UTILIZZANDO
L'INTELLIGENZA
EMOTIVA
Catina Feresin
Pola, 19 dicembre 2014
INTRODUZIONE
In questi ultimi vent'anni la relazione fra
insegnanti ed alunni sta cambiando in
maniera significativa: ora più che mai noi
educatori siamo chiamati ad essere
preparati non solo da un punto di vista
culturale ma anche da un punto di vista
della competenza emotiva per gestire le
relazioni educative in modo efficace
(Fontana, 1996).
Una relazione educativa efficace può non
essere sempre così semplice da attuare.
2-Affetto
3-Ascolto
4-Empatia
1-
La ricettività è la capacità di far posto ai
pensieri, alle emozioni ed ai sentimenti
provati dall'alunno. E' fondamentale che
l'insegnante aiuti l'alunno ad esprimere le
sue emozioni e a comprenderle, sia
facendolo parlare, sia giocare, sia
disegnare, sia scrivere (ciò dipende molto
dall'età dell'alunno).
2-
L'affetto.
E' importante che gli alunni comprendano
che l'insegnante vuole loro bene. Questo
“voler bene” non si sostituisce all'affetto
dei genitori, ma lo integra. Se l'alunno
comprende che esiste affetto, sarà più
disponibile ad aprirsi e a seguire le regole
proposte dall'insegnante.
3-
L'ascolto va incontro all’esigenza di ogni
singolo alunno di poter esprimere se
stesso, sapendo che il proprio mondo
interiore viene accolto con interesse e
rispetto.
L'insegnante dovrebbe cercare di ascoltare
gli alunni con pazienza ed interesse.
Insegnare non vuol dire sempre parlare, ma
anche saper ascoltare.
4-
L'empatia è la capacità di accogliere il
sentire dell’altro nella propria esistenza,
senza alcuna proiezione personale o
identificazione con l'altro.
La capacità empatica è proprio caratterizzata
da una riflessione che consente la
distinzione tra le proprie emozioni e
sentimenti e quelli altrui.
CONCLUSIONI
Le relazioni positive tra insegnanti e allievi
svolgono un ruolo fondamentale sia per lo
sviluppo emotivo, sia per lo sviluppo della
motivazione intrinseca che dell'autostima
degli alunni.