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CORSO DI FISICA TCNICA II

AA 2009/10

ILLUMINOTECNICA
Lezione n 5: Lampade a scarica in gas

Prof. Paolo Zazzini

zazzini@unich.it

Primi studi sulla scarica elettrica in tubi riempiti con gas a bassa pressione alla fine
del XIX secolo (Sir William Crookes ed altri)
Primo tubo pieno di neon con emissione di luce monocromatica rossa
utilizzata per scopi decorativi e per insegne pubblicitarie (Georges Claude)
Prime lampade al neon in commercio nel 1910 per insegne luminose (Georges
Claude)
In seguito intensa sperimentazione con vapori di mercurio (luce blu e radiazioni
UV) e vapori di sodio (luce monocromatica giallognola)
Verso il 1930 comparsa dei tubi fluorescenti (con vapori di mercurio e pareti
interne ricoperte da depositi di polvere fluorescente)
Fino ai primi anni 50:
lampade ad incandescenza e fluorescenti per gli interni
lampade a scarica al neon e simili per gli esterni e per le insegne luminose
lampade a vapori di sodio per lilluminazione stradale.
Dagli anni 70 grande impulso delle lampade al sodio ad alta pressione buone sia
per interni che per esterni.
Pi recentemente sono apparse in commercio le lampade allo xenon con luce simile
a quella naturale del sole.

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Cenni al fenomeno fisico della scarica


Atomo in configurazione stabile o neutra:

tutti gli elettroni occupano le loro orbite naturali caratterizzate ciascuna dal proprio livello
energetico.

Stato di eccitazione :

uno o pi elettroni acquistando quanti ben definiti di energia saltano su orbite


stazionarie pi distanti dal nucleo (atomo eccitato)
Stato di equilibrio instabile, dal quale latomo tende spontaneamente a tornare
alla
configurazione iniziale, a pi basso contenuto di energia, di equilibrio stabile,
riemettendo lenergia immagazzinata.

Ionizzazione:

l'energia assorbita provoca l'uscita dellelettrone dall'ultima orbita (elettrone libero senza
alcun legame con lo ione originario, l atomo ionizzato, lenergia detta di ionizzazione).

Per provocare eccitazione o ionizzazione occorrono:


interazioni con fotoni aventi lunghezza donda nellultravioletto e nel visibile
urti con elettroni liberi dotati di sufficiente energia cinetica.

Diseccitazione:

Dalla condizione di eccitazione, latomo torna nella configurazione stabile iniziale ,


mediante dissipazione dellenergia acquisita nella eccitazione attraverso emissione di
quanti di energia.
Se la lunghezza donda dellenergia emessa nello spettro del visibile si ha emissione di
luce dovuta alla scarica
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Nella massa gassosa possono essere gi presenti elettroni liberi oppure essere
emessi da un catodo metallico opportunamente riscaldato (effetto termoionico Edison) oppure opportunamente illuminato (effetto fotoelettrico)
Nelle lampade a scarica leffetto termoionico viene usato per la produzione di
elettroni primari mentre quello fotoelettrico interviene allinterno della massa
gassosa.
Gli elettroni liberi scambiano energia con atomi e molecole della massa
gassosa mediante urti elastici (senza alcuna dissipazione di energia meccanica) ed
anelastici (parte dellenergia meccanica dellelettrone viene dissipata sotto forma di
energia di deformazione del corpo urtante o di quello urtato).
Velocit dell'elettrone libero bassa:
l'elettrone libero (massa << di quella della molecola) conserva l'energia
cinetica precedente all'urto, ma varia la quantit di moto cambiando la direzione della
velocit dopo l'urto
Velocit dell'elettrone libero sufficientemente elevata:
possibile scambio di energia sufficiente per la eccitazione: salto ad un livello
energetico pi elevato e ritorno allo stato iniziale con emissione di fotoni.
Velocit dellelettrone libero molto elevata:
possibile scambio di energia sufficiente per la ionizzazione: liberazione di un
elettrone con formazione di uno ione positivo.
In questa situazione aumento delle cariche (elettroni liberi) che contribuiscono
alla corrente entro la massa del gas (SCARICA).
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Lelettrone libero responsabile dell'urto non deve avere esattamente la giusta quantit di
energia di eccitazione o di ionizzazione, ma soltanto non deve averne di meno. L'eventuale
eccesso rimane dopo l'urto sotto forma di energia cinetica del solo elettrone libero, nel caso
della eccitazione, o dei due elettroni liberi nel caso della ionizzazione.
Emissione spettrale a righe - presenti componenti relative solo ad alcune lunghezze
donda entro fasce pi o meno strette tipiche dellelemento chimico gassoso che riempie il
bulbo

Composizione spettrale della luce emessa da una lampada a scarica (sodio alta pressione)

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Curva caratteristica della scarica nel gas


La produzione di ioni per urti determina una corrente elettrica tra i due elettrodi (scarica)
rappresentabile come funzione della differenza di potenziale V:
V = V(I)
detta caratteristica del tubo a scarica
La curva caratteristica pu essere ottenuta sperimentalmente con un voltmetro, in parallelo
con il tubo alimentato da una data f.e.m. costante attraverso una resistenza modulabile
(reostato) in serie

V
gas

R
f.e.m.

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CURVA CARATTERISTICA DELLA SCARICA NEI GAS


Quarto
tratto:
Secondo
tratto:
Terzo
tratto:
Ulteriore
aumento
della
corrente
(>
1 A)
-6
-5
la
corrente
elettrica
(10
-10
A)

Primo
tratto:
processo
a valanga
Scarica Ionizzazione
ad arco allacon
quale
concorrono

aumentata
a talaumento
punto
da
generare
ioni
Andamento
quasi
lineare
a
comportamento
Ulteriore
della
corrente
(10-5-10-3 A)
glisecondari,
elettroni
emessi
per
effetto
alimentandosi
s,di corrente
econ
diminuzione
della da
differenza
di potenziale
ohmico,
piccole
variazioni
termoionico
dal
catodo
riscaldato
fino
a
diventando
(scarica
traimportanti
gliautonoma
elettrodi.variazioni
anche
per
di
potenziale.
900
C per
limpatto
gli ioni
positivi:
Accumulo
di con
cariche
di-8 segno
-6 opposto in
Townsend
) autonoma
Corrente
non
(10

10
A), formata
Diminuzione
della
tensione
.
prossimit
degli
elettrodi,
che
alterano
Aumento di ionizzazione
ed
prevalentemente
dagli
ioni
primari
prodotti dagli
l'andamento
del
campo
elettrico.
eccitatazione
con
conseguente
elettroni liberi.
Al centro concentrazione di cariche di
diseccitazione
emissione
di aluce
Energia
degli ioniied
non
ionizzare
entrambi
segnisufficiente
che si spostano
nei versi o
(regime
di luminescenza).
eccitare
altri
atomi.
opposti
contribuendo sia alla ionizzazione che
allanon
eccitazione
La scarica
emette .luce, per cui detta
oscura. Scarica a bagliore in prossimit del catodo

dovuta ad ioni primari e secondari e ad


elettroni e ioni estratti direttamente dagli
elettrodi per l'impatto degli ioni primari e
secondari.
Differenza di potenziale quasi costante (< di
quella dinnesco) non pi tra gli elettrodi ma tra
il catodo e l'estremit della carica spaziale
positiva che ha coperto gran parte del volume
a disposizione.

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Lampade a vapori di sodio a bassa pressione (0.1 mm Hg a lampada spenta)


Contengono xenon / elio / neon / argon che servono ad avviare la scarica che riscalda il tubo e
permette la evaporazione del sodio metallico inizialmente raccolto in pozzetti in piccole
quantit.

1. Attacco a baionetta;
2. Catodo di tungsteno;
3. Piccole cavit
per la raccolta del
sodio metallico;
4. Tubo di scarica
La stabilit della scarica dipende fortemente dalla temperatura di funzionamento (circa 250 C)
Per mantenere una temperatura di funzionamento costante:
Alimentazione stabilizzata
Isolamento termico mediante intercapedine vuota con un secondo tubo pi esterno o
rivestimento con ossidi di iridio e stagno o mediante doratura trasparente alla luce ma
riflettente linfrarosso.

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Luce emessa monocromatica giallo-arancione, poco adatta allilluminazione degli


interni.

Luce emessa concentrata


entro una banda di lunghezze
donda molto stretta tra 589.0 e
589.6 nm ove il coefficiente di
visibilit relativa v( ) molto
elevato( 0,86)

Elevatissima efficienza
luminosa
Resa dei colori nulla, anzi, priva di significato;
Efficienza luminosa: 200 (lm W-1).
Utilizzate dove non richiesta
Decadimento del flusso luminoso: 87%.
una buona resa dei colori:
Tempo di riaccensione a caldo: quasi nullo.
illuminazione stradale ed
Tempo di riaccensione a freddo: 10 min. autostradale, gallerie, incroci e
grandi spazi esterni
Temperatura di colore: 1700 K.
Vita media: 10000 h.
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Lampade a vapori di sodio ad alta pressioneApparse in commercio attorno al 1965.

Formate da due tubi:


Tubo interno in ceramica o quarzo resistente
allaggressivit del vapore di sodio ed alle
elevate temperature (circa 1500 K);
Tubo esterno con funzione di protezione;
tra i due tubi viene fatto il vuoto.

Luce di colore giallo-bianco non


adatta per lilluminazione degli interni.
Sono prevalentemente usate per
parcheggi ed impianti sportivi.

Efficienza luminosa: 90 (lm W-1)


Vita media di 12000 h
Decadimento del flusso luminoso: 90%
Tempo di messa a regime: alcuni minuti
Tempo di riaccensione a caldo: 1 2 minuti
Tempo di riaccensione a freddo: 5 11 minuti
Temperatura di colore di 2000 K.
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Lalta pressione (circa 10


35 kPa) fa allargare lo
spettro di emissione che
diventa quasi continuo con
un miglioramento della
resa dei colori.

In commercio disponibili anche lampade ad alta pressione a luce corretta e pi


recentemente, nel 1986, sono apparse le lampade al sodio ad alta pressione a
luce bianca, che possono essere utilizzate anche negli ambienti interni.

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Lampade a vapori di mercurio a bassa pressione (Fluorescenti)


Impropriamente dette tubi al neon, realizzate in quarzo e riempite con argon a
pressione molto bassa (circa 1 Pa) per innescare la scarica e qualche goccia di
mercurio che riscaldandosi evapora.
La scarica emette prevalentemente
radiazioni UV ( 253,7 nm)
riconvertite in radiazioni visibili dai
fosfori depositati sulla parte interna del
tubo per assorbire gli UV ed emettere
radiazioni visibili (trasduttori di frequenza).
Forma tubolare con alte rese cromatiche
Anche in forma compatta apparse negli anni 80,
resa cromatica intorno a 85, scarsa presenza
estetica.
Lampade miniaturizzate con
tubi di diametro di 10 mm
piegati ad U o affiancati
Interessanti alternative alle lampade ad incandescenza:
notevoli risparmi energetici (fino al 75%), costo leggermente
maggiore, temperature notevolmente pi basse.
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La composizione dei fosfori influenza la temperatura di colore e la resa


cromatica.
Valori diversi della temperatura di colore: luce bianca fredda, calda o intermedia,

Luminanze non elevate, intorno a 7000 cd m-2, nessun rischio di abbagliamento.


Contrassegnate da una lettera ed un numero

Numero: diametro della


sezione in 1/8

Lettera: forma della lampada


T: tubolare
C: circolina (estremit adiacenti rivolte in senso opposto)
H: (Helicoid) di geometria elicoidale
U: il tubo ritorto su se stesso a forma di U

Esempi:
T-2 = 6 mm,
T-5 =16 mm;
T-8 = 25 mm;
T-12 = 38 mm.

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Lampade a vapori di mercurio ad alta


pressione
Pressione fino a 8 atm per sostituire la funzione dei fosfori, riducendo la
emissione UV a favore delle radiazioni visibili.
Due bulbi:
quello interno in quarzo, di alcuni
millimetri di diametro, contiene i vapori di
mercurio ad alta pressione;
quello esterno di vetro svolge le funzioni
di protezione del tubo principale e di
custodia dei contatti degli elettrodi
principali e di quelli di innesco.
Emettono luce verde-blu ed UV
Quasi assente la luce rossa (gli oggetti
rossi illuminati da queste lampade
appaiono marrone)
Usate dove il rosso ha poca importanza
Di solito installate nei parcheggi, lungo
le autostrade etc.
Lungo lasse del tubo principale si hanno
temperature a regime anche di 5000 K mentre
sullinvolucro si raggiungono anche i 1000 K.

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Inconveniente:
lunghi tempi di messa a regime ( 3-7 minuti)
necessari al riscaldamento ed allevaporazione
delle gocce di mercurio;
lunghi tempi di riaccensione necessari per
consentire un adeguato raffreddamento del
bulbo che riporti la pressione interna a valori
compatibili con la tensione di avvio della scarica.
E possibile abbinare
vapori di mercurio ad alta pressione e
fosfori depositati sulla superficie interna del
tubo ottenendo luce pi bianca (i fosfori
colmano la lacuna del rosso).

Vita media: 12000 h


Efficienza luminosa: 50 (lm W-1).
Decadimento del flusso luminoso: 78%.
Tempo di riaccensione a caldo: di 46 minuti
Tempo di riaccensione a freddo di 3 5 minuti

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Lampade ad alogenuri metallici

Apparse in commercio nel 1964


Particolare versione delle lampade a vapori
di mercurio ad alta pressione con
laggiunta di alogenuri metallici anche in
miscela (ioduri di sodio, di cesio, di tallio e di
indio, di disprosio, di torio).
I vapori degli alogenuri arricchiscono lo
spettro di emissione del mercurio
aggiungendo energia emessa nelle
bande assenti, rendendo superfluo il
compito dei fosfori.

Laggiunta degli alogenuri migliora le prestazioni della lampada:


Efficienza luminosa: 60 - 80 (lm W-1).
Resa cromatica: 60-93 %.
Vita media: 5000 h.
Temperatura di colore: va da 3000 a 6000 K.
Tempi di riaccensione: i pi elevati tra tutte le lampade.
Usate per lilluminazione di ampi spazi interni ed esterni dove importante la
resa dei colori come nelle manifestazioni notturne con riprese televisive.
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Lampade fluorescenti ad alta frequenza apparse nel 1991


Scarica generata da campi elettromagnetici
alternati indotti in una bobina alloggiata allinterno
del bulbo da una corrente elettrica ad elevata
frequenza ( 104 Hz)
Lavvolgimento sostituisce gli elettrodi delle
lampade fluorescenti tradizionali.
Il campo elettromagnetico genera allinterno del gas
(vapori di mercurio a bassa pressione e gas rari)
fenomeni di eccitazione e ionizzazione delle
molecole e conseguente scarica ed emissione di
radiazioni UV.
UV convertiti in radiazioni visibili da uno strato di
polveri fluorescenti sulla superficie interna del
bulbo.
Vita media elevata ( 6000 h)
grazie allassenza di filamenti ed elettrodi
Tempi di accensione nulli
Attualmente in commercio lampade di
media potenza (55-85 W) con Tc= 2700
4000 K (luce bianca calda)
Ottima resa cromatica
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Lampade per insegne luminose


Riempite con neon a bassa pressione (luce di colore rosso vivo) oppure
elio o argon o altri gas
Il colore della luce dipende dal gas o dalla miscela di gas usati e dal
colore del vetro.

Lampade fluorescenti a luce miscelata

Felice connubio tra le due tipologie di funzionamento delle lampade elettriche:


come lampade a scarica funzionano con vapori di mercurio e con i fosfori
sulle
pareti interne;
come lampade ad incandescenza funzionano con un filamento di platino
che,
in quanto resistenza elettrica in serie con il tubo, assolve anche al
ruolo di
limitatore della corrente elettrica rendendo superfluo il reattore.
Producono uno spettro luminoso continuo, tipico delle lampade ad
incandescenza, con rinforzi in quelle bande dove ricorrono le righe di
emissione della lampada a scarica.
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