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SATURNO

La dimension
Saturno es el
sesto pianeta del Siste
ma Solare en ordine di
distanza dal Sole ed il
secondo pianeta più
massiccio dopo Giove.
Saturno, con
Giove, Urano e
Nettuno

è classificato come gigante gassoso, con un raggio medio 9,5 volte quello della Terra e una
massa 95 volte superiore a quella terrestre. Il nome deriva dalla mitologia romana.
LACOMPOSIZIONE
QUIMICA
Saturno è composto per El 95%
da idrogeno e por il 3% da elio a cui
seguono gli altri elementi. Il nucleo,
consistente in silicati e ghiacci, è
circondato da uno spesso strato
di idrogeno metallico e quindi di uno
strato esterno gassoso.
Le velocità dei venti
Con una massa pari a 95 volte e un volume pari a 750 è significativamente più veloce di
volte quello terrestre, Saturno è il secondo pianeta più quelli su Giove, anche se leggermente
grande del sistema solare dopo Giove. È classificato meno veloci di quelli che spirano
come gigante gassoso poiché gli strati esterni sono nell'atmosfera di Nettuno.
costituiti prevalentemente da gas e manca di una Saturno ha un esteso sistema
superficie definita, anche se potrebbe avere un nucleo di anelli che consiste principalmente in
solido. Saturno appare visibilmente schiacciato ai particelle di ghiacci e polveri di silicati.
poli. Questa forma è il risultato della sua rapida Della sessantina di lune conosciute
rotazione e della sua composizione chimica, con che orbitano intorno al
la densità più bassa del Sistema solare, facile a pianeta, Titano è la maggiore luna del
deformarsi sistema solare ad avere un'atmosfera
Saturno appare ad occhio nudo nel cielo notturno come un luminoso punto giallastro. Il
diametro di Saturno è troppo piccolo per poterlo percepire e a occhio nudo il pianeta apparirà
sempre come un punto. È necessario un telescopio o un potente binocolo per poter
distinguere il disco del pianeta e gli anelli. Saturno ha un periodo di rivoluzione di 29,5 anni e
ogni circa 15 anni, gli anelli scompaiono brevemente dalla vista, in quanto vengono a trovarsi
perfettamente di taglio visti dalla Terra.
Oltre che dalla distanza dalla Terra, la luminosità di Saturno dipende anche dalla posizione
degli anelli; se essi sono orientati in modo favorevole, sono maggiormente visibili e
contribuiscono ad aumentare sensibilmente la luminosità apparente di Saturno.
Talvolta Saturno, può venire occultato dalla Luna.
UN PO’ DI STORIA…
Saturno è l'ultimo dei pianeti visibili a occhio nudo ed era conosciuto
sin dall'antichità.
Il primo astronomo a osservarne la forma peculiare fu Galileo che
nel 1600 circa non riuscì a risolvere completamente la figura del
pianeta circondato dai suoi anelli. Galileo nei suoi schizzi ipotizzò
varie soluzioni per la forma di Saturno, fra cui anche possibili anelli
che tuttavia erano tangenti la superficie del corpo celeste. Nei secoli
successivi Saturno fu oggetto di studi approfonditi. Nel 1649 un
costruttore di telescopi marchigiano Eustachio Divini pubblicò per la
prima volta un'illustrazione dettagliata degli anelli di Saturno
nel 1655 l'astronomo Huygens fu il primo a intuire la natura anulare
dei corpi visti da Galileo attorno al pianeta e scoprì anche il satellite
Titano (il più grande satellite di Saturno).
Nel 1900 fu scoperto Febe, un satellite irregolare che non ruota in
sincronia con Saturno come le altre lune maggiori. Nel corso del XX
secolo, studi su Titano portarono alla conferma che esso era
circondato da una spessa atmosfera, caratteristica unica tra i satelliti
naturali del sistema solare.
Il Pioneer 11 fu la prima sonda spaziale ad effettuare un volo sopra
Saturno nel 1979. Furono scattate immagini del pianeta e di alcune
delle sue lune, anche se la bassa risoluzione non consentì di rilevare
dettagli della superficie. La sonda studiò anche gli anelli del pianeta.
SONDE VERSO LA SCOPERTA
La sonda Voyager 1 visitò il sistema di Saturno nel novembre 1980,
inviando le prime immagini ad alta risoluzione del pianeta, dei suoi
anelli e delle principali lune, effettuando anche un volo su Titano,
aumentando la conoscenza della sua atmosfera e confermando
l'impenetrabilità della stessa alle lunghezze d'onda del visibile,
impedendo la visione della superficie.
Nell'agosto 1981, la Voyager 2 continuò lo studio del sistema di
Saturno. Acquisì diverse altre immagini ravvicinate delle lune di Saturno
mostrando prove di alcuni cambiamenti dell'atmosfera e degli anelli. La
gravità di Saturno fu poi usata per dirigere la sonda verso Urano.
Le sonde scoprirono alcuni nuovi satelliti in orbita nei pressi o
all'interno degli anelli del pianeta, così come scoprirono alcuni spazi
vuoti tra gli anelli stessi.
Lanciata il 1997, la sonda spaziale Cassini-Huygens entrò in orbita
attorno a Saturno il 2004, con lo scopo di studiare il sistema saturniano
e inviare successivamente un lander sulla misteriosa superficie di
Titano, fino ad allora sconosciuta a causa della spessa coltre
atmosferica che avvolge la principale luna di Saturno.
Dall'inizio del 2005, la Cassini rivelò fulmini nell'atmosfera di Saturno,
circa 1.000 volte più potenti dei fulmini terrestri.
el 2006, la NASA comunicò che la
CASSINI-HUYGENS Cassini aveva trovato la prova di
acqua liquida su Encelado, che
fuoriesce da sotto la superficie
ghiacciata tramite dei geyser. Le
immagini della Cassini mostrarono
getti di particelle ghiacciate che dalla
regione polare sud della luna
finivano in orbita attorno a Saturno.
Nel 2011, gli scienziati della NASA
affermarono che Encelado potrebbe
essere il luogo più abitabile del
sistema solare per la vita per come è
conosciuta dall'uomo.
Numerose sono state le scoperte
della Cassini nel corso degli anni: tra
il 2006 e il 2007 sono stati scoperti
laghi e mari di idrocarburi su
Titano, il più grande dei quali ha le
dimensioni del Mar Caspio.
ROTAZIONE E RIVOLUZIONE DEL
GIGANTE GASSOSO

Saturno orbita attorno al Sole, percorrendo


una rivoluzione completa in 29,458 anni
terrestri.
Il periodo di rotazione di Saturno sul proprio
asse varia a seconda della quota; gli strati
superiori, nelle regioni equatoriali, impiegano
10,2 ore a compiere un giro completo, mentre
nucleo e mantello ruotano in 10,6 ore.
L'ultima stima del periodo di rotazione di
Saturno, basato su una media di varie misure
effettuate dalle sonde Cassini, Voyager e
Pioneer è stato segnalata nel settembre 2007,
ed equivale a 10,3 ore.
L’ATMOSFERA
L'atmosfera esterna di Saturno è composta per il 96,3%
da idrogeno molecolare dal 3,25% di elio. La percentuale di elio
è notevolmente minore rispetto all'abbondanza di questo
elemento nel Sole. Le quantità di elementi più pesanti dell'elio
non sono note con precisione; la massa degli elementi pesanti
è stata dedotta dal modello della formazione del sistema solare
ed è stata stimata, nel caso di Saturno, in 19-31 volte la massa
della Terra, con una percentuale significativa situata nella
regione del nucleo planetario.
Nell'atmosfera di Saturno sono state rilevate anche tracce
di ammoniaca, acetilene, etano, propano, fosfina e metano. Le
nubi superiori sono costituite da cristalli di ammoniaca, che gli
conferisce il tipico aspetto giallognolo, mentre quelle degli
strati inferiori sembrano essere composte da idrosolfuro di
ammonio o acqua. La radiazione ultravioletta del Sole provoca
la fotolisi del metano negli strati superiori dell'atmosfera,
causando una serie di reazioni chimiche degli idrocarburi con i
prodotti risultanti trasportati verso il basso dai vortici
atmosferici. Questo ciclo fotochimico è regolato dal ciclo
annuale stagionale di Saturno.
LCUNE CURIOSITA
1) Un pianeta mitologico
Anche Saturno ha un nome che parte dall’antichità. Saturno era infatti la divinità romana
dell’agricoltura. Il suo simbolo astronomico è una rappresentazione stilizzata della falce del dio.
2) Un pianeta in balìa dei venti
Le velocità del vento nell’atmosfera di Saturno possono raggiungere nelle fasce equatoriali 1800
km/ora, significativamente più alte di quelle di Giove. In questo è secondo solo a Nettuno.
3) Anelli mutevoli
Non tutti gli anelli sono statici. Nonostante le immagini che arrivano dallo spazio mostrino un
sistema apparentemente immobile nei suoi moti di rotazione e di rivoluzione, in realtà un anello
in particolare, indicato con la lettera F, è in continua evoluzione, come dimostrato recentemente
dalla sonda Cassini.
4) Un campo magnetico quasi terrestre
Nonostante le enormi differenze tra il nostro pianeta e Saturno, quest’ultimo presenta un campo
magnetico con valori simili ai nostri. Questo campo origina dallo strato di idrogeno liquido
all’interno del pianeta, che genera frequenti scariche elettriche, e dalla elevata rotazione
planetaria.
5) Un’atmosfera a colori e non solo
L’atmosfera di Saturno si manifesta sotto forma di fasce di differente colore ma soltanto
all’equatore queste diventano facilmente individuabili, ma cosa ancora più attraente è il
contenuto di acqua. L’osservatorio dell’Agenzia Spaziale Europea colse un evidente getto di
acqua sul pianeta proveniente dalla sua luna.
6) Titano: la luna con l’atmosfera
Non solo Saturno ma anche una sua Luna ha l’atmosfera: è Titano, il satellite più grande tra tutti
gli innumerevoli corpi celesti che circondano il gigante, il cui numero non è mai stato identificato
con precisione.
7) Una rotazione non uniforme
Saturno non ruota attorno al proprio asse in modo univoco. In quanto gassoso è dotato di
‘rotazione differenziale’: gli strati superiori equatoriali infatti impiegano 10,233 ore a compiere
un giro intorno al proprio asse mentre nucleo e mantello ruotano in 10,675 ore.
8) Un pianeta che emette energia
Sembra una contraddizione perché è “solo” un pianeta, ma Saturno, dotato un nucleo molto
caldo emette un’energia superiore di circa due volte a quella che riceve da Sole.
9) Anelli “antichi”
Come abbiamo visto per altri pianeti del Sistema Solare, anche Saturno è stato immortalato fin
da epoche molto remote. Con il suo rudimentale cannocchiale Galileo non riuscì ad osservare
con chiarezza gli anelli e pensò si trattasse di un ‘pianeta tricorporeo’, formato da tre oggetti
distinti.
10) Un pianeta “galleggiante”
Saturno è il pianeta con la densità più bassa del sistema solare con un valore inferiore anche a
quello dell’acqua. Se si disponesse dunque di un mare abbastanza grande per ospitare l’intero
corpo celeste lo vedremmo galleggiare come un enorme iceberg.
11) E gli anelli?
L'origine degli anelli è sconosciuta. Ci sono due ipotesi principali al riguardo: che siano il risultato
della distruzione di un satellite di Saturno, ad opera di una collisione con una cometa o con un
altro satellite, oppure che siano un "avanzo" del materiale da cui si formò Saturno che non è
riuscito ad assemblarsi in un corpo unico. In passato, gli astronomi pensavano che gli anelli si
fossero formati assieme al pianeta miliardi di anni fa, tuttavia studi più recenti sembrano
suggerire che l'età degli anelli sia probabilmente solo di alcune centinaia di milioni di anni.
12)Che nome gli diamo?
Quando nel XX secolo i nomi dei Titani furono esauriti, le lune presero il nome da personaggi
della mitologia greca e romana o da giganti di altre mitologie.
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