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Corso “Prototipazione Virtuale”

UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE

La ricerca dei bisogni per la costruzione della lista


dei requisiti e la competitive analysis

Approccio combinato UCD e


systematic design

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Corso “Prototipazione Virtuale”

Systematic design: fasi


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FASE 1:
SITUATION
ANALYSIS
Pianificazione,
definizione dei
tasks del
– sistema,
formulazione
del problema
progettuale,
lista dei
requisiti,
analisi
competitiva

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Systematic design: Fase 1


Situation analysis
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1) Market Analysis
2) Company potential analysis
3) Company objectives

Cosa analizzare?
Fattori esterni = requisiti socio-economici ed
– ambientali, limiti di crescita, situazione
economica, fluttuazioni di mercato, ciclo di
vita dei prodotti, sviluppi di mercato.
Fattori interni= compentenze aziendali, stato
tecnologico, risorse a disposizione nelle
vari di sviluppo, commercializzazione,
produzione, distribuzione, risorse umane,
budget
SEARCH FIELD = insieme delle condizioni di
mercato, situazione interna all’azienda e I
suoi obiettivi
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User-Centric Design: fasi


FASE 1: RESEARCH
Usability
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and
Research Design benchmark
Usability tests
Observe concepts Users
Understand Write Use test
satisfaction
Analyse Cases UI Quality
surveys
Checks

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UCD: Fase 1
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Funzionalità
Vincoli degli
Minima Preferenze
Utenti
Richiesta degli Utenti
– Abitudini
degli Utenti
Antipatie
degli Utenti

Il prodotto soddisfa i bisogni degli utenti?

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Cosa sono i bisogni?


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• Ordine gerarchico: bisogni fisiologici


sono i più urgenti da soddisfare per
passare di livello
• Al centro: bisogni di socialità per il
riconoscimento dell’identità personale
– • Che si trova in cima alla piramide e
costituisce l’insieme di bisogni più
importanti
• I bisogni che nascono dalla deprivazione
si chiamano “deficiency-needs” (or D-
needs), mentre i bisogni che
appartengono ai livelli più alti si chiamano
“being-needs”

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Fase 1 – UCD e definizione dei bisogni del target

• Definizione dell’end-user profile: raccolta di dati


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personali associata ad un utente specifico, finalizzata Research


al raggiungimento di un ottimale livello di usabilità e Observe
accettabilità di una nuova tecnologia Understand
• Utilizzato nell’ organisational design, architectural Analyse
design, software engineering, town planning

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Come si coinvolgono gli anziani nel processo di


analisi?
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COME SI COSTRUISCE UNA LISTA DEI REQUISITI?


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1. Si definisce “chi sono gli utenti target”

1. Si osservano e analizzano gli “utenti” e si studia il mercato di


riferimento al fine di identificare “quali sono i bisogni”
attraverso i diversi metodi forniti dallo UCD (survey mediante
desk research, interviste dirette, metodi etonografici di
– osservazione)

1. Si traducono i bisogni in “demands e wishes”

1. Si identificano “basic, technical e attractive requirements”

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Survey mediante desk research


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Analisi sistematica della bibligrafia a partire dai lavori presenti nelle più
importanti banche dati o su altre fonti attendibili:

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Antropologia
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Dispendiosa

Qualità
Scarsa
strutturazione

Ricchezza
Scarsa
generalizzazione

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Le tecniche dell’etnografia (1)


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OSSERVAZIONE

• diretta o indiretta, a seconda che venga condotta direttamente sul campo


dall’osservatore oppure avvenga su materiale videoregistrato.
• in ambiente naturale o artificiale.
• finalizzata alla descrizione dettagliata di situazioni e comportamenti, e
– alla costruzione di schemi comportamentali (etogrammi)
• strutturata, oppure a basso grado di strutturazione, laddove l’osservatore
annota semplicemente ciò che accade, senza utilizzare strumenti
strutturati.
• L’osservazione strutturata mira alla qualità “scientifica” del dato, ossia alla
sua comparabilità, intersoggettività e riproducibilità, mentre l’osservazione
non strutturata mira alla qualità “umanistica” del dato, ossia a cogliere
aspetti e sfumature della realtà non rilevabili con i criteri su cui si basano
gli strumenti di rilevazione strutturati.
• Materiale: checklist per guida + scheda raccolta dati

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Le tecniche dell’etnografia (2)


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INTERVISTA

• Indagare su giudizi, valori, convinzioni, opinioni non facilmente


indagabili attraverso l’osservazione
• Ottenere informazioni sulle azioni già osservate sia per comprenderle
maggiormente sia per scoprirne i motivi che le hanno incentivate
– • Rilevare notizie su fenomeni presenti in memoria

• Si definisce intervista semi-strutturata quando l’intervistatore dispone di


una lista di domande fissate in precedenza, sulle quali raccoglie tutte le
informazioni che ritiene utili
• Materiale: Breve serie di domande che si devono obbligatoriamente
porre
• Alto grado di autonomia perché:
Può porle nell’ordine che ritiene più utile caso per caso.
Può formulare nel modo che ritiene più adatto all’intervistato

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Altre tecniche: Role playing e Personas


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Il role playing consiste nell'esame, quasi sempre in gruppi della situazione prospettata
in una data situazione sociale e nella successiva simulazione da parte di alcuni
componenti del gruppo, delle relazioni sociali previste e rese
necessarie dal caso stesso
- Warming up: questa fase comprende tutte quelle tecniche (brevi sketch e scenette,
interviste, discussioni,...) volte a “riscaldare” l’ambiente, a creare, se non ancora
presente, un clima accogliente
– - Azione / Gioco: è la fase di gioco vero e proprio tra gli attori. Può comprendere
tecniche particolari come l’inversione dei ruoli, il Doppio (l’assistente si pone alle spalle
dell’attore e prova a dare voce a ciò che l’attore sembra non riuscire a esprimere. E’
una funzione di sostegno, di accompagnamento).
- Cooling off: opposta al warming up, questa fase serve per uscire dai ruoli e dal
gioco; viene utilizzato per riprendere le distanze.
- Analisi / Eco del gruppo: il role playing offre opportunità di apprendimento legate al
momento della messa in scena grazie al coinvolgimento che viene stimolato e alla
possibilità di imparare dall’analisi di ciò che è avvenuto in gruppo.

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UCD e traduzione dei bisogni in demands e wishes


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Definizione dei requisiti tecnologici che il prodotto deve Design


soddisfare per essere rispondente ai bisogni concepts
dell’utente…ma anche alle sue risorse…e desideri…e Write Use
alle richieste del mercato…e alla fattibilità tecnica… Cases


www.ted.com/talks/do
n_norman_on_design
_and_emotion

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Demands e wishes
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Demands (domande): sono le richieste che devono essere soddisfatte sotto


ogni circostanza; se esse non sono soddisfatte la soluzione non è accettabile.
Se possibile devono avere un livello misurabile e quantificabile

Wishes (desideri): sono le richieste che dovrebbero essere prese in


considerazione se possibile, ad esempio accettando un aumento del costo del
– prodotto. E’ consigliabile distinguere in wishes di minore, media e notevole
importanza.

Le domande sono decisive per la scelta delle soluzioni (se non rispondono ad
esse sono da scartare) e per la loro valutazione

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Come costruire la requirement list organizzando i


bisogni individuati
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Una volta individuati I bisogni procedere a dare una risposta a queste tre domande:
1. Quali sono gli obiettivi che la soluzione deve soddisfare ?
2. Quali proprietà deve assolutamente avere? (Specificare qualisono le demands e i
wishes, dando a questi ultimi anche dei puneggi in base alla loro importanza)
3. Quali proprietà non deve assolutamente avere?

Le risposte alle tre domande consentiranno di definire la lista dei requisiti organizzati in:
– 1. Basic requirements: sono sempre richieste implicite, ossia non defìnite in alcun
modo dal cliente che dà per scontato che siano soddisfatte dal prodotto e quindi se il
progettista non le considera rischia dicreare un prodotto non presentabile al
mercato.
2. Technical performance requirements : sono richieste esplicite articolate o
direttamente dal cliente durante le interviste o indivduate grazie all’applicazione delle
tecniche etnografiche. Esse devono essere il più possibile così da permettere il
confronto tra vari prodotti.
3. Attractiveness requirements: sono richieste implicite per le quali un cliente potrebbe
decidere di scegliere un prodotto rispetto ad un altro

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COME SI EFFETTUA UNA COMPETITIVE ANALYSIS?


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Si può effettuare un benchmark dei prodotti della concorrenza adottando la metodologia


del Quality Functional Deployment che attraverso una serie di MATRICI di correlazione
permette di passare dall’analisi dei bisogni alla pianificazione di processo.

Il primo STEP è la costruzione della CASA della QUALITA’ ossia la matrice di progetto del
prodotto

CASA DELLA
QUALITA’ e
DEFINIZIONE
DELLE PARTI
(progettazione
prodotto) PIANIFICAZIONE
DEL PROCESSO E
COTROLLO
QUALITA’
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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’

1. l’individuazione delle richieste del cliente


(Customer Requirements);
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2. l’individuazione delle caratteristiche


tecniche (Product/Engineering Design
Requirements);
3. la creazione della matrice delle relazioni
(Relationship Matrix);
4. la pianificazione e il deployment della
– qualità attesa (attraverso la gerarchizzazione
delle richieste del cliente e l’analisi della
concorrenza) (Competitive Benchmarking);
5. il confronto tecnico (con la
gerarchizzazione o Technical Importance
Ranking delle caratteristiche tecniche);
6. l’analisi delle correlazioni tra le
caratteristiche (Correlation Matrix).

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’

1. l’individuazione delle richieste del cliente (Customer Requirements)


- Individuazione del cliente e del mercato di riferimento
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- Raccolta dati (tecniche per individuare i bisogni del cliente):


- Analisi di mercato, informazioni dal marketing, analisi dei reclami
- Intervista personale ai clienti
- Gruppi di intervista
- Tecniche qualitative strutturate
- Mappe di percezione del prodotto e mappe di valore (brainstorming tra specialisti dell’azienda)
Ogni esigenza deve essere raccolta nel linguaggio proprio del cliente e con un adeguato livello di
dettaglio (max 20-30 richieste)
– - Elaborazione dei dati raccolti:
- Diagrammi di affinità consentono di definire delle aggregazioni di requisiti per tipo di funzione
svolta o per tipo di problematiche coinvolte a partire dall’insieme dei requisiti raccolti

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’

- Creazione di tabelle delle attese (Whats/Customer Attributes –


Demands/Wishes) i cui campi sono ordinati secondo criteri gerarchici
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- Valutazione dell’importanza degli attributi (identificazione di pesi per


ciascun campo della tabella delle attese) attraverso diverse tecniche:
- Il cliente riporta il peso che ritiene da attribuire a ciascuna voce mediante la compilazione di un
questionario (scale di valutazione di tipo qualitativo)
- Ogni cliente si esprime mediante un valore numerico (da 1 a 5) per ciascuno degli attributi
individuati (devo dare dei valori di riferimento)
- Il cliente deve assegnare il valore 10 all’attributo che ritiene più importante e dare alle altre voci
i rimanenti punteggi
– - “somma costante”: il cliente deve dividere il punteggio massimo tra tutti gli attributi assegnati

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’


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Esempio di questionario utilizzato per la gerarchizzazioneUniversità


dei requisiti del cliente
Politecnica e Marche
delle per l’analisi di benchmarking sulla qualità
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percepita. Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche - Via Brecce Bianche – 60131 ANCONA
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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’

2. l’individuazione delle caratteristiche tecniche (Engineering requirements)


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Il team interfunzionale deve identificare delle grandezze misurabili e


controllabili per ciascuna esigenza del cliente che possano consentire una
valutazione globale del prodotto/servizio/processo
Ciò implica la traduzione del modello di mercato espresso in termini soggettivi
dal cliente (Whats) in indicatori di tipo tecnico (Hows o Caratteristiche
Tecniche) espressi in un linguaggio proprio del progettista

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’


3. Creazione della matrice delle relazioni (Relationship matrix)
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Per ognuno degli elementi della matrice si cerca cioè la risposta alla domanda: «In quale misura le caratteristiche
tecniche del prodotto/servizio possono influenzare la qualità attesa dal cliente in termini di un suo grado di
soddisfazione?».
Le risposte a queste domande sono discusse dal team fino a che si raggiunge il consenso. L’accordo circa le
valutazioni si basa sulle precedenti esperienze in campo tecnico, sui responsi del cliente, su dati ottenuti
attraverso analisi statistiche. Le relazioni tra richieste e caratteristiche sono espresse in modo qualitativo o, al
più, semi-quantitativo da fattori di intensità di correlazione rij (elevata, media, debole, dubbia o inesistente) e
codificare mediante lettere, numeri o simboli convenzionali specifici posti agli incroci della matrice.

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’


4. Pianificazione della qualità e deployment della qualità attesa
(gerarchizzazione e analisi della concorrenza) – fornisce il benchmarking
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della qualità percepita


La pianificazione della qualità si basa sulla classificazione e gerarchizzazione delle
attese del cliente e su un’analisi comparativa tra i prodotti della concorrenza.


1) Assegnazione di attributi qualitativi (Kano) al
prodotto:
. Tipo B (Basic=fanno parte della qualità attesa, la loro
assenza genera insoddisfazione)
. Tipo O (One dimensional=non sono allettanti per il
cliente ma la loro assenza genera insoddisfazione,
influenzano il livello globale di gradimento)
. Tipo E (Excitement=contribuiscono a differenziare il
prodotto dalla concorrenza e a lungo andare possono
diventare O)
. Tipo I (Indifferent)
2) Gerarchizzazione delle presenza
. Tipo R (Reverse=la richieste attraverso l’assegnazione di un livello di importanza a ciascun
provoca insoddisfazione)
attributo (ex: per le richieste B assegno un punteggio 3 mentre alle E un punteggio 5)
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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’


4. Pianificazione della qualità e deployment della qualità attesa
(gerarchizzazione e analisi della concorrenza)
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Sulla base dei valori ottenuti e dall’analisi del livello di priorità


degli attributi vengono stabiliti:
- Obiettivi del nuovo modello (assegno un valore per ciascun
attributo)
- I punti di forza del prodotto assegnando dei punteggi per
ciascuna richiesta del cliente. E’ necessario stabilire dei

valori target per la soddisfazione dei bisogni (ex: 1
indifferente, 1,5 importante e 1,2 possibile)
- Ratio di miglioramento (obiettivi nuovo modello/valori del
modello attuale)
- Peso assoluto del bisogno = (ratio)x(punto di forza)x(peso)
- Peso relativo del bisogno (%)

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’

5. Il confronto tecnico (Benchmarking tecnico sulla qualità


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offerta) – INDIVIDUAZIONE DEI VALORI OBIETTIVO

Permette di effettuare un’analisi congiunta dei grafici per la


verifica della competitività relativa ai hows e sulla
soddisfazione relativa ai whats per rilevare scostamenti tra
qualità offerta e percepita. Tale verifica permette inoltre di
– assegnare dei valori alle diverse caratteristiche tecniche in
funzione degli obiettivi prefissati

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’

6. Matrice delle correlazioni


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Consente di ordinare le caratteristiche tecniche di prodotto e di


correlare tra loro le caratteristiche tecniche mediante simboli
qualitativi. La matrice fornisce le soluzioni tempestive e i
giusti compromessi. Posso assegnare valori equivalenti
secondo scale diverse 1-3-9, 1-5-9 o 1-3-5

Matrice delle correlazioni tra le


caratteristiche (definisco la natura
delle relazioni)

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QFD: la creazione della CASA DELLA QUALITA’


CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO (2)
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VALUTAZIONI DEL MERCATO (4)



RICHIESTE DEL

MATRICE DELLE
CLIENTE (1)

RELAZIONI (3)
VALORI OBIETTIVO
(5)

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ESEMPIO: La progettazione di una matita (Wasseman,


CARATTERISTICHE
1993) DEL PRODOTTO (2)
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VALUTAZIONI DEL MERCATO (4)


RICHIESTE DEL
CLIENTE (1)


VALORI OBIETTIVO

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(5)

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Metodi per la pianificazione del prodotto


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Nel contesto dell’approccio sistematico l’uso del QFD può portare i seguenti
benefici:
• migliore formulazione della lista delle richieste attraverso una migliore
rappresentazione delle customer requirements
• identificazione delle funzioni critiche del prodotto (strutture funzionali
customer-oriented)
– • definizione delle richieste tecniche critiche ed identificazione dei componenti
critici
• riconoscimento degli obiettivi dei futuri sviluppi del prodotto ed I target di
costo sulla base delle richieste del cliente e dall’analisi dei prodotti dei
competitors

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Per la vostra esercitazione

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TO DO LIST
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•Scopo dell’esercitazione: Comprensione e Analisi dei


bisogni dell’utenza (Fase 1 UCD) e generazione della
requirements list per lo sviluppo del prodotto (Fase 2
UCD)
– • Partecipanti: 3 gruppi
• Metodi: Approccio sistematico, etnografico, Role
Playing
• Materiale: Personas
• Risultati: elaborato di gruppo sull’attività svolta

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Risultato atteso alla verifica


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Bisogni Pesi Barriere Requisiti Task


Elenco degli user Fornire un peso Rappresentano gli E’ l’insieme delle Elenco di compiti
needs individuati per ordine di ostacoli risposte tecniche che l’utente può
grazie importanza ai riconosciuti intese come svolgere grazie
all’applicazione diversi bisogni durante l’analisi elenco di: basic, all’ausilio del
dei uno dei tre individuati del contesto d’uso technical e sistema e che
– metodi di analisi del prodotto attractiverequirem coprono l’intera
forniti ents gamma dei
bisogni impliciti
ed espliciti
individuati

(*) tale risultato può essere presentato come tabella


Excel o su supporto cartaceo. E’ importante inserire
immagini, foto, riferimenti e quanto necessario ad
illustrare i risultati ottenuti

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Formazione dei gruppi di lavoro


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I “sistematici” Gli “attori”


(gruppo A) (gruppo C)

Gli “antropologi”

(gruppo B)

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GRUPPO A: I SISTEMATICI
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L’ analisi dei bisogni dell’utenza verrà condotta attraverso desk research


sulle principali banche dati a disposizione e in rete, a partire dalle
PERSONAS che vengono fornite.


Attraverso l’indagine sistematica, sarà discussa e definita la requirements list,
all’interno del gruppo.

Prodotto finale: Relazione di gruppo dell’analisi bibliografica svolta sui bisogni


e loro definizione + requirements definition

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GRUPPO B: GLI ANTROPOLOGI


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L’ analisi dei bisogni dell’utenza verrà condotta attraverso osservazione


diretta partecipante semi-strutturata e completata da intervista semi-
strutturata diretta su almeno 20 utenti anziani (età superiore a 65 anni)


Attraverso l’indagine etnografica, sarà discussa e definita la requirements list,
all’interno del gruppo.

Prodotto finale: Relazione di gruppo dell’osservazione svolta (attraverso


narrative dell’osservazione ordinate + analisi delle interviste) + requirements
list

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GRUPPO C: GLI ATTORI


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L’ analisi dei bisogni dell’utenza verrà condotta attraverso role playing in


setting naturale: alcuni studenti saranno gli anziani delle Personas, gli
altri condurranno l’osservazione partecipante semi-strutturata e
completata da intervista semi-strutturata diretta su almeno 20 utenti
anziani (età superiore a 65 anni)


Attraverso il role playing, sarà discussa e definita la requirements list,
all’interno del gruppo.

Prodotto finale: Relazione di gruppo dell’osservazione svolta (attraverso


narrative dell’osservazione ordinate + analisi delle interviste) +
requirements list

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PERSONAS per l’esercitazione


Elisabetta & Carlo
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Pensionati, 68 & 75

Elisabetta vive con suo marito Carlo, di cui si


prende amorevolmente cura dopo un brutto
incidente che ha costato a Carlo l’uso di una
gamba. Fino ad oggi, si è sempre preoccupata di
tutto: la cura della casa, la gestione delle terapie
del marito, gli spostamenti in auto…Da donna

molto attiva, Elisabetta ha dovuto rinunciare alla
palestra, per concentrarsi maggiormente sulla
gestione della famiglia, e ha iniziato anche a
trascurare la sua salute, sottovalutando i sintomi
silenziosi dell’artrite reumatoide. Ora, non
sentendosi più tranquilla nel fare le cose di
prima, sebbene in fase di remissione, ha
rinunciato a diverse attività, tra cui fare la spesa,
momento che tanto le piaceva per poter uscire e
parlare con la gente.
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Corso “Prototipazione Virtuale”

PERSONAS per l’esercitazione

Marco
UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE

Pensionato, 70

Marco vive da solo. I suoi figli si trovano poco


lontano dal paese in cui è voluto rimanere,
rifiutandosi di trasferirsi al centro della città. La
vita di Marco è fortemente incentrata
sull’attività della comunità a cui appartiene, fin
dalla mattina, infatti, esce per le commissioni,

intrattenendosi con i suoi amici. Marco è molto
socievole, ma la sua vista non gli permette di
sentirsi sicuro negli spostamenti, causandogli
certe volte anche brutte cadute. Certe volte,
non riesce a leggere bene le etichette dei cibi,
per cui spesso non compra cibi adatti alla sua
leggera ipertensione. Anche le mani non sono
più le stesse: il lavoro da metalmeccanico le ha
deteriorate tale, in modo da rendere difficoltosi
alcuni movimenti. Fare la spesa è diventata
una grande sfida. Università Politecnica delle Marche – www.univpm.it
Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche - Via Brecce Bianche – 60131 ANCONA
Corso “Prototipazione Virtuale”

PERSONAS per l’esercitazione

Letizia
UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE

Casalinga, 67 anni

Da quando è rimasta vedova, Letizia sembra non provare


più interesse nelle attività che prima le piacevano, come il
giardinaggio e cucinare per i suoi figli e nipoti. I figli la
ricordano come una donna sempre indaffarata e molto
gioiosa e sono molto preoccupati. Dopo un’attenta
valutazione, Letizia risulta essere affetta da una forte

depressione, che la porta ad avere marcati segni di
deterioramento cognitivo: si ricorda poco o niente delle
cose da fare e questo le causa ancora più frustrazione,
portandola a non uscire più di casa e a perdere gran parte
dei suoi contatti sociali. Anche il suo fisico ne ha risentito e
dovrebbe ricominciare a fare movimento e a stare in
mezzo alle persone, ma il suo senso di insicurezza e i suoi
acciacchi non le permettono neanche di uscire a fare
compere, cosa che prima la metteva di buon umore. Da
qualche tempo, le capita di cadere e di avere dei giramenti
di testa improvvisi, determinati dalla sua condizione.
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Corso “Prototipazione Virtuale”

Checklist per l’osservazione semi-strutturata


UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE

Dimensione Attività Field notes

Memoria i.e. quante volte chiede


informazioni?
Orientamento i.e. quante spesso fa lo
stesso percorso?
– Capacità i.e. riesce a leggere le
sensoriale (i.e. etichette?
visiva)
Destrezza i.e. afferra con fermezza i
prodotti?
Barriere del i.e. fatica a girare tra le
contesto corsie

Impressioni libere

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Corso “Prototipazione Virtuale”

Intervista semi-strutturata
UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE

Dimensione Domanda Risposta

Quali sono le funzionalità aggiuntive che


Usabilità/accettazione vorrebbe nel suo carrello della spesa
personalizzato?
E’ soddisfatto delle dimensioni, peso e
User experience
materiale del carrello della spesa comune?

Se potesse migliorare l’estetica del carrello
Desiderabilità
e il confort, cosa farebbe?
Fare la spesa può essere un’attività
Bisogni piacevole oppure un peso. Quali sono i lati
positivi e negativi nel suo caso?
Quali sono gli ostacoli che incontra più
Barriere spesso all’interno del supermercato?

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Corso “Prototipazione Virtuale”
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Il progettista è colui che conferisce forma


al sogno.

Hayao Miyazaki, Si alza il vento

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