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27 novembre 2007
15 gennaio 2008
Le funzioni
CONTESTO referenziale
CONTATTO fatica
CODICE metalinguistica
1) la funzione referenziale o informativa, che è orientata verso il contesto, e che è la funzione principale
del linguaggio;
2) la funzione emotiva, concentrata sul mittente, che tende a suscitare l’impressione di una emozione
determinata;
3) la funzione conativa o persuasiva, orientata verso il destinatario, che trova la sua espressione nel
vocativo e nell’imperativo;
4) la funzione fàtica, volta alla verifica del funzionamento del canale;
5) la funzione metalinguistica, che si ha quando il discorso è concentrato sul codice;
6) la funzione poetica, che pone l’accento sul messaggio.
Roman Jakobson, Essais de linguistique générale, Paris, Minuit,1963; trad. it. Saggi di linguistica generale, Milano, Feltrinelli, 1966
28 novembre 2007
.
Una definizione
esterna: pubblicità,marketing
interna: newsletter, video, radio…
Dove?
Alle dirette dipendenze degli organi di vertice
dell’amministrazione:
- Presidente o amministratore delegato (a.d.)
Pro: accesso diretto alle informazioni – contro: ruolo percepito come
troppo legato alla dirigenza
- Direttore generale
Pro: al servizio dell’intera azienda
- Direzione Comunicazione
In rapporto con la direzione del personale (lontano dal vertice)
con il marketing (orientato al prodotto)
4 dicembre 2007
Quando?
• Telefoni
• Fax
• Personal computer
• Fotocopiatrice
• Agenda del Giornalista
• Medias
• Abbonamento ecovideo – telpress (agenzie)
• Archivio documenti sulla società
• Neuroni
5 dicembre 2007
Rapporto coi giornalisti
Diffondere la notizia in base all’interesse dei
giornali, evidenziando:
- Novità
- Importanza pratica
- Conseguenze sulla vita delle persone
- Vicinanza geografica
- Emotività
- Possibili sviluppi
- Esclusività
Costruire la notizia
- Novità da comunicare
con
Leggerezza (frasi brevi, non metafore, non la forma
passiva)
Rapidità (attacchi e parole brevi)
Esattezza (termini specifici ma non specialistici)
Visibilità (creare interesse)
Molteplicità (lavorare a moduli e su più livelli)
Coerenza 11 dicembre 2007
Fonti
USA: perché una notizia possa essere diffusa, devono
esserci almeno due fonti non anonime. In Italia non è
così.
Interverranno:
KISS
Keep it short and simple
La rassegna stampa
Lettura dei giornali
Società specializzate nel rilevamento
Pro: svolgono rapidamente un lavoro oneroso
Contro: conoscono poco l’azienda e non sempre sanno
valutare le notizie
Strumento utile per costruire mailing list mirate
Verifica dei risultati:
-quantitativa: monitoraggio delle uscite
- qualitativa: impatto sul pubblico, effetti della
comunicazione
La comunicazione di crisi
Il caso del fermo del trasporto merci su strada.
Case histories:
1) Incendio Thyssen Krupp di Torino
2) Il fermo degli autotrasportatori.
Legge 7 giugno 2000, n. 150
Disciplina delle attività di informazione e di
comunicazione nelle pubbliche
amministrazioni
18 dicembre 2007
L’addetto stampa, il responsabile ufficiale di
un ente quale comunicatore privilegiato coi
media, deve gestire le notizie presentandole
nel modo più adatto all’azienda:
raccogliere l’informazione
controllare le fonti
indirizzare opportunamente la notizia
creare a volte pseudo-eventi
Art 1, 4. Nel rispetto delle norme vigenti in tema di segreto di
Stato, di segreto d’ufficio, di tutela della riservatezza dei dati
personali e in conformità ai comportamenti richiesti dalle carte
deontologiche, sono considerate attività di informazione e di
comunicazione istituzionale quelle poste in essere in Italia o
all’estero dai soggetti di cui al comma 2 e volte a conseguire:
a) l’informazione ai mezzi di comunicazione di massa,
attraverso stampa, audiovisivi e strumenti
telematici;
b) la comunicazione esterna rivolta ai cittadini,
alle collettività e ad altri enti attraverso ogni modalità tecnica
ed organizzativa;
c) la comunicazione interna realizzata
nell’ambito di ciascun ente.
Art. 1, 5. Le attività di informazione e di comunicazione
sono, in particolare, finalizzate a:
a) illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni
normative, al fine di facilitarne l’applicazione;
b) illustrare le attività delle istituzioni e il loro
funzionamento;
c) favorire l’accesso ai servizi pubblici,
promuovendone la conoscenza;
d) promuovere conoscenze allargate e approfondite su
temi di rilevante interesse pubblico e sociale;
e) favorire processi interni di semplificazione delle
procedure e di modernizzazione degli apparati nonché la
conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti
amministrativi;
f) promuovere l’immagine delle amministrazioni,
nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo
conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale,
regionale, nazionale ed internazionale.
Art. 6, 1. In conformità alla disciplina dettata dal presente
Capo e, ove compatibili, in conformità alle norme degli
articoli 11 e 12 del decreto legislativo 3 febbraio 1993,
n. 29, e successive modificazioni, e relative disposizioni
attuative, le
attività di informazione si
realizzano attraverso il portavoce e
l’ufficio stampa e quelle di comunicazione
attraverso l’ufficio per le relazioni con il pubblico, nonché
attraverso analoghe strutture quali gli sportelli per il
cittadino, gli sportelli unici della pubblica amministrazione,
gli sportelli polifunzionali e gli sportelli per le imprese.
19 dicembre 2007
Art. 7. (Portavoce)
8 gennaio 2008
Testimonianza:
9 gennaio 2008
Testimonianza: