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IL PROBLEMA

DIMENSIONALE
INDICE

• Il problema dimensionale e le relative


soluzioni

• Le fasi di sviluppo delle aziende


• I motivi di impulso e di freno alla crescita
delledimensioni
aziendali
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

La scelta dimensionale è soggetta ad


“obsolescenza”

Ciò in quanto è soggetta alla variabilità, talora


intensa,
dell’ambiente e del processo produttivo

il soggetto economico deve quindi prevedere un piano di


sviluppo,
inteso come “movimento verso il meglio”, il quale può
comportare sia
un’espansione che un ridimensionamento della struttura
aziendale
LA GRANDE DIMENSIONE

LA GRANDE DIMESIONE E’ PIU’ CONVENIENTE


RISPETTO ALLA PICCOLA?

Vantaggi della grande Svantaggi della grande


dimensione dimensione

maggiore incidenza sul mercato


Burocratizzazione delle azioni
sfruttamento delle economie di scala
Maggiore rigidità strutturale
frazionamento dei rischi
IL PROBLEMA DIMENSIONALE E LE RELATIVE
SOLUZIONI

L’INADEGUATEZZA DIMENSIONALE

In riferimento alla combinazione produttiva


l’inadeguatezza
dimensionale può essere rappresentata da
SOVRADIMENSIONAMENTO SOTTODIMENSIONAMENTO

Nei casi estremi i costi Nei casi estremi siamo al di


marginali sotto
tendono ad assumere un della dimensione “minima”,
andamento crescente
(“diseconomie di ovvero la dimensione al di
scala”) sotto
della quale la gestione si
svolge
in condizioni di non
IL PROBLEMA DIMENSIONALE E LE RELATIVE
SOLUZIONI
LE POSSIBILI SOLUZIONI

INADEGUATEZZA DIMENSIONALE
PROBLEMA Ó Ô
SOVRADIMENSIONAMENTO SOTTODIMENSIONAMENTO
Ð Ð
Riduzione delle Incremento delle
dimensioni
aziendali dimensioni
aziendali
Ð Ð
AZIONE
Processi di Crescita interna o
“disaggregazione” processi di
aziendale “aggregazione”
aziendale
POSSILE
SOLUZIONE I GRUPPI
(e, in qualche caso, altre
aggregazioni)
LE FASI DI SVILUPPO DELLE AZIENDE

Fasi di
Denominazion Periodo Caratteristich
sviluppo
e e
delle aziende Fino alla
Fase Aziende di piccole
Prima fase rivoluzione
“artigianale” dimensioni
industriale
di proprietà degli
Dalla rivoluzioneimprenditori
Si accrescono le
Fase del
dimensioni fino
industriale delle aziende che però
Seconda fase “capitalismo
al continuano a rimanere
imprenditoriale
termine del XIX di

Dal secolo
termine del proprietà degli
Fase del
XIX secolo fino imprenditori
Terza fase “capitalismo
alla metà del XX Si assiste alla scissione
manageriale” tra
secolo
Fase del proprietà e gestione,
“capitalismo ovvero
La crescente complessità
Dalla metà del XX tra l’imprenditorialità e
Quarta fase moderno e ed
secolo in avanti la
dell’azienda incertezza dei mercati
relazionale” fannomanagerialità
nascere l’azienda
relazionale
LE FASI DI SVILUPPO DELLE AZIENDE

L’AZIENDA RELAZIONALE

Tende ad affermarsi un nuovo modo di «fare azienda»


che individua nelle capacità relazionali, ancor più che
nel possesso di risorse tecnico-produttive materiali, la
principale fonte di vantaggio competitivo

L’«azienda relazionale» si fonda quindi sulle relazioni tra


azienda ed azienda e tra azienda ed ambiente
I MOTIVI DI IMPULSO E DI FRENO ALLA
CRESCITA DELLE DIMENSIONI AZIENDALI

LA CRESCITA DIMENSIONALE

MOTIVI DI IMPULSO
- motivi di ordine
-produttivo
motivi di ordine
commerciale
Î
- motivi di ordine
ambientale
- motivi di ordine
amministrativo POLITICHE AGGREGATIVE
MOTIVI DI FRENO
- problemi connessi al controllo ed
al
- coordinamento
diseconomicità dell’attività Î
complessiva
- condizioni di mercato e
finanziarie
- maggiore controllo sull’azienda
I MOTIVI DI IMPULSO E DI FRENO ALLA
CRESCITA DELLE DIMENSIONI AZIENDALI
I MOTIVI DI IMPULSO ALLA CRESCITA DIMENSIONALE

TIPOLOGIA ESPLICITAZIONE
• adottare procedimenti di produzione sempre più avanzati,
• sfruttare al meglio certi flussi indivisibili di servizi
MOTIVI DI ORDINE • utilizzare convenientemente i sottoprodotti ( Î economie di varietà o di
scopo)
PRODUTTIVO • coprire l’intero ciclo di lavorazione per ridurre la dipendenza
dall’esterno,
• ottimizzare la cosiddetta “leva operativa” (Î economie di scala)
• disporre di riserve di capacità operativa
• ottenere una maggiore forza contrattuale,
,
MOTIVI DI ORDINE
• sfruttare appieno l’azione pubblicitaria,
COMMERCIALE
• offrire ai propri clienti beni e servizi differenziati e
qualificati
• ridurre l’incidenza dei costi transazionali
• mobilitare grandi masse di mano
d’opera,
• determinare la formazione di servizi e attività complementari,
MOTIVI DI ORDINE
• indirizzare le variabili del consumo,
AMBIENTALE • incidere sul progresso scientifico e tecnologico,
• influire sulle decisioni dei sindacati, delle forze politiche e dello
Stato
MOTIVI DI ORDINE • ottimizzare il rendimento delle politiche gestionali con riferimento
all’area
AMMINISTRATIVO commerciale, produttiva, finanziaria ed organizzativa
I MOTIVI DI IMPULSO E DI FRENO ALLA
CRESCITA DELLE DIMENSIONI AZIENDALI
I MOTIVI DI FRENO ALLA CRESCITA DIMENSIONALE

MOTIVI ESPLICITAZIONE

MOTIVI DI CONTROLLO E DI • irrigidimento della struttura dei costi


COORDINAMENTO • incremento della elevata burocratizzazione
DELL’ATTIVITÀ dell’azione
amministrativ
a
MOTIVI DI DISECONOMICITÀ • sottoutilizzo della capacità
COMPLESSIVA produttiva
• diseconomia di scala
• difficoltà nel collocamento dei maggiori volumi di
produzione e
nella gestione della rete di
MOTIVI DI MERCATO E
vendita
FINANZIARI • aumento dei costi legati al marketing del
prodotto
• capacità creditizia ridotta per effetto del maggior rischio
operativo
MOTIVI DI CONTROLLO
SULL’AZIENDA DA PARTE
• adempimenti aggiuntivi e contrazione dell’autonomia
DELLO S TATO O DI ALTRI gestionale
ENTI

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