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La costituzione di uno

Stato
• La parola Costituzione deriva dal latino
"constitutio",che si riferiva a una legge di molta
importanza emanata dall'imperatore.Dal punto di vista
descrittivo si può affermare che la Costituzione è la
legge fondamentale di un ordinamento giuridico.
L'avvento delle idee liberali a cavallo dell'800,che trova
il suo culmine nella "Dichiarazione dei diritti dell'uomo
e del cittadino" promulgata in Francia il 26 agosto
1789,ha comportato un graduale spostamento della
fonte del diritto dall'altro delle monarchie assolutiste
verso i singoli componenti della colletività, ai quali è
stata riconosciuta una serie di diritti individuali. Ne è
conseguito che,per più di un secolo,fino alla Prima
Guerra Mondiale,la civiltà occidentale è stata
accomunata da una forte cultura individualista. Fu
proprio la "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del
cittadino" che porta un vento rivoluzionario in tutta
Europa
"La dichiarazione dei diritti
dell'uomo e del cittadino"
• La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del
1789 è un testo giuridico elaborato nel corso della
Rivoluzione francese, contenente una solenne elencazione di
diritti fondamentali dell'individuo e del cittadino.È stata
emanata il mercoledì 26 agosto del 1789, basandosi sulla
Dichiarazione d'indipendenza americana. Tale documento ha
ispirato numerose carte costituzionali e il suo contenuto ha
rappresentato uno dei più alti riconoscimenti della libertà e
dignità umana.
La sua proclamazione ha dato origine alla definizione della
Francia come "Patria dei diritti dell'Uomo".Dopo il successo
della Rivoluzione Francese l'Assemblea Nazionale
Costituente decise di assegnare a una speciale Commissione
di cinque membri il compito di stilare una Dichiarazione dei
diritti dell’Uomo e del Cittadino da inserire nella futura
costituzione, nell'ottica del passaggio dalla monarchia
assoluta dell’Ancien Régime a una monarchia costituzionale.
La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino d'altro
canto non fu un episodio casuale e gran parte del contenuto
della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino è
confluito a sua volta nella Dichiarazione Universale dei Diritti
dell’Uomo adottata dalle Nazioni Unite venerdì 10 dicembre
1948.
La costituzione della Repubblica Italiana
• La costituzione
La nostra costituzione è stata redatta da un'apposita Assemblea Costituente eletta alla votazione cui gli italiana
furono chiamati il 2 giugno 1946 per scegliere fra Monarchia e Repubblica.I membri dell'Assemblea si riuirono
per la prima volta il 25 giugno1946 e delegarono alla cosidetta Commissione dei 75,presieduta da Meuccio Ruini,
il compito di elaborarare il testo della Costituzione.Questa fu promulgata il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore l'1
gennao 1948.La Costituzione Italiana è stata varata sotto la spinta dei partiti antifascisti e risente dell forza forza
che gli ideali infusero nelle singole norme,discusse da un'apposita Commissione per la Costituzione creata all'
interno dell' Assemblea Costituente.La nostra carta Costituzionale si apre con una dichiarazione di principi
fondamentali a cui tutte le norme seguenti devono ispirarsi.
• Corte costituzionale
Il compito di verificare l'aderenza al dettato costituzionale dlle nuove leggi dello Stato o delle modificazioni
precedenti,spetta alla Corte Costituzionale.La corte è chiamata a giudicare con obbietività e imparzialità,ma di
fatto spesso le sue decisioni assumono un valore politico,proprio a causa dell'indeterminatezza ed elasticità della
nostra Costituzione.I membri della Corte vengono eletti per 1/3 dal Parlamento,per 1/3 da appositi collegi delle
altre supreme magistrature e per 1/3 dal Presidente della Repubblica,è composta in totale da 15 giudici.
Gerarchia della leggi

• Non tutte le regole su cui si basa la convivenza tra I cittadini hanno la stessa importanza
e valore.Anzi,si può immaginare una piramide,alla cui sommità si trova la Costituzione
Italiana, nucleo centrale del diritto,seguita dalle leggi ordinarie dello Stato e dalle
norme dell'Unione Europea,dalle leggi regionali,dai regolamenti e dagli usi.
• L'insieme delle leggi approvate dagli organi costituzionali è raccolto in Codici,in Testi
Unici o altre apposite raccolte.
Sistema politico della Repubblica Italiana

Il sistema o ordinamento politico della Repubblica Italiana è un sistema politico improntato ad una
democrazia rappresentativa nella forma di Repubblica parlamentare. Lo Stato è organizzato in maniera
centralizzata ed in base ad un significativo decentramento regionale. L'Italia è una repubblica
democratica dal 2 giugno 1946, quando la monarchia fu abolita attraverso referendum e
l'Assemblea costituente venne eletta per stilare la Costituzione, che venne promulgata il 1º gennaio
1948.
Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere
legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura,
indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario; il presidente
della Repubblica è la massima carica dello stato e ne rappresenta l'unità.
La legge fondamentale della Repubblica è la Costituzione , ossia il codice che indica i principi
fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini e ne fissa l'ordinamento. Il potere legislativo statale spetta
al Parlamento ai sensi dell'art. 70 della Costituzione, suddiviso in due camere: il Senato della Repubblica
e la Camera dei deputati. Tutte le leggi, in ultima istanza, devono essere promulgate dal presidente della
Repubblica il quale può rinviare al Parlamento una legge se ritiene che questa sia in contrasto con la
Costituzione (il cosiddetto veto sospensivo), ma esclusivamente per la prima volta. Il Consiglio
dei ministri si regge su una maggioranza parlamentare, tipicamente costituita a partire da una
consultazione elettorale tra tutti gli aventi diritto di voto.
Art.1
L'italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.La
sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e i
diritti della Costituzione.
Art.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell'uomo,sia come singolo nella formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità,e riciede l'adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica,economica e sociale.
Articoli
principali della nostra Art.3
costituzione Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti
la legge,senza distinzione di sesso,di razza,di lingua,di
religione,di opinioni politiche,di condizioni personali e
sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e la
uguaglianza dei cittadini,impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica,economica e sociale del Paese.
Altri articoli fondamentali

Art.13
La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di
ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà
personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e
modi previsti dalla legge .In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati
tassativamente dalla legge l'autorità di pubblica sicurezza può adottare
provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore
all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive
quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. E` punita
ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni
di libertà.La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Art.34
La scuola è aperta a tutti.L'istruzione inferiore,impartita per almeno otto anni,è
obbligatoria e gratuita.I capaci e meritevoli,anche se privi di mezzo,hanno
diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La Repubblica rende effettivo
questo diritto con borse di studio,assegni alle famiglie e altre provvidenze,che
debbono essere attribuite per concorso
Art.70
La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
Riflessioni sulla nostra Costituzione
• Il 27 dicembre del 1947 il Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, promulgava la
Costituzione, approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre. In tutti questi anni la carta fondamentale
della Repubblica è stata modificata ma la sua “struttura” ha tenuto. Il tentativo di intaccarne le fondamenta, dai
due Renzi-Boschi e dal PD, è stato sventato dal popolo italiano con il referendum del 4 dicembre del
2016,questo fu il terzo referundum costituzionale nella storia.Ma nonostante questa sia in vigore non sempre
viene rispettata soprattutto nell'ambito sociale,con la prevaricazione delle caste dominanti e la repressione dei
diritti degli oppressi.Sono molte le persone che sfruttano il vantaggio di avere un patrimonio più alto della
media per percorrere più facilmente la strada che molti percorrono con difficoltà andando anche contro
all'art.3 dove tutti i cittadini hanno pari dignità sociale senza distinzioni di [...] condizioni personali e sociali.
• In linea di principio come dichiarato dalla Cosituzione e dalla Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del
Cittadino,gli uomini sono tutti uguali,cioè hanno tutti gli stessi diritti.Ma l'essere uguali non significa
somigliarsi e comportarsi tutti allo stesso modo o avere lo stesso colore della pelle.Negli ultimi anni
soprattutto in Italia ma anche in Europa si ha l'affermarsi di ideologie che hanno le loro radici nel nazismo e nel
fascismo e soprattutto l'affermarsi dell'intolleranza verso lo straniero,nel caso del nostro paese verso gli
immigrati.Il razzismo è un fenomeno che si sta diffondendo negli ideali soprattuto delle generazioni più giovani
che ritengono la razza bianca superiore a tutte le altre.Oggi il fenomeno dell'immigrazione extracomunitaria ha
creato enormi problemi agli stati dell'Europa Occidentale che si sono trovati a dover assorbire nella loro
società masse più imponenti di stranieri alla ricerca di un'occupazione e di un alloggio
Pertanto molti cittadini europei temendo di essere privati dei loro diritti e del loro stato di benessere,hanno
considerato gli extracomunitari soltanto dei parassiti sociali da combattere con ogni mezzo.Gran parte di questi
ultimi per le disperate condizioni sociali in cui sono costretti a vivere,sono stati assoldati per lo spaccio di
droga,sfruttamento della prostituzione e altri coinvolgimenti illegali.Organizzare un controllo di tutti gli stranieri
presenti sul territorio nazionale è un'impresa difficle se non impossibile,soprattutto in un paese come il nostro
che già soffre di problemi economici.In un paese dove ormai si ha lo sfruttamento di molti immigrati costretti a
lavorare ore e ore al giorno ricevendo un salario quasi inesistente.Lo Stato dovrebbe vigilare affinché ciò non
avvenisse, mentre promulga leggi poco pratiche o comunque nebulose, con le quali difficilmente riuscirà a
risolvere la situazione. In Italia, la collaborazione sociale degli immigrati extracomunitari è ancora
clamorosamente scadente. Ma ciò che preoccupa maggiormente è l'ondata di microcriminalità che essi
sarebbero in grado di scatenare alle strette, anche in prospettiva del nuovo millennio, quando il fenomeno
immigratorio assumerà una consistenza ancora più notevole.Sarebbe bene prepararsi a convivere con le altre
razze sia sotto il profilo psico-sociologico che sotto quello strutturale. A tal proposito sarebbe auspicabile
l'introduzione, a tutti i livelli scolastici, di una cultura che diffondesse l'assoluta eguaglianza tra le razze.

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