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“l’analisi transazionale è una teoria della

personalità e una psicoterapia sistematica ai


fini della crescita e del cambiamento della
persona”

ideata da Eric Berne


LAnalisi transazionale
• Si occupa di come le persone vivono le
esperienze: quelle dentro sé stesse e quelle
con gli altri
• Fornisce la mappa che ci consente di
addentrarci nel territorio stupefacente e
complesso delle esperienze intrapsiche ed
interpersonali
La mappa si chiama:
• Stati dell’Io: Genitore, Adulto e Bambino
• Sono insiemi omogenei di esperienze
psichiche, di vissuti affettivi ed emotivi, di
pensieri, di comportamenti
• L’AT ci propone l’idea che noi siamo esseri
costantemente in RELAZIONE
CAMPI D’APPLICAZIONE:

 Analisi dei sistemi e delle


organizzazioni

 Psicoterapia

 Counseling

 Formazione
L’analisi transazionale in quanto
teoria della personalità fornisce
un quadro di come siamo
strutturati dal punto di vista
psicologico
UTILIZZA UN MODELLO IN TRE PARTI:

MODELLO DEGLI
STATI DELL’IO

 COME FUNZIONIAMO

• COME CI COMPORTIAMO
QUATTRO MODI PER
RICONOSCERE
GLI STATI DELL’IO:

 DIAGNOSI COMPORTAMENTALE

 DIAGNOSI SOCIALE

 DIAGNOSI STORICA

 DIAGNOSI FENOMENOLOGICA
DIAGNOSI COMPORTAMENTALE:
si giudica in quale stato dell’io
e’ una persona osservando il
suo comportamento:
PAROLE
TONI DI VOCE
GESTI
ATTEGGIAMENTI DEL CORPO
•ESPRESSIONI FACCIALI
IL MODELLO DEGLI STATI DELL’IO

Uno stato dell’io è un insieme di


comportamenti, pensieri ed emozioni
tra loro collegati.
È un modo attraverso il quale noi
manifestiamo una parte della nostra
personalità in un dato momento.

Modello

“GAB”
MODELLO DEGLI
STATI DELL’IO
STATO DELL’IO GENITORE
Comportamenti, pensieri ed
emozioni copiati da genitori
O dalle figure genitoriali
STATO DELL’IO ADULTO
Comportamenti, pensieri ed
emozioni che sono una
risposta diretta al
qui - e – ora
STATO DELL’IO BAMBINO
Comportamenti, pensieri ed
emozioni riproposti
dall’infanzia
STATO DELL’IO GENITORE
ESTERNAMENTE SI ESPRIME
SPESSO IN COMPORTAMENTI
PREGIUDIZIALI, CRITICI O
PROTETTIVI; INTERNAMENTE E’
VISSUTO COME VECCHI
MESSAGGI GENITORIALI CHE
CONTINUANO AD INFLUENZARE
IL BAMBINO
CONTIENE GLI ATTEGGIAMENTI E IL
COMPORTAMENTO ASSIMILATI DA FONTI
ESTERNE, PRINCIPALMENMTE DAI
GENITORI.
STATO DELL’IO ADULTO

Non ha rapporto con l’età, è


orientato alla realtà attuale e alla
raccolta obiettiva d’informazioni,
è organizzato, adattabile,
intelligente e funziona
esaminando la realtà
STATO DELL’IO BAMBINO

Contiene tutti gli istinti che in


un bambino sono naturali e
registra le prime esperienze di
vita, delle reazioni che il
bambino ha assunto verso de
stesso e verso gli altri, si
manifesta come vecchi
comportamenti dell’infanzia
ANALISI FUNZIONALE DEGLI STATI DELL’ IO
GENITORE NORMATIVO

• POSITIVO: quando le norme


genitoriali mirano a proteggere e
promuovere il benessere del bambino

• NEGATIVO: comportamenti
genitoriali che comportano una
svalutazione del bambino
GENITORE AFFETTIVO

• POSITIVO: comporta un prendersi


cura degli altri che deriva da una
posizione di autentico rispetto per la
persona aiutata

• NEGATIVO: dare “aiuto” da una


posizione di superiorità che svaluta
l’altro
BAMBINO ADATTATO

• POSITIVO: segue regole e norme


sociali

• NEGATIVO: si ripropongono reazioni


infantili
BAMBINO LIBERO

• POSITIVO: allontanarsi dai limiti


genitoriali con comportamenti
accrescitivi/positivi

• NEGATIVO: soddisfare le reazioni


non censurate
CONTAMINAZIONE

G G G
A A
A
B
B B
A)CONTAMINAZIONE B) CONTAMINAZIONE C)DOPPIA
DEL GENITORE DEL BAMBINO CONTAMINAZIONE
COSA SONO LE TRANSAZIONI

Quando comunico, posso


scegliere
di rivolgermi a voi da uno
qualsiasi
dei vostri stati dell’io.
Questo scambio di comunicazione si
chiama transazione

Stimolo risposta
“unità fondamentale del discorso
sociale”

E. Berne
G G
A A
S

B B
TRANSAZIONE COMPLEMENTARE
DA ADULTO AD ADULTO
Complementare A-A
• Es: io vi chiedo“che ora è”
La vostra risposta è “è l’una”
Quando vi ho chiesto quell’informazione ero nel mio stato
dell’Io Adulto e l’ho rivolta al vostro Adulto.
Una transazione complementare è quella in cui i
vettori transazionali sono paralleli e lo stato
dell’io a cui ci si rivolge è quello che risponde
G G
S

A R
A
B TRANSAZIONE
B
COMPLEMENTARE
GENITORE – BAMBINO
BAMBINO – GENITORE
Complementare G-B, B-G
• Es: il proprietario di un negozio alza lo sguardo nel
momento in cui il commesso arriva in ritardo, passando
nel Genitore brontola: “ancora una volta in ritardo!così
non va bene”
• Prendendo un’aria sottomessa e arrossendo, entrando nel
Bambino, il commesso balbetta: “mi dispiace non si
ripeterà più”
• Col suo brontolare da G, il proprietario intende che il suo
stimolo sia ascoltato dal B del commesso
GN GN GA
GA

A A
BA BL BA BL

TRANSAZIONE COMPLEMENTARE BL-GA, GA-BL


Complementare BL-GA, GA-BL
• Es: Mario (buttandosi nella poltrona): “oh come sono stanco! Vorrei
tanto che mi massaggiassi la schiena.Vuoi farlo?”
• Rosa (con tono carezzevole, sorride, apre le braccia) : “certo che lo farò”
• La loro transazione è complementare. Lo
stimolo è da BL a GA e la risposta torna da
GA a BL.
• Le caratteristica sono la prevedibilità e la
possibilità che la comunicazione possa
continuare indefinitamente.
G G
A A
S

B B
TRANSAZIONE INCROCIATA A-A,G-B
Incrociata A-A, G-B
• Es: io vi chiedo: “che ore sono?”
• Voi vi alzate divenite rosso in volto e gridate:
“che ora! Non chiedermi sempre che ora è! Sei di
nuovo in ritardo, che diavolo stai combinando?”
• Questa non è la risposta da A cui io vi ho invitato
con la mia domanda da Adulto.
• Col vostro rimprovero mi invitate a passare dal
mio a al mio B
G S G
A R A
B B
TRANSAZIONE INCROCIATA G-B,A-A
Incrociata G-B, A-A
• Torniamo alla scena tra il negoziante e il
commesso…invece di assumere un’aria
sottomessa e di chiedere scusa, lo guarda da pari
a pari. Risponde con voce chiara: “vedo che lei è
arrabbiato capisco. Per favore mi dica cosa
vuole che faccia al riguardo”
• Egli ha incrociato lo stimolo G-B del proprietario
con una risposta A-A
GN GN GA
GA

A A
BA BL BA BL

TRANSAZIONE INCROCIATA BL-GA, GN-BA


Incrociata BL-GA, GN-BA
• Es: Mario(buttandosi nella poltrona): “o come sono
stanco vorrei tanto che mi massaggiassi la schiena. Vuoi
farlo?”
• Rosa (con tono di voce duro, aggrotta le sopracciglia, lo
guarda dall’alto in basso): “ma sei matto! Pensi che abbia
tempo di massaggiare la schiena alla gente?”
• Rosa ha dato una risposta a partire da GN e non da GA. Si rivolge al BA di
Mario invece che nel BL.
• Quando una transazione è incrociata ci sono buone possibilità che la persona
che riceve la risposta passi nello stato dell’Io cui è stata invitata dall’altro.
• Si ha un’interruzione nella comunicazione e una o entrambe le persone
dovranno cambiare stato dell’io affinchè la comunicazione si ristabilisca.
G R P
G
A A
S S

R S

B B
S P

TRANSAZIONE ULTERIORE DUPLICE: LIVELLO


SOCIALE A-A,A-A; LIVELLO PSICOLOGICO G-B,B-G.
Ulteriore duplice: livello sociale A-A,A-A;
livello psicologico G-B, B-G

• Es: Marito: “che hai fatto della mia


camicia?”
• Moglie: “l’ho messa nel tuo cassetto.”
• All’apparenza è una transazione complementare
da A-A e tale è a livello sociale.
• Ma…rivediamola con i suoni e altre
caratteristiche
Livello psicologico
• Il marito ( con voce dura, i muscoli della faccia tesi, le
sopracciglia inarcate): “che hai fatto della mia camicia?”
• Moglie (con voce lamentosa, strige le spalle, china la
testa in avanti, innalza le sopracciglia): “l’ho messa nel
tuo cassetto”
• Se esprimiamo con parole i messaggi trasmessi a questo
livello avremmo:
• Marito: “tieni sempre in disordine le mie cose”
• Moglie: “tu mi critichi sempre ingiustamente”
G G
A A
SS

R
B
S
B
P

TRANSAZIONE ANGOLARE ULTERIORE


Angolare ulteriore
• Es: venditore: “certo signore questa è la migliore
macchina fotografica che ci sia . Ma penso che
probabilmente lei non possa permettersela”
• Cliente (con aria di sfida): “la prendo”
• Ma…è sempre possibile che vada diversamente e il
cliente dica: “ si ha ragione non posso permettermela.
Grazie lo stesso.”
• Quando io offro uno stimolo transazionale, non posso mai
obbligarvi ad entrare in quel particolare stato dell’Io ma
soltanto invitarvi.
BIBLIOGRAFIA
• L’analisi transazionale guida alla psicologia
umana I.Stewart, V.Joines ed.Garzanti
• L’analisi transazionale nella formazione
degli adulti M.Castagna ed.Francoangeli
• A che gioco giochiamo E. Berne
ed.Bompiani
• “Ciao!”…e poi? La psicologia del destino umano
E.Berne ed.Bompiani
“IL GRUPPO, LA SITUAZIONE DI GRUPPO
E’ UN MODO DI PENSARE E DI CONCEPIRE
LA PLURALITA’ INTERUMANA CHE
CONSENTE DI ARTICOLARE LE
CONTRADDIZIONI FRA INDIVIDUO E
SOCIETA’, TRA SINGOLO E MASSA”
SPALTRO
“GLI ESSERI UMANI NASCONO
NEI GRUPPI, VIVONO NEI GRUPPI
E DEFINISCONO LA PROPRIA
IDENTITA’ ATTRAVERSO I
GRUPPI”
P. CLARKSON
“La rason de l’obrero se alza
em las salitreras a
transformar la vida a
organizar las fuerzas”
INTI ILLIMANI
STRUTTURAZIONE DEL TEMPO

ISOLAMENTO
Non effettuo
transazioni
Evito il “rischio”
psicologico
B
(RIFIUTO)
RITUALI

Interazione sociale abituale


Es: “ciao!” “ciao!”

BA G
PASSATEMPI
Parlare di qualcosa senza
intraprendere alcuna azione ad essa
relativa.
Mezzo d’esplorazione
Si parla di qualcosa che è successo
da qualche parte non nel QUI– E - ORA

G B
ATTIVITA’
FAR RAGGIUNGERE UN
OBBIETTIVO A
SPECIFICITA’ DEL GRUPPO DI FORMAZIONE
SINDACALE
in questo tipo di gruppo mancano:
l’obbligo alla partecipazione come nei
corsi aziendali;
•la libera scelta di partecipare ai
gruppi terapeutici
l’adesione e’ dovuta al senso d’appartenenza , al
fatto d’essere accomunati dallo stesso impegno
sociale,
all’ affinita’ ideologica.
GLI OBIETTIVI DELLA CGIL NEI CORSI
FORMATIVI
 motivare al ruolo di delegato
 favorire la crescita culturale e professionale
dei delegati
 costruire una cultura d’avvicinamento allo
studio
 stimolare gli interessi
individuali
 formare nuovi quadri dirigenti
OBIETTIVI DEL FORMATORE

 valorizzare il gruppo come ambito facilitante


d’apprendimento

• valorizzare la dimensione grippale come


elemento insito al “mestiere” del sindacalista
OBIETTTIVI DEL SINDACALISTA
RACCOGLIERE LE ISTANZE PER LA COSTRUZIONE DI
UNA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA

SELEZIONARLE, RENDERLE DEL GRUPPO – MASSA,


NON SOMMA DELLE SINGOLE RIVENDICAZIONI

IL RAPPORTO CON I LAVORATORI


CONTRADDISTINGUE IL “MESTIERE” DEL
SINDACALISTA
IL GRUPPO HA UNA SUA IDENTITA’
CHE PRESCINDE DA QUELLE DEI
SINGOLI COMPONENTI
“l’interazione con le altre personalità
non è solo un processo che libera le
caratteristiche e qualità centrali di una
persona, l’individuo è effettivamente
costruito in rapporto agli altri”
(BENSON)
APPLICAZIONI PRATICHE
concordare il lavoro iniziale, centrale e
conclusivo;
imparare a procedere, a portare avanti
l’azione individuale e collettiva;
chiarire aspettative e obiettivi;
sviluppare l’interazione e il “giusto
rapporto”;
comprendere il comportamento
individuale e collettivo.
CHE FARE NEL GRUPPO
DEDICARE tempo ad analizzare quel che
sta accadendo per OSSERVARE come sta
accadendo
CHIEDERE ai componenti del gruppo cosa
vedono e come si vedono.
SOTTOLINEARE il cambiamento.
CHIEDERE conferma al gruppo

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