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Conoscenze dirette

Raccogliere informazioni dirette sull’interno della Terra


non è possibile se non entro uno strato superficiale di
appena 12 km.

Infatti:
• i più profondi pozzi minerari arrivano alla profondità di
4 km;
• le caverne più profonde arrivano a 2 km;
• le perforazioni più profonde arrivano a 12 km.

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Conoscenze dirette

Rispetto alle dimensioni


della Terra (il raggio
terrestre misura oltre i
6370 km), pozzi minerari,
grotte e trivellazioni
raggiungono una
profondità del tutto
trascurabile.

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XVIII sec: primi studi su composizione e struttura interna della Terra,
basati su:

Densità delle rocce: da legge di gravitazione universale si ricava


d=5,5g/cm3, le rocce superficiali hanno d=2,7 g/cm3.
Studio dei meteoriti
Temperatura: cresce scendendo in profondità (es. miniere).

LA TERRA E’ FATTA DA INVOLUCRI CON MATERIALI, DENSITA’ E


SPESSORI DIVERSI.

Seconda metà ‘800: primi modelli (su basi CHIMICHE) della struttura della
Terra a involucri concentrici (Suess):
NUCLEO (ferro e nichel)
STRATO INTERMEDIO (Si, O, Mg)
INVOLUCRO ESTERNO (Si, O, Al)
METODI DI INDAGINE ODIERNI:

STUDIO METEORITI:
METODI INDIRETTI: Sideriti: ferro e nichel nel nucleo
Condriti carbonacee: composti di O,
Si, Mg nel mantello

ONDE SISMICHE

MODELLO ATTUALE:
TERRA COSTITUITA DA: CROSTA
MANTELLO
NUCLEO
separati da superfici di discontinuità
Densità della Terra

È possibile conoscere in modo indiretto la


composizione e la struttura interna della Terra.
Per questo è necessario studiare alcune caratteristiche
fisiche del nostro pianeta come:
• la densità;
• la temperatura;
• il campo magnetico.

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Densità della Terra

Si stima che al centro della Terra la pressione sia tra 3,5 e


4 milioni di volte maggiore della pressione atmosferica.

Le elevatissime pressioni interne alla Terra non sono la


causa prima delle elevate densità interne.

All’interno della Terra le elevate densità sono dovute a


variazioni della composizione dei materiali presenti.

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Temperatura e profondità

La temperatura terrestre aumenta di circa 2,7°C ogni 100 m


con la profondità, anche se in modo non regolare.

Aumento della temperatura con la profondità nella galleria del Sempione.


Durante i lavori ci fu l’attraversamento di zone in cui la temperatura raggiungeva
45°C.

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Temperatura e profondità

L’incremento di temperatura, espresso in °C, che si registra


ogni 100 m di profondità è definito gradiente geotermico.

Il gradiente geotermico non è costante, altrimenti il centro


terrestre arriverebbe a 170.000 °C e la Terra esploderebbe
in una nube di gas.

L’interno terrestre è molto caldo (4000/4500°C), ma le


rocce, che in superficie fonderebbero a 1000 °C, in
profondità subiscono l’effetto delle elevate pressioni che
ostacolano la fusione.

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SINTESI DEI CONTENUTI:
CONCLUSIONI:

ANDAMENTO DI PRESSIONE, TEMPERATURA E DENSITA’ IN PROFONDITA’:


Onde sismiche e interno della
Terra
Lo studio della propagazione delle onde sismiche P e S
(onde di volume) fornisce informazioni decisive per la
comprensione della struttura e della composizione
dell’interno terrestre.

In un mezzo omogeneo le onde P e S viaggiano in linea


retta e a velocità costante.

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Onde sismiche e interno della
Terra
Un’onda sismica che attraversa una superficie di
discontinuità subisce una rifrazione.

La rifrazione provoca un allontanamento La rifrazione provoca un


dalla perpendicolare nel punto di avvicinamento dalla perpendicolare
rifrazione, se nel secondo mezzo l’onda nel punto di rifrazione, se nel secondo
si muove più velocemente. mezzo l’onda diventa meno veloce.

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Onde sismiche e interno
della Terra

Se la velocità di propagazione delle La rifrazione causata dal


onde sismiche fosse sempre costante, cambiamento delle caratteristiche del
il fronte d’onda si propagherebbe mezzo di propagazione con la
lungo una retta. profondità determina una
propagazione curvilinea del fronte
d’onda.

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Onde sismiche e interno della
Terra

L’analisi sismologica evidenzia che le onde sismiche giungono ai sismografi posti


in diverse località seguendo traiettorie curve.

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ONDE SISMICHE:

ONDE P: ONDE S:
•Longitudinali (di compressione): •Trasversali: particelle si muovono
particelle si muovono parallele a perpendicolarmente a direzione di
direzione di propagazione onda; propagazione onda;
•Più veloci (V=5,5-14 km/s); •Più lente (V=3-7 km/s);
•Si propagano in solidi e liquidi •Si propagano solo nei solidi
SUPERFICIE DI DISCONTINUITA’:
superficie di contatto tra due mezzi
a diversa densità.
RIFRAZIONE: deviazione di un’onda
che passa una superficie di
discontinuità

Facendo propagare le onde sismiche


all’interno della terra, si individuano
sfere concentriche e superfici di
discontinuità in base a:

Le onde cambiano velocità in


mezzi differenti
In corrispondenza di superfici di
discontinuità le onde sono rifratte
Le onde S non si propagano nei
fluidi
VELOCITA’ DELLE ONDE SISMICHE IN PROFONDITA’ E LORO
INTERPRETAZIONE:
STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA:

•Continentale e oceanica
•Spessore variabile (7-80km)
CROSTA:
•Densità 2,7 g/cm3
•Materiali silicatici (Si, O, Al)
•Stato solido

DISCONTINUITA’ DI MOHOROVICH (crosta


– mantello)

•Superiore e inferiore
•Da Moho a 34790 km
MANTELLO: •Densità 3,3 – 5,6 g/cm3
•Materiali silicatici (Si, O, Mg)
•Diversi comportamenti reologici
MANTELLO LITOSFERICO:
•Da Moho a 100 km
•Solido
•Costituisce la litosfera con la crosta
MANTELLO SUPERIORE: ASTENOSFERA:
•Da Moho a 2900 km •Tra 70 – 250 km
•Densità 3,3-5,6 g/cm3 •Parzialmente fuso
•Materiali silicatici (Si, O, Mg) •Sede di moti convettivi (Tettonica,Vulcanismo..)

MANTELLO SUP. (s.s.):


•Fino a 2900 km
•Solido
•Discontinuità minori a 400 km e 700 km
(cambi di fase mineralogica)
MANTELLO INFERIORE:
•Da 2900 km a 3470 km
•Densità aumenta
•Composizione omogenea
•Solido
3470 km: DISCONTINUITA’ DI GUTEMBERG
NUCLEO ESTERNO:
•Da Gutemberg a 5170 km
•Densità 9,7 g/cm3
•Leghe Fe-Ni + elementi leggeri (S o O)
•Fuso
•Sede di moti convettivi (Campo magnetico terrestre)
5170 km: DISCONTINUITA’ DI LEHMAN
NUCLEO INTERNO:
•Da Lehman a centro della Terra (6378 km)
•Densità 13 g/cm3
•Leghe Fe-Ni
•Solido
Crosta, mantello e nucleo

La superficie di discontinuità responsabile della zona


d’ombra segna il passaggio dalle rocce silicatiche ai
materiali ferrosi, si trova ad una profondità di 2.900 km ed
è chiamata discontinuità di Gutenberg.

Le discontinuità sono state individuate perché in loro


corrispondenza si verificano repentini cambiamenti delle
velocità di propagazione delle onde sismiche.

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Crosta, mantello e nucleo

Le variazioni di velocità delle onde sismiche hanno


evidenziato l’esistenza di altre due superfici di
discontinuità.

La prima è la discontinuità di Mohorovičić, detta in breve


Moho, che si trova, internamente alla porzione silicatica,
alla profondità media di 30 km.

La seconda è la discontinuità di Lehmann che si trova,


internamente alla porzione ferrosa, alla profondità di 5100
km.

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Crosta, mantello e nucleo

Le tre discontinuità dividono l’interno della Terra in gusci


concentrici:

• la crosta, il guscio più esterno di silicati felsici e mafici;


• il mantello, il guscio intermedio di densi silicati ultramafici;
• il nucleo ferroso esterno fuso;
• il nucleo ferroso interno solido.

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Crosta, mantello e nucleo

L’interno della Terra,


sulla base del
comportamento delle
onde sismiche, è
suddiviso in crosta,
mantello e nucleo.
La crosta ha
spessore medio di 30
km; il mantello arriva
fino a 2.900 km di
profondità;
il nucleo, che occupa
lo spazio restante, è
suddiviso in una
parte esterna liquida
e una parte interna
solida.

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Crosta, mantello e nucleo

La crosta può essere di due tipi:


• crosta continentale di composizione felsica, in
corrispondenza dei continenti;
• crosta oceanica di composizione mafica, in
corrispondenza dei fondi oceanici.
La Moho è più profonda in corrispondenza dei continenti e
più superficiale in corrispondenza degli oceani.

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Crosta, mantello e nucleo

L’andamento della Moho è irregolare e riflette in modo quasi simmetrico


l’andamento della superficie terrestre. Infatti, la crosta è più spessa in
corrispondenza delle aree continentali e, in particolare, delle catene montuose,
mentre è più sottile in corrispondenza dei fondali oceanici.

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Crosta, mantello e nucleo

Il mantello costituisce il 67% della massa terrestre.

Esso è formato da silicati ultramafici ed ha una densità di


circa 3,4 kg/dm3.

La roccia più abbondante del mantello è la peridotite.

Il nucleo esterno liquido è formato da ferro e nichel e da


altri elementi come silicio, ossigeno e zolfo.

Il nucleo interno solido è formato da ferro.

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La zona a bassa velocità

Le onde P e S, quando si propagano nel mantello, subiscono


un rallentamento a partire dai 100 km di profondità fino a circa
200 km.

Si tratta della zona a bassa velocità.

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La zona a bassa velocità

La discontinuità di Mohorovičić è
evidenziata da un brusco aumento
della velocità.
La velocità poi cresce con
sostanziale regolarità nel mantello.
Fa eccezione lo spessore
compreso fra le profondità di 100 e
200 km, in cui la velocità delle
onde sismiche diminuisce.

Velocità di propagazione delle onde S


nel mantello.

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La zona a bassa velocità

Per la particolare combinazione di temperatura e


pressione, le rocce dello strato a bassa velocità sono
molto vicine alla fusione e possono contenere piccole
quantità di materiale fuso.

Piccoli aumenti della temperatura o diminuzioni della


pressione rendono possibile la fusione delle rocce con
produzione di magmi e lave.

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Litosfera e astenosfera

La presenza della zona a bassa velocità dimostra che le


differenze interne possono riguardare la composizione ma
anche le proprietà meccaniche dei materiali presenti.

Dalla superficie fino alla profondità di 100 km i materiali


hanno un comportamento rigido.

Questo strato esterno rigido che comprende la crosta e la


parte superiore del mantello è chiamato litosfera.

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Litosfera e astenosfera

Lo strato compreso tra i 100 km e i 200 km di profondità


viene chiamato astenosfera.

Esso, a differenza della litosfera, è formato da materiali


particolarmente plastici, perché molto vicini alla fusione.

Lo strato del mantello che si trova al di sotto della


astenosfera è chiamato mesosfera.

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Litosfera e astenosfera

La Terra può essere suddivisa in


strati concentrici, in base a due
criteri.
Seguendo il criterio della
composizione chimica, si possono
distinguere crosta, mantello e
nucleo.
Seguendo il criterio delle proprietà
meccaniche, abbiamo litosfera,
astenosfera, mesosfera e nucleo.

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