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UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE

Amplificatore ottico e progetto di un collegamento DWDM

Laureando: Relatore:
Alessandro Saiz Paolo Sirotti

ANNO ACCADEMICO 2003-2004


INDICE

La fibra ottica SM

Lamplificazione ottica

Evoluzione degli amplificatori ottici

Dimensionamento della tratta di rigenerazione


Introduzione

Verso la fine degli anni 70 lattenuazione della fibra passa da 20


dB/km a 0.2 dB/km

Alla fine anni 80 primi furono disponibili i primi amplificatori ottici


Le tecniche di trasmissione dati usate sono:
WDM
TDM
Attenuazione lineare in una fibra di silice

100

I II III

Ioni ossidrili OH-


10 Misura
sperimentale

Assorbimento
1 infrarosso

Assorbimento Rayleight
ultravioletto scattering

0,1

Imperfezioni della
guida
0,01
700 800 900 1000 1100 1200 1300 1380 1450 1550 1650 1750

Rayleigh scattering dovuto alle disomogeneit che si producono nel


vetro, durante il processo di raffreddamento (varia con 1/4).
Lattenuazione dovuta alla presenza di gruppi OH- intrappolati nel
reticolo vetroso, il prodotto della contaminazione con vapore acqueo
del materiale durante la lavorazione.
I fenomeni trasmissivi non lineari

Al crescere della potenza dei segnali che si propagano in una fibra ottica,
iniziano a manifestarsi interazioni non lineari tra i segnali e la fibra stessa.

Nei sistemi DWDM questa degradazione enfatizzata dalla presenza


contemporanea di numerosi segnali ottici.

I fenomeni non lineari possono essere classificati in due categorie principali:


Effetti di diffusione stimolata (scattering):
SBS (Stimulated Brillouin Scattering);
SRS (Stimulated Raman Scattering).

Fenomeni non lineari legati alleffetto Kerr:


lautomodulazione di fase SPM (Self Phase Modulation);
la modulazione di fase incrociata XPM (Cross Phase Modulation);
linterazione a quattro onde FWM (Four Wave Mixing).
La dispersione cromatica

Si riferisce alla non uniforme distribuzione della velocit di propagazione


relativa alle diverse componenti spettrali.

La causa principale di tale fenomeno dispersivo la dipendenza dellindice


di rifrazione dalla lunghezza donda

Se il segnale che si propaga in fibra costituito da una sequenza di impulsi


generati modulando lintensit di un laser, la dispersione cromatica provoca
lallargamento di ciascun impulso e quindi linterferenza intersimbolica.

IN OUT

TIME TIME
Le fibre compensatrici: DCF

DCM
Tratta di fibra (dispersion compensating module)

Dispersione accumulata
[ps/nm]

La degradazione introdotta dalla dispersione cromatica della fibra pu


essere limitata utilizzando un particolare tipo di fibra ottica DCF,
progettata in modo da presentare nella terza finestra un coefficiente
di dispersione cromatica molto elevato in valore assoluto e di segno
negativo (valori tipici variano da -60 a -75 ps/nmkm).
Le fibre ottiche SM

G.652
Attenuazione [dB/Km] G.653 20
G.655 D <0

Dispersione cromatica
G.655 D >0 15
10
10

5
1

ps/nmKm
0

-5

0.1 -10
BANDA BANDA BANDA BANDA
1310 S C L

1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700

Lunghezza d'onda (nm)

In ambito normativo internazionale sono attualmente standardizzati 3 tipi


di fibra ottica SM:
G.652 (SMF) convenzionale (minimo di dispersione a 1276 nm)
G.653 (DS-SMF) a dispersione spostata (minimo a 1550 nm)
G.655 (NZD) a dispersione non nulla
Lamplificazione ottica

Interazione radiazione-materia

Assorbimento Emissione stimolata Emissione spontanea


N2 E2 N2 E2 N2 E2
h
h
h h
h
N1 E1 N1 E1 N1 E1

Latomo assorbe il Latomo rilascia Latomo tende a


fotone e passa allo leccesso di energia riportarsi al livello
stato eccitato sotto forma di un inferiore attraverso
fotone con stessa lemissione di un
freq.,fase e direz. fotone
del fotone incidente
Amplificatori ottici

Sono dispositivi che incrementano la potenza ottica del segnale,


effettuano unamplificazione del tipo 1R (Regeneration),
a differenza dei rigeneratori 3R (Regeneration, Reshaping e Reclocking)
non richiedono conversioni O/E,
non necessitano delloperazione di demultiplazione
Tulio Erbio Erbio
Attenuazione [dB/Km]

BANDA BANDA BANDA BANDA


1310 S C L

1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700

Lunghezza d'onda (nm)


Erbium Doped Fiber Amplifier - EDFA

Nella fibra drogata i livelli energetici degli ioni di erbio vengono ad interagire
con gli atomi di silicio nel reticolo amorfo.
Ogni singolo livello, si suddivide in molti livelli adiacenti estremamente
ravvicinati, dando origine a "bande" energetiche.
Le transizioni tra due bande possono riguardare due qualsiasi tra i rispettivi
sottolivelli.
In tal modo la risposta del guadagno viene allargata.
Si ha amplificazione ottica nella fibra drogata quando applicata una potenza
di pompa sufficiente per creare l'inversione di popolazione.

Livello eccitato
4
I11/2

~ 1s
Laser di pompa
980 nm minima rumorosit
980 nm
Livello metastabile 1480 nm massimo guadagno
4
I13/2
1520-1570 nm
Laser di pompa
1480 nm
~10 ms

4
I15/2
Livello fondamentale (ground)
Erbium Doped Fiber Amplifier

ISOLATORE OTTICO ACCOPPIATORE FIBRA ATTIVA ISOLATORE OTTICO

s p+s s
IN OUT

Coupler 95/5 10-50 m Coupler 99/1

Diodo laser di pompa


Fotodiodo p = 980 o 1480 nm Fotodiodo

ELETTRONICA
DI CONTROLLO

LAO EDFA costituito da un tratto di fibra monomodale drogata con Er


Un laser di pompa, che fornisce lenergia necessaria per innescare il
meccanismo di amplificazione
Lelettronica di controllo
Un accoppiatore per combinare il segnale utile e il segnale di pompa
isolatori ottici, che consentono la propagazione del segnale nella direzione
voluta
ASE - emissione stimolata amplificata

I fotoni generati per emissione spontanea, essendo decorrelati con


quelli che costituiscono il segnale utile, rappresentano del rumore.
Il contributo pi importante dato da quei fotoni emessi spontaneamente
alle due estremit del materiale attivo.
Questi fotoni si propagano nel mezzo attivo provocano l'emissione stimolata
di altri fotoni, che risultano correlati con i fotoni emessi casualmente e non
con quelli del segnale e quindi incrementano ulteriormente il rumore.
Evoluzione degli amplificatori ottici

SECONDA GENERAZIONE
Amplificatori ottici a due stadi
permettono di incrementare la potenza di uscita mantenendo basso il rumore
migliorano luniformit di guadagno su tutta la banda

Uso di co-droganti quali: itterbio, germanio e alluminio


Uso della tecnica di equalizzazione del guadano

OSC drop AO a due stadi OSC add


VOA
Pre Post
IN Amplif. Amplif. OUT

DCM
e/o
OADM

VOA: Variable Optical Attenuator INGRESSO


OSC: Optical Supervisory Channel POMPA
OPZIONALE
Evoluzione degli amplificatori ottici

EDFA in Banda-L
Per le lunghezze donda che vanno dai 1570 nm ai 1600 nm, si pu
osservare come anche in questa banda, in linea di principio, sia possibile
ottenere lamplificazione di un segnale.
In ogni caso, il guadagno disponibile cos esiguo che per ottenere
guadagni dellordine dei 25 30 dB necessario utilizzare fibre molto
lunghe assieme ad un ampia potenza di pompa.

100% inversione
80% inversione
60% inversione
40% inversione
20% inversione
0% inversione
-20% inversione
-40% inversione
-60% inversione
-80% inversione
-100% inversione
Amplificatori ottici a larga banda

La tecnica pi usata per ottenere un AO a larga banda (80 nm) dividere i


segnali delle due bande intorno ai 1567 nm.
Le lunghezze d'onda pi corte sono indirizzate a un EDFA convenzionale
in banda C e quelle pi lunghe a uno ottimizzato per la banda L.
I segnali amplificati nelle rispettive bande sono ricombinati e inviati
nuovamente in linea
BANDA C
VOA

Primo Secondo
Stadio Stadio

DCU
DEMUX BANDA C-L

MUX BANDA C-L


e/o
IN OADM OUT

BANDA L
VOA

Primo Secondo
Stadio Stadio

DCU
e/o
OADM

VOA: Variable Optical Attenuator DCU: Dispersion Compensation Unit


OADM: Optical Add and Drop Multiplexer
Dimensionamento della tratta di rigenerazione

Lobiettivo principale del dimensionamento di un sistema ottico


calcolare la potenza ottica disponibile alluscita di una linea di
determinata lunghezza, e nella verifica dei margini del sistema
rispetto alla soglia di sensibilit del ricevitore.

La procedura di progetto si basa sul rispetto di tre vincoli:


deve garantire che il rapporto segnale rumore ottico al ricevitore sia
sempre superiore al valore minimo specificato dal costruttore (16 dB
per un segnale a 2.5 Gbit/s e di 19 dB per un segnale a 10 Gbit/s).
deve garantire che la dispersione cromatica totale accumulata sia
inferiore al valore massimo tollerato dai ricevitori.
devono essere tenute in considerazione la distorsione e linterferenze
introdotte dagli effetti non lineari (SPM, FWM, ...) .
Identificazione dellattenuazione di tratta

La struttura di un collegamento DWDM pu essere fortemente


influenzata, in termini di numero o di tipologia degli apparati
utilizzati, dai valori di attenuazione delle singole tratte.

Lattenuazione della singola tratta j-esima, che costituisce il


collegamento, si calcola con lespressione:
Aj = f Lj + g Lj + nj Ac

Lj [km] lunghezza della tratta j-esima


f [dB/km] attenuazione introdotta dalla fibra ottica
g [dB/km] attenuazione equivalente introdotta dai giunti
Ac [dB] attenuazione introdotta dal singolo connettore
nj numero di connettori utilizzati per lattestazione delle fibre della tratta j-esima e per eventuali
transiti in centrale
Amplificatori ottici: regola 31 - 37 dB

Si tratta di una regola per garantire luniformit del guadagno degli


amplificatori su tutta la banda utile. Si chiede che:
guadagno + attenuazione = costante

EDFA comunemente usati:


Tipo 28/9 (poche tratte ma lunghe)
Tipo 22/9 (molte tratte con attenuazione ridotta)

Gli amplificatori 28/9 (22/9) , sono progettati per avere la massima


uniformit di guadagno con 9 dB di attenuazione tra i due stadi e
un guadagno complessivo di 28 (21) dB.
Attenuazioni accettate 1 - 15 dB

In condizioni diverse lo spettro dellamplificatore pu non essere


sufficientemente piatto.
Mappa della dispersione

La compensazione della dispersione cromatica avviene mediante


linserimento dei moduli DCM.
La dispersione accumulata lungo la tratta varia con la lunghezza donda,
anche il modulo DCM deve introdurre una dispersione negativa diversa al
variare della lunghezza donda.

Fibra di tratta
Dispersione accumulata

Dispersione accumulata
Dispersione residua
[ps/nm]

[ps/nm]
Canale 1

Lunghezza donda Lunghezza donda


DCM Canale 80
[nm] [nm]

La principale limitazione della trasmissione dovuta proprio alla


dispersione residua.
Mappa della dispersione

I moduli DCM normalmente vengono inseriti nello stadio


intermedio, dellamplificatore ottico.
In alcuni casi, se il budget di tratta lo permette, possibile inserire il
modulo DCM prima dellamplificatore, alla fine della tratta di fibra.

Per un segnale a 10 Gb/s la dispersione residua deve essere compresa


tra i 500 ps/nm e +900 ps/nm per tutti i canali.

Mappa di dispersione: ANDATA


Dispersione residua

2000
1500
Dispersione
1000 residua
[ps/nm]

500
0
-500
-1000
-1500
0 100 200 300 400 500

Distanza di trasmissione [k m]
Descrizione delle fasi del progetto

Fase 1: raccolta dati


capacit complessiva del sistema (max n canali= 40)
Bit rate (2.5 Gb/s o 10 Gb/s) : 10 Gb/s con FEC.
Tipo di fibra (SMF, NZDF: True Wave, LEAF): SMF - G.652
Numero, Lunghezza, Attenuazione delle tratte
Margine di esercizio e dispersione accumulata lungo la tratta

Lunghezza EOL BOL Margine Lunghezza Dispersione Nom. Perdita Max


km dB dB dB Km ps/nm dB
Tratta 1 64,0 20,5 17,5 3 5 -85 3
3 10 -170 3,5
Tratta 2 89,6 26,5 23,5
15 -255 4
Tratta 3 76,8 23,5 20,5 3
20 -340 4,5
Tratta 4 89,6 26,5 23,5 3
30 -510 5,4
Tratta 5 51,2 17,5 14,5 3 40 -680 6,3
Tratta 6 76,8 23,5 20,5 3 60 -1020 8,3

Fase 2: controllo dei parametri del collegamento


Il limite da considerare per un collegamento su 6 tratte 28.5 dB di attenuazione
massima per tratta, utilizzando amplificatori del tipo 28/9 con regolazione della
potenza a +20dBm.
Descrizione delle fasi del progetto

Fase 3: Progetto della mappa di dispersione


Bisogna garantire al ricevitore una dispersione compresa tra +900 e 500
ps/nm, rispettando alcune regole:
calcolare la compensazione richiesta dal primo allultimo amplificatore;
calcolare la lunghezza corretta dei moduli DCM

Fibra di trasmissione DCM (Andata)

Lung. Dispersione Lung. Dispersione Dispersione


Sito tratta accumulata [ps/nm] equiv. accumulata [ps/nm] Residua
[km] [km]
Min Nominal Max Min Nominal Max Min Nominal Max
Sito 1 40 -662 -668 -682 -662 -668 -682
Tratta #1 64 972 1069 1168 310 401 486
Sito 2 60 -993 -1003 -1022 -682 -602 -536
Tratta #2 89,6 1361 1497 1635 678 896 1099
Sito 3 80 -1323 -1337 -1363 -645 -441 -265
Tratta #3 76,8 1166 1283 1401 521 842 1137
Sito 4 80 -1323 -1337 -1363 -802 -495 -226
Tratta #4 89,6 1361 1497 1635 559 1003 1408
Sito 5 80 -1323 -1337 -1363 -765 -334 45
Tratta #5 51,2 778 856 934 13 521 979
Sito 6 60 -993 -1003 -1022 -980 -481 -43
Tratta #6 76,8 1166 1283 1401 187 802 1358
Sito 7 30 -496 -501 -511 -310 301 847
Total 448 6804 7486 8174 430 -7113 -7185 -7327 -310 301 847
Descrizione delle fasi del progetto

Fase 4: Calcolo della minima perdita per tratta


La tabella di riferimento LTP specifica la massima perdita EOL per tratta,
necessario calcolare anche la minima perdita BOL per tratta, allo scopo di
permettere allamplificatore ottico di lavorare nel corretto range di guadagno.
Sostanzialmente si usano per attenuazioni maggiori o uguali a:
20 dB amplificatori 28/9
17 dB amplificatori 22/9

Fase 5: Controllo della regola 31 - 37 dB


I moduli DCM introducono perdite non trascurabili.
Nella condizione di fine vita (EOL):
LDCM + guadagno amplificatore 37 2 dB (AO 28/9)
LDCM + guadagno amplificatore 31 2 dB (AO 22/9)
Se tale condizione non si verifica (sono tollerati 0.5 dB), bisogna modificare la
mappa della dispersione.
Descrizione delle fasi del progetto

Attenuazione EOL: 20.5, 26.5, 23.5, 26.5, 17.5, 26.5 dB


Attenuazione
Gain
Attenuazione
+
Mappa di dispersione: 30, 60, 80, 80, 80, 60, 40 km.DCM Losses
della tratta
In corrispondenza del terzo e quinto amplificatore non si riesce a rispettare la
regola:
3 amplificatore: 10.4 35 26.5 = 8.5 dB
5 amplificatore: 10.4 35 26.5 = 8.5 dB

Bisogna modificare la mappa della dispersione.


Soluzione alternativa: 30, 80, 60, 80, 60, 30+60, 30 km
BOOSTER IN LINE PRE-AMPLI

Guadagno Guadagno Guadagno Guadagno Guadagno Guadagno Guadagno


22 dB 24.5 dBm 27.5 dB 24.5 dB 27.5 dB 23.9 dB 24.5 dB
17 dBm 20 dBm 20 dBm 20 dBm 20 dBm 20 dBm
-3.5 dBm -6.5 dBm -3.5 dBm -6.5 dBm -2.9 dBm -3.5 dBm

64 km 89.6 km 76.8 km 89.6 km 51.2 km DCM 76.8 km


30 km
VOA

VOA

VOA
VOA

VOA

VOA

VOA
DCM DCM DCM DCM DCM DCM DCM
30 km 80 km 60 km 80 km 60 km 60 km 30 km
mid-stage mid-stage mid-stage mid-stage mid-stage mid-stage mid-stage
7 dB 12.5 dB 9.5 dB 12.5 dB 9.5 dB 13.1 dB 12.5 dB
Conclusioni sul progetto

Nel dimensionamento della tratta si previsto lutilizzo di 40 canali in banda


C a 10 Gb/s,
nella prima installazione, non si arriva mai ad equipaggiare tutti i canali.

Normalmente, si equipaggiano un numero minimo di canali, in base al traffico


previsto.
Il progetto deve per garantire la possibilit di effettuare aggiornamenti
successivi, da qui la necessit di effettuare il progetto comprendendo il
numero massimo di canali.
Conclusioni

La banda messa a disposizione dai sistemi DWDM , lunico mezzo


disponibile per soddisfare le richieste sempre pi pressanti di riduzione del
costo del bit trasportato.

Lobiettivo di un sistema DWDM raggiungere capacit di trasmissione


sempre maggiori, mediante laumento del numero dei canali inviati sulla
stessa fibra ottica:
diminuendo la distanza tra gli stessi

ampliando la banda di trasmissione anche alle frequenze inferiori alla


banda C, cio alla banda S.

Per raggiungere distanze sempre maggiori indispensabile utilizzare fibre


NZD (G.655) che garantiscono anche un minore delta di dispersione tra i
canali agli estremi della banda.

Infatti, nel progetto considerato, dopo soli 450 km di fibra standard (G. 652)
tale delta prossimo ai 1150 ps/nm, dove il limite tollerato di 1400 ps/nm.

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