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Si precisa che:
Per l’analisi economica, il capitale di proprietà deve essere considerato
al netto dell’utile, compreso quello da accantonare a riserva;
Per l’analisi patrimoniale e finanziaria invece quest’ultima è compresa.
L’analisi per indici (3)
Simboli usati nella costruzione sintetica degli indici:
Ac Attivo circolante (Li+Ld+Rm) Pb Passività correnti
Li Liquidità immediate Pc Passività consolidate
Ld Liquidità differite Ct Capitale di terzi (Pb + Pc)
Rm Rimanenze
Pn Patrimonio Netto (Cp + Rn)
In Attivo immobilizzato Cp Capitale di proprietà (Cs + Riserve)
Cs Capitale sociale
Totale impieghi Ti (Ac + In) Totale fonti (Ct + Cp)
%
Dal coordinamento di questi rapporti si deduce che la velocità di rotazione del
capitale investito e la remunerazione delle vendite agiscono in modo
simultaneo sul ROI, determinando una maggiore o minore redditività
dell’attività tipica di gestione.
Vi sono imprese con bassi margini economici sulle vendite, che sono redditizie
perché caratterizzate da un elevato indice di rotazione del capitale investito
(rapido rigiro delle scorte, brevi dilazioni concesse ai clienti, rapidi
ammortamenti, …).
Vi sono invece imprese con una bassa rotazione del capitale investito e volumi
di vendita relativamente bassi che però sono redditizie grazie a un significativo
margine economico sulle vendite.
L’indice di redditività del capitale investito (4)
%
E’ chiaro che, a parità di ROS, il ROI aumenta in corrispondenza
dell’incremento della rotazione degli impieghi, diminuisce nell’ipotesi
contraria. Inoltre, a parità di rotazione degli impieghi, il ROI aumenta in
corrispondenza dell’incremento del ROS, diminuisce nell’ipotesi
contraria.
I due indici ovviamente possono assumere tendenze opposte: un
aumento dei prezzi di vendita potrebbe far aumentare il ROS ma
provocare una contrazione delle vendite con conseguente diminuzione
dell’indice di rotazione.
L’indice di onerosità del capitale di credito
Il ROI va necessariamente confrontato con il ROD.
L’indice di onerosità del capitale di credito (ROD = Return on debt)
rappresenta il costo medio del denaro preso a prestito da terzi.
ROD =
Presenta dei limiti in quanto offre una indicazione sottostimata del costo
del denaro:
• Considera al denominatore anche debiti non fruttiferi (debiti
tributari, risconti passivi, …);
• Non tiene conto di eventuali interessi impliciti non contabilizzati.
L’indice di indebitamento
L’indice di indebitamento (leverage) esprime il ricorso al finanziamento
di terzi da parte dell’azienda.
leverage =
Generalmente questo indice è superiore all’unità a causa del ricorso al
capitale di terzi: quanto più quest’ultimo è elevato, tanto maggiore
risulta l’indebitamento. Se il valore si mantiene intorno a 2, nell’azienda
vi è un’equilibrata combinazione tra mezzi propri e mezzi di terzi; valori
più elevati evidenziano invece una prevalenza dell’indebitamento.
L’indice di incidenza della gestione caratteristica