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IDD e POG

La Direttiva Insurance Distribution Directive - IDD - (entrata in vigore nel 2018) completa il contesto
normativo europeo sui prodotti di investimento e assicurazione già delineato dalla normativa MIFID
e si affianca alla direttiva cd “Solvency II” (entrata in vigore nel 2016).

Le due Direttive rispondono agli stessi obiettivi:

1. Imprese più robuste e vigilanza rafforzata


2. Catena distributiva più efficiente
3. Consumatori più tutelati (+ informazione, + qualità nelle pratiche di vendita, sistemi più efficaci
di risoluzione delle controversie, irrobustimento del product design e della clientela target dei
prodotti).
I requisiti della IDD si applicano a tutti i rami assicurativi: trattandosi di una direttiva pensata per il
cliente “retail”, sono però previste alcune deroghe per i grandi rischi e in caso di clientela corporate.

Sono inoltre previsti “requisiti supplementari” per i prodotti assicurativi con sottostante finanziario
(gli IBIP, Investment Based Insurance Product), volti a tutelare il cliente anche sotto il profilo
finanziario e patrimoniale. Con questi requisiti, IDD fa proprie le logiche di MIFID e la sostituisce su
tali prodotti.
La normativa, come già accaduto per MIFID, non si limita a fissare paletti e requisiti di
comportamento, ma dispone una visione nuova e più ampia per la distribuzione e per la
produzione di prodotti assicurativi. 

IDD amplia la logica tradizionale, che vede alla base dello sviluppo del prodotto la sostenibilità
della Compagnia: il percorso previsto da IDD con il processo di Governance di Prodotto (POG,
ossia Product Oversight and Governance) parte dal cliente e, laddove già oggi non avvenga, dalla
piena centralità dei suoi bisogni assicurativi. 
Attraverso specifiche disposizioni in materia di Product Oversight Governance , l’IDD introduce nuovi
requisiti relativi a procedure, funzioni e strategie che le compagnie dovranno elaborare per ideare e
distribuire prodotti che:

• soddisfino i requisiti di appartenenza ad uno o più Target Market;


• offrano prestazioni adeguate rispetto ai bisogni del cliente. In particolare, è previsto l’obbligo di
adottare un processo di ideazione, di gestione e di monitoraggio per ciascun prodotto
assicurativo la cui distribuzione deve avvenire attraverso gli appropriati canali distributivi.

piena centralità dei suoi bisogni assicurativi.


La nuova disciplina della POG (regolamento UE n. 2017/23589) vuole assicurare l’adeguatezza dei
prodotti offerti rispetto alle esigenze dei clienti per i quali sono stati disegnati c.d. target market.

La relativa disciplina è contenuta nel:

• POG arrangements per i produttori: processo di approvazione del prodotto, identificazione del
mercato target, product testing, monitoraggio e revisione, selezione dei canali distributivi adeguati al
mercato target,…

• POG arrangements per i distributori: finalizzati ad ottenere dal produttore le informazioni necessarie
sui prodotti da distribuire. IVASS: integrazione delle regole di Governance di natura prudenziale +
POG e politiche di controllo delle reti da parte delle imprese mandanti
L’IDD spinge le imprese a passare da una strategia «product oriented», fondata sul ciclo di vita del prodotto…
ad una strategia «customer centric», fondata sul ciclo di vita del cliente…
…da cui scaturiscono impatti di diversa natura…
Impatti del POG sul conto tecnico

• Caratteristiche dei prodotti configurati dalla Compagnia (minimi garantiti, remunerazione,


garanzie, massimali definiti guardando simultaneamente a mercato/segmento + sostenibilità)
• Gamma prodotti definita dalla Compagnia e allocata ai Distributori in virtù di fit con il
segmento target

Impatti del POG su assetto organizzativo e infrastrutture

• Competenze di Marketing / CRM oltre che attuariali da sviluppare all’interno della


Compagnia
• Dati da predisporre, analizzare e storicizzare per il POG
• Protocolli e formati di scambio dei dati con le controparti

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