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Le operazioni di scambio termico sono assai diffuse nella pratica industriale, trovando impiego tutte le volte
che si deve sottrarre o cedere calore a una corrente fluida. A tale scopo necessario mettere a contatto la
corrente che interessa con un'altra, rispettivamente pi fredda o pi calda, i n grado quindi di assorbire o di
cedere il calore. In dipendenza del tipo di fluido e delle caratteristiche di scambio del calore, i casi pi comuni
che possono verificarsi sono:
a) Coibentazione di una apparecchiatura o di una tubazione con un rivestimento di materiale isolante per
evitare le dispersioni di calore o, in genere, gli scambi termici con l'ambiente esterno.
b) Termostatazione di una apparecchiatura o serpentini all'interno dei quali passa un fluido di servizio, allo
scopo di mantenere costante, entro limiti prefissati, la temperatura interna.
e) Scambio di calore tra fluidi di processo: si realizza quando nel processo si ha una corrente che
necessario riscaldare e un'altra che occorre raffreddare; se le differenze di temperatura lo permettono e se le
quantit di calore in gioco sono dello stesso ordine di grandezza, possibile utilizzare il calore della corrente
calda per riscaldare quella fredda.
d) Riscaldamento o raffreddamento di un fluido: dal punto di vista del fluido di processo che viene
riscaldato o raffreddato tutto avviene come nel caso precedente; in questo caso, per si usa un fluido di
servizio, ad esempio acqua industriale o liquidi bollenti per raffreddare; vapori condensanti, oli termici o altri
fluidi ad alta temperatura, o prodotti di combustione per riscaldare.
e) Condensazione di un vapore: se un fluido di processo deve passare dallo stato di vapore allo stato
liquido, occorre un condensatore, nel quale il calore viene sottratto da un fluido di servizio.
f) Vaporizzazione: il fluido di processo deve cambiare di stato, cio passare dallo stato liquido allo stato di
vapore, mentre il calore necessario pu essere fornito da vapore condensante o da un altro fluido di servizio.
Cos, in genere, per riscaldare un fluido si usa comunemente un vapore condensante; si possono per
verificare circostanze tali da consigliare una diversa soluzione: ad esempio, per temperature piuttosto basse
pu essere conveniente ricorrere all'uso dell'acqua calda, mentre per temperature elevate pu essere fate uso
di fluidi diversi o, addirittura, della fiamma diretta (forni).
g) Concentrazione di una soluzione: un'operazione che consiste essenzialmente nella vaporizzazione di
uno solo dei componenti di una miscela, cio di quello che compie le funzioni di solvente. L'operazione viene
effettuata in apparecchiature particolari, chiamate evaporatori o concentratori.
Regimi
Nella soluzione dei problemi relativi alla trasmissione del calore occorre stabilire se
il processo avviene in condizioni stazionarie o transitorie.
Si in regime stazionario quando la quantit di calore trasmessa da punto a punto
di un certo sistema non varia nel tempo, e in particolare rimangono costanti nel
tempo la temperatura in ogni punto ed il flusso termico, cio la quantit di calore
trasmessa perpendicolarmente per unit di superficie, attraverso qualsiasi
superficie del sistema in esame. Nella maggior parte dei casi che si incontrano
nella pratica industriale si ha a che fare con processi allo stato stazionario, ma si
possono verificare facilmente anche condizioni di non stazionariet, quando la
temperatura, o il flusso termico, in qualche punto, variano nel tempo.
Si parla allora di condizioni di regime transitorio: per esse si incontrano notevoli
difficolt nel dimensionare le apparecchiature e spesso sono possibili solo
soluzioni approssimate.
Conduzione
Q k A T
L
[] W
(1.4)
La costante k che compare nella (1.4) una propriet fisica della sostanza, di cui
costituita la parete, chiamata conducibilit termica. Il significato fisico della
conducibilit termica quello della quantit di calore che fluisce nell'unit di
tempo attraverso una superficie unitaria del materiale sotto un gradiente di
temperatura unitario. Le sue dimensioni sono:
(quantit di calore)(lunghezza)/(tempo)(superficie)(temperatura)
Tabella 1-1.
Ordine di grandezza della conducibilit termica
Materiale
kcal/mhC
0,006
0,15
0,007
0,17
0,03
0,18
0,034
0,21
0,60
0,087
0,7
0,034
2,3
0,075
0,03
7,5
Leghe ................
Metalli puri .............
45
W/mC
70
8,7
100
14
360
52
81
420
120
Figura 1-2.
500
1000
Temperatura assoluta, K
1500
Convezione
Q hAT
[] W
in cui
= potenza termica, W
Q
A = area della superficie di scambio, m2
T = differenza tra la temperatura della superficie e la temperatura
del fluido in un punto specificato, C
h = coefficiente di scambio termico per convezione, W/(m2 K)
oppure kcal/(h m2K)
Tabella 1-2.
Ordine di grandezza dei coefficienti di scambio termico per convezione h
Condizione
kcal/h m2 C
W/m2 C
25
30
250
30
50
1.500
60
250
10.000
300
2.500
50.000
3.000
Vapore d'acqua,
condensazione ....
5.000
100.000
6.000
30
300
1.700
12.000
60.000
120.000
Irraggiamento
Tutte le sostanze a temperatura superiore allo zero assoluto emettono radiazioni
termiche, le quali si trasmettono attraverso lo spazio in fascio rettilineo in tutte le direzioni e
possono quindi colpire altri corpi materiali posti lungo il loro cammino. Se E l'energia della
radiazione incidente su un corpo, generalmente una frazione aE di questa energia viene
assorbita dal corpo, una frazione tE viene trasmessa attraverso il corpo, e una frazione rE
viene riflessa, cosicch si ha
E = aE + tE + rE
da cui
(a + t + r) = 1
dove
a = coefficiente di assorbimento, o assorbanza
t = coefficiente di trasmissione, o trasmittanza
r = coefficiente di riflessione, o riflettanza.
L'energia radiante assorbita si trasforma in calore, mentre quella riflessa pu essere
assorbita da altri corpi e venire su di essi trasformata in calore.
Se un corpo non trasparente (corpo opaco), si ha t = O,
quindi dalla (1.13) consegue che
a+r
Si parla infine di corpo grigio, nel caso di un corpo opaco, per il quale il coefficiente di assorbimento ed il
coefficiente di riflessione risultino indipendenti dall'angolo di incidenza e dalla lunghezza d'onda della radiazione
incidente.
Quando corpi a diversa temperatura si trovano esposti uno in vista dell'altro in un ambiente chiuso, i corpi pi
caldi cedono energia per emissione pi di quanta ne ricevano nello stesso tempo per assorbimento, quindi la loro
temperatura diminuisce. Viceversa, i corpi pi freddi assorbono nell'unit di tempo pi energia di quanta ne
emettano, sicch la loro temperatura aumenta. Si stabilisce perci un trasferimento netto di energia sotto forma
di calore dai corpi pi caldi ai corpi pi freddi in seguito all'irraggiamento.
La legge fondamentale che governa lo scambio termico per irraggiamento la legge di Stefan- Boltzmann,
secondo la quale la quantit di energia emessa sotto forma di calore radiante per unit di superficie da un corpo
nero nell'unit di tempo proporzionale alla quarta potenza della temperatura assoluta
/ A T 4
Q
nella quale una costante, chiamata costante di Stefan-BoItzmann, il cui valore dipende dalle
unit di misura scelte per le altre grandezze che compaiono nella (1.15).
Se la velocit del flusso termico viene misurata in kcal/m 2 h e la temperatura in K, allora si ha:
A ( T 4 T 4 )
Q
1
1
1
2
dove A1 la superficie esterna del corpo nero.
(1.16)
Nella realt pratica si ha per a che fare pressoch esclusivamente con corpi grigi, per cui bisogna tener conto
che solo una parte dell'energia incidente viene assorbita, mentre la parte restante viene riflessa.
Si definisce allora come emissivit di un corpo grigio, e la si indica con e, il rapporto tra l'energia emessa da un
corpo grigio e l'energia emessa da un corpo nero a parit di temperatura. La legge di Stefan-BoItzmann (1.15) si
pu perci estendere ad un corpo grigio, scrivendo
(Q / A) grigio (Q / A) nero
quindi, in generale
Q / A T
(1.17)
Se il corpo grigio, a temperatura ti, si trova interamente racchiuso in una cavit dalle pareti nere, a
temperatura T2 <T1, la quantit di calore da esso trasferita nell'unit di tempo alle pareti sar data, in base
alle (1.16) e (1.17) da
Q1 1 A1 (T1
T2 )
(1.18)
Normalmente, tutti i corpi che scambiano fra loro calore per irraggiamento sono corpi grigi, inoltre lo scambio
termico avviene entro spazi aperti, sicch non tutta la radiazione emessa da un corpo giunge su un altro corpo,
ma soltanto una frazione di essa, la quale dipende dalla forma dei corpi e dal modo secondo cui le loro superfici
si "vedono" reciprocamente. Per tener conto di questo, bisogner scrivere, al posto della (1.18), la relazione
Q1 A1 F1 2 (T1
T24 )
(1.19)
dove con F si indicato il cosiddetto fattore di scambio globale tra superfici, o fattore di forma, il cui valore tiene
conto sia delle diverse emissivit 1e 2 dei corpi grigi che scambiano fra loro calore, sia della loro forma e
della disposizione dell'uno rispetto all'altro.
con T pari alla differenza di temperatura, in valore assoluto, tra fluido e parete.
Il coefficiente di scambio termico potr essere calcolato attraverso il numero di Nusselt, definito
dalla (4.1), scrivendo in un caso ancora pi generale
i
Nu = h Deq / k
dove Deq il diametro equivalente del condotto considerato, definito, dalla relazione
Deq =
4 r
(5.1)
(5.2)
Perimetro bagnato
(a)(b)
Fig. 5-1. Diametro equivalente.
Nella pratica il numero di Nusselt per il moto all'interno di condotti viene generalmente calcolato con equazioni
empiriche basate su risultati sperimentali, anche se in qualche caso sono staff sviluppati metodi di calcolo basati
sullo studio dei fenomeni di trasporto di materia e di trasporto di calore.
ovvero
Nu m (Re, Pr)
(6.1)
( hm De / k ) (vm De / ), ( C / k )
(6.2)
Nu m Cr Re m Pr1/ 3
(6.3)
dove i valori di Cr e dell'esponente m risultano dipendenti dal numero di Reynoids, come viene illustrato
nella tabella seguente, e le propriet del fluido vanno calcolate 4 in ogni caso alla cosiddetta
temperatura media del film, cio alla media aritmetica tra temperatura della massa fluida e temperatura
della superficie Tf = Tw + Te)/2.
Valori dell'esponente m
0,330
0,385
0,466
0,618
0,805
Nel caso dell'aria, come in generale per tutti i gas, il numero di Prandtl, essendo pressoch indipendente dalla
temperatura, potr essere conglobato in una costante, per cui si avr semplicemente
( hm De / k ) (vm De / )
(6.4)
La relazione tra numero di Nusseit e numero di Reynoids (6.4) pu quindi essere scritta per l'aria nel seguente
modo:
( hm De / k f ) B (vm Def / f ) n
DG/ f f
(6.5)
B
1-4
0.330
0.891
4-40
0.385
0.821
40-4,000
0.466
0.615
4,000-40,000
0.618
0.174
40,000-250,000
0.805
0.0339
ANALOGIA ELETTRICA
V
I
R
T
Q
R
RESISTENZE IN SERIE
Ti
Q=
Ri
T
N
Ri
i 1
dove:
Ti
;I
V
N
Ri
i 1
Q UjAjT KW
Dove: Uj = coeff. globale di scambio termico
Aj = area di scambio presa come riferimento
Eguagliando con:
T
N
Ri
RTOT
i 1
Troviamo:
UjAj
Ri
i 1
RTOT
fouling
Fluido esterno Te
1
hi Ai
R fi
Ai
ln(re / ri )
2kL
R fe
A2
1
he Ae
Fig. 12.4 Rappresentazione schematica dello scambio termico tra due fluidi in uno
scambiatore di calore.
Figura 10.3
Flusso di calore attraverso
cilindro
spesso coibentato