CORSO DI STATISTICA 2
Dott. Laura Perrotta
- Lezione 2 - I rapporti statistici -
A.A. 2007/2008
Corso di Statistica
I RAPPORTI STATISTICI
TASSI E QUOZIENTI
Quando si fa riferimento ad una popolazione si parla
di tassi o quozienti.
Il
tasso deve essere inteso come il numero di eventi
che si verificano nella popolazione considerata
nell’unità di tempo.
Corso di Statistica
2. di durata (morbilità)
4. di coesistenza
5. di densità
Corso di Statistica
1 - RAPPORTO DI COMPOSIZIONE
I rapporti di composizione sono definiti come
quozienti tra una parte ed il tutto.
TASSO DI PREVALENZA
La prevalenza di una malattia è una proporzione e indica
la quota di popolazione che in un determinato istante di
tempo è affetta da particolare condizione morbosa.
Prevalenza = Malati .k
Popolazione malata + non malata
TASSI DI INCIDENZA
In generale il tasso di incidenza di una patologia è il
rapporto non proporzionale tra i nuovi casi patologici
osservati nel periodo considerato e la popolazione iniziale
suscettibile di malattia (vale a dire i soggetti non ammalati
all’inizio).
2 - RAPPORTO DI DURATA
I rapporti di durata si istituiscono tra una grandezza di
carattere statico (la prevalenza) ed una grandezza di
carattere dinamico (l’incidenza) e misurano la
permanenza media del fenomeno.
Durata = Prevalenza
Incidenza
Prevalenza 31 38
TASSO DI MORBILITA’
La morbilità si esprime come rapporto tra giornate di
malattia e giornate lavorative, (in un periodo di tempo
definito) rilevate su un determinato gruppo di soggetti
3 - RAPPORTO DI DERIVAZIONE
I TASSI DI MORTALITA’
Mortalità generale
(riferite a tutte le cause di morte)
Nel anno 2001 ogni 1000 abitanti si sono verificati 170 decessi
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TASSI DI MORTALITA’
FETALE INFANTILE MATERNA
Sono svariati i tassi che, con significato diversi, considerano
la mortalità dalle fasi di gestazione, fino alla fase materna.
Abortività aborti / gravidanza
Nati-mortalità nati morti / nati vivi + nati morti
I TASSI DI LETALITA’
I tassi di letalità sono indicatori della gravità di una patologia
in quanto prendono in considerazione la mortalità non in
riferimento alla popolazione, ma rispetto a quanti ne sono
risultati affetti.
TASSO DI FECONDITA’
Il tasso di fecondità viene espresso come rapporto tra i
nati vivi e la popolazione femminile in età feconda
Il tasso di fecondità totale - TFT - esprime il numero
totale di figli messi al mondo da una generazione di 1000
donne in età feconda
Nascono 444 bambini per ogni 1000 donne in età feconda nel 2001
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TASSO DI MORBOSITA’
I tassi di morbosità forniscono indicazioni sullo stato
patologico di una popolazione. Si ottengono come rapporto
tra il numero di malati per una determinata causa (malattia)
e la popolazione considerata:
Nella provincia di RC ogni 100 abitanti c’è un individuo che fa uso di droghe
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4 - RAPPORTO DI COESISTENZA
ISTAT
L’istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico. Presente
nel Paese dal 1926, è il principale produttore di statistica ufficiale a
supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera in piena autonomia
e in continua interazione con il mondo accademico e scientifico.
ISS
L’Istituto Superiore di Sanità, principale organo tecnico-scientifico del
servizio sanitario Nazionale, è un ente pubblico che coniuga l’attività
di ricerca e quella di consulenza, formazione e controllo applicate
alla tutela della salute pubblica
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CORSO DI STATISTICA 2
Dott.sa Laura Perrotta
- Lezione 5 - Rappresentazioni grafiche -
A.A. 2007/2008
Corso di Statistica
LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
ASSI CARTESIANI
SISTEMA CARTESIANO
(x,y)=(2;1)
1
(0,0)
-2 -1 1 2
-1 Asse delle ascisse, X
-2
III quadrante IV quadrante
Corso di Statistica
Criteri generali per la corretta costruzione
di un grafico
Attribuzione delle variabili agli assi cartesiani x e y
Sull’asse delle ascisse solitamente si rappresenta la variabile
indipendente o la scala del tempo
Unità di misura
Sugli assi occorre indicare le scale di misura delle variabili. Unità
grafiche sproporzionate rispetto ai valori possono mascherare o
esaltare il fenomeno
Dimensioni del grafico
La scelta del della dimensione del grafico dipende dall’intervallo di
variazione delle variabili (non deve essere tropo ricco di dati o non
deve raffigurare valori troppo distanti)
Correttezza dei dati rappresentati
Il grafico dovrebbe fornire tutte le informazioni utili a inquadrare il
fenomeno anche senza la lettura del testo; in caso di obiettive
difficoltà a realizzare tale proposito, deve risultare coerente con la
legenda esplicativa e complementare ai dati del testo
Corso di Statistica
1500
1250
1000
750
500
250
0
Avvelenamento Caduta Ferita Ustione Altro
1500
1250
1000
750
500
250
0
Avvelenamento Caduta Ferita Ustione Altro
Corso di Statistica
Altro
Ustione
Ferita
Caduta
Avvelenamento
Istogramma multiplo
Nel caso di variabili non quantitative multiple, per le quali
è interessante visualizzare il confronto tra varie situazioni
(anni, luoghi, sesso, caratteristiche diverse, ecc), le barre
riferite alle frequenze da confrontare vengono accostate
come rappresentato nel grafico:
Istogramma multiplo
Istogramma a rettangoli appaiati
Istogramma a rettangoli composti
Istogramma a rettangoli percentuali
Corso di Statistica
60
2000
50 2001
2002
40 2003
30
20
10
0
Personale Personale Personale Operai tecnici Altre categorie
medico paramedico tecnico
Corso di Statistica
30.000 Maschi
Femmine
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
0-4
5-9
>100
10-14
15-19
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
85-89
90-94
95-99
20-24
Corso di Statistica
60.000 Femmine
Maschi
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
0-4
5-9
>100
20-24
25-29
50-54
55-59
10-14
15-19
30-34
35-39
40-44
45-49
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
85-89
90-94
95-99
Corso di Statistica
100%
Femmine
Maschi
80%
60%
40%
20%
0%
0-4
5-9
>100
55-59
95-99
10-14
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
85-89
90-94
Corso di Statistica
POLIGONO DI FREQUENZA
è il grafico ottenuto unendo i valori centrali delle classi e
rappresenta la frequenza di ciascuna classe.
50
30
45
25 40
35
20
30
15 25
20
10
15
5 10
5
0
40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 0
40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79
Classi di peso delle studentesse del corso di statistica Classi di peso delle studentesse del corso di statistica
Corso di Statistica
Tab. 3 - Statura degli iscritti nelle liste di leva nati nell’anno 1969
REGIONE ALTEZZA MEDIA
PIEMONTE 174,17
LOMBARDIA 174,53
VENETO 175,91
LIGURIA 174,82
TOSCANA 175,02
UMBRIA 174,54
MARCHE 174,33
LAZIO 174,10
ABRUZZO 173,39
MOLISE 172,56
CAMPANIA 172,64
PUGLIA 172,54
BASILICATA 172,37
CALABRIA 171,32
SICILIA 171,47
SARDEGNA 170,31
Esempio di grafico a punti di una serie spaziale (statura degli iscritti nelle liste di leva
dei nati nell’anno 1969)
cm 180,00
178,00
176,00
Media italiana
174,00
172,00
170,00
168,00
TRENTINO ALTO ADIGE
EMILIA RO MAG NA
166,00
D'AOSTA
LOMBARDIA
BASIL ICATA
SARDEG NA
PIEMO NTE
CAMPANIA
CALABRIA
TOSCANA
ABRUZZO
MARCHE
VENETO
LIGURIA
UMBRIA
MOLISE
PUGLIA
SICILIA
VALLE
LAZIO
Corso di Statistica
8.00 37.1
12.00 37.9
16.00 37.8
20.00 38.0
8.00 36.7
12.00 36.9
16.00 36.9
20.00 36.7
Corso di Statistica
Esempio di diagramma per spezzate di una serie temporale con dati mancanti
(dati Tab. 4)
38,20
38,00
37,80
37,60
37,40
37,20
37,00
36,80
36,60
36,40
36,20
8.00 12.00 16.00 20.00 8.00 12.00 16.00 20.00
Corso di Statistica
Generi alimentari
26,60%
30,30%
Vestiario
IDEOGRAMMI E PICTOGRAMMI
Poco precisi, ma di facile comprensione. La frequenza o
la misura è indicata dalle grandezze di un disegno
raffigurativo del fenomeno oppure dal numero di figure,
ognuna delle quali rappresenta una determinata unità di
misura.
Corso di Statistica
CARTOGRAMMI
Utilizzati per serie geografiche o assimilabili. Su di una
carta geografica, le frequenze o i valori misurati vengono
visualizzati, per ogni distretto, con colori o con tratteggi
di diverse intensità.
Corso di Statistica
Piramide dell’età
In Italia
Corso di Statistica
BOX - PLOT
BOX - PLOT
<- valore osservato | al di fuori dei "baffi" (outlier)
<- Q2 + 1,5 (Q3-Q2)
<- Q3
<- Q2 = Mediana
<- Q1