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Scuola di Ingegneria Corso di Laurea in

Ingegneria Civile

Comportamento termoigrometrico
transitorio di strutture edilizie

Candidato:
Damiano Giannelli

Relatori:
Ing. Adriano Milazzo
Ing. Andrea Rocchetti Anno Accademico 2016 - 2017
Comportamento termoigrometrico transitorio
di strutture edilizie

Firenze 7/7/2017

Scopo della tesi

Presentare il tema delle verifiche termoigrometriche degli involucri edilizi,


con particolare attenzione ai fenomeni di condensazione.

Introdurre i metodi di calcolo termoigrometrici in regime transitorio, che


descrivono meglio il reale comportamento delle strutture rispetto ai metodi
tradizionali, e che meglio si adattano ai nuovi obblighi legislativi italiani.

Mostrare l’efficacia di tali metodi attraverso applicazioni pratiche.

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Comportamento termoigrometrico transitorio
di strutture edilizie

Firenze 7/7/2017

La legislazione Italiana
assenza di rischio muffa su superficie interna
Legge in vigore: (ϕ < 80 %)
D.M. 26/06/2015
assenza di condensazione interstiziale

assenza di condensazione superficiale Legge precedente:


DPR 59/2009
possibilità di condensazione interstiziale,
purché limitata alla quantità rievaporabile

Le richieste attuali risultano più onerose

Conviene studiare il fenomeno con un metodo che rispecchi il più possibile


la realtà, senza sovrastimare eccessivamente il rischio di condensazione

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Comportamento termoigrometrico transitorio
di strutture edilizie

Firenze 7/7/2017

La norma UNI EN ISO 13788


Permette di calcolare:

1. la temperatura superficiale interna degli elementi edilizi al di sotto della


quale è probabile la crescita di muffe;
2. Il rischio di condensazione interstiziale (metodo di Glaser).

Metodo di calcolo in regime STAZIONARIO (condizioni al contorno medie


su base mensile) monodimensionale, basato sul solo flusso di vapore per
diffusione molecolare, secondo la legge di Fick:
δ0 𝜕pv δ0 : permeabilità al vapore dell’aria [kg/(msPa)]
gv = − [kgΤ(m2s)]
μ 𝜕x µ : resistenza alla diffusione del vapore [-]

Propone un bilancio di condensa:


alla fine dell’anno, la condensa non più valido visti gli obblighi
accumulata nei mesi invernali deve del D.M. 26/06/2015
essere evaporata completamente.

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di strutture edilizie

Firenze 7/7/2017

La norma UNI EN ISO 13788


Il metodo è molto semplificativo e tende a sovrastimare il rischio di
condensazione.
Le ipotesi alla base di esso sono:

• assenza di trasporto capillare


• assenza di trasporto convettivo
• condizioni al contorno medie mensili
• incapacità dei materiali di assorbire acqua (materiali non igroscopici)
• ininfluenza degli eventi meteorologici (pioggia, vento, irraggiamento)
• proprietà dei materiali costanti
• assenza di umidità residua di costruzione
• flusso monodimensionale

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Comportamento termoigrometrico transitorio
di strutture edilizie

Firenze 7/7/2017

La norma UNI EN 15026


Metodo di calcolo in regime transitorio

Migrazione del vapore per diffusione Migrazione di acqua per capillarità


(gradiente di pressione parziale) (gradiente di umidità relativa)

Trasporto di umidità in un materiale poroso in condizioni invernali

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Firenze 7/7/2017

La norma UNI EN 15026


Oltre al trasporto capillare, vengono considerati:
• accumulo di acqua, calore ed effetti del calore latente
• proprietà materiali dipendenti dal contenuto d’acqua e dalla temperatura
• condizioni iniziali
• fenomeni ambientali quali irraggiamento, vento e pioggia

Dati climatici non più medi mensili ma ORARI

Non vengono però presi in considerazione:

• trasporto convettivo di umidità


• flussi bi- e tri-dimensionali

VANTAGGIO: SVANTAGGIO:
Descrizione del fenomeno realistica Maggior numero di dati climatici

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La norma UNI EN 15026


Modello di calcolo monodimensionale in regime variabile basato sulla
conservazione di calore e umidità
Bilancio energetico Bilancio di umidità

𝜕 qsens + qlat 𝜕T 𝜕 gv + gw 𝜕w
= − cm ρm + cw w φ =−
𝜕x 𝜕t 𝜕x 𝜕t

𝜕w
g w = −D w
qlat = he g v 𝜕x

𝜕T δ0 𝜕pv
qsens = −λ w (Fourier) interno gv = −
𝜕x μ 𝜕x

qsens = h Teq − Tsup bordo g: flussi di umidità specifici [kg/(m2/s)]


q: flussi di calore specifici [W/m2]
Risoluzione mediante w: contenuto d’acqua [kg/m3]
software di calcolo D(w): coeff. di trasporto liquido
Teq: temperatura sole-aria [K]
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Software di calcolo
WUFI pro 6 : programma di calcolo agli elementi finiti per il calcolo del
trasporto monodimensionale di calore e umidità in componenti multistrato
(pareti o coperture), in accordo con la UNI EN 15026
Sviluppato dal Fraunhofer institute for building physics (IBP)

Permette di calcolare:
• andamento di temperatura
e umidità relativa in ogni
punto
• andamento del contenuto
d’acqua totale e dei singoli
strati
• isoplete (grafico
temperatura – umidità
relativa)

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Riepilogo simulazioni effettuate


3 simulazioni effettuate, tutte per la città di Firenze
Dati climatici esterni (anno tipo, 8760 valori per ogni grandezza):
• temperatura
• umidità relativa Forniti dal CTI e presenti nella norma
• irraggiamento UNI 10349 (2015)
• velocità del vento
• direzione del vento Generati dal software Meteonorm
• precipitazioni
Dati climatici interni:
• temperatura Metodo UNI EN
• umidità relativa 15026

Condizioni iniziali:
• Temperatura parete : 20 °C
• Umidità relativa iniziale : 70%
3 anni di durata delle simulazioni, al
fine di permettere il raggiungimento di
un equilibrio dinamico
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Caso di studio

Analisi con Glaser


formazione di condensazione Ps
interstiziale nei mesi di
dicembre, gennaio e febbraio
nei pressi della barriera al Pv
vapore

Struttura non verificata


Diagramma di Glaser del mese di gennaio
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Simulazione dinamica
Andamenti di temperatura e umidità relativa
1 2 3 4 5 nei punti indicati durante i 3 anni di
simulazione (tempo espresso in mesi: mese 0
= ottobre anno 1, mese 36 = ottobre anno 4)

Punto 234 –– interfaccia


Punto 1 interfaccia – superficie
barriera
Punto 5intonaco
blocchi
mattoni al
porizzati
semipieni-
esterno –– intonaco
vapore-
interna blocchi porizzati
barriera
mattoni alinterno
vapore
semipieni
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Parete non soggetta a condensazione interstiziale nei punti analizzati


(umidità relativa massima a regime intorno al 90 % in condizioni invernali in
prossimità della barriera al vapore)
Escluso anche il rischio di muffa sulla superficie interna (umidità relativa
minore dell’ 80 %)

Andamento del contenuto


d’acqua totale:
Asciugamento parziale
rispetto alle condizioni
iniziali e raggiungimento
di un equilibrio dinamico
annuale senza accumuli
di acqua

Struttura verificata

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conclusioni
Nei casi studiati, la verifica dinamica ha fornito:

• risultati più positivi, permettendo di accettare soluzioni non verificate se


analizzate con Glaser
• maggiori informazioni sul comportamento dei materiali (ad es, il
contenuto d’acqua, che permette di effettuare valutazioni sull’efficienza
degli strati isolanti)

Approfondimenti possibili:

• Studiare il comportamento termoigrometrico di materiali specifici o


particolari stratigrafie
• Studiare il differente comportamento di una soluzione tecnica con
differenti condizioni climatiche

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Grazie per l’attenzione

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