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O2 terapia

VILLA IRIS
16 -17 SETTEMBRE 2016

CPSI Barbara Munaro


S.C.D.O. Medicina Fisica e della Riabilitazione
AOU “San Luigi Gonzaga”
Orbassano (TO)
Ipossiemia: segni clinici
Iperventilazione e dispnea
Cianosi
Sudorazione
Conseguenze funzionali
Circolo sistemico: aumento di frequenza cardiaca e
pressione arteriosa da attivazione simpatica
Circolo polmonare: vasocostrizione arteriolare,
rimodellamento ed evoluzione verso il cuore polmonare
cronico
SNC: modificazioni del tono dell’umore, riduzione della
memoria, cefalea, irritabilità, insonnia
Sintomi e segni di ipossia tissutale

Dispnea
Cianosi
Iperventilazione
Tachipnea
Aritmie
Ipotensione da vasodilatazione periferica
Turbe neurologiche: incoordinazione motoria,
alt. dell’attenzione, alt. umore, insonnia)
Cuore polmonare cronico
EMOGASANALISI:
valori normali

SaO2 > 95%


PaO2 > 85 mmHg
PaCO2 < 40 mmHg
pH 7,35 - 7,45
BE 0 - 2 mEq/l
HCO3 22 - 28 mM/l
Criteri emogasanalitici di IR

PaO2 < 70mm/Hg ipossiemia

PaCO2 > 45 mm/Hg ipercapnia

pH < 7,35 acidosi respiratoria


OSSIGENOTERAPIA
L’ossigenoterapia è il trattamento atto a compensare sia
l’insufficienza respiratoria acuta (IRA) che quella cronica
(IRC)

Scopo della ossigenoterapia è riportare i livelli ematici della


PaO2 a valori normali o più vicino possibile alla normalità

Bisogna impiegare sempre la più bassa FiO2 possibile


(concentrazione o frazione di O2 nell’aria inspirata)

L’ossigenoterapia viene calcolata in litri/minuto e viene


iniziata ogni qualvolta la PaO2 è < 60 mmHg oppure la
SaO2 è < 90%
Indicazioni alla somministrazione
dell’ossigeno
IR rappresenta l’esito di molte malattie respiratorie croniche, ma è anche
condizione che si realizza a seguito di eventi acuti .

 PRESCRIZIONE TEMPORANEA
- Attacco acuto di asma bronchiale
- Riacutizzazione di BPCO
- Insufficienza cardiaca acuta
- Infarto del miocardio
- Anemie ipovolemiche

 PRESCRIZIONE A LUNGO TERMINE


- Broncopneumopatie croniche
ostruttive,Mucoviscidosi
- Interstiziopatie polmonari diffuse
- Malattie del torace
(Cifoscoliosi,Spondiloartrosi, etc.)
- Malattie Neuromuscolari
- Cuore polmonare
Indicazioni ossigenoterapia

PaO2 < 60 o sat. 90-92% in aria;


Patologie respiratorie acute e croniche;
Accidenti cerebrovascolari;
Sanguinamento acuto;
Shock;
Traumi;
Avvelenamenti (CO);
Ipossia cronica da cause multiple (anziani).
LTOT: Ossigenoterapia a Lungo
Termine Domiciliare

Definizione:
Somministrazione di O2 almeno 15 ore al
giorno;

Scopo:
Correggere l’ipossiemia acuta e cronica e i
sintomi correlati;
Obiettivi della LTOT

 Aumentare l’apporto di ossigeno ai tessuti < il lavoro


ventilatorio.
 Ritardare l’insorgenza del cuore polmonare cronico e di
altre complicanze della BPCO.

 attività quotidiane
 numero e durata dei ricoveri
 attività di relazione ed attività mentali
 Qualità di vita

 Sopravvivenza
Ossigenoterapia a lungo termine

ATS ERS BTS GOLD


PaO2 < 55mmHg PaO2 < 55mmHg PaO2 < 55mmHg e PaO2 < 55mmHg
o o VEMS 1.5 L\s (o HbO2 < 88%)
55<PaO2 < 60 mmHg 55<PaO2 < 60 mmHg o 55 < PaO2 < 60
ed almeno uno tra: ed almeno uno tra: 55 < PaO2 < 60 mmHg mmHg
Htc > 55% Htc > 55% ed almeno uno tra: (o HbO2 = 89%)
Cuore Polmonare Cuore Polmonare Ipertensione ed almeno uno tra:
Edemi periferici da ICC Ipertensione Polmonare Htc > 55%
Compromissione dello Polmonare Edemi periferici da ICC Ipertensione
stato mentale Ipossiemia notturna Ipossiemia notturna Polmonare
severa Edemi periferici da
ICC

La condizione di ipossiemia continua viene considerata stabile,


allorchè sia rilevata in almeno in 2-3 determinazioni, su sangue
arterioso nell’arco di 1-2 mesi a malattia stabilizzata, in stato di
veglia e con paziente a riposo da almeno 1 ora.
Criteri di prescrivibilità OTLT per pazienti con BPCO
(LINEE GUIDA AIPO)

Ipossiemia continua
PaO2 < 55 mmHg

Ipossiemia intermittente

SaO2 < 90 % per 30 % della durata totale


Desaturazione notturna del sonno
Risposta a test con O2

Desaturazione da sforzo SaO2 < 90 % durante sforzo


Risposta a test con O2
Mezzi di somministrazione di ossigeno
Sistema di erogazione Portata % di ossigeno erogat
dell’ossigeno

Occhialini nasali

1-6 LPM

Maschera semplice

Da 1-6 LPM fino a 35-60 %


15 LPM

Maschera con sistema Venturi


24-40 %
4-8 LPM (indicata sul
commutatore)
Occhialini nasali
Dispositivi di erogazione
Cannula nasale:
Velocità di flusso 1-6 litri/minuto;
Portata 4-6litri/minuto – FiO2 36-44%;
 Vantaggi:
 Semplice e comoda;
 Consente l’espettorazione;
 Svantaggi:
 Irritazione locale e secchezza;
 Controindicate nelle apnee, ipossia severa e scarsa
forza dei muscoli respiratori, narici ostruite;
 Respiro a bocca aperta e frequenza elevata.
 Basse concentrazioni massimali e imprevedibili
specie se respira a bocca aperta.
Tabella di conversione

Litri minuto FiO2 %


1 24
2 28
3 32
4 36
5 40
6 44
Flusso di ossigeno e frazione inspirata (FiO2)

40 40
36
32
30
FiO2 %

28
24
21
20

10

0
Aria ambiente 1 2 3 4
5 Flusso ossigeno l/min
Maschere semplici e con reservoir
Dispositivi di erogazione

Maschera semplice:
Velocità di flusso 1-6 litri/minuto;
Portata 6-8 litri/minuto - FiO2 35-60%;
Vantaggi:
Flussi elevati;
Svantaggi:
Va tolta durante i pasti e per l’espettorazione.
Nella maschera si può accumulare CO2.
Maschere con sistema Venturi

L’O2 entrando nella maschera attraverso un getto sottile, induce un flusso costante
di aria che entra attraverso i fori circostanti. In questo modo la reinspirazione di gas
espirato diventa trascurabile, per cui non si ha accumulo di CO2
Dispositivi di erogazione

Maschera venturi:
Velocità di flusso 1-12 litri/minuto;
Portata 4-6litri/minuto – FiO2 24-40%;
Vantaggi:
Controllo preciso dell’O2 somministrato;
Svantaggi:
Rischio di tossicità.
Concentratore di ossigeno
Contenitori di ossigeno gassoso
Contenitore di ossigeno liquido
Metodi di somministrazione di ossigeno a domicilio

Sistema di erogazione Vantaggi Svantaggi


dell’ossigeno

Gas compresso (bombole) È la fonte di ossigeno In caso di erogazione continua


meno costosa (2 l/min) occorrono 3-4 bombole
la settimana. Il trasporto e la
conservazione delle bombole
possono dare problemi.
Necessità di sostituire le bombole
con una certa frequenza

Ossigeno liquido Attrezzatura più leggera e Il serbatoio va rifornito con


più pulita delle bombole. frequenza bisettimanale. Sistema
Massima semplicità d’uso. più costoso rispetto al gas
Il sistema portatile più comodo compresso
quando è richiesta una erogazione
continua di ossigeno

Concentratore di ossigeno Economico nell’impiego a lungo Notevole esborso finanziario iniziale.


termine. Necessità di allacciamento ad una
Nessun problema di consegna o rete elettrica. Sistema non portatile
conservazione di bombole o serbatoi.
L’attrezzatura si inserisce più
gradevolmentenell’ambiente domestico.
Stroller per ossigeno liquido
Fonti di Ossigeno
O2 gassoso O2 liquido concentratore
Costi Elevati elevati Bassi
Purezza Elevata Assoluta Ridotta
Flussi Elevati Elevati Bassi
Trasporto Impossibile Facile Mediocre
Sicurezza Problemi Sicuro Sicuro
Durata Scarsa Discreta Lunghissima
Rumore Assente Assente Fastidioso
Evaporazione Assente Presente Assente
Versatilità Scarsa Ottima Media
Disponibilità Ottima Discreta Buona
Consumi Non altri Non altri Costoso
Scorte Necessità Non necessità Necessità
Effetti dell’OLT

Neuropsicologici

Fisiologici

Qualità della vita

Sopravvivenza
Effetti neuropsicologici dell’OLT

La BPCO soprattutto nell’anziano si associa a


deterioramento cognitivo, ansia e
depressione. [Antonelli, Resp med 1998]
Miglioramento delle funzioni cognitive;
[Lacasse, J Cardiop Rehabil 2001]
Miglioramento della capacità lavorativa;
[Borak, Monaldi Arch Chest Dis 1998]

Miglioramento della memoria a breve termine;


[Scalvini, Eur Respir J 1999]

Miglioramento delle funzioni neurovegetative;


Miglioramento della qualità della vita e della
dispnea da sforzo;
[Okubadejo, Eur Respir J 1996]
Effetti dell’OLT sulla sopravvivenza

L’O2 è in grado di aumentare la sopravvivenza dei


pazienti con BPCO ipossiemica grave (paO2 < 55
mmHg).
[Medical Research Council Working Party, 1981] [NOTTG, Ann Int Med 1998]
Monitoraggio della terapia

I flussi di O2 devono portare la PaO2  60 mmHg a


riposo;

Non sospendere il trattamento durante il sonno e


l’attività fisica;

Eventuale incremento del flusso (almeno 1 litro m)


se la PaO2 peggiora di notte o sotto sforzo;

L’altitudine può peggiorare l’ipossiemia (volo in


aereo), valutare un supplemento della
concentrazione.
Compliance all’OLT
Scarsa aderenza tra il 45 e 84% in diverse
casistiche.

Cause:
Gravità della malattia
Sesso
Modalità restrittive per il paziente
Isolamento
Scarsa spiegazione da parte del medico
Effetti indesiderati dell’OLT

Tossicità dose dipendente


Tracheobronchiti
Danno alveolare acuto
Fibrosi interstiziale
Ipercapnia
Ustione, incendio o esplosione
OSSIGENOTERAPIA

Generalmente valori di FiO2 compresi tra 25 e


40% sono in grado di riportare la tensione di
ossigeno nel sangue a valori di normalità

Quando non si riescono ad ottenere valori di


PaO2 > 60 mm/Hg nonostante si
somministrino concentrazioni di O2 > al 60%
allora bisogna considerare la necessità di
intubare e ventilare meccanicamente il
paziente

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