λογιζομένῳ τι κοινὸν εἶναι, ἐκείνῳ κοινόν. Rom 14, 14 Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro. (b) Quali sono le possibili obiezioni all’interpretazione di Barclay? (Vedi allegato “la cosa impura”, vedi anche “dispensa”, 34-41, 67-73).
Riassunto dell’interpretazione di Barclay
• L’interpretazione di Barclay stabilisce un legame stretto tra la menzione di κοινός e le regole di purezza rituale dell’AT, specialmente quelle che riguardano il mangiare. Questo presupposto parte dal legame semantico tra κοινός e la carne di suino in 1 Mac 1, 47 e sull’esame di fonti letterarie giudaiche e greco-ellenistiche in cui si menziona l’astinenza di carne di suino. • Barclay conclude che Paolo da una parte concede ai deboli il conservare le regole di purezza giudaiche, e da l’altra parte, a lungo termine egli mina la loro appartenenza socio-culturale al gruppo giudaico. Obiezioni all’interpretazione di Barclay a) L’impurità nella Torah si indica con il termine ἀκάθαρτος anziché κοινός b) Bensì l’impurità della carne di suino si indica con il termine κοινός nella letteratura inter-testamentaria (1 Mac 1,47) nella stessa letteratura lo stesso termine si adopera con il significato più largo di ‘pubblico’ o ‘comune’ c) Il vincolo del termine κοινός con l’impurità, liturgica o socio-culturale, nell’ambito della sinagoga del primo secolo (Palestina o Diaspora) non è stato dimostrato con tutta chiarezza. La riformulazione ‘soggettiva’ del criterio di impurezza in questo caso (di Paolo) non offre la sua spiegazione, ma introduce soltanto una sua tesi, una sub- propositio ancora da dimostrare. La progressione argomentativa suggerisce di fatto un certo sviluppo: un movimento nella dissuasione che va dal mettere in questione l’atteggiamento del giudicare o discriminare (perché non hai il diritto di giudicare tuo fratello), verso il contenuto della discriminazione (non c’è niente di impuro in sé stesso). Nei due casi si tratta di decostruire i criteri di separazione per fondare uno nuovo: quello dell’amore.