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Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 0,2 0,2 0,2 0,1 15,0 18,7 30,9
carta kg/ab 5,6 7,2 6,6 9,0 17,3 23,3 24,8 14,8 15,3
vetro kg/ab 4,8 3,2 2,4 4,4 5,6 2,5 2,6 2,4 3,7
plastica kg/ab 1,0 1,0 1,0 1,3 1,7 1,6 1,8 2,0 3,1
raccolta selettiva .. 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
organico kg/ab 17,4 20,1 20,2 18,9 19,4 20,7 0,9 1,5 1,2
Popolazione
servita 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
% Racc Diff 4,8 5,5 5,9 6,2 7,5 8,1 6,9 4,1 4,6
kg/ab rifiuti 628,2 601,0 515,1 545,2 605,8 614,1 636,3 615,2 595,1
Raccolta differenziata nella città di Palermo – Anni 2000-2006
(kg per abitante) Fonte ISTAT
http://www.cespbo.it/convegni/ambiente/rifiuti%20-analisi%20e%20caso%20sicilianuova%20presentazione.ppt
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I rifiuti biodegradabili in discarica
causano disastro ambientale
• Percolato
Dove vengono riciclati i rifiuti inerti dell’ AMIA?
Elenco dal sito Palermo Ambiente SpA
Gli antefatti 2000/1
• MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
• ORDINANZA N. 3048 del 31.3.2000
http://www.consorziosimco.it/doc/ORDINANZE/Ordinanza%20n.3048%20del%2031-03-2000.p
df
• http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/26/Discariche_polveriere_tutto_Sud_co_0_01032610860.shtml
I rifiuti di Palermo finiscono nell' impianto di Bellolampo. Che è ormai quasi esaurito.
«Se entro pochi mesi non sarà pronta la nuova vasca della discarica - spiega Angelini -
la situazione sarà gravissima». Tutto sarebbe pronto, in teoria. Manca però l' ordinanza
di esproprio del terreno, che è ancora di proprietà militare: un tempo l' area era infatti
utilizzata come poligono di tiro. La quarta vasca della discarica basterà per 4-5 anni.
A quel punto dovranno essere operativi i 50 impianti di compostaggio previsti dal
piano. «Il progetto è pronto, i finanziamenti ci sono - spiega Angelini -. Ora si tratta di
bandire le gare. Spero che le elezioni in arrivo non facciano saltare tutto. Del resto, se
non si riuscisse a completare le opere, vorrebbe dire che ha vinto la criminalità
organizzata: perché il sistema delle discariche è funzionale alla mafia»
Impiantistica predisposta per la corretta
gestione dei rifiuti a norma di legge sin dalla
fine degli anni ‘90
• http://www.comune.palermo.it/Comune/Avvisi/1999/Maggio/15.htm
• Io mi auguro - ha continuato Orlando - che il lavoro fatto dall'Amia e dal Comune di Palermo non
venga vanificato dalla mancata approvazione da parte dell'Assessorato Regionale al Territorio di
quei progetti che sono stati già presentati sin dal novembre del 1997 e che riguardano la
costruzione di altri impianti nell'area di Bellolampo". Infatti i programmi futuri per la discarica di
Bellolampo riguardano la realizzazione di alcune strutture che faranno parte della piattaforma
integrata di trattamento dei rifiuti.
• Sono progettati:
• Rapporto Rifiuti 2006: frazione umida: Palermo raccoglie 20,2 kg di umido/abitante: dove
va?
• http://www.apat.gov.it/site/_contentfiles/00143900/143912_rap_rifiuti_2006.zip a pag 63
"i livelli di raccolta della frazione putrescibile risultano decisamente ……………..
In particolare, Milano si attesta a 26,2 kg/abitante per anno, Palermo a 20,2 kg/abitante per
anno, Roma a 12,5 kg/abitante per anno, Napoli a poco più di 4 kg/abitante per anno e Genova
…..
• Chiedendo conto ai funzionari dell’ AMIA….ecco la spiegazione:
• L'umido viene attualmente raccolto presso alcuni ristoranti, mense ed esercizi convenzionati, che
hanno accettato di effettuare la corretta differenziazione, presso i mercati stabili e in più il verde
pubblico o cimiteriale è anch'esso raccolto separatamente. Ulteriore spinta e sviluppo della
raccolta dell'umido sarà possibile non appena pronto l'impianto di compostaggio previsto presso
la piattaforma di Bellolampo……Di questa raccolta viene tenuto conto in una statistica redatta
dall'Amia. Però il tutto veniva portato a Bellolampo in quanto non c'era dove portarlo.....!!!!! ma
la statistica nazionale c’è – vedi rapporto rifiuti 2006
Un impianto di compostaggio per Palermo
• GURS VENERDÌ 4 MARZO 2005 - N. 9
• ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
• Vedasi:
http://151.1.183.204/archimedia/amia/allegati_articoli/646_allegato_n187_del_15_09_2009.p
df
• fonte http://isolapulita.splinder.com/post/12021304
http://www.regione.sicilia.it/presidenza/ull/Gazzette/g07-15/g07-15-p41.html GURS 6
APRILE 2007 - N. 15
Sbalorditive le difficoltà che si incontrano per
questo impianto di compostaggio !!
• un impianto per 21.000.000€
• 11 anni di progettazione
• Ora bisogna anche fare complicate procedure di
esproprio !! E ovviare con costosi trasporti…
• http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?
IdArt=542273&KeyW=TURBINE
• Smaltimento dei rifiuti solidi urbani e rispetto dell'ambiente e della
salute umana. Un binomio possibile. Come?
• Le possibilità sono tante. Dal compostaggio (compostaggio a
cumuli rivoltati, in cumuli statici aerati, in bireattori), dove in
presenza di ossigeno, specifici tipi di microrganismi decompongono
la parte di scarti costituita da sostanze organiche.
• Alla digestione anaerobica, sempre rivolta alla frazione umida, dove
altri batteri, questa volta in grado di lavorare. efficientemente in
assenza di ossigeno, danno origine a processi di metanizzazione, al
termine dei quali si otterrà biogas, un gas "pulito" che può essere
utilizzato direttamente come combustibile o immesso in turbine o
cogeneratori per ottenere energia elettrica e termica.
Un po’ più sofisticato con i teli - ma non sono
necessari - basta rivoltare mensilmente per
avere un buon composto da distribuire nei
terreni erosi…e piantare nuova vegetazione
• PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA
adottato con Ordinanza commissariale n° 1166 del
18 dicembre 2002
• 10.4.9.1 Cumuli statici aerati Pag. 334
• 10.4.9.2 Cumuli rivoltati Pag. 335
• Cumuli rivoltati
• Prevedono la disposizione della biomassa in cumuli di grandi dimensioni (3-4 mt. di
altezza; larghezza da 3 ad oltre 20 mt.), tipicamente senza aerazione; adottano
frequenze di rivoltamento generalmente rade (intervalli di settimane o mesi), con
pala meccanica; altre volte semi-intensivizzato con rivoltatrici apposite (nel caso di
sistemi in continuo, descritti di seguito).
• Questo sistema è adottato generalmente per matrici ad alta prevalenza di materiale
lignocellulosico (residui verdi) o per biomasse già in stato avanzato di
biostabilizzazione (maturazione di biomasse già ben stabilizzate dopo fase attiva). In
relazione alle condizioni di adozione tipiche (scenari non critici di gestione del
processo) il sistema è generalmente aperto.
• I cumuli possono essere gestiti in batch, su postazioni per partite coetanee di
biomassa, o in continuo, con formazione del cumulo su una sezione di carico e
traslazione progressiva, mediante meccanismi di rivoltamento con traslazione
laterale, verso la sezione di scarico. Questa seconda soluzione elimina gli spazi
inutilizzati fra cumulo e cumulo, mentre costringe ad adottare rivoltamenti a
periodicità fissa e scollegata dalle effettive esigenze di processo (il che può risultare
operativamente ed economicamente più impegnativo) per le esigenze geometriche di
predisposizione di nuovo spazio nella sezione di carico. Ovviamente in base a
quanto detto la disponibilità di spazio diventa un fattore dirimente nella scelta.
Linee Guida per la progettazione, la costruzione e la
gestione degli impianti di compostaggio
http://www.regione.sicilia.it/presidenza/ucomrifiuti/leggi/decreti/dec_13b.htm#_Toc1276157
• Cumuli statici aerati
• Sistema di relativa semplicità tecnologica. Sviluppato anzitutto in America con il nome di "sistema Beltsville", allo
scopo di fornire agli agricoltori un sistema semplice di bioconversione, stabilizzazione ed umificazione delle
biomasse di scarto a scopo agronomico, nelle diverse varianti si configura come un sistema statico ed aerato,
tipicamente aperto: prevede la disposizione della biomassa in cumulo, con aerazione forzata in aspirazione al di
sotto dei cumuli stessi ed invio delle arie esauste ad un biofiltro a compost; sulla superficie del cumulo viene
disposto uno strato di compost maturo, inteso a fornire un leggero effetto di coibentazione ed a garantire la
biofiltrazione degli effluenti gassosi sfuggiti dalla superficie del cumulo.
• La filosofia ispiratrice, come in tutti i sistemi statici, è la semplificazione operativa, e - dal punto di vista
processistico – la mancanza di rivoltamenti del cumulo non disturba la biomassa microbica, oltre ad impedire la
diffusione massiva degli odori molesti. Necessita, come sistema tipicamente statico, di una alta percentuale di
materiale strutturale di natura lignocellulosica; l’umidità della miscela di partenza è un parametro dirimente per la
sua applicabilità, ed il sistema si avvale efficacemente di pre-trattamenti di omogeneizzazione spinta.
• In alcune interessanti varianti innovative, in corso di forte diffusione sul territorio nazionale ed estero, l’aerazione
avviene per insufflazione e per la copertura dei cumuli vengono adottati appositi teli o membrane semi-permeabili,
con adeguate caratteristiche di traspirabilità per la perdita controllata di umidità dal sistema. La creazione di un
velo liquido nella faccia inferiore dei teli aumenta la ritenzione complessiva delle molecole odorigene all’interno
del sistema, determinandone le condizioni di metabolizzazione per ossidazione fino a molecole non odorigene; la
CO2 prodotta viene invece rilasciata verso l’esterno, così come il vapore d’acqua, con cinetiche di traspirazione
determinate appunto dalla traspirabilità dei teli. Alcune Ditte propongono teli a diversa traspirabilità per:
• compostaggio/stabilizzazione (a traspirabilità relativamente bassa, per impedire il disseccamento precoce della
biomassa e l’arresto del metabolismo a carico delle sostanze fermentescibili ancora presenti) e
• bioessiccazione (a traspirabilità superiore per favorire l’allontanamento sollecito dell’umidità dal sistema).
• Nel caso di elevate capacità operative e/o localizzazioni critiche, è comunque opportuno istituire un ulteriore
livello di presidio onde gestire i potenziali problemi di odori – resi avvertibili in conseguenza delle masse
movimentate - che possono svilupparsi per le operazioni di miscelazione, costruzione e asportazione dei cumuli.
Ci metteremo anche tutti gli sfalci di
questa città piena di verde - ancora
vanno in discarica tutti gli sfalci -
Rapporto ISTAT agosto 2009
http://www.ceamessina.it/DOC/NOTIZIE/2009/testointegrale20090811.pdf - pag 10
• Verde a Palermo
• http://docs.google.com/Doc?
docid=0Ad5dNsvA8pSBZGY2cmRoeHRfMjk2Y2IzaDNm
cGc&hl=en
il compostaggio è il passaggio più importante nella
strategia Rifiuti Zero di una comunità
http://docs.google.com/Doc?
docid=0Ad5dNsvA8pSBZGY2cmRoeHRfNjNmZDY2NzI0bg&hl=en
• Compostaggio si può fare nel cortile, nello scantinato con bidoni con vermi
(vermicoltura), nella comunità o nell’impianto centralizzato
•
• L’impianto di compostaggio di Zurigo
• http://www.youtube.com/watch?v=mIHvcRBD3Ho
E poi adempiamo alla mozione approvata dal Consiglio
Comunale e avviamo una seria raccolta differenziata
• Approvata la Mozione
Il Consiglio Comunale
impegna il sindaco ad intervenire per
•
L’ avvio di una seria raccolta differenziata, che promuova il
riuso e riciclaggio dei rifiuti, come previsto dalla normativa
vigente
Per la costruzione di un autentico coinvolgimento dei cittadini
nelle scelte per la gestione dei rifiuti
Per avviare un indagine merceologica dei rifiuti solidi urbani
della città di Palermo