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TOMMASO CAMPANELLA

Contesto storico
Vita
Opere: la Città del sole
Poesie
Tematiche e Stile
Pensiero
CONTESTO STORICO …
LA DECADENZA MORALE
Il seicento per l’ Italia fu un secolo caratterizzato da una generale decadenza
morale. Tale crisi non fu però improvvisa: essa era infatti dovuta a germi
preesistenti.

Conseguenze delle contraddizioni nate durante il periodo rinascimentale


all’interno dei vari ambiti (sociale,politico,economico)

Alcuni storici hanno identificato come causa principale di un simile declino


la mancanza di una coscienza nazionale ( n.b: l’ Italia era ancora suddivisa
in una molteplicità di stati), presente invece nel resto dell’Europa ,
accompagnata da una pesante influenza del lato conservatore

PERIODO DI TORPORE ED IMMOBILITA’


IMMOBILITA’ ITALIANA E
VITALITA’ EUROPEA
Lo spirito borghese (spirito di iniziativa, senso dell’ organizzazione, estro creativo), che aveva
caratterizzato l’ Italia nel periodo rinascimentale, durante il XVII secolo viene meno e opera
presso gli altri paesi europei destato sia dai sentimenti nazionali sia dalla concorrenza
mercantile. Con il passare del tempo si ebbe anche un ‘ incarnazione di tale spirito in vere e
proprie forze politiche provocando però dure reazioni delle ali più conservative e legate alla
Controriforma

IN ITALIA: IMMOBILITA’

atteggiamento conservativo
dei ceti dominanti

Le cause che portarono alla stasi furono

Controriforma
Dal punto di vista artistico letterario possiamo notare lo sviluppo di due
diverse tendenze : la prima tende a sottolineare una visione drammatica
della realtà mossa da un forte pessimismo e da una concezione negativa
dell’esistere, la seconda più moderata predilige un abbandono all’idillio.
Si aggiunga anche che nello stesso periodo abbiamo il dilagare di una
generale ignoranza (ad esempio legata alla stregoneria ) dei ceti meno
elevati favorita sia dalla Controriforma cattolica sia dall’affermarsi delle
nuove aristocrazie.

L’Italia risulta

Economicamente esaurita Politicamente asservita


dai privilegi sociali e dalla rovina agli interessi degli stranieri
delle attività produttive ( in particolar modo dalla Spagna )
LINEAMENTI POLITICI
Francia e Spagna = principali potenze
Sono in continuo contrasto tra loro per l’egemonia sul resto dell’ Europa. Per la
risoluzione di questo conflitto fu determinante la guerra dei trent ‘anni. Inoltre
la Francia aveva più volte tentato di penetrare nel territorio italiano come
protettrice dell’ Italia dalla dominazione spagnola.
In questo contesto i principi italiani, ricercando l’indipendenza, si alleano con
l’ una o con l’altra potenza unicamente per convenienza.
 Napoli: insorge contro gli spagnoli
 Savoia: assume una politica filofrancese con mire espansionistiche
soprattutto nel territorio padano
 Veneto: cerca di salvaguardare la propria autonomia, si oppone
all’espansione turca in Occidente
 Chiesa: cerca di mantenere un potere sopranazionale grazie all’opera dei
Gesuiti ( appartengono ai ceti dirigenti e si insediano nell’ organizzazione
educative). In questo periodo si verifica un’ opera di disciplinamento sociale
ECONOMIA E SOCIETA’
Dopo la scoperta dell’ America e l’ apertura di nuove vie
di commercio i vasti stati europei cercano di mantenere
le proprie posizioni di prestigio adottando politiche
economiche differenti.
 Francia: con Jean Batiste Colbert segue una politica
mercantilista
 Inghilterra: tramite l’ Atto di Navigazione monopolizza i
rapporti con le proprie colonie
 Spagna: ancora legata a miraggi di tipo cavalleresco
La nazione emergente che meglio esprime però la
nuova società e la nuova civiltà del tempo è l’ Olanda.
L’ Italia vive un periodo di crisi determinato da
un ‘ estrema decadenza economica che la spingerà
sempre più in una situazione di arretratezza rispetto al
resto dell’ Europa. I principi italiani sfruttano una politica
mercantilista simile a quella francese che grava, con il
suo forte fiscalismo, sulle spalle dei cittadini più poveri
tanto da spingerli più volte all’ insurrezione.
CULTURA E NUOVA SCIENZA
La Controriforma cattolica, con l’ istituzione del Tribunale
dell’ Inquisizione e della lista dei libri proibiti, sancisce i limiti dello spirito
di ricerca individuale.

Sviluppo delle discipline specifiche come la matematica, la filosofia


“naturale” e la fisica

Appaiono nuove visioni del mondo, spesso antitetiche rispetto a quelle


accolte dalla Chiesa.

Liberazione dai vecchi sistemi della tradizione per prediligere nuove


soluzioni scientifiche basate unicamente sull’ empirismo e sull’ uso della
ragione.
All’ epoca vi sono comunque autori
anticonformisti come:

Paolo Sarpi Tommaso


Campanella

Galileo Galilei

Il loro pensiero è spinto da una comune necessità di una riforma dello spirito
della società cristiana nel tentativo di eliminare anche il dissidio esistente tra
sapere ed essere dell’ uomo.
... E CONTESTO LETTERARIO
Nel ‘600 si verifica l’ apice di una crisi politica, morale, religiosa
determinata sia dal forte controllo ideologico della Controriforma sia
dall’ influenza del dominio spagnolo. In quest’ epoca lo spirito di
iniziativa e la fiducia riposta nell’ intelletto umano vengono meno e
sono sostituiti da un amore per la forma e lo sfarzo. Il De Sanctis
crede che la vita morale e religiosa costituiscano “un mondo
tradizionale favorito dagli interessi e mantenuto solo nelle sue
apparenze , ridondante nelle frasi ma non sentito , non meditato, né
realtà, né idealità…”.
Si genera in tal modo una passività di spirito estranea al fermento
culturale europeo.
Riferendosi sempre alla situazione italiana il De Sanctis aggiunge:
“ … l’ Italia è più simile ad un museo che ad una società di uomini
vivi.”.
Per Benedetto Croce “Manca la materia su cui esercitarsi ,la vita
affettiva.”.
Non ci sono grandi poesie ma si sviluppa solo una letteratura di
opposizione morale (Galilei –Sarpi - Campanella) .
Il letterato secentista italiano è privo di una
effettiva serietà intellettuale , obliata la realtà,
cerca solo nuove forme, si preoccupa di piacere
ai lettori, cerca di non contrastare la morale e la
religione ufficiale, si adegua agli spiriti della
società in cui vive, ricerca il nuovo, il
meraviglioso nel regno del senso e della forma.

BAROCCO
LETTERARIO
ITALIANO
Alcune caratteristiche:

largo impiego di metafore


associazione di musica a poesia
culto esteriore e formale legato al meraviglioso,al bizzarro, all’assurdo
ha come principale fine quello di dilettare e meravigliare

In Europa: il barocco è sostenuto da un serio contenuto morale, strumento


espressivo di una nuova e profonda visione dell’ uomo e della vita
In Italia: è testimonianza di un vuoto interiore e si risolve in un puro esercizio
formale

Al barocco italiano si contrappongono Galilei, Sarpi, Campanella che


svolgono i validi motivi del pensiero rinascimentale e cercano nella critica e
nello studio della natura e della storia la via che consenta all’ intelletto umano di
procedere alla conquista del vero.
LA VITA
Nacque a Stilo di Calabria nel 1568.
Si chiamava Giovanni Domenico ma prese il nome di Tommaso
quando entrò nell’ ordine domenicano.
Le sue dottrine destarono presto i sospetti delle autorità
ecclesiastica.
Fu sottoposto a quattro processi:
 Primo processo:gli imponeva di rinunciare alle dottrine di Telesio per adottare
quelle della Summa, di lasciare Napoli e di tornare in Calabria
 Secondo processo: lo attendeva a Padova, nel quale fu poi assolto (per
ordine del Sant ’ Uffizio fu privato di tutte le sue opere )
 Terzo processo: lo accusava di aver professato le idee di Democrito e di avere
scritto De Tribus Impostoribus.
 Quarto processo: fu accusato di eresia
Fu così condotto a Roma e rinchiuso a Tor di Nona ma fu rilasciato nel 1596.
Rimase a Roma per un breve periodo, andò poi a Napoli, a Nicastro e
nuovamente a Stilo. Nella sua patria condusse una vita apparentemente
tranquilla ma già preparava la congiura del 1599. Scoperta dal governo e dall’
autorità ecclesiastica fu accusato di tentata rivolta ed eresia.
Campanella riuscì a fuggire dalla condanna a morte simulando la pazzia

Fu liberato solo nel 1626, dopo 27 anni di prigionia, durante i quali riscrisse le
opere perdute e ne scrisse di nuove:
Metaphisica – Monarchia Messiae – Poesie - Ateismus Triomphatus – Filosofia
rationalis – Apologia per Galileo.

Nella ricerca di una maggiore libertà espressiva, nel 1634 si travestì da frate,
cambiò nome ed oltrepassò il confine francese.

Morì a Parigi nel 1639 nel convento di Rue Saint Honorè.


LA TRATTATISTICA POLITICA
La Controriforma impone i limiti della riflessione e il rifiuto di Machiavelli
per abbracciare la teorizzazione della ragion di Stato “buona”
favorendo un rifugio nel Tacitismo.

Dal problema machiavelliano della creazione di uno stato nuovo

Alla necessità di conservare gli stati preesistenti

Dall’ audacia e dall’ impeto del principe

Alla prudenza come maggiore virtù


Francia ( Bodin )

L’ITALIA è lontana dalla


Inghilterra ( Hobbes )
Eccezione : Tommaso Campanella
Le principali tematiche:
 Discussione sul tacitismo
 Dibattito sulla ragion di Stato
 Descrizione dell’ ottimo stato fra quelli esistenti
 La saggistica utopica ( “L’Utopia” di Tommaso Moro – “ La città del Sole” di
Tommaso Campanella - “ La nuova Atlantide” di Francesco Bacone)

LA SAGGISTICA UTOPICA
Si sviluppa dal ‘500 al ‘700.
Ha come principali riferimenti : “L’ UTOPIA” di Tommaso Moro
e la “REPUBBLICA” di Platone.
Principali caratteristiche:
 Perfezione della vita civile immaginata nel futuro e in luoghi sconosciuti
 La città perfetta è sottratta al divenire ( statica ed immobile )
 La società è organizzata seguendo modelli razionali e scientifici congiunti
alle regole di natura
 Compresenza del Platonismo e del Giusnaturalismo
 Critica della realtà
LA CITTA’ DEL SOLE
Il testo si apre con un genovese, nocchiero di Colombo, che dopo aver girato
tutto il mondo, giunto alla Tabropana scende a terra; nel tentativo di fuggire
dai terrazzani, esce in un piano dove incontro un gruppo formato da uomini
e donne armati che lo conducono alla Città del Sole.
 Una sommaria descrizione della città :La città è sopra un colle, per sette
gironi si ascende alla sommità dove si trova il tempio.
 I reggitori della città:al vertice un principe sacerdote che si chiama Sole e
dato che detiene la più certa e piena sapienza, egli “ capo di tutti in
spirituale e temporale, e tutti li negozi in lui si terminano”. “ Senza di lui
nulla si fa”.
Un ulteriore caratteristica di questo principe è il dover posseder un’ ampia
conoscenza sia nell’ ambito scientifico sia in quello filosofico e teologico.
Inoltre siccome la sapienza vera purifica gli uomini dall’ immoralità il più
sapiente dei Solari sarà anche atto a governare.
Assistono Sole tre principi : Pon, Sin e Mor, cioè Potestà , Sapienza e
Amore rispettivamente responsabili delle guerre e degli accordi di pace il
primo, delle scienze il secondo, dell’ educazione, delle medicine e dell’
agricoltura il terzo.
 Comunismo di beni e di affetti: i Solari vivono in comunità e tutte le loro cose sono
comuni. Questa idea di comunità che comportava l’ abolizione del “mio” e del “tuo”
deriva dalla tradizione platonica, dai Padri e dall’ esperienza degli ordini religiosi.
 L‘educazione: anche l’ educazione è comune : dapprima si apprende l’ alfabeto e la
ginnastica, poi sarà necessario frequentare le officine delle arti dove per sette arti
verranno insegnate le scienze (naturali, mediche,matematiche..).
 La giustizia: le leggi sono pochissime, tutte scritte in una tavola di rame alla porta
del tempio, e in esse sono presenti tutte le quiddità delle cose in breve.
 La religione: sommo sacerdote è il Sole , e tutti gli officiali sono sacerdoti ai quali si
confessano tutti i Solari

IL PRICIPALE OBIETTIVO DELL’ OPERA E’:


UNA CRITICA ALLA SOCIETA’

Dominano

Machiavellismo Ragion di Stato

La forza
POESIE
“ Tommaso Campanella è l’ unico per il quale la
poesia si presentò in quel secolo come momento
positivo dello spirito, come un’ orgogliosa
espressione di un travaglio attivo nell’ animo, di
una tensione vitale, non come gioco dei sensi e
contemplazione atterrita dell‘essere; come eco e
voce di quello smisurato ampliarsi della natura che
veniva operato dalla scienza di quegli anni, e
perciò come approfondimento dell’ uomo, come
religiosità intensa e vibrante”.
Le poesie sono scritte in carcere. 89 di queste sono
pubblicate da un amico con il nome di Poesie
filosofiche di Settimontano Squilla
Sono costituite da: sonetti + madrigali + odi + 3 elegie
Le poesie sono la meta della speculazione del Campanella.
Non sono un prodotto casuale né un’ improvvisazione dilattantesca.

Sul piano teorico hanno due presupposti:

Il legame tra la magie e la poesia La poesia rivela la verità delle


fà del linguaggio poetico un strumento cose evitando favole e finzioni
di penetrazione della realtà

Campanella ammonisce i poeti contro Aristotele, sostenedo che la favola non è affatto
essenziale nella poesia

Critica ai sofismi e al sonno aristotelico della mente arrestatasi all’ “ ipse dixit”
Il principale obiettivo non è stupire né dilettare ma insegnare.
La poesia si congiunge con

Filosofia Profezia

Egli riprende da Dante la durezza degli accenti, un’ espressione


energica e concisa, il tentativo di congiungere astrazione e
concretezza.
Delle radici de' gran mali del mondo
1 Io nacqui a debellar tre mali estremi:
2 tirannide, sofismi, ipocrisia;
3 ond'or m'accorgo con quanta armonia
4 Possanza, Senno, Amor m'insegnò Temi.

5 Questi princìpi son veri e sopremi


6 della scoverta gran filosofia,
7 rimedio contra la trina bugia,
8 sotto cui tu, piangendo, o mondo, fremi.

9 Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno,


10 ingiustizia, lussuria, accidia, sdegno,
11 tutti a que' tre gran mali sottostanno,

12 che nel cieco amor proprio, figlio degno


13 d'ignoranza, radice e fomento hanno.
14 Dunque a diveller l'ignoranza io vegno.
IL MALE

Il peccato, seguendo le teorie agostiniane e tomistiche, non è altro che difetto del
bene; il male non è essenziale perché non investe Dio o l’universalità delle cose ma
le cose stesse.
I mali del mondo sono momenti che servono al bene universale.

LA MISSIONE

Domina nei versi dell’ autore, la coscienza della propria missione: il rinnovamento
totale e assoluto degli uomini, quella coscienza che lo indusse alla sopportazione
di ogni pena e persino alla simulazione della pazzia.

LO STILE

L’arte del Campanella è aliena dalla tradizione petrarchesca ma è tuttavia arte


colta nell’ ordinata rozzezza, e risente della civiltà greco-latina nell’ intima gentilezza
di una parola “chiusa e rattratta come la conchiglia che alimenta la perla”.
Il lessico pur assumendo un tono popolaresco può serbarsi dotto.
Gli accostamenti verbali sono audaci e innovativi.
L’ETICA
“Il Campanella anche la sua teoria dell’ etica con quell’
affetto che la rende atta a tradursi in vergini forme
poetiche. La sua morale non cerca il fondamento nella
ricompensa o nella pena che l’anima avrà nella vita
futura: ma approfondendo un principio rinascimentale
prelude a Spinoza e a Kant nell’ asserire che la virtù
per se stessa è una ricompensa all’ uomo e per se
stessa lo fa beato.
La libertà non è arbitrio ma è il porsi in armonia con la
legge dell’ universo: egli si adegua al pensiero del
Pomponazzi in cui ribalenava l’ antica morale stoica…”.
L’ IMPORTANZA DEI SENSI
“… Anche per Campanella può essere impiegata che spesso fu
impropriamente detta in senso negativo: sensualità. Bisogna
però distinguere tra una sensualità ad uno stato primitivo e
ferino incapace di parola e la sensualità ineluttabile che è ,nella
contemplazione del senso, scoperta del mondo naturale e
attenzione umana alla sensibilità stessa del mondo naturale:
l’autore ci rende partecipi della luce che sorge, della foglia che
nasce, dell’ onda che scorre.
Questa è anche capacità di poesia assimilabile alla virtù
epicurea da non confondere con la pura animalità.
Sensuali furono Omero, Platone, Dante, Petrarca, Leonardo,
Shakespeare, Vico, Foscolo, Leopardi.
La parola come vera ed umana risolve sempre in forma, in una
piccola favoletta, come direbbe il Vico, in’ immagine sensuale
anche se tratta di metafisica …”.
Note bibliografiche

 Antologia della letteratura italiana, Vol. II, Parte Prima, Balestrieri – Pasquali – Gianni
 Storia della letteratura italiana, Vol. III, Francesco Flora
 Storia della letteratura italiana, Vol. V, Francesco De Sanctis

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