IL LUNGO CAMMINO DELL’UOMO Tutti gli esseri umani appartengono a una sola specie, che gli studiosi chiamano Homo Sapiens. Secondo i paleoantropologi, cioè gli scienziati che studiano i nostri progenitori attraverso i resti fossili, Homo Sapiens si è evoluto tra 150.000 e 200.000 anni fa, molto probabilmente in Africa, oppure in Medio Oriente. è stata proprio la nostra specie a conquistare l'intero Pianeta: circa 20.000 anni fa l'uomo passò dall'Asia all'America, attraverso lo Stretto di Bering, e tra 50.000 e 40.000 anni fa arrivò anche in Australia. In realtà i nostri più remoti antenati comparvero in Africa molto tempo prima dell'Homo Sapiens, che rappresenta solo l'ultimo gradino di un luogo percorso evolutivo: i primi resti del genere Homo, rinvenuti in Africa, risalgono addirittura a oltre 2 milioni di anni fa. Fu un grande passo nella storia della nostra evoluzione! IL LUNGO UNA SOLA SPECIE, CON DIVERSI CARATTERI SOMATICI DELL’UOMO All’interno della specie Homo Sapiens, sono stati individuati vari gruppi in relazione ai caratteri somatici che vengono trasmessi dai genitori ai figli.
Il gruppo europoide: presente in Europa, Nordafrica,
Nordamerica e Asia sud-occidentale.
Il gruppo mongoloide: originario dell’Asia, dalla Siberia
alla Cina, e poi in Indonesia e Indocina.
I negroidi sono originari dell’Africa a sud del Sahara.
Gli australoidi sono gli abitanti originari dell’Oceania.
Ci sono anche altri gruppi che hanno caratteri intermedi, per
esempio quello etiopico e quello amerindio. Inoltre, quando gli individui sono accomunati da cultura, lingua, tradizioni, da una storia comune e da una medesima terra d’origine, si usa il termine etnia. ASPETTI DIFFERENTI PER ADATTARSI ALL’AMBIENTE
La grande varietà di caratteri somatici che si
riscontra nella specie umana è il risultato dell’adattamento ai diversi ambienti della Terra. Per esempio, il colore della pelle è collegato all’esposizione solare. LE LINGUE DEL MONDO Una delle ricchezze culturali dell’umanità è costituita dal gran numero di lingue parlate nel mondo. Dobbiamo considerare che la distinzione tra una lingua e un’altra non è sempre così netta: ciò p vero soprattutto in determinate regioni dell’Africa e dell’Asia, dove coesistono decine o addirittura centinaia di lingue diverse. Talvolta però queste lingue sono considerate da alcuni studiosi semplici dialetti o varianti. SETTE GRANDI GRUPPI LINGUISTICI Secondo una delle classificazioni più accreditate, si distinguono 7 grandi gruppi linguistici: Il più diffuso è il gruppo indoeuropeo, a cui appartengono quasi tutte le lingue parlate in Europa e diverse lingue del Medio Oriente, fino all’India. Il secondo è quello sino-tibetano, che include le lingue parlate in Cina, Nepal e Birmania e conta circa 1,3 miliardi di parlanti. Il terzo gruppo, costituito dalle lingue uralo- altaiche, comprende numerose lingue asiatiche e alcune lingue europee. Gli altri gruppi (austronesiano, niger- kordofan, afro-asiatico, dravidico) interessano ciascuno una piccola parte della popolazione mondiale, inferiore al 5%. LE LINGUE PIU’ PARLATE La lingua più parlata nel mondo è il cinese mandarino, ma la sua diffusione è limitata solo in Cina e quasi un miliardo di persone utilizzano questa lingua. Lo spagnolo è parlato da circa 500 milioni di persone, ma è diffuso in molti Paesi e in particolare nell’America Latina. Come lingua madre, l’inglese conta un numero di parlanti simile all’hindi, ma quest’ultimo è utilizzato solo in India; l’inglese è una delle lingue più diffuse al mondo e al giorno d’oggi può essere considerata una delle lingue più importanti da conoscere. LE RELIGIONI: UN’IMPORTANTE ELEMENTO CULTURALE E DI IDENTITA’ La religione è uno deli elementi culturali più importanti di una nazione e contribuisce in modo rilevante alla sua identità. Ella contribuisce in modo significativo a definire il paesaggio e l’ordinamento di uno stato: nella religione islamica, per esempio, la religione entra direttamente nell’ordinamento di non pochi paesi; in questi casi si parla di «Religione di Stato». Le religioni si distinguono in monoteiste quando sono basate sul culto di un solo Dio, e politeiste quando contemplano più divinità. Le religioni più diffuse nel mondo sono il Cristianesimo, l’Islam, l’Ebraismo, l’Induismo, il Buddismo, il Confucianesimo, il Taoismo e il Shintoismo.