Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Contesto storico
Vita
Opere: la Città del sole
Poesie
Tematiche e Stile
Pensiero
CONTESTO STORICO …
LA DECADENZA MORALE
Il seicento per l’ Italia fu un secolo caratterizzato da una generale decadenza
morale. Tale crisi non fu però improvvisa: essa era infatti dovuta a germi
preesistenti.
IN ITALIA: IMMOBILITA’
atteggiamento conservativo
dei ceti dominanti
Controriforma
Dal punto di vista artistico letterario possiamo notare lo sviluppo di due
diverse tendenze : la prima tende a sottolineare una visione drammatica
della realtà mossa da un forte pessimismo e da una concezione negativa
dell’esistere, la seconda più moderata predilige un abbandono all’idillio.
Si aggiunga anche che nello stesso periodo abbiamo il dilagare di una
generale ignoranza (ad esempio legata alla stregoneria ) dei ceti meno
elevati favorita sia dalla Controriforma cattolica sia dall’affermarsi delle
nuove aristocrazie.
L’Italia risulta
Galileo Galilei
Il loro pensiero è spinto da una comune necessità di una riforma dello spirito
della società cristiana nel tentativo di eliminare anche il dissidio esistente tra
sapere ed essere dell’ uomo.
... E CONTESTO LETTERARIO
Nel ‘600 si verifica l’ apice di una crisi politica, morale, religiosa
determinata sia dal forte controllo ideologico della Controriforma sia
dall’ influenza del dominio spagnolo. In quest’ epoca lo spirito di
iniziativa e la fiducia riposta nell’ intelletto umano vengono meno e
sono sostituiti da un amore per la forma e lo sfarzo. Il De Sanctis
crede che la vita morale e religiosa costituiscano “un mondo
tradizionale favorito dagli interessi e mantenuto solo nelle sue
apparenze , ridondante nelle frasi ma non sentito , non meditato, né
realtà, né idealità…”.
Si genera in tal modo una passività di spirito estranea al fermento
culturale europeo.
Riferendosi sempre alla situazione italiana il De Sanctis aggiunge:
“ … l’ Italia è più simile ad un museo che ad una società di uomini
vivi.”.
Per Benedetto Croce “Manca la materia su cui esercitarsi ,la vita
affettiva.”.
Non ci sono grandi poesie ma si sviluppa solo una letteratura di
opposizione morale (Galilei –Sarpi - Campanella) .
Il letterato secentista italiano è privo di una
effettiva serietà intellettuale , obliata la realtà,
cerca solo nuove forme, si preoccupa di piacere
ai lettori, cerca di non contrastare la morale e la
religione ufficiale, si adegua agli spiriti della
società in cui vive, ricerca il nuovo, il
meraviglioso nel regno del senso e della forma.
BAROCCO
LETTERARIO
ITALIANO
Alcune caratteristiche:
Fu liberato solo nel 1626, dopo 27 anni di prigionia, durante i quali riscrisse le
opere perdute e ne scrisse di nuove:
Metaphisica – Monarchia Messiae – Poesie - Ateismus Triomphatus – Filosofia
rationalis – Apologia per Galileo.
Nella ricerca di una maggiore libertà espressiva, nel 1634 si travestì da frate,
cambiò nome ed oltrepassò il confine francese.
LA SAGGISTICA UTOPICA
Si sviluppa dal ‘500 al ‘700.
Ha come principali riferimenti : “L’ UTOPIA” di Tommaso Moro
e la “REPUBBLICA” di Platone.
Principali caratteristiche:
Perfezione della vita civile immaginata nel futuro e in luoghi sconosciuti
La città perfetta è sottratta al divenire ( statica ed immobile )
La società è organizzata seguendo modelli razionali e scientifici congiunti
alle regole di natura
Compresenza del Platonismo e del Giusnaturalismo
Critica della realtà
LA CITTA’ DEL SOLE
Il testo si apre con un genovese, nocchiero di Colombo, che dopo aver girato
tutto il mondo, giunto alla Tabropana scende a terra; nel tentativo di fuggire
dai terrazzani, esce in un piano dove incontro un gruppo formato da uomini
e donne armati che lo conducono alla Città del Sole.
Una sommaria descrizione della città :La città è sopra un colle, per sette
gironi si ascende alla sommità dove si trova il tempio.
I reggitori della città:al vertice un principe sacerdote che si chiama Sole e
dato che detiene la più certa e piena sapienza, egli “ capo di tutti in
spirituale e temporale, e tutti li negozi in lui si terminano”. “ Senza di lui
nulla si fa”.
Un ulteriore caratteristica di questo principe è il dover posseder un’ ampia
conoscenza sia nell’ ambito scientifico sia in quello filosofico e teologico.
Inoltre siccome la sapienza vera purifica gli uomini dall’ immoralità il più
sapiente dei Solari sarà anche atto a governare.
Assistono Sole tre principi : Pon, Sin e Mor, cioè Potestà , Sapienza e
Amore rispettivamente responsabili delle guerre e degli accordi di pace il
primo, delle scienze il secondo, dell’ educazione, delle medicine e dell’
agricoltura il terzo.
Comunismo di beni e di affetti: i Solari vivono in comunità e tutte le loro cose sono
comuni. Questa idea di comunità che comportava l’ abolizione del “mio” e del “tuo”
deriva dalla tradizione platonica, dai Padri e dall’ esperienza degli ordini religiosi.
L‘educazione: anche l’ educazione è comune : dapprima si apprende l’ alfabeto e la
ginnastica, poi sarà necessario frequentare le officine delle arti dove per sette arti
verranno insegnate le scienze (naturali, mediche,matematiche..).
La giustizia: le leggi sono pochissime, tutte scritte in una tavola di rame alla porta
del tempio, e in esse sono presenti tutte le quiddità delle cose in breve.
La religione: sommo sacerdote è il Sole , e tutti gli officiali sono sacerdoti ai quali si
confessano tutti i Solari
Dominano
La forza
POESIE
“ Tommaso Campanella è l’ unico per il quale la
poesia si presentò in quel secolo come momento
positivo dello spirito, come un’ orgogliosa
espressione di un travaglio attivo nell’ animo, di
una tensione vitale, non come gioco dei sensi e
contemplazione atterrita dell‘essere; come eco e
voce di quello smisurato ampliarsi della natura che
veniva operato dalla scienza di quegli anni, e
perciò come approfondimento dell’ uomo, come
religiosità intensa e vibrante”.
Le poesie sono scritte in carcere. 89 di queste sono
pubblicate da un amico con il nome di Poesie
filosofiche di Settimontano Squilla
Sono costituite da: sonetti + madrigali + odi + 3 elegie
Le poesie sono la meta della speculazione del Campanella.
Non sono un prodotto casuale né un’ improvvisazione dilattantesca.
Campanella ammonisce i poeti contro Aristotele, sostenedo che la favola non è affatto
essenziale nella poesia
Critica ai sofismi e al sonno aristotelico della mente arrestatasi all’ “ ipse dixit”
Il principale obiettivo non è stupire né dilettare ma insegnare.
La poesia si congiunge con
Filosofia Profezia
Il peccato, seguendo le teorie agostiniane e tomistiche, non è altro che difetto del
bene; il male non è essenziale perché non investe Dio o l’universalità delle cose ma
le cose stesse.
I mali del mondo sono momenti che servono al bene universale.
LA MISSIONE
Domina nei versi dell’ autore, la coscienza della propria missione: il rinnovamento
totale e assoluto degli uomini, quella coscienza che lo indusse alla sopportazione
di ogni pena e persino alla simulazione della pazzia.
LO STILE
Antologia della letteratura italiana, Vol. II, Parte Prima, Balestrieri – Pasquali – Gianni
Storia della letteratura italiana, Vol. III, Francesco Flora
Storia della letteratura italiana, Vol. V, Francesco De Sanctis