza.
Messaggi Repressivi

“sei sempre il primo a fare confusione qui” (criticare,
giudicare, disapprovare, biasimare)

“siete un branco di zingari” (definire, stereotipare,
mettere in ridicolo)

“ti stai comportando così solo per attirare
l'attenzione” (interpretare, analizzare, diagnosticare)

“hai la stoffa per essere un ottimo studente”
(apprezzare, fare valutazioni)

“è difficile stare seduti qui con una giornata così
bella” (rassicurare, confortare)

“come mai non sei seduto al tuo posto?”(indagare,
mettere in dubbio, contestare)
Messaggi Indiretti

Scherzare

Stuzzicare

Fare del sarcasmo

Fare dei commenti spiritosi

Questi messaggi funzionano raramente o non
producono alcun effetto. Gli studenti imparano
da questi messaggi che l'insegnante è indiretto
ed ambiguo, non aperto e chiaro e quindi lo
percepiscono inaffidabile e scorretto.
I problemi degli studenti

E' importante stabilire l'area di appartenenza del


problema al fine di instaurare buoni rapporti

studente passivo e disattento: il problema


appartiene allo studente
studente che disturba: il problema appartiene
all'insegnante in quanto il comportamento dello
studente interferisce con la sua attività di
insegnamento
I problemi degli studenti

Ogni messaggio rivolto da un insegnante ad uno


studente rivela quello che lui pensa dello
studente ed influenzerà il concetto che lo
studente avrà di sé in futuro

Il dialogo può essere costruttivo o distruttivo sia


per la stima che lo studente ha di sé sia per il
rapporto insegnante - studente
I problemi degli studenti

Quando il problema si colloca nell'area dello studente i


messaggi direttivi/repressivi possono comunicare allo
studente che l'insegnante:


Non ha interesse per lui

Non rispetta i suoi sentimenti

Può provare sentimenti di rifiuto/ripulsa nei suoi
confronti
I problemi degli studenti

Quando il problema si colloca nell'area

dell'insegnante i messaggi IO permettono allo

studente di vedere gli effetti tangibili, concreti

dei suoi comportamenti sull'attività

dell'insegnante.
Costruzione di un modello di gestione della
classe condiviso
Necessità di assunzione di impegni comuni come
team

La mancanza di obiettivi condivisi porta alla


frammentazione del gruppo classe e all'affermazione
del bisogno di indipendenza da parte degli alunni e
alla mancanza di fiducia nei confronti degli adulti di
riferimento, con il conseguente emergere di
sentimenti di forte rabbia
Costruzione di un modello di gestione della
classe condiviso

L'atteggiamento di tutto il C.d.C. è decisivo per il clima


positivo: se si rispettano le stesse regole condivise in
classe si ha una strutturazione del gruppo classe in
senso positivo e collaborativo.

Se i componenti il C.d.C. non si adeguano si ha una


strutturazione del gruppo in direzione aggressiva e
frammentaria con conseguenti atteggiamenti competitivi,
reazioni difensive e scelte individuali opportunistiche.
ESEMPI
DI MODALITA’ COMUNICATIVE
E
DI STILI EDUCATIVI

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