Sei sulla pagina 1di 14

I VACCINI

• Sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati,


o da alcuni loro antigeni, o da sostanze rese sicure, o da proteine
ottenute con tecniche di ingegneria genetica
• ai quali si aggiunge acqua sterile (o soluzione fisiologica)
• e talvolta un adiuvante per migliorare la risposta del sistema
immunitario , un conservante per prevenire la contaminazione da
parte dei batteri, qualche stabilizzante per mantenere inalterate le
proprietà
I VACCINI sono preparati biologici particolari,
somministrati per via parenterale o per via orale al fine
di indurre un'immunizzazione nei confronti di
determinati tipi di microorganismi.
Sostanzialmente, esistono tre diverse tipologie di vaccini:
• Vaccini vivi attenuati: contengono i microorganismi vivi (batteri o virus)
contro i quali si vuole ottenere l'immunizzazione, il cui potere patogeno è
stato però diminuito.
• Vaccini inattivati: contengono i batteri o i virus contro i quali si vuole
immunizzare il paziente; tuttavia - a differenza di quanto avviene per i
vaccini vivi attenuati - in questi microorganismi è stata eliminata la loro
capacità di provocare la malattia.
• Vaccini purificati a subunità: contengono proteine o tossine derivanti dai
microorganismi contro i quali si vuole raggiungere l'immunizzazione
dell'individuo
• Il primo a parlare di vaccini fu Edward Jenner che dal 1780
cominciò a studiare l’epidemia di Vaiolo che all’ epoca si
diffuse in Europa

La parola 'vaccino', ai tempi di Jenner, indicava il vaiolo che attaccava le mandrie


(vaccino nel senso 'di vacca'), mentre da quel momento in poi è stato esteso a
qualsiasi sostanza in grado di impedire lo sviluppo di una malattia grazie alla
immunità che induce nell'uomo.
• In seguito gli studi di Jenner furono ripresi da Louis Pasteur
che diede inizio alla preparazione di molti vaccini contro
Difterite, Poliomelite, Colera, Febbre gialla, Tubercolosi

Le ricerche di Pasteur sulle malattie degli animali posero infatti le basi


degli studi sull’immunità, cioè su quel fenomeno che rende gli
organismi resistenti a ripetute infezioni prodotte dallo stesso tipo di
microrganismi.
• I vaccini sono costituiti da una forma modificata di un virus o un
batterio che non provoca la malattia
• simulano il primo contatto con il Virus o Batterio e sviluppano
una risposta immunologica (senza causare la malattia)

Una volta che il vaccino è stato somministrato, nell'individuo si attiva una risposta
immunitaria caratterizzata dalla produzione di anticorpi (o immunoglobuline, che
dir si voglia) da parte dei linfociti.

Il Sistema Immunitario ricorda quei virus o batteri che hanno


attaccato l’ organismo (Memoria immunologica)
Oggi la VACCINAZIONE è lo STRUMENTO FONDAMENTALE della Sanità
Pubblica utilizzato PER PREVENIRE LE MALATTIE INFETTIVE, utile sia per
l’individuo sia per la collettività

Il sistema immunitario nella persona vaccinata reagisce subito creando


gli anticorpi per combattere quel virus o batterio
Ogni Stato sottopone i cittadini a vaccinazioni.
In Italia, vi è la possibilità di vaccinare gratuitamente i bambini contro
diversi tipi di patologie infettive considerate gravi. Per alcune di queste
malattie, è stato introdotto l'obbligo di vaccinazione, mentre per altre
l'obbligo non è previsto, ma il Ministero della Salute ne raccomanda
comunque la vaccinazione
• Con il decreto legge in materia di prevenzione vaccinale per i minori da zero a 16 anni,
approvato il 28/07/2017 le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dieci:
• anti-poliomelitica;
• anti-difterica;
• anti-tetanica;
• anti-epatite B;
• pertosse
• meningite (Haemophilus influenzae ditipo B)
• morbillo;
• rosolia;
• parotite;
• varicella
Le dieci vaccinazioni obbligatorie divengono un requisito per l'ammissione all'asilo
nido e alle scuole  dell'infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni)
La violazione dell'obbligo vaccinale comporta l'applicazione di significative sanzioni
pecuniarie.
• Il vaccino antinfluenzale è la più efficace arma di prevenzione contro
l'influenza stagionale, una patologia a carico delle vie respiratorie dovuta
ai cosiddetti virus influenzali
• Il vaccino antinfluenzale in uso in Italia è detto trivalente perché
contiene tre tipi di virus: due di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B. C'è
poi un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e
H3N2) e due virus di tipo B.
• I virus contenuti nei vaccini vengono scelti sulla base dei virus isolati nel
corso della stagione precedente. L'efficacia del vaccino dipende quindi
dalla corrispondenza tra i virus che contiene e quelli circolanti, che
possono anche essere diversi.
• Alla vaccinazione (che si svolge nel periodo autunnale) possono sottoporsi tutti
coloro che lo desiderano e che non presentano precise controindicazioni.
Alcune categorie sono ritenute particolarmente a rischio e dunque il vaccino
antinfluenzale è consigliabile e viene offerto gratuitamente. Ecco alcuni esempi:
• Persone che abbiano superato i 65 anni.
• Bambini (oltre i 6 mesi), ragazzi e adulti (fino a 65 anni) colpiti da patologie per
le quali potrebbero essere esposti al rischio di complicanze importanti in caso di
influenza (malattie croniche dell'apparato respiratorio, malattie a carico
dell'apparato cardiocircolatorio, tumori, malattie metaboliche).
• Donne incinta, che all'inizio della stagione epidemica siano al secondo o al terzo
trimestre di gravidanza.
• Categorie di lavoratori come forze di polizia e vigili del fuoco.
• Categorie di lavoratori a contatto con animali, potenziale fonte di infezione da
virus influenzali non umani.
• Attualmente si sta lavorando al Vaccino contro il Coronavirus

Potrebbero piacerti anche