Sei sulla pagina 1di 31

Cristiana Masaracchio

Giulia Prosperi
Alessandra De Stefano
Alina Parkhomenko
Jessica Folino
Fabrizio Patrolecco
Vittoria Flamini

FORENSISCHE
LINGUISTIK
Linguistica forense
Che cos’è la
linguistica
forense?
Quali sono Bungarten
/ Engberg
Kniffka

i suoi Schall

campi di Stoll
ricerca?
Levi: Linguaggio e
comportamento
comunicativo
nell’aula di tribunale.
Altre aree:
Analisi sistema Vita quotidiana
Contributi giuridico dei tribunali
della
linguistica
Risposte ambito
forense discipline socio-
scientifiche
Denominazione

Jan Svartvik, 1968


Calco da «forensic «A case for
linguistics» forensic
linguistics»
Pubblicazioni
• «Texte zu Theorie und Praxis forensischer
Linguistik», Kniffka, 1990
• «Rechtskultur als Sprachkultur», Grewendorf,
1992
• «Working on Language and Law: a German
perspective», Kniffka, 2007
• «The Routledge handbook of forensic
linguistics», 2010
Tra gli scopi della disciplina
• Comprovare la realtà giuridica dei fatti

• Presupposta conoscenza linguistica

• Necessità di legittimazione/riconoscimento
..
AUßERUNGSBEDEUTUNG
Significato degli enunciati

ARBEITSFELDER
FORENSISCHER LINGUISTIK
• Analisi del significato di un’espressione
linguistica per risolvere processi giudiziari

• Conoscenza del contesto

• Revisione degli ordinamenti pensionistici


del 31.12.1968
Ambiguità Un enunciato può essere ambiguo in due modi
diversi:

• Ambiguità lessicale (Polisemia)

Esempio: Porta - «aprire la porta»


«tirare in porta»

• Ambiguità sintattica (o strutturale)

Esempio: alte Bücher und Karten sind


kostspielig.
• 1951: causa contro la segregazione razziale
nelle scuole pubbliche
Separate but equal

Brown v. Board • Principio dell’ imparzialità:


of Education «you must not be swayed by mere
sentiment,conjecture, sympathy, passion,
prejudice, public opinion or public feeling»
(a cosa si riferisce l’aggettivo mere? )
WORTBEDEUTUNG

Significato delle parole


Significato delle E’ importante individuare il significato di
parole una singola parola.
L’esperimento di Kniffka dimostra come si
può ricavare il significato di una parola.
Determinare l’uso generico di una lingua.

La dimostrazione della Corte Suprema


Federale (BGH).
La teoria dei prototipi.
La teoria dei Esempio
prototipi
La categoria dei rappresentanti
tipici e non tipici
..
ANLICHKEIT UND
MARKENRECHT
Similitudini e diritto di
marchio
• È tutelato dalla legge
• Un marchio può essere cancellato se c’è il rischio che
venga confuso con un altro marchio
Marchio • Wiedererkennungseffekt: riconoscendo il marchio, i
consumatori possono associare a quel marchio
registrato determinate qualità. Per questo il marchio ha un
grande valore economico per il suo proprietario,
perché in questo modo, un’impresa può fidelizzare i
consumatori e competere sul mercato
• Il marchio ha un carattere distintivo che può essere
messo a rischio dalla confusione con nomi di altri
marchi simili
Confusione tra marchi
• È data sia dalla somiglianza di servizi e prodotti offerti da due marchi, sia dalla
somiglianza linguistica dei nomi
• Dal punto di vista linguistico esistono tre modi in cui due marchi possono essere
confusi:
- confusione basata sulla somiglianza fonetica
- confusione basata sulla somiglianza grafica
- confusione basata sulla somiglianza morfologica-semantica
Confusione • Per chiarire questo tipo di confusione, la giurisprudenza
utilizza criteri linguistici come:
fonetica - Accentuazione
- Relazione tra grafemi e fonemi
- Successione di grafemi e fonemi
• È necessaria una competenza linguistica per stabilire se
vi sia una confusione tra i nomi di due marchi;
Es. caso dipa/dib;
• Il rischio di confondere i marchi è meno probabile se i
marchi si riferiscono a prodotti di settori completamente
diversi
Es. caso Lexis.
BELEIDIGUNG
Offesa
•Quando sussiste un’offesa si possono delineare reati di natura
linguistica come la diffamazione o la calunnia.

•Per capire quando un soggetto sia effettivamente vittima di tali


reati è necessario analizzare il testo di riferimento ed il contesto
in cui esso è scritto e presentato. Questi sono strumenti
fondamentali per delineare eventuali violazioni dell’onore, o per
capire se il soggetto risulta penalizzato.
La diffamazione
•L’analisi del contesto è importante anche quando si vuole
evidenziare che espressioni generalmente offensive o parolacce
non hanno in realtà alcuno scopo diffamatorio. (Come ad
esempio chiamare un conducente «Busfahrer»)

•Si può risultare offensivi anche a causa di specifici


atteggiamenti o per l’omissione di alcuni gesti. (Ad esempio se ci
si rifiuta di dare la mano a qualcuno)
• Bisogna inoltre prendere in analisi l’Atto Perlocutorio e l’Atto
Illocutorio. L’atto illocutorio è un atto intenzionale, l’atto
Perlocutorio è il risultato ottenuto tramite l’atto Illocutorio, ed è
incentrano sul destinatario. Compito della giurisprudenza è quindi
anche capire se c’è dell’intenzionalità.

• Altro punto importante è se una determinata espressione possa


essere considerata solo espressione del proprio pensiero o meno.
Dobbiamo quindi prendere in considerazione 4 punti:

-Il Problema Semantico-lessicale


-Il Problema Referenziale
-Il Problema Semiotico
-Il Problema Estensionale
ESEMPIO
“Soldaten sind Mörder. Kurt Tucholsky” (adesivo attaccato sul retro di una macchina)

Problema semantico-lessicale: l’espressione “Mörder”, nell’uso quotidiano, può essere associato un


valore diverso. Il “Mörder” è quindi colui che esegue un assassinio, il penale relativo all’omicidio, ha
solo un ruolo secondario.

Problema referenziale: “Soldaten”, è un elemento riferito ad un’intera classe/istituzione. E’ un’espressione


relativa ad un collettivo. In particolare il “Bundeswehr” è solo un sottoinsieme dell’insieme “Soldaten”,
perciò non c’è una referenza specifica ai soldati della Bundeswehr (soldati dello stato tedesco).

Problema semiotico: l’adesivo con su scritto “Soldaten sind Mörder. Kurt Tuchosky” conteneva anche
l’immagine di alcuni soldati caduti che lasciano cadere la propria arma prima di morire. Sotto a questa
immagine è presente inoltre la scritta “WHY?”. Un altro adesivo recitava la frase “Schwerter zu
Pflugscharen” (Spade in vomeri). In questo caso si può interpretare il tutto come segnale di
antimilitarismo.

Problema estensionale: in questo caso ci si chiede chi siano i riferenti. Si sa che il firmatario è Kurt
Tucholsky e che la parola “Soldaten” è associata a delle autorità in senso generale. Ci sono quindi i margini
per una Kollektivbeleidigung (offesa collettiva)).
WARNHINWEISE AUF
PRODUKTEN
Avvertenze sui prodotti
• Informazioni relative al funzionamento, all’uso del prodotto ed
ai rischi ad esso associato

Cosa sono:
• Garantire che gli utenti usino il prodotto solo come previsto dal
produttore
• Identificare possibili minacce e conseguenze di un uso
A cosa servono: improprio
• Proteggere persone e/o l’ambiente da danni

Dove si trovano: • Etichetta del prodotto


• Confezione
• Istruzioni per l’uso / Foglio illustrativo

Che tipi ci sono: • Avvertenze scritte (Warnhinweise)


• Pittogrammi semplici (Warnungsschilder)
• Pittogrammi con testo aggiuntivo (Warnungsschilder mit
Zusatztext)
Requisiti
• Segnali di sicurezza standardizzati
linguistici • Utilizzo di parole di segnalazione
• Rispetto delle massime di Grice:
Norma europea
EN 82079-1 Quantità: testo coinciso e denso di informazioni

Qualità: informazioni chiare e complete

Relazione: contenuto preciso e contestualizzato

Modalità: lessico e sintassi trasparente e di


immediata comprensione
Requisiti di contenuto

Modello SAFE
• Schwere der Gefahr (Gravità del pericolo)
• Art und Quelle der Gefahr (Tipo e fonte del pericolo)
• Folgen bei Missachtung der Gefahr (Conseguenze)
• Entkommen (Misure per prevenire il pericolo)
Eventuali
problematiche •Stile indiretto --> atto illocutivo irriconoscibile
Es. vernice per il legno
Un errore nella stesura
dell’avvertenza rende il •Presupposizioni implicite --> incomprensibilità
prodotto ‘difettoso’ e
Es. acido cloridrico
dunque non sicuro
•Informazioni contraddittorie --> confusione

Es. vetro di sicurezza


in caso di •Simboli --> ambiguità e/0 fraintendimenti
conseguenze il
produttore ne
Es. istruzioni scala
risponde legalmente.
FONTI

• Fobbe, Eilika (2011). Forensische Linguistik. Eine Einführung. Tübingen: Narr


• Fobbe, Eilika (2013). Aufgaben und Möglichkeiten der forensischen Linguistik.
SIAK-Journal − Zeitschrift für Polizeiwissenschaft und polizeiliche Praxis (4),
4-15, Online
• Träger, Francie (2012). Aufgaben und Methodik der Autorenerkennung im
Rahmen der Forensischen Linguistik. Norderstedt: GmbH

Potrebbero piacerti anche