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Dott. G. Spadea
Neonatologia A.O.S. G. Moscati
Polmoniti
• La polmonite è un processo infiammatorio che interessa
parte del polmone, uno o entrambi gli organi. I referti
clinici principali nella polmonite sono gli stessi, per
qualunque eziologia. Si può verificare un ventaglio di
situazioni cliniche che vanno dalla forma grave con
insufficienza respiratoria (desaturazione) a quadri con
insorgenza insidiosa e scarsi disturbi respiratori.
Cause:
• Generalmente, la polmonite è causata da infezioni
batteriche, virali o più raramente fungine.
• Anche l'inalazione di liquidi o sostanze chimiche, così
come l'aspirazione nell'albero tracheobronchiale di residui
alimentari e succhi digestivi, determina il quadro
infiammatorio tipico della malattia (in questi casi si parla
di polmonite ab-ingestis).
Chi si ammala?
• Le probabilità di
ammalarsi dipendono dallo
stato di salute dell'ospite e
sono generalmente
superiori al di sotto dei
due anni di età e al di
sopra dei 65.
Sintomi:
• In risposta alla flogosi i polmoni si riempiono di un
liquido biologico che compromette la normale funzione
respiratoria, con comparsa di dispnea (fame d'aria).
• Oltre alle difficoltà respiratorie, spesso i sintomi della
polmonite ricalcano quelli di una banale influenza, con
tosse, malessere generale e talvolta febbre.
I principali sintomi della
polmonite nei bambini
• febbre
• brividi
• tosse
• congestione nasale
• respirazione insolitamente rapida
• respirazione rumorosa
• respirazione affannosa (durante questo tipo di respirazione, si
può notare una insolita contrazione dei muscoli intercostali)
• dolori addominali
• nausea
• colore bluastro o grigio delle labbra
• perdita di appetito (soprattutto nei bambini più grandi)
Periodo di incubazione:
• Il periodo di incubazione della polmonite nei bambini,
ovvero il periodo di tempo che trascorre tra l’esposizione
all’agente patogeno ed il momento in cui viene sviluppata
la patologia, varia a seconda del tipo di virus o batterio
che ha causato l’infezione, infatti, ad esempio, il periodo
di incubazione può andare dalle 18 ore alle 72 ore, per
quanto riguarda il virus influenzale.
Diagnosi e Trattamento:
• La diagnosi di polmonite viene posta esaminando le
radiografie del torace, i sintomi e talvolta l'espettorato del
paziente. Per i bambini è più complesso proprio per la
difficoltà ad ottenere un buon escreato.
• La conta leucocitaria, l’entità della febbre, l’aspetto
radiologico sono elementi solo indicativi nel differenziare
una eziologia virale da quella batterica o anche micotica.
(PCR e PCT procalcitonina).
• Il trattamento medico dipende dalle cause di origine della
malattia; nelle polmoniti batteriche, ad esempio, si
utilizzano gli antibiotici, mentre in quelle virali è spesso
sufficiente il semplice riposo per qualche giorno.
• Avremo una diminuzione del murmure vescicolare
all’auscultazione, un aumento della F.C. e un
abbassamento della saturazione. Alla percussione una
diminuzione del suono caratteristico.
• All’esame ispettivo si osserva dispnea, rientramenti
intercostali, alitamento delle piume nasali e cianosi
periorale.
Prevenzione:
• Le misure preventive comprendono l'accurato lavaggio
delle mani, l'astensione dal fumo e l'impiego di
mascherine per evitare il contatto con agenti inquinanti o
fortemente irritanti. Sono inoltre disponibili appositi
vaccini per prevenire alcune forme di polmonite infettiva,
come quella influenzale e quella pneumococcica.
• Nella fase iniziale (indux) i referti toracici sono già
presenti: aumentano i fremiti vocali tattili, diminuisce il
MVF, soffio bronchiale, rantoli fini e crepitanti.
• In 2-3 giorni si ha l’epatizzazione e scomparsa dei rantoli.
• Ricomparsa di rantoli nel periodo di risoluzione della
malattia (redux) o produttiva.
• I germi che provocano molte delle diverse forme di
polmonite possono essere contagiosi e si diffondono
tramite la tosse e gli starnuti. Si può prevenire la
polmonite attenendosi a semplici norme igieniche, come
ad esempio: