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Legge 17 marzo 1898, n. 80
LEGGE SUGLI INFORTUNI DEGLI OPERAI NEL LAVORO
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Sintesi delle fonti giuridiche sulla
sicurezza
1930 codice penale
1942 codice civile
1948 costituzione
1950-60 decreti prevenzionali
1970 statuto dei lavoratori
1978 riforma sanitaria
1987 atto unico europeo
1980-90 Direttive C.E.
1994 D.Lgs. 626
2007 Legge n. 123
2008 Testo unico
Prima applicazione in europee
INNOVAZIONE
Sistema basato sulla
partecipazione attiva e la
collaborazione di più soggetti
CAMBIAMENTO
Miglioramento della sicurezza
Politica della sicurezza
Valutazione Rischi
Verifica e misure da attuare
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Il Decreto Legislativo 81
9 aprile 2008, n. 81 (Gazzetta Ufficiale 30/04/2008, n. 101)
VIGILANZA E SANZIONI
Sospensione dell’attività.
Inasprimento delle sanzioni estese
a tutti i soggetti della sicurezza
RAPPRESENTANTE LAVORATORI
FORMAZIONE
Obbligatoria per tutti i soggetti Rafforzamento delle prerogative
informazione dei R.L.S.
• aziendale
formazione
addestramento • territoriale
AGGIORNAMENTO • di sito
9CONTINUO
Aggiornamento e formazione
Obblighi e responsabilità Tutti i lavoratori
INFORMAZIONE E FORMAZIONE
Diritto riconosciuto a tutti
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La gestione della sicurezza
Novità qualificante del Testo Unico
GESTIONE
Responsabilità dei soggetti
Responsabilità delle aziende
Obblighi giuridici
Documentazione obbligatoria
ORGANIZZAZIONE
Sistema di controllo e di verifica
Sistemi di registrazione
Articolazione delle funzioni e delle
competenze
MODELLI
Linee Guida UNI-INAIL (SGSL)
OHSAS 18001:2007
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Reati di Pericolo e di Danno
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Vigilanza e controllo
Gli organismi di vigilanza e controllo
ASL
V.V.F.
MINISTERO DEL LAVORO
DIREZIONE PROVINCIALE DEL
LAVORO
INAIL
ISPESL
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Organizzazione
L’organizzazione per la sicurezza
RLS: Rappresentante
dei Lavoratori
Medico Competente
Datore di Lavoro
Dirigenti - Preposti
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DATORE DI LAVORO: il soggetto titolare del rapporto di
lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che,
secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il
lavoratore presta la propria
attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità
produttiva in quanto
esercita i poteri decisionali e di spesa.
Nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2,
del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il
dirigente al quale spettano i poteri di
gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei
soli casi in cui quest’ultimo
sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato
dall’organo di vertice delle
singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e
dell’ambito funzionale degli uffici nei
quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali
e di spesa. In caso di
omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai
criteri sopra indicati, il datore di
lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo;
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NUOVO ASSETTO Comune di Milano
• Il Comune di Milano nel mese di novembre 2013 ha
nominato 4 Datori di Lavoro:
• Dr. Federico Bordogna: Area Servizi al cittadino; DC
Risorse Umane; Organizzazione e Servizi Generali.
• Dr. Sergio Mancuso : Area Innovazione, Sviluppo
economico e sociale; DC Entrate e lotta all’evasione;
DS Internal Auditing.
• Dr. Tullio Mastrangelo: Dc Sicurezza Urbana e
Coesione Sociale.
• Arch. Paolo Simonetti: Area territorio; Gabinetto del
Sindaco; Direzione Generale; Segreteria Generale;
Settore Servizio di Presidenza del Consiglio Comunale.
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Datore di lavoro
Compiti relativi alla sicurezza aziendale
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Datore di Lavoro e Dirigenti
Designazioni e responsabilità
DESIGNANAZIONI E NOMINE
I lavoratori “Incaricati” alla prevenzione
incendi, evacuazione, primo soccorso e
gestione delle emergenze
Il Medico competente
OBBLIGHI E RESPONSABILITA’
Fornire ai lavoratori i D.P.I.
Munire il personale di tessera di
riconoscimento
Richiedere l’osservanza delle norme e
delle disposizioni aziendali
Consultare i Rappresentanti dei
Lavoratori
Redigere il Documento Valutazione
Aggiornare le misure di prevenzione
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Preposti
Obblighi e responsabilità
OBBLIGHI E RESPONSABILITA’
Sovraintende e vigila sull’osservanza degli obblighi di legge e
delle disposizioni aziendali da parte dei lavoratori
Verifica affinchè i lavoratori formati possano accedere a zone che
li espongano a rischio
Richiede l’osservanza delle misure per il controllo dei rischi
Informa i lavoratori sui rischi immediati e le misure di protezione
Segnala al Datore di lavoro o Dirigente le deficienze di mezzi o le
condizioni di pericolo
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R.S.P.P.
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
DESIGNAZIONE
Da parte del datore di lavoro
Titolo di studio
Requisiti professionali
Frequenza corsi e aggiornamenti
CAPACITA’ E REQUISITI
Collabora al Documento di Valutazione
dei Rischi
Di fatto è il consulente aziendale in
materia di sicurezza
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R.S.P.P.
Funzioni
COMPITI
Svolgimento del ruolo anche in aggiunta
alla propria mansione lavorativa:
deve poter disporre di tutto il tempo
necessario per svolgere le funzioni
COLLABORAZIONE E RAPPORTI
Con i Dirigenti ed i Preposti
Con il medico competente
Con il Rappresentante dei Lavoratori
Con gli “Incaricati”
Con l’A.S.L.
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Medico competente
Compiti
VISITE PERIODICHE
Redige-aggiorna il Programma Sanitario
Tiene la documentazione sanitaria
Visita periodicamente tutto il personale
Informa i lavoratori sugli accertamenti
sanitari
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Gli “Incaricati”
La designazione
QUANTI “INCARICATI”
Designati da Datore lavoro o Dirigenti
In base al numero dei dipendenti
In base agli spazi, uffici, reparti
In base alle risorse umane disponibili
I LAVORATORI DESIGNATI
Non possono rifiutare la designazione
Rifiuto: solo con giustificato motivo
Devono essere in numero sufficiente
Disporre delle attrezzature adeguate
FORMAZIONE
Frequentare appositi corsi di formazione e
di aggiornamento periodici
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Gli “Incaricati” al Primo Soccorso
La designazione
ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA
CORSO DI FORMAZIONE
CORSO DI FORMAZIONE
In base al rischio di incendio dell’azienda
rischio basso: corso di 4 ore
rischio medio: corso di 8 ore
rischio elevato: corso di 16 ore
una parte teorica
una parte con esercitazioni pratiche
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RLS Rappresentante dei Lavoratori
La partecipazione attiva
INNOVAZIONE
Rappresenta una delle principali novità
della nuova disciplina della salute e della
sicurezza sul lavoro.
I lavoratori verificano, tramite il RLS
(Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza), le applicazioni e le misure di
sicurezza
PARTECIPAZIONE
Agevola la partecipazione attiva dei
lavoratori come protagonisti
Vigila sull’attuazione delle misure di
sicurezza
Partecipa al processo del miglioramento
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Rappresentante dei Lavoratori
Elezioni e nomine
QUANTI R.L.S.
1 RLS sino a 200 dipendenti
3 RLS da 201 a 1000 dipendenti
6 RLS oltre i 1000 dipendenti
CORSO DI FORMAZIONE
Dopo l’elezione deve partecipare ad un
apposito corso di formazione di 32 ore
Aggiornamento annuale obbligatorio
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Rappresentante dei Lavoratori
Diritti per la sicurezza dei colleghi
ATTRIBUZIONI
Può accedere in tutti i luoghi di lavoro
È consultato preventivamente in merito
alla valutazione dei rischi e sulla
designazione degli “Incaricati”
Promuove e propone misure di
prevenzione idonee per i lavoratori
Formula osservazioni alle autorità di
vigilanza
Partecipa alla Riunione Periodica
Avverte il Responsabile del Servizio,
dei rischi individuati
Può fare ricorso alle autorità competenti
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Rappresentante dei Lavoratori
Riferimento per i lavoratori
ATTI E DOCUMENTI
Informazioni su tutti i rischi aziendali
Richiede copia del Documento della
Valutazione dei Rischi
Richiede copia del Registro Infortuni
Riceve le informazioni provenienti
dagli organismi di vigilanza
R.L.S.T.
Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza territoriale
Aziende con meno di 15 dipendenti
Dove non è stato eletto il R.L.S.
Esercita le funzioni di R.L.S.
Incompatibile con attività sindacale
INFORMAZIONE E FORMAZIONE
Sui rischi e sulle misure di prevenzione
ASPETTI SANITARI
Informazioni sugli accertamenti sanitari
Copia della cartella sanitaria
PARTECIPAZIONE
Elezione Rappresentante della Sicurezza
Consultazione sulla valutazione dei rischi
Partecipare al miglioramento continuo
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Obblighi dei lavoratori
Collaborare per la sicurezza
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La formazione dei lavoratori
Dopo l’informazione, la formazione
LA FORMAZIONE
CON UN ADDESTRAMENTO PRATICO
Specifica riferita al posto di lavoro
Alla mansione ricoperta
Alle misure di sicurezza
Dopo l’informazione Alle procedure di prevenzione e
(oggetto del presente corso) protezione
DEVE ESSERE ATTUATA
LA FORMAZIONE QUANDO?
Alla costituzione del rapporto di
lavoro
Al trasferimento o cambio di mansioni
All’introduzione di nuove attrezzature
di lavoro e nuove tecnologie
INCARICATI
Nominativi dei colleghi incaricati di
applicare le misure di:
Primo Soccorso
Prevenzione incendi
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Diritti e doveri dei lavoratori
Informazione ai lavoratori
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Le relazioni per la sicurezza
Il sistema aziendale relazionale
COMUNICAZIONE
Procedimento per trasmettere
informazioni
COMUNICARE
Porre in comune informazioni
EMITTENTE - RICEVENTE
Messaggio e Feed Back
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Comunicazione e Partecipazione
La comunicazione interpersonale
EMITTENTE
Colui che produce il messaggio
MESSAGGIO e CODICE
Informazione che viene trasmessa e
linguaggio usato
CONTESTO
Ambiente e partecipanti
FEEDBAK e RELAZIONE
Informazione di ritorno e
RICEVENTE
verifica dello scambio con
rapporto che si instaura tra Colui che riceve ed interpreta il
emittente e ricevente messaggio
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Relazioni per la prevenzione
Partecipazione dei lavoratori
CONSULTAZIONE
Non è informazione
Non è codecisione
Procedura decisionale
con un ruolo attivo
QUANDO
Valutazione dei rischi
Designazione Incaricati
Ricorso a servizi esterni
Formazione
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Riunione periodica
Almeno una volta all’anno
PARTECIPANO
Datore di Lavoro o Dirigente
R.S.P.P.
Medico competente
R.L.S.
altri invitati (consulenti, addetti, tecnici)
VERBALE
La discussione e le decisioni costituiscono
il programma di miglioramento
le assunzioni di responsabilità
le indicazioni di lavoro
la gestione della sicurezza
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Riunione periodica
Argomenti da discutere
Andamento Esaminare il
degli infortuni Documento
e delle malattie della Valutazione
professionali dei Rischi DVR
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La formazione per la prevenzione
Discussione e decisioni
SI APPRENDE
il 10 % di quello che si legge
il 20% di quanto si ascolta
il 30% di quello che si vede
il 50% di quello che si ascolta
e si vede
l’80% di quello che si discute o si
svolge direttamente
FORMAZIONE
Verifica
Apprendimento
Cambiamento
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Perchè accadono gli infortuni?
Causa principale: organizzazione del lavoro
CIRCA IL 78 %
Comportamenti umani errati con atti
pericolosi per sé e per gli altri
CIRCA IL 20 %
Carenze impiantistiche e tecniche
con condizioni di lavoro pericolose
CIRCA IL 2 %
Fattori non controllati ed
imprevedibili
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Il Nuovo processo della sicurezza
La sicurezza soggettiva
SICUREZZA OGGETTIVA
Riferita alla tecnologia ed alle
macchine
SICUREZZA GENERALE
Adeguamento macchine e impianti
Formazione delle persone
SICUREZZA SOGGETTIVA
Riferita alla persona umana
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ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI:
IDENTIFICAZIONE
Fattori di rischio principali (elenco non esaustivo)
1. Ambienti di lavoro
2. Scale e ponteggi
3. Apparecchi ed impianti elettrici
4. Incendio e/o esplosione
5. Macchine, impianti e lavorazioni
6. Attrezzature di lavoro manuali
7. Mezzi ed apparecchi di sollevamento
8. Mezzi ed apparecchi di trasporto
9. Stoccaggio di materiali
10. Movimentazione manuale dei carichi
11. Agenti chimici e cancerogeni
12. Agenti fisici
13. Agenti biologici
14. Videoterminali
15. Organizzazione del lavoro
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI:
PARTECIPAZIONE
L’analisi e valutazione dei rischi deve essere un momento
sinergico fra le varie componenti aziendali.
Ad essa devono partecipare, ciascuna secondo le proprie
competenze e capacità, le seguenti figure aziendali.
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI:
PARTECIPAZIONE
Figura aziendale Motivo della partecipazione alla valutazione
Datore di lavoro Quale responsabile della valutazione e delle
misure di prevenzione adottate/da adottare
Dirigenti e preposti In quanto in possesso di conoscenze sui processi
produttivi e titolari di obblighi di legge.
Medico competente Fornire il necessario supporto di conoscenze
mediche nelle situazioni di rischio che lo
richiedono
Rappresentanti dei Lavoratori per la Costituiscono il riferimento per i lavoratori dei
sicurezza. quali riassumono conoscenze, esperienze e
valutazioni.
Responsabile del Servizio di Fornire il contributo di conoscenze, ciascuno per
Prevenzione e Protezione e le proprie competenze, per inquadrare e
componenti di tale servizio qualificare i rischi aziendali e adottare le
opportune strategie per il loro contenimento
Progettisti esterni, fabbricanti, Fornire informazioni relative a criteri, ambiti e
fornitori, installatori limiti per l’utilizzazione sicura di ambienti, impianti
e strumenti realizzati o installati in ambito
aziendale.
CONTENUTO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Contenuto del Documento di Valutazione dei Rischi (art.28 del D.Lgs. 81/08)
Il documento di valutazione dei rischi, redatto alla conclusione della valutazione deve
contenere:
• Una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e salute durante l’attività
lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa
• L’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di
protezione individuale adottati, a seguito della valutazione
• Il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo
dei livelli di sicurezza
Rispetto alla precedente disciplina di cui all’art. 4, comma 1, D. Lgs. n. 626/1994 il
legislatore introduce altri elementi al documento di valutazione dei rischi che dovrà
contenere anche:
• L’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei
ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere
assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri
• L’indicazione del nominativo del RSPP, del RLS o del RLS territoriale e del medico
competente che ha partecipato alla valutazione del rischio
• L’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi
specifici, che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza,
adeguata formazione e addestramento
Ulteriore novità introdotta dal T.U. riguarda la data certa
VALUTAZIONE DEI RISCHI
ORGANODI
ORGANO DIVIGILANZA
VIGILANZA--ART.
ART.19
19
Personale
Personaleindividuato
individuatodaldal Prefetto,
Prefetto,su
suproposta
propostadel
del Presidente
Presidentedella
della
Regione
Regione
Ufficiali
Ufficiali didi Polizia
Polizia Giudiziaria
Giudiziaria (UPG),
(UPG), che
che esercitano
esercitano lele funzioni
funzioni
ispettiveeedidicontrollo
ispettive controllorelativamente
relativamenteall’applicazione
all’applicazionedella
dellalegislazione
legislazione
sullasicurezza
sulla sicurezzadeldellavoro
lavoro
Addetti
AddettideideiServizi
Servizidelle
delleASL
ASL(SPSAL),
(SPSAL),
Ispettori
Ispettoridel
dellavoro
lavoro(DPL),
(DPL),
Vigili
Vigilidel
delFuoco
Fuoco(VVF)
(VVF)
Gliorgani
Gli organi ispettivi
ispettiviprocedono
procedonoagli
agliACCERTAMENTI:
ACCERTAMENTI:
didipropria
propriainiziativa,
iniziativa,
su
surichiesta
richiestadella
dellaAutorità
AutoritàGiudiziaria
Giudiziaria(PM)
(PM)
• Rischi connessi a differenze genere (organizzazione del lavoro che garantisca pari
opportunità uomo/donna, rischi legati alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro,
rischi molestie), età e provenienza da altri Paesi (rischi legati alle difficoltà
linguistiche, culturali e conoscitive)
Altri rischi
I RISCHI
Procedimento di Valutazione dei Rischi nel Comune di Milano
Ad ogni rischio proprio della singola mansione è stato attribuito un
parametro di criticità (C), secondo la seguente metodologia
“C” indica la
C = P + G -1 CRITICITA’ cioè
il livello del
Gravita’ rischio
4 5 6
3 4 5
2 3 4
1 2 3 Probabilità’
I RISCHI: LA VALUTAZIONE DELLA GRAVITA’
64
I RISCHI: LA VALUTAZIONE DELLA PROBABILITA’
65