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LUOGHI DI LAVORO
Lart. 64 elenca i principali obblighi del datore di lavoro, egli infatti deve provvedere
affinch:
a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di cui allarticolo 63, commi 1, 2 e 3;
b) le vie di circolazione interne o all'aperto che conducono a uscite o ad uscite di
emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentirne l'utilizzazione
in ogni evenienza;
c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione
tecnica e vengano eliminati, quanto pi rapidamente possibile, i difetti rilevati che
possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
d) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde
assicurare condizioni igieniche adeguate;
e) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all'eliminazione dei
pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro
funzionamento.
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LUOGHI DI LAVORO
I principali requisiti dei luoghi di lavoro sono riportati, come detto, nellAllegato 4.
Per le Universit in particolare, non esiste sempre una normativa specifica necessario
pertanto riferirsi ad attivit assimilabili quali, ad esempio, le scuole e il pubblico spettacolo
Un decreto utile il Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 per i parametri costruttivi, (Il
decreto stato abrogato, continua comunque ad avere valore di una Norma) e al
Ministeriale del 26 agosto 1992 per le caratteristiche antincendio.
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
Lallegato IV stabilisce i requisiti degli ambienti di lavoro riguardo le seguenti
caratteristiche:
1. stabilit e solidit;
2. altezza cubatura e superficie;
3. pavimenti, muri soffitti, finestre e lucernai;
4. vie di uscita e di emergenza;
5. scale;
6. posti di lavoro e di passaggio;
7. luogo di lavoro esterni;
8. microclima;
9. temperatura dei locali;
10. illuminazione naturale e superficiale;
11. servizi igienici.
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LUOGHI DI LAVORO
I PRINCIPALI REQUISITI DI SICUREZZA
parametri costruttivi
Altezza, cubatura e superficie
I limiti minimi per altezza, cubatura e superficie dei locali chiusi destinati o da destinarsi al
lavoro nelle aziende industriali che occupano pi di cinque lavoratori, ed in ogni caso in quelle
che eseguono le lavorazioni che comportano la sorveglianza sanitaria, sono i seguenti:
altezza netta non inferiore a 3 m;
cubatura non inferiore a 10 m3 per lavoratore;
ogni lavoratore occupato in ciascun ambiente deve disporre di una superficie di almeno 2
m2.
I valori relativi alla cubatura e alla superficie si intendono lordi cio senza deduzione dei.
mobili, macchine ed impianti fissi, L'altezza netta dei locali misurata dal pavimento all'altezza
media della copertura dei soffitti o delle volte.
I parametri per le universit possono essere dedotti dal D.M. 18.12.1975.
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LUOGHI DI LAVORO
I locali di lavoro devono rispondere alle seguenti condizioni:
1. essere ben difesi contro gli agenti atmosferici, e provvisti di un isolamento termico e
acustico sufficiente, tenuto conto del tipo di impresa e dell'attivit fisica dei lavoratori;
2. avere aperture sufficienti per un rapido ricambio d'aria;
3. essere ben asciutti e ben difesi contro l'umidit;
4. avere le superfici dei pavimenti, delle pareti, dei soffitti tali da poter essere pulite e
deterse per ottenere condizioni adeguate di igiene;
5. i pavimenti dei locali devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli nonch esenti da
protuberanze, cavit o piani inclinati pericolosi;
6. nelle parti dei locali dove abitualmente si versano sul pavimento sostanze putrescibili
o liquidi, il pavimento deve avere superficie unita ed impermeabile e pendenza
sufficiente per avviare rapidamente i liquidi verso i punti di raccolta e scarico;
7. quando il pavimento dei posti di lavoro e di quelli di passaggio si mantiene bagnato,
esso deve essere munito in permanenza di palchetti o di graticolato, se i lavoratori non
sono forniti di idonee calzature impermeabili.
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LUOGHI DI LAVORO
8. qualora non ostino particolari condizioni tecniche, le pareti dei locali di lavoro devono
essere a tinta chiara;
9. le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei
locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, devono essere
chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza fino all'altezza di 1 metro
dal pavimento, ovvero essere separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione in
modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti, n rimanere
feriti qualora esse vadano in frantumi;
10. le finestre, i lucernari e i dispositivi di ventilazione devono poter essere aperti, chiusi,
regolati e fissati dai lavoratori in tutta sicurezza. Quando sono aperti essi devono
essere posizionati in modo da non costituire un pericolo per i lavoratori;
11. le finestre e i lucernari devono essere concepiti congiuntamente con l'attrezzatura o
dotati di dispositivi che consentano la loro pulitura senza rischi per i lavoratori che
effettuano tale lavoro nonch per i lavoratori presenti nell'edificio ed intorno ad esso. 7
LUOGHI DI LAVORO
VIE DI CIRCOLAZIONE, ZONE DI PERICOLO, PAVIMENTI E PASSAGGI
Le vie di circolazione, comprese scale, devono essere situate e calcolate in modo tale che i
pedoni o i veicoli possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla
loro destinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione
non corrano alcun rischio.
I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non devono
presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere
sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto.
I pavimenti ed i passaggi non devono essere ingombrati da materiali che ostacolano la
normale circolazione. 8
LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
VIE E USCITE DI EMERGENZA.
3. luogo sicuro: luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti
determinati dall'incendio o altre situazioni di emergenza;
4. larghezza di una porta o luce netta di una porta: larghezza di passaggio al netto
dell'ingombro dell'anta mobile in posizione di massima apertura se scorrevole, in
posizione di apertura a 90 gradi se incernierata (larghezza utile di passaggio).
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
VIE E USCITE DI EMERGENZA.
Le vie e le uscite di emergenza devono rimanere sgombre e consentire di raggiungere il
pi rapidamente possibile un luogo sicuro.
In caso di pericolo tutti i posti di lavoro devono poter essere evacuati rapidamente e in
piena sicurezza da parte dei lavoratori.
Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza devono
essere adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro
destinazione d'uso, alle attrezzature in essi installate, nonch al numero massimo di
persone che possono essere presenti in detti luoghi.
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
VIE E USCITE DI EMERGENZA.
Le vie e le uscite di emergenza devono avere altezza minima di m 2,0 e larghezza minima
conforme alla normativa vigente in materia antincendio.
Qualora le uscite di emergenza siano dotate di porte, queste devono essere apribili nel
verso dell'esodo e, qualora siano chiuse, devono poter essere aperte facilmente ed
immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di
emergenza. L'apertura delle porte delle uscite di emergenza nel verso dell'esodo non
richiesta quando possa determinare pericoli per passaggio di mezzi o per altre cause, fatta
salva l'adozione di altri accorgimenti adeguati specificamente autorizzati dal Comando
provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio.
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
VIE E USCITE DI EMERGENZA.
Le porte delle uscite di emergenza non devono essere chiuse a chiave quando sono
presenti lavoratori in azienda.
Le vie e le uscite di emergenza, nonch le vie di circolazione e le porte che vi danno
accesso non devono essere ostruite da oggetti in modo da poter essere utilizzate in ogni
momento senza impedimenti.
Le vie e le uscite di emergenza devono essere evidenziate da apposita segnaletica,
conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati.
Le vie e le uscite di emergenza che richiedono un'illuminazione devono essere dotate di
un'illuminazione di sicurezza di intensit sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto
dell'impianto elettrico.
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LUOGHI DI LAVORO
larghezza delle porte sulle uscite di emergenza pari alla larghezza minima della via di
emergenza e altezza minima 2 metri;
la lunghezza delle vie di uscita deve essere non superiore a 60 metri;
le porte delle aule devono avere una larghezza pari a 120 cm, per le scuole esistenti
alla data del 27.11.1994, la larghezza delle porte deve essere conforme a quanto
previsto dalla concessione edilizia ovvero della licenza di abitabilit;
le porte si devono aprire nel verso dellesodo, ma non devono creare pericoli alla
circolazione e non devono ridurre la larghezza utile dei corridoi.
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LUOGHI DI LAVORO
SCALE
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LUOGHI DI LAVORO
AULE
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LUOGHI DI LAVORO
AULE
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LUOGHI DI LAVORO
AULE
Se non possono essere rispettati i parametri (di poco) il Rettore deve mettere a punto
strategie e azioni tese a garantire livelli di sicurezza equivalenti in situazione
demergenza da formalizzare nel Documento di valutazione dei rischi. Per esempio si
potrebbero incrementare le prove di evacuazione,
Gli aspetti di natura igienistica connessi allaffollamento delle aule, riguarda soprattutto la
ventilazione, questi si possono superare con opportune indicazioni gestionali.
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LUOGHI DI LAVORO
Classificazione.
Gli spazi a rischio specifico sono cos classificati:
- spazi per esercitazioni;
- spazi per depositi;
- servizi tecnologici;
- spazi per linformazione e le attivit parascolastiche;
- autorimesse;
- spazi per servizi logistici (mense, dormitori).
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
DEPOSITI
Vengono definiti spazi per deposito o magazzino tutti quegli ambienti destinati alla
conservazione di materiali per uso didattico e di ricerca e per i servizi amministrativi,
con lesclusione degli archivi e delle biblioteche in cui sia prevista la presenza continuativa
di personale durante l'orario di attivit.
Nei depositi, inoltre, fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere.
Indipendentemente dal tipo di materiale impiegato nella realizzazione le strutture di
separazione, comprese le porte, devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco
almeno REI 60.
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
DEPOSITI
I suddetti locali devono avere apertura di aerazione di superficie non inferiore ad 1/40
della superficie in pianta, protette da robuste griglie a maglia fitta.
Ad uso di ogni locale dovr essere previsto almeno un estintore ogni 200 m2
I depositi di materiali infiammabili liquidi e gassosi devono essere ubicati al di fuori del
volume del fabbricato: lo stoccaggio, la distribuzione e l'utilizzazione di tali materiali
devono essere eseguiti in conformit delle norme e dei criteri tecnici di prevenzione
incendi.
Ogni deposito dovr essere dotato di almeno un estintore ogni 150 m2 di superficie.
Per esigenze didattiche, di ricerca ed igienico-sanitarie consentito detenere
complessivamente, all'interno del volume dell'edificio, in armadi metallici dotati di bacino
di contenimento, 20 l di liquidi infiammabili.
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
Servizi tecnologici.
Impianti di produzione di calore.
Sono in genere centralizzati in quanto fatto divieto di utilizzare stufe funzionanti a
combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti.
Gli impianti di produzione del calore sono oggetto di specifica normativa e la gestione
affidata a personale esperto.
Sono ammesse le pompe di calore.
E da proibire luso delle stufe elettriche con resistenza in vista e sarebbe opportuno
evitare luso delle altre.
Impianti di condizionamento e di ventilazione.
Gli impianti di condizionamento e di ventilazione possono essere centralizzati o
localizzati.
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LUOGHI DI LAVORO
RISCHI DA AMBIENTI DI LAVORO
SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
Spazi per linformazione e le attivit parascolastiche.
Vengono definiti spazi destinati allinformazione ed alle attivit parascolastiche, i
seguenti locali:
auditori;
aule magne;
sale per rappresentazioni.
Detti spazi devono essere ubicati in locali fuori terra o al 1 interrato; se la capienza supera
le cento persone e vengono adibiti a manifestazioni non inerenti lattivit universitaria, si
applicano le norme di sicurezza per i locali di pubblico spettacolo, che prevedono la
separazione dallattivit didattica.
Qualora, per esigenze di carattere funzionale, non fosse possibile rispettare le disposizioni
sullisolamento, le manifestazioni in argomento potranno essere svolte a condizione che
non si verifichi contemporaneit con lattivit didattica.