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CALENDARIO LEZIONI:
SALA ROTA
info: fabrizio.festa@gmail.com
WILLIAM BROUNCKER
1620 - 1684
RENE ‘ DESCARTES
1596 - 1650
RENE ‘ DESCARTES
1618 – Compendium Musicae
ADA LOVELACE
1815 - 1852
VANNEVAR BUSH
1890 - 1974
CLAUDE SHANNON
1916- 2001
Primi riferimenti bibliografici
Primi riferimenti bibliografici
Primi riferimenti filmografici
Primi riferimenti filmografici
L’INFORMAZIONE
Di cosa parliamo? Ovvero: parliamo di ciò di cui stiamo
parlando?
Lingua o Linguaggio?
Orale o scritta/o?
Il mito
L’INFORMAZIONE
Altri verbi e sostantivi:
Indicare
Indice: dito e elenco
• CODICE
• LINGUA/LINGUAGGIO
• MEMORIA
ESIODO
VIII-VII sec. A. C.
LA MEMORIA
LA MEMORIA – Marcel Proust
LA MEMORIA
À la recherche du temps perdu
FORMA E INFORMAZIONE
• MEMORIA
• LINGUA/LINGUAGGIO
• CODICE
FORMA E INFORMAZIONE
• CODICE
• LINGUA/LINGUAGGIO
• MEMORIA
• SCRITTURA
• SIMBOLI
FORMA E INFORMAZIONE
Orator, 46 a. C
• Immagini
• Ordine
• Dispositio
• Memoria Verborum
• Memoria Rerum.
Architettura di Von Neumann
I componenti di un Sistema di elaborazione.
ALU CU
Unità di Unità di controllo
elaborazione
risultati
Teoria dei Segnali
• Definizione di segnale: un segnale è una forma di energia che
trasporta informazioni
• Un’informazione è un dato fisico quantificabile che descrive una
caratteristica di un fenomeno fisico
• Un segnale acustico è una trasmissione di informazione tramite un
fenomeno acustico ovvero vibrazionale del mezzo di trasmissione
(aria, acqua, solido, ecc..).
• Le vibrazioni acustiche sono costituite da frequenze normalmente
udibili dagli esseri umani, da circa 20 Hz a circa 22 000 Hz. Al di
sotto si hanno gli infrasuoni, udibili da elefanti e grossi animali. Al di
sopra si hanno gli ultrasuoni, udibili da cani, cetacei e pipistrelli.
• Tipicamente una sorgente emette le vibrazioni acustiche che si
trasmettono attraverso il mezzo fino a raggiungere la destinazione.
In questo modo viene trasmessa l'informazione.
• Esempio: la bocca produce il suono della voce, l'aria lo trasmette
all'orecchio dell'interlocutore.
Campionamento
(teoria dei segnali)
• Nella teoria dei segnali il campionamento è una tecnica che consiste nel convertire un
segnale continuo nel tempo in un segnale discreto, valutandone l'ampiezza a intervalli di
tempo regolari. In questo modo, a seguito di una successiva operazione di quantizzazione
e conversione, è possibile ottenere una stringa digitale (discreta nel tempo e
nell'ampiezza) che approssimi quella continua originaria.
• In parole povere il campionamento consiste nell'andare a "sentire" (misurare, registrare) il
valore del segnale analogico in diversi istanti di tempo.
• Il tempo T che intercorre tra una valutazione e l'altra si chiama periodo di campionamento.
• La frequenza di campionamento F=1/T è invece il reciproco del periodo di campionamento.
• Il teorema che stabilisce quale sia la frequenza minima di campionamento con una
determinata caratterizzazione in frequenza affinché il segnale analogico possa essere
ricostruito a valle a partire da quello discreto in input è il teorema del campionamento di
Shannon, ovvero:
• MEMORIA
• LINGUA/LINGUAGGIO
• CODICE
• SIMBOLI
L’invenzione della Scrittura
L’invenzione della Scrittura
• Informazione
• Convenzione Linguistica
• Codice (qualsiasi codice)
• Codice in forma di scrittura (qualsiasi forma di scrittura)
• Scrittura come insieme di simboli codificati, la cui codifica nasce da una convenzione
tra il trasmittente e il ricevente
Cos’è la Scrittura?
1) PERMANENZA
2) ASTRAZIONE
La forza di questa nuova tecnologia sta nel metodo: indicazioni visive codificate, l’atto
del trasferimento, la sostituzione di segni al posto delle cose, e di segni al posto di
segni
L’invenzione della Scrittura
H= n log s
• H= quantità d’informazione
• n= numero dei simboli nel messaggio
• s= numero dei simboli ammessi nel linguaggio
•
• «Quanto minore è il numero dei simboli ammessi, tanto maggiore deve essere il
numero di simboli che deve essere trasmesso per veicolare una certa quantità
d’informazione»
Logica, Algebra, Lingua
• Il mondo può essere descritto da semplici equazioni, che a loro volta sono
costituite da pochi simboli, la cui manipolazione è soggetta a semplici
regole. Possiamo descrivere allo stesso modo il pensiero umano? O meglio,
possiamo descrivere il modo in cui pensiamo e le strutture che costituiscono
il pensiero attraverso un complesso di simboli (varibili e connettivi), la cui
manipolazione soggiace alle medesime regole che governano il pensiero
stesso?
• Ovviamente, per poter raggiungere un simile risultato bisogna studiare in
che modo l’uomo pensa. Per farlo, si studia la lingua, che èl’espressione
concreta e coerente (cioè regolata da precise norme grammaticali) del
pensiero.
• La scienza che si occupa di studiare le modalità del pensiero, osì come si
concretizzano nel linguaggio, si chiama Logica, e trova una sua prima
fondamentale sistemazione nell’opera di Aristotele.
• Il passaggio dalla logica aristotelica a quella moderna (logica
proposizionale) avviene appunto con la simbolizzazione delle procedure
logiche, cioè con la riduzione delle strutture del pensiero a poche
proposizioni semplici, descritte attraverso simboli (lettere e connettivi). Tali
proposizioni, come vedremo, assomigliano molto alle istruzioni che
governano il funzionamento di un computer e sono lo strumento necessario
per poter gestire attraverso il calcolo le informazioni (anche in modo
automatico).
Sostituire gli oggetti con simboli
• Questo modo di operare per “sostituzioni” è efficacissimo nello
studio delle relazioni tra oggetti, grandezze fisiche e operatori di
diversa natura, inclusa ovviamente anche la notazione musicale che
si fonda su convenzioni del tutto simili (un simbolo grafico, grafema,
sta per un suono, indipendentemente da come questo suono viene
realizzato o se addirittura verrà mai effettivamente messo in atto).
Tale studio ci ha permesso infatti di scoprire regole generali che poi
abbiamo utilizzato come procedimenti operativi
• Il contributo fondamentale di Leibniz consiste proprio nell’aver capito che
era necessario introdurre un simbolismo adeguato e quindi trovare le regole
che ne governassero la manipolazione.
• Il simbolismo matematico, chimico, astronomico e fisico non si limita a
sostituire “oggetti” con segni privi di significato (grafemi): questi indicano
concetti, o idee, o grandezze in modo naturale e adeguato.
• Naturalmente l’efficacia di tali sistemi simbolici sta tutta nell’ «arte di usare
correttamente» le espressioni simboliche (come peraltro sa chiunque studi
armonia classica).
Sillogismo
• Dal greco συλλογισμός, syllogismòs, formato da σύν, syn, “insieme”, e
λογισμός, logismòs, “ calcolo ” , ma anche “ pensiero ” , sebbene
nell’accezione del pensare indirizzato verso un calcolo, un interesse, uno
scopo. Λογισμα: conto, computo, calcolo. Quindi, syllogismòs potremmo
tradurlo come: ragionamento concatenato ottenuto attraverso un
calcolo.Come tale deve darci un risultato, che può essere solo vero,
altrimenti il ragionamento nel suo complesso è falso.
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E naturalmente il tutto trova una sua descrizione geometrica nella
forma del cosiddetto Quadrato di Aristotele, dove:
A=Tutti gli S sono P
E=Nessun S è P
I=Qualche S è P
O=Qualche S non è P
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A=Tutti gli S sono P I=Qualche S è P
E=Nessun S è P O=Qualche S non è P
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FORMA E INFORMAZIONE