Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
A cura di:
• Attivare la collaborazione
3
Scopo della formazione
• Acquisire la consapevolezza di dover finalizzare l’organizzazione del dipartimento di Fisica Nucleare
alla sicurezza.
• Sviluppare una metodologia operative per l’individuazione delle misure di sicurezza da adottare.
• Interagire correttamente con gli altri soggetti al fine di elevare la cultura della sicurezza.
Perché è importante sensibilizzare i
lavoratori sulla “sicurezza”
• Motivo Etico
• Motivo Economico
Paragone tra il 2014 e il 2017 secondo i dati INAIL:
Anni ‘80 Direttive Europee: Le direttive Sociali sono dette “Orizzontali” perché interessano la società nel
• Sociali suo complesso (art. 118 Trattato di Roma)
• Di Protocollo Le direttive di prodotto stabiliscono requisiti essenziali per i prodotti
(Marchio CE).
PRINCIPIO DELL’AUTOTUTELA
(art. 5: …”ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria
salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro su cui possono
ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni.”)
Datore di lavoro
Servizio prevenzione
Medico competente
e protezione
Dirigenti
RLS Preposti
Lavoratori (VOI)
ALCUNE DEFINIZIONI COMUNI:
DATORE DI LAVORO: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o,
comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto
dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la
propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa
o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e
di spesa.
RLS: persona eletta o designata (dai lavoratori) per rappresentare i lavoratori per
quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
• nominare il medico competente ;
• inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di
sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l’osservanza degli
obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;
• adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e
dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed
inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
• Verifica che solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguata istruzione accedano a
zono che li espongano a rischi gravi e/o specifici .
ARRESTO FINO A UN MESE O AMMENDA DA 200 A 800 EURO.
Aumentare la consapevolezza!!!
VALUTAZIONE E RILEVAZIONE DEL RISCHIO
DEFINIZIONI
32
RAZIAZIONI NON IONIZZANTI (NIR)
SPETTRO ELETTROMAGNETICO
35
Le NIR (campi elettromagnetici) sono forme di RADIAZIONI
ELETTROMAGNETICHE presenti
sia in natura:
• radiazioni solari
• cariche elettrostatiche
• radiazioni del campo magnetico terrestre
ELF-VLF
(frequenze estremamente 1 Hz – 300 Hz Rete elettrica (50 Hz), VDT
basse)
38
SOTGENTI di CAMPI MAGNETICI
39
SOTGENTI di CAMPI MAGNETICI a BASSE FREQUENZE (ELF – VLF)
41
Campi elettromagnetici e salute
42
Campi elettromagnetici e salute
43
Campi elettromagnetici e salute
44
EFFETTI BIOLOGICI NELL’ORGANISMO
45
EFFETTI BIOLOGICI A BASSE FREQUENZE
46
EFFETTI BIOLOGICI A BASSE FREQUENZE
47
EFFETTI BIOLOGICI alle RF e MW
Alle RF e MW prevale il riscaldamento dei tessuti.
L’assorbimento di energia non si traduce proporzionalmente in aumento della
temperatura del tessuto.
I meccanismi di termoregolazione dell’organismo tendono a contenere questo
effetto.
51
GRANDEZZE DOSIMETRICHE E GRANDEZZE OPERATIVE
GRANDEZZA GRANDEZZA
RANGE FREQUENZE EFFETTI RISCONTRATI
DOSIMETRICA OPERATIVA
Elettrostimolazione cellule
ELF – VLF Campo elettrico (E) e
dovuta a correnti indotte Densità di corrente (J)
10 Hz – 100 KHz Campo magnetico (H)
nei tessuti
Surriscaldamento
RF – MW localizzato di organi e Tasso di Assorbimento
100 KHz – 10 GHz tessuti per assorbimento di Specifico (SAR)
energia elettromagnetica Campo elettrico (E) 0
Campo magnetico (H)
Per i campi magnetici statici e/o operanti a basse frequenze sono previste
delle limitazioni di accesso (zone di accesso controllato), viste le difficoltà di
schermare i campi magnetici.
Per le altre sorgenti di NIR sono in corso di definizione limiti di accesso e
procedure operative.
53
Norme di prevenzione per CMS-ELF-VLF-RF-MW
• Predisporre un’adeguata schermatura delle sorgenti (normalmente garantita
dal costruttore, prestare particolare attenzione nel caso di prototipi);
• Durante il funzionamento degli apparecchi mantenere una certa distanza
di sicurezza (≥ 2 m);
• Limitare o vietare l’accesso a portatori di pacemaker e di protesi metalliche
(solo CMS-ELF-VLF);
• Evitare l’uso di oggetti conduttori () vicino all’area di lavoro; soprattutto se
ferromagnetici
• Non posizionare più macchinari vicini tra loro;
• Evitare postazioni di lavoro permanenti vicine al macchinario (ad es.
scrivania sul muro adiacente alla stanza in cui vi è il macchinario, oppure
postazione di lavoro alle spalle di un videoterminale con tubo a raggi
catodici).
54
Norme di prevenzione per IR-VIS-UV
55
DLgs. 81/08 – TESTO UNICO SULLA SALUTE E
SICUREZZA SUL LAVORO
Le parti di interesse
del DLgs. 81/08 – TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
che riguardano i CAMPI ELETTROMAGNETICI
sono:
• TITOLO VIII «AGENTI FISICI» /ART. 180 – 220 / ALLEGATI XXXV - XXXVII
56
Dlgs 81/2008 (Titolo VIII - Capo IV) - Art. 206
Campi di applicazione
57
Dlgs 81/2008 (Titolo VIII - Capo IV) - Art. 207
Definizioni
VLE relativi agli effetti sanitari, VLE al di sopra dei quali i lavoratori
potrebbero essere soggetti a effetti nocivi per la salute, quali il riscaldamento
termico o la stimolazione del tessuto nervoso o muscolare;
60
COME COMPORTARSI IN CASO DI SUPERAMENTO DEI VALORE
DI AZIONE?
Nel caso di superamento dei valori di azione occorre adottare misure tecniche e
organizzative finalizzate a ridurre l'esposizione.
• ricollocazione della sorgente nel locale ed eliminazione delle superfici riflettenti che
possono aumentare l'esposizione;
61
• schermatura della sorgente, dei locali o dello spazio tra sorgente e operatore;
62
PARAMETRI MISURABILI:
63
Dlgs 81/2008 (Titolo VIII - Capo IV) - Art. 209
Valutazione dei rischi e identificazione dell’esposizione
64
Dlgs 81/2008 (Titolo VIII - Capo IV) - Art. 209
Valutazione dei rischi e identificazione dell’esposizione
Nell'ambito della valutazione del rischio di cui all'articolo 181, il datore di lavoro presta particolare
attenzione ai seguenti elementi:
a. la frequenza, il livello, la durata e il tipo di esposizione, inclusa la distribuzione sul corpo del lavoratore
e sul volume del luogo di lavoro;
b. i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'articolo 208;
c. effetti biofisici diretti;
d. tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio;
e. qualsiasi effetto indiretto di cui all’articolo 207;
f. l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione ai campi
elettromagnetici;
g. la disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione ai campi
elettromagnetici;
h. informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 211;
i. informazioni fornite dal fabbricante delle attrezzature;
j. altre informazioni pertinenti relative a salute e sicurezza;
k. sorgenti multiple di esposizione;
l. esposizione simultanea a campi di frequenze diverse. 65
Dlgs 81/2008 (Titolo VIII - Capo IV) - Art. 209
Valutazione dei rischi e identificazione dell’esposizione
Qualora non sia possibile stabilire con certezza il rispetto dei VLE sulla base di
informazioni facilmente accessibili, la valutazione dell’esposizione è effettuata sulla
base di misurazioni o calcoli.
Il datore di lavoro precisa, nel documento di valutazione del rischio di cui all'articolo
28, le misure adottate, previste
Nel DVR il datore di lavoro può includere una giustificazione per la quale, data la
natura e l’entità dei rischi connessi con i CEM, non è stata necessaria una valutazione
dei rischi più dettagliata. 66
Dlgs 81/2008 (Titolo VIII - Capo IV) - Art. 210
Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi
• Misure adottate
• Entità e significato dei valori limite e dei valori di azione
• Risultati della valutazione dei rischi
• Modalità per individuare e segnalare effetti negativi
• Quando i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria
• Procedure di lavoro per ridurre al minimo i rischi
68
Dlgs 81/2008 ALLEGATO XXXVI
Campi elettromagnetici (CEM)
69
Dlgs 81/2008 ALLEGATO XXXVI
Campi elettromagnetici
Ic Corrente di contatto
J Densità di corrente
E Intensità di campo elettrico
H Intensità di campo magnetico
B Induzione magnetica
S Densità di potenza
SA Assorbimento specifico di energia
SAR Tasso di assorbimento specifico di energia
70
Dlgs 81/2008 ALLEGATO XXXVI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Tabella 1 - Valori limite di esposizione
Tutte le condizioni devono essere rispettate
Frequenza Densità di SAR mediato su SAR localizzato SAR mediato su Densità di
corrente corpo e corpo intero su corpo e tronco arti potenza
tronco [W/Kg] [W/Kg] [W/Kg] [W/m2]
[J] [mA/m2]
Fino a 1 Hz 40 -- -- -- --
1 – 4 Hz 40/f -- -- -- --
4 – 1000 Hz 10 -- -- -- --
• Tutti i componenti delle reti che soddisfano i criteri di cui sopra sono conformi
(incluso i conduttori, interruttori, trasformatori ecc...);
74
Per esposizioni al campo elettrico sono conformi:
• Qualsiasi circuito in cavo sotterraneo o isolato indipendentemente dal
voltaggio;
• Qualsiasi circuito nudo aereo tarato ad un voltaggio fino a 100 kV, o linea
aerea fino a 125 kV sovrastante il luogo di lavoro, o a qualsiasi voltaggio se
sovrasta luogo di lavoro chiuso.
77
SEGNALI DI
AVVERTIMENTO
PERICOLO
78
NORME COMPORTAMENTALI
80
NORME COMPORTAMENTALI
• Prima di accedere all’impianto devono essere depositati tutti gli
oggetti metallici ed in particolare quelli ferromagnetici, così come
orologi analogici, floppy, carte di credito e tessere magnetiche che
potrebbero danneggiarsi.
82
CENNI SULLE NRI DA LASER
LASER
I mezzi attivi più utilizzati per i laser medicali sono l’Anidride carbonica (CO2), l’Argon,
il Kripton, il Neodimio-YAG, l’Holmio-YAG, l’Arseniuro di Gallio (Ga-As).
84
CENNI SULLE NRI DA LASER
Le potenze emesse variano da pochi milliwatt (mW) fino a un centinaio di watt (W).
85
CENNI SULLE NRI DA LASER
86
CENNI SULLE NRI DA LASER
La determinazione del LEA deve essere effettuata nelle condizioni più sfavorevoli ai
fini della sicurezza.
87
CENNI SULLE NRI DA LASER
Si sono individuate, secondo la norma CEI 76-2, 5 classi di laser:
1, 2, 3A, 3B e 4, con indice di pericolosità crescente con il numero di classe.
88
CENNI SULLE NRI DA LASER
CLASSE 3A (Medium Power Laser): Sono compresi in questa classe i laser con
emissione nel visibile e una potenza in uscita fino a 5mW.
Possono emettere radiazioni sia nel campo del visibile che
in quello del non visibile e i loro fasci non sono pericolosi se
osservati direttamente in maniera non continua, mentre lo
possono diventare se si utilizzano strumenti che
amplificano e concentrano il fascio ottico (quali microscopi,
binocoli, ecc.).
CLASSE 3B (Medium Power Laser): I laser di classe 3B hanno potenze medie comprese
tra i 5mW e i 500 mW. I laser di classe 3B sono pericolosi per
gli occhi se non protetti e possono essere pericolosi per la
pelle; anche le riflessioni diffuse da questi sistemi possono
essere pericolosi.
89
CENNI SULLE NRI DA LASER
CLASSE 4 (High Power Laser) : Sono i laser più pericolosi in quanto, oltre ad avere una
potenza tale da causare seri danni ad occhi e pelle anche se
il fascio è diffuso, possono costituire un potenziale rischio di
incendio, causare fuoruscita di materiale tossico e spesso il
voltaggio e l’amperaggio di alimentazione sono
pericolosamente elevati.
90
CENNI SULLE NRI DA LASER
SOGGETTI ESPOSTI:
i soggetti esposti, sono tutti i lavoratori che permangono all’interno degli ambienti
in cui le sorgenti laser sono installate e utilizzate.
L’esposizione fortuita o di tipo incidentale può e in generale deve essere evitata. Nel
caso quindi di esposizione non desiderata sarà necessario valutare l’entità
dell’incidente e le eventuali implicazioni mediche.
91
CENNI SULLE NRI DA LASER
RISCHI RNI DA LASER
Gli organi a rischio sono in prima istanza gli occhi e la pelle ma esistono anche dei rischi
collaterali associati all’utilizzo dei laser.
92
CENNI SULLE NRI DA LASER
Tecnico Sicurezza Laser (TSL), che seconda la norma CEI EN 60825-1 punto 3.43 è una
persona che possiede le conoscenze necessarie per valutare e controllare i rischi causati
dai laser e ha la responsabilità di supervisionare sul controllo di questi rischi. Le sue
funzioni (descritte nel par. 3.5) sono a supporto ed in integrazione alla attività del
Servizio Prevenzione e Protezione.
93
CENNI SULLE NRI DA LASER
A seconda del tipo di apparecchiatura laser in uso presso un certo laboratorio vanno
adottate delle misure di sicurezza ad essa adeguate.
CLASSE 1:
Utilizzo senza prescrizioni
CLASSE 2:
1. il laser non dovrà mai essere diretto verso gli occhi di una persona;u
2. un cartello di pericolo con la scritta “ATTENZIONE - NON STAZIONARE IN
PROSSIMITÀ DEL FASCIO LASER” dovrà essere posizionato in un punto evidente
sul laser;
3. tutti gli ingressi di osservazione e gli schermi di osservazione inclusi come parti del
laser, nonché l’ottica collegata (lenti, microscopi etc) utilizzata come punto di
osservazione, dovranno incorporare connessioni, filtri, attenuatori od altri dispositivi
atti a mantenere la radiazione ai livelli di sicurezza durante tutte le situazioni di
94
utilizzo e di manutenzione.
CENNI SULLE NRI DA LASER
CLASSE 3:
Questi laser sono potenzialmente pericolosi se il fascio, diretto o riflesso da una
superficie (orologi, anelli, penne, etc), è intercettato da un occhio non protetto. Si devono
seguire queste prescrizioni, in aggiunta a quelle già citate per la CLASSE 2:
1. Evitare l’uso di strumenti ottici;
2. Effettuare l’allineamento tramite mezzi meccanici o elettronici;
3. Fissare la quota del fascio laser molto al di sopra o al di sotto dell’altezza degli occhi;
4. Evitare che il fascio sia diretto verso superfici riflettenti;
95
CENNI SULLE NRI DA LASER
CLASSE 3B:
1. I laser dovrebbero essere utilizzati in luoghi ad accesso controllato;
2. Evitare riflessioni speculari e indossare protezioni per gli occhi;
3. E’ richiesta la sorveglianza medica qualora sia presente un rischio di esposizione
elevato;
4. Tutte le parti dell’alloggiamento che, durante le operazioni di manutenzione,
vengono rimosse, consentendo così l’accesso alla radiazione, devono essere fornite di
connessioni di sicurezza (per impedire l’accesso all’interno durante il
funzionamento).
96
CENNI SULLE NRI DA LASER
CLASSE 4:
1. il laser deve essere utilizzato in un’area ad accesso controllato;
2. per assicurare la massima protezione nell’area controllata, l’intero percorso del fascio,
inclusa l’area di irraggiamento, dovrà essere chiuso;
3. i laser devono essere forniti di una chiave di sicurezza o dispositivo di accensione e
spegnimento. La chiave deve essere custodita da persona autorizzata;
4. i laser saranno forniti di sistema di bloccaggio o attenuazione del fascio;
5. devono essere disponibili procedure scritte per l’allineamento del fascio, il suo utilizzo e la
manutenzione;
97
CENNI SULLE NRI DA LASER
L’individuare della Zona Laser Controllata (ZLC) che contiene al suo interno tutte le
zone nelle quali esista il rischio di superamento dei livelli di Esposizione Massima
Permessa (EMP) per l'occhio e per la pelle, è compito del TSL.
98
CENNI SULLE NRI DA LASER
99
CENNI SULLE NRI DA LASER
Per quanto riguarda gli occhiali è necessario che sia specificato per quale tipo di
radiazione laser (modalità di emissione e lunghezza d’onda) e quindi di apparecchiatura
forniscono protezione.
È inoltre da sottolineare che gli occhiali devono poter garantire anche la protezione da
incidenza obliqua.
100
CENNI SULLE NRI DA LASER
ATTORI COINVOLTI E RESPONSABILITA’
Sono coinvolti il TSL e il RSPP che collaborano nello svolgimento delle seguenti attività
di propria competenza:
• valutazione i rischi relativi all’installazione LASER;
• individuazione della ZONA LASER CONTROLLATA e della apposita segnaletica
adesiva e luminosa;
• scelta i dispositivi di protezione individuale adatti a ciascuna sorgente;
• effettuazione della valutazione delle condizioni di sicurezza dell’ambiente e degli
operatori sia in fase di acquisto che durante l’utilizzo della sorgente;
• organizzazione della attività di formazione del personale operatore;
• analizzazione tutti gli infortuni ed incidenti che riguardano i LASER;
• definizione le procedure di sicurezza,
101
LA SEGNALETICA
DI SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
102
SEGNALI DI
DIVIETO
SEGNALI DI
AVVERTIMENT
O
SEGNALI DI
PRESCRIZIONE
SEGNALI DI
SALVATAGGIO
SEGNALI
ANTINCENDIO