sostanze semplici o complesse (proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali e acqua) indispensabili per la costruzione delle strutture biologiche. Una sana alimentazione e' fondamentale per tutelare la salute e la qualità della vita. Per vivere bene bisogna fare una corretta alimentazione e rispettare delle semplici regole. Una scorretta alimentazione si ripercuote sull'individuo con il manifestarsi di gravi disturbi fisici e morali, quali l'obesità, l'anoressia, o la bulimia. I carboidrati anche detti glucidi sono la principale fonte energietica fornita all’organismo dagli alimenti. I glucidi si distinguono in due categorie: Glucidi semplici(monosaccaridi) come per esempio glucosio, fruttosio o galattosio Glucidi complessi, quest’ultimi vengono digeriti molto velocemente e trasformati dal nostro organismo in glucosio dal quale si ricava energia per le varie attivita motorie e non . Sono contenuti nella pasta, nel pane, nei legumi, nei tuberi e nel latte. Prima di trasformarsi devono essere scomposti e non sono disponibili nell’immediato ma rappresentano un serbatoio di riserva energetica I grassi anche detti lipidi svolgono come i carboidrati una funzione energietica, di termoregolazione e di veicolo per sostanze essenziali.i lipidi possono essere divisi in due classi: Lipidi semplici che hanno una funzione prevalentemente energietica Lipidi complessi che hanno una funzione plastica I cibi che fornisco oli e grassi possono essere d’origine animale (latte, burro, formaggi,carni,…) O d’origine vegetale( olio d’oliva e di semi) . Quest’ultimi non aumentano il colesterolo Le proteine o protidi svolgono una funzione plastica ed enzimatica(acceleratore di reazione chimiche) contengono circa 4 kcal per grammo. Sono formate da unita semplici dette amminoacidi. Gli aminoacidi sono circa venti ma se ne distinguono 8 che vengono chiamati amminoacidi fondamentali. Tutti gli aminoacidi sono fonte d’azoto, fondamentale per la crescita muscolare, la riparazione dei tessuti e il mantenimento delle funzioni vitali. Gli alimenti con la maggior quantita di proteine sono quelli di origine animale e vengono definite “ad alto valore biologioco” perche possiedono tutti gli AA fondamentali. Abbiamo anche quelle vegetali che sono contenute nei cereali e nella frutta secca. Le vitamine hanno una funzione prottettiva e regolatrice:agiscono come fattori di crescita, rafforzano le strutture nervose, aumentano la resistenza alle infezioni. Sono distinte in due gruppi idrosolubili e lipo solubili. Il loro fabbisogno è garantito da una dieta equilibrata. I sali minerali sono fattori fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo; svologono la funzione di regolatrici nelle reazioni chimiche, ed inoltre, svolgono la funzione plastica Ogni individuo per conoscere le effettive necessita energetiche deve conoscere il proprio metabolismo. Il metabolismo basale, indica la quantita di calorie spese nelle condizioni minimali di lavoro che il nostro corpo consuma. Il metabolisomo totale rappresenta invece le quantita di energia in piu rispetto al consumo energetico a riposo. In defin itiva i nostri bisogni energetici dipendono dal nostro livello di attivita fisica che praticichiamo al lavoro e nello sport. Una dieta equilibrata deve tener conto sia della quantita sia della qualita degli alimenti. Come tutti sappiamo infatti esistono cibi “buoni” e cibi “cattivi”. In una dieta è fondamentale far prevalere cibi buoni anche se , alcuni studi dimostrano, consumando circa il 20% del nostro fabbisogno giornaliero non andremo ad intaccare la dieta. Solitamente una distribuzione ottimale sarebbe: 55% glucidi-30%lipidi- 15% proteine ed infine sali minerali e vitamine abbinate ad una buona idratazione. • È nota a tutti l'importanza di una buona alimentazione per mantenere sano il nostro organismo e farlo funzionare al meglio. Se questo è valido per qualsiasi persona "normale", con una vita più o meno sedentaria, ancor di più lo è per coloro che praticano uno sport. • Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di tutto. Le quantità saranno proporzionali al tipo di attività fisica che svolge. Inutile dire che quando l'attività fisica rallenta o cessa del tutto, è bene che l'ex atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove abitudini. Una dieta variata, composta dai normali cibi scelti fra i diversi gruppi alimentari, fornisce un'adeguata quantità di vitamine e minerali. È vero che mangiando male qualsiasi atleta peggiora il suo rendimento ma non esistono alimenti "magici" capaci di migliorare le prestazioni fisiche oltre quello che possiamo attenderci dalle nostre caratteristiche personali e soprattutto dall'allenamento. Lo sportivo non può eccedere nel consumo di carboidrati poiché superare la percentuale del 55 60% di zuccheri con l'apporto calorico complessivo comporta disturbi digestivi (meteorismo, costipazione o diarrea, dolori addominali), riduzione dell'appetito e possibile carenza dell'apporto di calcio. Per quanto riguarda le vitamine. Sono sufficienti le normali quantità di vitamine ricavabili da una dieta adeguata e variata. Il fabbisogno vitaminico dello sportivo è praticamente uguale al fabbisogno di chi non pratica sport. Carenze vitaminiche negli atleti non si riscontrano praticamente mai e assumere elevate quantità di vitamine significa sprecare denaro (è un modo costoso per aumentare il contenuto di vitamine nelle urine), rischiando fenomeni di accumulo di vitamine liposolubili (vitamine A, D, E, K). Per ciò che riguarda gli integratori minerali, molti sportivi ne fanno uso, ma è preferibile cercare negli alimenti e non negli integratori ciò di cui l'organismo ha bisogno. L’anoressia inizia con una cura dimagrante: l’intento è quello di controllare la propria immagine, controllare tutto. In realtà l’immagine riflessa nello specchio non restituisce la realtà: la persona anoressica non si vede mai abbastanza magra anche se sfiora la morte. Di solito si comincia con una dieta dimagrante: tutto ciò che si desidera, apparentemente, è migliorare e controllare la propria immagine. La persona anoressica non si sente mai abbastanza magra. Tra i sintomi, la fame viene negata, si cade nel calcolo ossessivo delle calorie e nel controllo spasmodico del peso. Ci si illude che cambiando il proprio corpo sia possibile cambiare anche la propria vita, cambiare gli altri, cambiare la realtà. Questo tipo di disturbo si manifesta in modo molto evidente: il corpo, scarno e denutrito, diviene una tela su cui dipingere l’immagine di un dolore interiore, un disagio che le parole non possono esprimere. L’anoressia può portare danni molto gravi alla salute come insufficienza renale, perdita dei capelli e dei denti, arresto cardiaco. L’arresto del ciclo mestruale per oltre un trimestre è il primo indicatore dell’anoressia e può portare a gravi forme di osteoporosi. Nel 75% dei casi oggi, l’anoressia è accompagnata dalla bulimia. Il soggetto cede all’ istinto di sopravvivenza, perde il controllo, mangia tutto ciò che trova e si induce il vomito. Si può dire che l’anoressia sia una manovra disperata per coprire la bulimia. La bulimia è il bisogno smodato di tutto. L’anoressia è un tentativo drastico di coprire la bulimia. Spesso anoressia e bulimia si alternano ciclicamente: la persona anoressica, che non riesce più a controllare la fame, cede all’istinto e si punisce con il vomito autoindotto. “ L’anoressia è la punta dell’iceberg, il sintomo di una sofferenza che ha cause psicologiche. Per questa ragione non può essere aggredito: è necessario invece cercare le cause senza tuttavia perdere di vista la gravità dei risvolti che possono mettere a rischio la vita. Il sintomo non viene soppresso ma si diluisce fino a scomparire solo quando la persona non sente più la necessità di adottare i comportamenti che ha dovuto cercare e usare come soluzione, quando riesce a esprimere e vivere i suoi sentimenti, quando a dispetto delle difficoltà trova dentro di sé gli strumenti per far fronte alla vita e alla sofferenza che ne è parte” (Fabiola De Clercq, 1995, Donne invisibili, Bompiani). Nella bulimia si instaura una dipendenza dal cibo come quella dalla droga e dall’alcool. La sensazione soggettiva è quella di “un pozzo buio e profondo da riempire”: si tratta di un vuoto soggettivo incolmabile, disperato, che si cerca di riempire attraverso l’assunzione di quantità eccessive di cibo. La vita si svolge mangiando, in una sensazione di totale perdita di controllo, e vomitando incessantemente. Il senso di colpa è devastante e lascia la persona in un circolo vizioso senza fine. Oltre alle abbuffate e al vomito, alcuni dei sintomi attraverso i quali si declina la bulimia sono condotte compensatorie come l’eccessivo esercizio fisico e l’abuso di lassativi e diuretici. La bulimia, nonostante spesso rappresenti l’altro lato della medaglia delle persone anoressiche che non riescono più a controllare la fame, lascia sul corpo segni meno evidenti: per questo è più difficile da riconoscere rispetto all’anoressia. Le conseguenze sono comunque devastanti sulla salute di chi ne soffre: il vomito autoindotto causa problemi gastrici, erosione dello smalto dentale, disidratazione, ipotalassemia e disfunzioni cardiache.