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Facolt di Economia
DECISIONI,
Fattori di PROGRAMMI
produzione e CONTROLLI Volumi di
produzione
pF Quantit e
UTENTI O CLIENTI
Valore
Funzione di produzione
CONSUMATORI
CF Processi produttivi
FORNITORI
QF CP = QF pF
Processi operativi
Imposte Capitali Remunerazioni
E=Conferimenti R=Profitto
e e
D=Finanziamenti I=Interessi
ERARIO
INVESTITORI DI
CAPITALI
Economia Aziendale Istituzioni 4
Production organizations. Classificazione
Considerando quale criterio definitorio la natura del
rapporto osservabile tra azienda di produzione e destinatari
delle produzioni, possiamo distinguere tra:
5
Production for consumption organizations
Sono organizzazioni produttive le cui produzioni:
sono destinate immediatamente ai consumatori,
ottengono le produzioni,
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Fig. 4.2 Production for consumption
organizations o per lautoconsumo
MANAGEMENT
Processi cognitivi
DECISIONI,
Fattori di PROGRAMMI
produzione Produzioni
e CONTROLLI
pF
Utilit
Funzione di produzione
CONSUMATORI
CF QP
Processi produttivi
FORNITORI
Consumo
QF CP = QF pF
Processi operativi
Contributi
CONTRIBUTORI
ESTERNI
7
4.2 Non (not for) business organizations
Cedono le loro produzioni, senza scambio, a utilizzatori
finali esterni allorganizzazione, denominati utenti.
Sono pertanto definite anche aziende di erogazione per
lutenza.
8
Fig. 4.3 Not for business organizations o aziende
di erogazione o per lutenza
MANAGEMENT
Processi cognitivi
DECISIONI,
Fattori di PROGRAMMI
produzione Produzioni
e CONTROLLI
pF
Rimborso di costi
Funzione di produzione
CF Processi produttivi QP x tP
FORNITORI
Erogazione
UTENTI
QF CP = QF pF
Entrate per contributi
Uscite per acquisti diretti degli Utenti
CASSA
o TESORERIA
Processi operativi
Contributi
CONTRIBUTORI
ESTERNI
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(For) business organizations
Cedono le loro produzioni, con scambio, ad un prezzo a
utilizzatori finali esterni allorganizzazione, denominati
clienti.
cliente.
La tariffa deve rappresentare solo un contributo alla
10
Fig. 4.4 Business oriented organizations o
aziende di produzione per il cliente
MANAGEMENT
Processi cognitivi
DECISIONI, Produzioni
Fattori di PROGRAMMI
produzione e CONTROLLI Ricavi di vendita
pF pP
Funzione di produzione
CF Processi produttivi RP Vendita
FORNITORI
CLIENTI
QF CP = QF pF QP
Processi operativi
Imposte Capitali Remunerazioni
E=Conferimenti R=Profitto
e e
D=Finanziamenti I=Interessi
ERARIO
INVESTITORI DI
CAPITALI
Economia Aziendale Istituzioni 11
Leconomicit delle aziende di erogazione
Il costo di produzione portato, in qualche forma, a carico della
collettivit del territorio in cui lazienda di erogazione distribuisce i
propri servizi, e non a carico dei fruitori diretti degli stessi.
Leconomicit viene raggiunta quando il costo di produzione dei servizi
erogati (poniamo, cPnon business=100) rimane inferiore al costo di
produzione che sosterrebbero le business organizations per produrre
gli stessi servizi (per es. cPbusiness=110).
Nel caso opposto (cPnon business=110 > cPbusiness=100), gli enti pubblici
contributori avrebbero convenienza a fare cessare la produzione dalle
non business organizations (evitando il costo cPnon business=110) e ad
erogare i servizi pubblici, dopo averli acquistati da una business
organization ad un prezzo (per es. pP=105 < cPnon business=110) inferiore
al costo di produzione delle aziende erogatrici.
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4.3 I rischi della produzione
Gi li conosciamo:
a) rischi tecnico produttivi: non ottenere le produzioni
per fattori tecnici; rientrano in questa classe anche i rischi dovuti
ad eventi casuali: impossibilit di approvvigionarsi di materie
prime, rottura di impianti, alluvioni, condizioni meteorologiche
sfavorevoli ecc.;
b) Rischi economici: non vendere; sono di due tipi:
della domanda, connesso alla libert del
DECISIONI, Produzioni
Fattori di PROGRAMMI
produzione e CONTROLLI Ricavi di vendita
pF Max pP
Funzione di produzione
CF Processi produttivi RP Vendita
FORNITORI
CLIENTI
QF Min cP max pP Max QP qlP
Processi operativi
Max ROI
Imposte Capitali Remunerazioni
E=Conferimenti R=Profitto
e e
D=Finanziamenti I=Interessi
ERARIO
DECISIONI, Produzioni
Fattori di PROGRAMMI
produzione e CONTROLLI Ricavi di vendita
pF Min pP
Funzione di produzione
CF Processi produttivi RP Vendita
FORNITORI
CLIENTI
QF Min cP min pP Max QP
Processi operativi
Min ROI
Imposte Capitali Remunerazioni
E=Conferimenti R=Profitto
e e
D=Finanziamenti I=Interessi
ERARIO
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4.4 Funzione dellimpresa nelleconomia
contemporanea
Le imprese nelleconomia contemporanea svolgono una
duplice funzione:
1. da un lato, producono profitti (o utili) per gli investitori,
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Legge generale di teleonomia esogena
Condizione di esistenza duratura dellimpresa che -
con i suoi investimenti produttivi - sia in grado di remunerare
convenientemente gli investimenti finanziari dai quali ha attinto
le risorse, garantendo la loro integrit e liquidabilit nel tempo.
Essa si realizza alle seguenti condizioni operative:
aumentare le dimensioni, cio i volumi di vendita
domanda,
aumentando la qualit,
riducendo i prezzi,
concorrenza,
aumentando continuamente la produttivit.
Lefficacia dellimpresa per il sistema
economico
Il profitto non esprime completamente lefficienza economica per il
sistema economico, ma solo per limpresa che lo consegue.
Dimostrazione.
Supponiamo che unimpresa produca con un costo di 80 e venda al
prezzo di 100, realizzando un profitto di 20=100-80.
Un aumento di produttivit sia in grado di ridurre i costi a 60. Se il
prezzo rimane di 100, tutto laumento di produttivit si trasforma in
profitto che aumenta a 40=100-60.
Una parte di tale profitto pu andare a beneficiare il consumatore,
tramite una riduzione del prezzo di vendita, poniamo a 90.
Unaltra parte pu andare a beneficio dei lavoratori, con retribuzioni
integrative, poniamo per 15; ii costi di produzione salgono a 75.
Il profitto per limpresa ammontata, pertanto, a 15=90-75.
DECISIONI,
Fattori di PROGRAMMI
consumo e CONTROLLI
pF
Utilit
Funzione di consumo
CONSUMATORI
CF QB
Processi di consumo
FORNITORI
Consumo
QF CB = QF pF
Processi operativi
APPORTO DI
MONETARIE
RISORSE
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I fattori di consumo
I fattori di consumo sono i beni necessari per i bisogni e per le
aspirazioni.
Si classificano in:
beni di utilizzo immediato (servizi),
beni a breve (veloce) ciclo di utilizzo o a fecondit semplice
(cibi, quotidiani, prodotti di igiene, ecc.),
beni a medio ciclo di utilizzo o a fecondit ripetuta
(automobile, mobili, computer, vestiario),
beni a lungo (lento) ciclo di utilizzo o permanenti o di uso
durevole (abitazione, gioielli, ecc.).
Tipologia di aziende di consumo secondo la
fonte delle risorse
Si distinguono in base alla forma di ottenimento delle risorse per i
consumi:
Aziende domestico-patrimoniali (o familiari): le
risorse derivano da retribuzioni del lavoro dei propri
componenti o da redditi da investimenti.
Associazioni: le risorse derivano da quote
associative dei componenti.
Fondazioni: le risorse derivano da un patrimonio
conferito stabilmente.
Aziende assistite: le risorse derivano da sussidi
elargiti da altre aziende.
Tipologia di non-production organizations
secondo i fini
In base della natura e della finalit distinguiamo:
2.1)consumption-as-purpose organizations. Il consumo il fine
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Fig. 4.10 Logica operativa delle aziende
domestico patrimoniali
MANAGEMENT
Processi cognitivi
DECISIONI,
Fattori di PROGRAMMI
consumo e CONTROLLI
pF
Utilit
NUCLEO FAMILIARE
Funzione di produzione
CONSUMATORI
CF QB
Processi produttivi
FORNITORI
Consumo
QF CB = QF pF
Processi operativi
Imposte Contributi eventuali
Risparmio
pagate Monetario, Remunerazioni:
CONTRIBUTORI
in Beni, Rendite,
Prestiti Profitti
ESTERNI
ERARIO
e Equity e Interessi
INVESTIMENTO DEL
RISPARMIO MONETARIO
Economia Aziendale Istituzioni 32
Le due forme di risparmio
Gli investimenti sono ottenuti grazie al risparmio.
imprese pubbliche.
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Fig. 4.11 Logica operativa delle aziende
composte pubbliche
MANAGEMENT
Processi cognitivi
DECISIONI,
Fattori di PROGRAMMI
consumo e CONTROLLI
pF
Utilit
COMBINAZIONI QB
CF
FORNITORI
PRODUTTIVE
CITTADINI
UTENDI
Consumo
QF E DI CONSUMO
Tributi =
Processi operativi
Imposte
Tasse Prestiti Interessi
contributi pubblici ai sottoscrittori
riscossi emessi di prestiti pubblici
ERARIO
INVESTITORI
DI CAPITALI
Economia Aziendale Istituzioni 35
E&C 4.5 Il terzo settore
Indica linsieme delle aziende private, non business e non
profit, che producono servizi definiti di utilit sociale che le
imprese del settore privato (primo settore) non potrebbero
produrre, per limpossibilit di raggiungere condizioni di
economicit, e che il settore pubblico (secondo settore) non
produce per mancanza di risorse o di iniziativa o di interesse
istituzionale.
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