La patologia do desenvolvimento do menino O dedenvolvimento do menino …
Todos nós crêmos de conhecer bem as
modalidades do desenvolvimento de um menino,
Na realidade temos cadaum uma maneira pessoal
de avaliar e de julgar a normalidade do mesmo ou a não normalidade
ESTA AUTONOMIA DI JUIZO na maioria dos
casos é a causas de muitos danos!! Tidos nós dejejaríamo que: existisse uma única modalidade de avaliação. que este protocolo pudesse ser modificado só na base de dados certos e inconfutaveis pelos comperentes nesta matéria Mas sabemos infelizmenteque isto é mesmo utópico. Nós nos comprometimos ao longo de muitos anos na pesquisa de um modelo de desenvolvimento, De um protocolo que aproxime o mais possivel as datas das tapas de desenvolvimento cronologico com aquele funcinal Este protocolo, fruto de anos e anos de trabalho e de pesquisa nós pensamos possa ser aplicado na pratica clínica pediátrica e neurológica com uma alta probabilidade de obiectividade. No nostro trabalho se torna un valioso meio pela diagnosis precoz das alterações do desenvolvimento (e também pela valutação dos resultados no caso seja aplicada uma terapia reabiltativa) Iremos falar em seguida deste protocolo em maneira pormenorizada Por agora queríamos introduzir a problemática do desenvolvimento juntando- a estreitamente à patologia mais conhecida e frequente dos danos cerebais no momento do nascimento Vamos tratar agora de um aspecto particular da patologia do desenvolvimento do menino, ligado à um sofrimento cerebral no nascimento, que resulta ser entre os mais graves seja sob o perfil das conplicações clínicas que das implicações sociais e humanas que disso derivam. • Quem sofre disso de facto pederia se encontrar em uma condição entre as mais desvantajadas pela vida de cada dia .
• La Sindrome clinica che
riassume tutte queste forme patologiche è conosciuta come Paralisi Cerebrale Infantile. Nelle Paralisi Cerebrali Infantili è talvolta presente tutto un insieme di anomalie fisiche, sensitive, sensoriali, intellettive, psicologiche, ecc., singolarmente o variamente associate, per cui si avvicinano per qualche aspetto a una o all’altra delle varie forme patologiche infantili.
La loro evidenziazione precoce, il trattamento e la
cura correttamente programmati ed attuati richiedono quindi una collaborazione multidisciplinare, un lavoro d’equipe concorde, eseguito con unità d’intenti, serietà e continuità. Numerose pubblicazioni sulle Paralisi Cerebrali Infantili hanno chiarito - cause, fisiopatologia, caratteristiche cliniche …, - la sorveglianza della gravidanza a rischio, - la buona organizzazione delle condizioni del parto, - la necessità di una corretta valutazione del neonato, specie se a rischio… Sicuramente lo scopo di questi lavori era quello di ottenere una certa riduzione della frequenza e della gravità di queste forme morbose… ...sarebbe bene trovare la ragione perché non si è riusciti nell’intento! • Nonostante il progresso delle conoscenze e delle ricerche, succede ancora di essere consultati tardivamente da genitori sfiduciati, sballottati da un medico all'altro, dall'uno all'altro centro, destinatari disorientati di consigli e di pareri spesso contraddittori, circa i problemi del loro figlio intervenuti nel periodo perinatale Ci preme confermare che purtroppo su tutta questa problematica il ritardo della diagnosi è ancora un dato diffuso e preoccupante. • L'esperienza ci insegna in modo inconfutabile che la diagnosi precoce e la messa in atto di un tempestivo programma terapeutico adeguato sono indispensabili per ottenere un buon risultato. Il tempo perso comporta difatti alterazioni più difficilmente recuperabili, se non irreversibili. Ogni giustificazione, a titolo solo “umanitario”, per ritardare diagnosi e terapia, non è ammissibile in medicina. Sappiamo che vi è proporzionalità diretta tra momento della lesione, momento della diagnosi, momento d’inizio della terapia adeguata e la messa in atto delle potenzialità di ricupero del bambino con patologia .
La gravità o meno delle future
conseguenze quindi dipendono spesso dalla precocità dell’intervento. E’ facile rendersi conto che all'età di poche settimane o di qualche mese di vita i segni della patologia, in caso di sofferenza cerebrale, possono essere molto sfumati. Per questo sarà opportuno tener conto seriamente dei segni che possono far sospettare la sola minaccia del solo probabile o possibile sviluppo patologico neuro e psicomotorio. • Ecco perché noi proponiamo una precisa metodica sia diagnostica che terapeutica. • Abbiamo la presunzione che sia adeguata ed efficace a far sì che nessuna persona soffra più di esiti di paralisi cerebrale infantile, o almeno non più con la gravità delle manifestazioni cliniche che ci è dato di osservare ancora, purtroppo. • NB: La nostra proposta terapeutica, quando applicata correttamente, si rivela efficace anche in patologie già consolidate. COME SI POSSONO DEFINIRE LE PARALISI CEREBRALI INFANTILI
La definizione che la Società Internazionale
delle Paralisi Cerebrali Infantili ha accettato, è la seguente: “La paralisi cerebrale infantile è un disordine persistente ma non immutabile della postura e del movimento, dovuto ad alterazione delle funzioni cerebrali, insorgente prima che la crescita e la maturazione del Sistema Nervoso Centrale siano completate”. Con l’espressione “persistente” si intende che le lesioni non sono progressive, anche se le manifestazioni cliniche, in relazione allo sviluppo neuro e psicomotorio, mutano nel tempo, solitamente aggravandosi. Si aggrava la situazione clinica, ma non la lesione organica o l’alterazione delle funzioni cerebrali che l‘ hanno provocata (in realtà accade che la lesione primitiva impedisce la normale evoluzione maturativa delle zone cerebrali ad essa collegate …). L'espressione “non immutabile“ lascia sperare in un possibile miglioramento della sintomatologia, non solo nel senso che la nota plasticità del cervello può anche rimediare il danno senza interventi esterni, ma soprattutto che un pronto, corretto, frequente e costante intervento terapeutico può modificare le manifestazioni cliniche in senso positivo. L'espressione “prima che la maturazione del Sistema Nervoso Centrale sia completata“ è interpretata in modo diverso dai vari autori così che per alcuni si intende pochi mesi, per altri anche vari anni. A noi sembra corretto e coerente con gli elementi dello sviluppo neuro e psicomotorio e con la patogenesi dei disturbi relativi, limitare questo periodo al terzo o, al più, al quarto mese (in vista anche della prevenzione della sintomatologia conclamata, in caso di patologia). Punti fondamentali
• La paralisi è conseguenza di una lesione fissa
• La paralisi non è immutabile • Occorre diagnosticare subito • Occorre intervenire entro la fine del terzo mese e l’inizio del quarto