“UNA RISORSA
STRATEGICA”
1. RISORSE UMANE E STRATEGIE AZIENDALI
La risorsa lavoro (risorsa umana o fattore lavoro) è una risorsa strategica, in quanto
è considerata determinante il raggiungimento degli obbiettivi generali e di
medio/lungo periodo: la sopravvivenza dell'azienda nel tempo.
… Capire la contraddizione …
Se la risorsa umana è di grande importanza, diventa difficile capire come sia possibile che
vi siano ancora così tanti disoccupati, cioè spreco di una risorsa preziosa e posti di
lavoro scoperti!
Una delle cause della disoccupazione, è il mancato incontro tra le opposte esigenze:
l’impresa che richiede lavoro con certe caratteristiche, il lavoratore che ha aspettative
spesso non in sintonia con le richieste dell’impresa.
Una possibile soluzione
Il fattore lavoro è diventato inoltre una risorsa critica, in quanto sempre più
costoso, e sempre più difficile da gestire, per la consapevolezza dei propri diritti
e delle proprie aspirazioni.
Il quadro legislativo:
Costituzione dello Stato (art 1- “…Italia Repubblica fondata sul lavoro …”,
4 “…riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro…”, 35 “La Repubblica
tutela il lavoro in tutte le sue forme…”) contiene i principi guida
riguardanti la tutela del lavoro
Il libro quinto del codice civile contiene le norme che disciplinano il lavoro
dipendente per quanto riguarda la costituzione del rapporto tra impresa
e lavoratore, i diritti e gli obblighi delle parti, la tutela previdenziale e
assistenziale e lo scioglimento del rapporto di lavoro,
Altre forme
- l’ occupazione dell’azienda
Per rimediare a questa grave situazione, dato che dilagava il lavoro nero e
il collocamento pubblico controllava una minima parte dell’incontro tra domanda e
offerta, il prof. Marco Biagi, nel Libro Bianco, formulò una serie di obiettivi:
• sviluppare forme di flessibilità del lavoro, regolate e contrattate con il sindacato, sia
tramite l’adeguamento di tipologie contrattuali esistenti, sia tramite l’introduzione di
nuovi contratti, utili ad adattare l’organizzazione del lavoro ai mutamenti dell’economia;
Risultati?
4. LE RELAZIONI INDUSTRIALI E
IL RUOLO DEI SINDACATI
relazioni industriali:
forme di interazione
tra imprese e lavoratori,
o tra loro rappresentanti delegati,
mediante le quali vengono discusse e rgolamentate
le condizioni economiche e normative
attinenti al lavoro
Il sindacato dà voce alle istanze dei lavoratori e rappresenta l’interlocutore spesso decisivo per
l’ottenimento di migliori condizioni salariali e normative. Ha progressivamente ampliato le proprie
funzioni, al punto da essere considerato dal Governo legittimo portavoce degli interessi dei
lavoratori sulle problematiche economiche, fiscale e sociali del Paese.
Strutture per la partecipazione dei lavoratori alla discussione e alle deliberazioni in tema di lavoro:
Sta cadendo il mito del posto di lavoro fisso, a favore del concetto di lavoro a tempo
determinato, sia per scelta dell’impresa (che chiude quando ha esaurito la propria
missione), sia per scelte del lavoratore.
In questo contesto si riscopre l’importanza della piccola impresa e del
“mettersi in proprio”, cioè aprire una propria attività autonoma.
Fattori che stimolano il lavoro indipendente
• L’Ufficio del Registro delle imprese, ricevuta la comunicazione unica, rilascia per posta elettronica
certificata (pec) una ricevuta che serve per l’avvio dell’attività aziendale;
• L’Ufficio del Registro delle imprese, via pec, informa INPS, INAIL, e Agenzia delle entrate
dell’avvenuta presentazione della comunicazione unica;
Un numero
Il numero di iscrizione nel registro delle imprese coincide con il codice
fiscale dell’imprenditore; ne caso di società, corrisponde anche al
numero di partita IVA.
6. L’ORAGANIZZAZIONE DELL’AREA DEL PERSONALE
• svolgere l’attività di acquisizione del personale in modo tale che in azienda vi sia solo
personale utilmente inserito nei processi aziendali;
• riservare molta attenzione a ciò che è necessario per far “restare” i lavoratori in
azienda e non correre il rischio della perdita di risorse umane importanti;
• in ogni momento le caratteristiche dei dipendenti siano all’altezza delle necessità
aziendali, proponendo sistematicamente attività di formazione che colmino le eventuali
lacune nella preparazione (teorica e operativa).
2. Gestire il patrimonio umano in modo tale che ciascun dipendente sia
realmente motivato a operare anche nell’interesse dell’impresa.
Queste strategie non possono essere sviluppate e applicate unicamente dall’ area
del personale, ma devono essere recepite e fatte proprie anche dalla line, cioè
l’insieme di manager che, ai vari livelli e con varie competenze, assicurano l’
operatività aziendale.
Con l’aumentare delle dimensioni si assegnano tali compiti a un responsabile della line e a
volte, si fa ricorso anche a consulenti esterni.
Le competenze delle sub-aree
AUTONOMO
PARASUBORDINATO
LAVORO
SUBORDINATO
DISOCCUPAZIONE