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AI CAMPIDANI
Famiglia e mutamento in una
comunit di pastori
Perch la transumanza?
Rigido clima invernale
Ragioni orografiche e pedologiche: scarsit di terra
agricola e per contro, relativa abbondanza di pascoli
estivi portano alla specializzazione il sistema
produttivo indigeno, fondato sulla combinazione di usi
diversi del suolo: orticolo, cerearicolo e pascolativo.
UNINVASIONE PACIFICA
1811: una bolla di Vittorio Emanuele di Savoia
mette fine alle contese tra Fonni e Villagrande e
concede a Fonni 3200 ettari del demaniale di
Villagrande.
A met del secolo: definito il confine tra Fonni e
Desulo. Grazie alle mappe De Candia si evince
che le terre privatizzate allora erano poco pi
della met del territorio comunale e
prevalentemente vicino al centro abitato.
Seconda met del secolo: avviene la completa
privatizzazione del territorio grazie a
provvedimenti per lalienazione delle terre
comunali residue e alla liquidazione delle terre
ecclesiastiche.
PASTORI E CONTADINI
1838: un censimento rivela che a
Fonni ci sono 774 famiglie, 322
pastorali e 234 agricole. Pastorizia e
agricoltura paiono essere due attivit
distinte.
I matharjos
Ceto costituito da piccoli e
piccolissimi proprietari di terra
arabile e orti. Lavoravano la propria
terra e quella dei sennores,
propietari di gran parte del
patrimonio fondiario.
LA FAMIGLIA PASTORALE
Conta sullapporto lavorativo di maschi e
femmine ma con fini differenti.
MASCHI: dediti soprattutto ad attivit di
allevamento, lavorano per produrre latte,
formaggi, carni. Producono beni per il
mercato.
FEMMINE: dedite ad ortocultura e
cerealicoltura nelle terre in paese.
Producono beni per la sussistenza della
famiglia, per lautoconsumo.
AUTOCONSUMO
ruolo fondamentale per lautonomia della famiglia
permette allazienda di concentrare gli sforzi per il
mercato esterno e AUMENTARE IL PATROMONIO.
I pasti erano frugali e consumati seduti a terra, intorno
al focolare (una patata bollita o alla brace, un pezzo di
pane e lardo o un piatto di fagioli) e distinti tra prattu de
omine e prattu de vemina.
Pane di orzo consumato anche dai pi ricchi e dai
produttori di grano, destinato invece ad esser venduto
sul mercato.
Autoconsumo perseguito anche per: corredo domestico
e abbigliamento, ad opera delle donne della famiglia.
IL PATRIMONIO
Le strategie di produzione e accumulazione
del patrimonio poggiano innanzitutto sulle
strategie di stoccaggio di scorte alimentari
e di consumo domestico.
Nelle strategie di accumulazione rientra la
DEVOLUZIONE DEI BENI. Tendenza a
favorire la linea maschile nella devoluzione
della terra, rafforzata dalla pratica del
matrimonio tra consanguinei permettono
la creazione di grandi patrimoni fondiari.
Alcune differenze
Il lavoro delle donne produce beni destinati alluso
comune, fruibili da tutti. NON produce per il circuito
economico, non cio quantificabile in denaro e
ricchezza, al contrario di quello degli uomini.
Raggiunta let adulta le figlie NON ricevono retribuzione
per il lavoro svolto. Ricevono in dono lorto o animali da
lavoro come riconoscimento del loro ruolo di
RIPRODUTTRICI.
Il figlio pastore dopo i ventanni riceve retribuzione annua
in capi ovini, arrivando a costituire in circa 20 anni, un
gregge di circe 150 capi. Si pu cos associare ad altri
pastori e pu essere bogau a tholu, cio emancipato.
LA FAMIGLIA, LA CASA, IL
TEMPO
Le domos antigas
Quelle pi elaborate:
sa loggia: la loggia, vano dingresso della casa, spazio
per il telaio e altri arnesi e allogio per sa mannalita
sa domo e ara: stanza da letto dei genitori, vi si
riponevano i beni e si svolgevano i riti pi solenni
sappossentu : stanza
su maassinu: rimessa, magazzini
su pithu: per conservare cereali e ortaggi, talvolta, se
presenti pi stanze, anche per dormire
su cortileddu: cortile interno con la scorta di legna e
ricovero per il maiale
sa istalla: stalla
su pagiargiu: pagliaio
su pinnetteddu: spazio con la struttura di un ricovero di
campagna, usato per le operazioni pi sporche del
lavoro domestico
sa litrina: solo nelle case dei pi ricchi, piccolo gabinetto
a pozzo morto con smaltimento a calce viva.
Le case a palathiu
Sono il prodotto del
balzo tecnologico,
comportano
una
nuova
connotazione
sociale dellabitare
e tengono in conto
anche
il
lato
estetico.
CARATTERISTICHE:
L elemeno strutturale innovativo il VANO SCALE, in base al
quale le stanze vengono disposte secondo nuove esigenze di
autonomia.
Scala in legno sostituita da quella in granito, impreziosita dal
ferro battuto.
Apposentos e salas acquistano volume e regolarit
La sala bona diventa esclusivamente una stanza di
rappresentanza
Il pithigheddu (solaio) resta destinato alla conservazione di
cereali e ortaggi ed eventualmente ad abitazione
La cucina si affaccia sulla corte interna invece che alla strada
Su maassinu ricavato nel seminterrato e organizzato in spazi
specializzati (conservazione formaggio, cantina, rimessa attrezzi
panificazione etc.)
Tra le due guerre si diffonde il palazzo con anditu a grughe e
scala centrale. Rappresenta la soluzione pi funzionale per la
conciliazione di coabitazione e autonomia per i diversi gruppi
coniugali e la distribuzione simmetrica sui due corpi delledificio
si presta meglio alla divisione ereditaria della casa.
Su donu
Il trasferimento dei beni aveva il
carattere formale dello scambio del
dono. Il rito altamente cerimoniale
e si svolge in tre fasi distinte, nel
corso di tre giornate: il giorno che
precede le nozze, il giorno delle
nozze e il giorno successivo.
Il sabato
La sposa chiede cerimonialmente perdono ai futuri suoceri,
nella loro casa, e ai suoi genitori nella propria casa.
Est ora e donare:
il padre dello sposo dona alla sposa un anello e due
bottoni doro
lo sposo dona alla sposa sa loria e conca
lo sposo dona: un anello a ciascuna sorella e cognata, una
somma di denaro a ciascun fratello e cognato, una somma
di denaro alla madre della sposa.
I doni dello sposo dimensionano i doni della famiglia della
sposa. La prima fase si conclude con linvio della banda e
sa ojua con doni di cibo e dolci per il pranzo nuziale dei
genitori della sposa.
La domenica
nozze celebrate alla prima messa, presenti i parenti stretti
ma non i genitori
dopo la cerimonia gli sposi si recano a casa dei genitori
dello sposo, la madre da la benedizione e dona alla sposa
un fazzoletto di seta che user per adornarsi per la messa
solenne
al pranzo nuziale sono presenti i familiari e i parenti dello
sposo e i fratelli, le sorelle e i cugini primi della sposa. I
genitori, in compagnia dei parenti stretti, piangoni il
distacco dalla figlia e consumano il pasto inviato dai
genitori dello sposo.
Est ora e donare: fratelli, sorelle e parenti dello sposo
danno un contributo in oggetti o denaro al costituirsi del
nuovo nucleo. Negli anni 20 nelle famiglie benestanti,
iniziano a contribuire anche i fratelli della sposa.
Donu e lunis
Gli sposi si recano a messa e poi in municipio
Lo sposo si reca da solo a casa dei genitori della sposa
La suocera chiede ritualmente E cummente dassa
acattada? lo sposo risponde di non essere
soddisfatto e di volerla rimandare a casa (secondo
altre fonti da una risposta rassicurante)
Lobiettivo la chiusura del ciclo del dono: la madre
della sposa offre il proprio dono, che pu variare per
quantit e qualit. Solitamente offre una prathida e
ortu, a volte un cavallo oppure una somma di denaro
(almeno il doppio della somma donata dallo sposo)
Sa banda e sa ojua, composta dalle amiche della
sposa, trasporta su vestire a casa degli sposi
Il padre della sposa prende parte al proseguo del
IL CAMBIAMENTO DELLAZIENDA
CONTADINA
Azienda tradizionale = azienda contadina che
si afferma tra la prima met del 1800 e la
prima met del 1900. Attivit produttiva e
domestica non sono separate e lobiettivo
economico fodamentale : assicurare a tutti i
membri la sussistenza. Il successo misurato
in base ai beni ottenuti per la famiglia, prima
che in termini monetati o di profitto. La
FAMIGLIA lunit economica di base e vige
una divisione del lavoro sulla base del sesso e
dellet.
Il caso di Sinnai
In caso di matrimonio omogamico tra famiglie pi
abbienti si usava dotare la sposa di terra o altro (sa
doda).
A volte era lo sposo stesso a dotare la sposa sia di terra
che di case
Per salvare il proprio prestigio la famiglia doveva
assicurare ai figli che si sposavano uno stock di beni che
variavano in base a quantit e qualit:
Per i figli maschi: sa domu, terra, bestiamini, su
vittu e sannu(grano, fave, formaggio, olio)
Per le figlie femmine: terras (nelle famiglie pi
ricche), is arrobas, che comprendeva su vardellu
(biancheria per la casa e corredo personale) e sa
mobilia, su trexiu e venu (cesti di giunco utilizzati
per il pane o per ornare la casa ) e sa mola e molli
trigu (mola asinaria). La famiglia della sposa
Risvolti sociali:
La famiglia, impoverita di produttori
agricoli e privata del ricambio
generazionale perde la funzione di
riproduttrice delle condizioni generali di
riproduzione svolta in passato. Perch?
Vengono meno alcuni fattori:
il controllo dello scambio matrimoniale
strategie di divisione e ricomposizione del
patrimonio familiare
legame stretto di interdipendenza genitori
figli fondato sul rapporto di scambio eredit
o donazione/assistenza.